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Oltre i confini del mare degli spiriti

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Vistamare

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Compagnia dei Caraibi, società benefit piemontese, si fa esploratrice di distillati, vini e birre dal mondo con un unico e grande obiettivo: selezionare accuratamente brand di altissima qualità lavorando fianco a fianco ai produttori e all’ambiente di Fabiola Fiorentino

L’uomo, per sua natura, è sempre stato attratto dal senso del viaggio. Sebbene sia ancora distante anni luce dal varcare nuove terre, imbattersi in percorsi già tracciati da un senso di meraviglia interiore e fisica lo inonda da un tempo conosciuto di nuove emozioni da custodire, di luoghi in cui poter lasciare la propria impronta e di profumi da catalogare nella propria memoria olfattiva. Anche quando era ancora tutto da segnare su una mappa, l’unico metro di scambio veramente importante era la materia prima. Dal tabacco alle foglie da thè, dalle spezie ai distillati, dai tessuti orientali al caffè. Si assaporava il mondo grazie a sentori importati da molto lontano. E questo spirito di esplorazione innata l’uomo continua a perseguirlo ancora oggi. Ne è un chiaro esempio il lavoro svolto da Edelberto Baracco con Compagnia dei Caraibi, società benefit piemontese specializzata in importazione, sviluppo, brand building e distribuzione di distillati, vini e soft drink di fascia premium, ultra-premium e prestige provenienti da 51 paesi diversi, tra cui alcuni dei brand più di tendenza presenti sul mercato: Rum Diplomático, Rum Plantation, Gin Mare, Citadelle Gin, Champagne Frerejean Frères, Jefferson Amaro Importante, oltre 450 eccellenze italiane di birra artigianale del catalogo portate da Right Beer e oltre 400 etichette di vini indigeni internazionali del catalogo Elemento Indigeno.

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La storia di Compagnia dei Caraibi, in effetti, inizia proprio come il preludio di una grande avventura in giro per il mondo, durante la quale si intrecciano storie di personaggi primari e secondari tinti di coraggio, forza e intraprendenza. E proprio per questo, è necessario fare un piccolo salto indietro nel tempo, precisamente nel 1995, data che segna la nascita della Compagnia a Vidracco, in provincia di Torino, per mano di Tigre Ciliegio, fortemente interessato all’importazione di birra e spiriti cubani. Nel 2001, la Compagnia de Bebidas e Licores - nome assegnatogli inizialmente - si trasforma ufficialmente in Compagnia dei Caraibi, focalizzata sull’importazione di rum dal nuovo mondo, dato il considerevole successo ottenuto.

”Vorrei un mondo nuovo, positivo e rinnovato, dove i successi individuali siano collettivi e dove la comunità non perda il punto di vista del mondo che ci ospita. Dobbiamo rendere le cose vere attraverso le azioni”

Dal 2013, con l’ingresso in azienda dei figli di TigreIguana Mangrovia, al secolo Edelberto Baracco, e Memfi Baracco - Compagnia dei Caraibi continua il suo viaggio in giro per il mondo espandendosi, ma rimanendo al tempo stesso un punto fermo per tutti coloro che ne fanno parte. Un gruppo coeso di storie che collaborano tra loro per un unico obiettivo: selezionare accuratamente brand di altissima qualità - i rum più eleganti, i gin più raffinati, ma anche sakè e mezcal, champagne e whisky, cognac e vodka, lavorando fianco a fianco ai produttori per farli conoscere ed emergere nel settore di appartenenza. Perché ciò in cui crede la Compagnia è la condivisione di una storia di gusto da poter tramandare. Ideologia spesso espressa da Edelberto Baracco, ceo e presi -

“La nostra intenzione è esplorare nuovi modelli di interazione con i nostri interlocutori e utilizzare in modo intelligente e consapevole la tecnologia che abbiamo a disposizione come il metaverso, con lo scopo di dar vita a una palestra per tutte le età, dove le persone possono incontrarsi e sperimentare, prendere confidenza con quel mondo così lontano, ma sempre più reale” dente di Compagnia dei Caraibi, cresciuto in una famiglia di sognatori che gli ha donato una prospettiva oltre la narrativa e che gli ha permesso di incoraggiare la crescita del progetto attraverso un sistema di azioni multicanale attente a differenti tematiche quali il tema del capitale umano e della sostenibilità. Diventando, così, società benefit. Basti pensare che negli ultimi quattro anni i dipendenti sono passati da 39 a 95, con un conseguente inserimento di nuove figure professionali che porta l’organico dell’azienda a un 47% di presenza femminile e a un’età media dei dipendenti di 36,8 anni. Includendo, al tempo stesso, nella politica aziendale una cultura laica della social equality con una massima attenzione alla gender equality e al contrasto della discriminazione in ogni sua declinazione. Inoltre, la sede di Colleretto Giacosa, un piccolo comune di Torino, è un’espressione piena di come l’azienda abbia lavorato per trasformare i temi ambientali in azioni concrete, all’insegna della tutela delle risorse naturali, del risparmio energetico, dell’abbattimento di emissioni di anidride carbonica e della qualità della vita dei collaboratori.

E se da un lato Compagnia dei Caraibi mette nero su bianco interventi a tutela dell’ambiente, dall’altro incentiva anche attività di supporto al mondo culturale e artistico, e privilegia l’associazione del brand a iniziative di solidarietà, anche in relazione alla scelta di prodotti che abbiano dietro una storia civile o equosolidale.

Con oltre 800 referenze importate in Italia, e 150 in Europa, 190 brand e 90 produttori, Compagnia dei Caraibi si conferma un acceleratore di spiriti, distillati e liquori dal mondo. A questo si aggiungono i progetti sviluppati per il mercato italiano relativi al mondo birre artigianali e al mondo dei vini internazionali. Nel 2020, infatti, l’azienda ha presentato Elemento Indigeno, un progetto di ricerca incentrato sull’esplorazione dell’universo del vino di tutto il mondo. 8 macroaree, 70 regioni enologiche, 27 paesi, 80 produttori per oltre 400 etichette: questi sono alcuni dei numeri tracciati per dare forma a un catalogo selezionato di vini di qualità. Molti dei quali sono naturali, biologici e biodinamici.

Oggi, Compagnia dei Caraibi è un ecosistema con tre sedi logistiche, una in Italia, una seconda in Spagna e una terza in Germania, e 24 partnership che gli conferiscono la medaglia di player europeo nella distribuzione b2b. Un’ascesa a 360 gradi, spinta, in chiave prettamente economica, anche dalla recente quotazione, nel 2021, sull’Euronext Growth Milan. Operazione che ha permesso all’azienda sia di accrescere il proprio business di riferimento e di internazionalizzarsi, come dimostra la crescita di fattu - rato, pari a 42,5 milioni di euro al 2021, (+71% rispetto al 2020), l’aumento del 43% dei numeri dei clienti attivi nei canali horeca e retail, e le recenti acquisizioni della società Right Beer, player distributivo di birra artigianale italiana con sede in Piemonte, e di Elephant Gin GmbH, azienda tedesca produttrice del noto Gin super premium. Quest’ul - tima, peraltro, definita dallo stesso Edelberto Baracco, un passaggio fondamentale per l’espansione del portafoglio di marchi propri di Compagnia dei Caraibi. “Conosciamo Elephant e il suo potenziale di crescita a livello internazionale. Facendo leva sugli asset e la gamma prodotti dell’azienda, Compagnia dei Caraibi entrerà nel mondo della produzione diretta di Gin super premium, attraverso un brand internazionale e una distilleria di proprietà, con annesso visitor center, localizzati in Germania”, aggiunge Baracco. L’acquisizione dell’azienda tedesca permetterà a Compagnia dei Caraibi di accelerare il proprio processo di internazionalizzazione. In quest’ottica va citata anche la recente apertura della sede US dove l’azienda ha intrapreso un percorso di esportazione di un portfolio tutto dedicato a brand italiani (con un focus particolare sui prodotti di casa: Vermouth Carlo Alberto, Salvia&Limone, Bitter Rouge, Mr Three & Bros)

Se sostenibilità e visione internazionale sono due asset importanti del dna di Compagnia dei Caraibi, uno sguardo è rivolto con grande attenzione alle potenzialità offerte dalla tecnologia, dal digitale, e dall’unione, ormai sempre più preponderante, dell’offline e dell’online. Non è un caso, infatti, se recentemente l’azienda ha fatto il suo ingresso nel metaverso con una piattaforma che racconta i valori dell’azienda, e che permette ai brand owner di dar vita a presentazioni di prodotto, incontri ed esercitazioni virtuali con la propria squadra. “La nostra intenzione è esplorare nuovi modelli di interazione con i nostri interlocutori e utilizzare in modo intelligente e consapevole la tecnologia che abbiamo a disposizione”, evidenzia il ceo della società, che proprio tramite il metaverso punta ad abbattere le barriere fisiche e di dialogo, con lo scopo di dar vita “a una palestra per tutte le età, dove le persone possono incontrarsi e sperimentare, prendere confidenza con quel mondo così lontano ma sempre più reale”. Perché, entrando in un futuro di mondi paralleli, dove prendono forma nuove logiche di tempo e spazio, Compagnia dei Caraibi ha un unico obiettivo: definire soluzioni smart per il quotidiano e diffondere, sempre di più, i suoi prodotti e la sua mission. Una mission che guarda alle persone, al pianeta, all’innovazione. In sintesi, al futuro.

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