TECNICA Linee chic ma senza ostentazione e una calandra verniciata.
LA VIA VERDE
L’elettrificazione a passo di marcia forzata
HONDA HR-V E:HEV
Ibridazione a tutto gas All’insegna della HR-V, Honda intende proporre soltanto versioni ibride in Europa. TESTI MARC-OLIVIER HERREN
C
onoscevamo già questa tecnologia sulla SUV CR-V e sulla mini monovolume Jazz. Ora anche la SUV urbana HR-V si allinea esclusivamente alla sigla e:HEV. Stesso discorso varrà per la compatta Civic di 11a generazione che sarà lanciata tra un anno.
Unica modifica rispetto agli altri modelli Honda, la potenza accumulata raggiunge i 131 CV e la coppia massima i 253 Nm. Per il resto, ritroviamo i due motori elettrici e il motore 1,5 l che opera in presa diretta o in veste di generatore. Come per le sue
pari, la HR-V si sforza di viaggiare prioritariamente in modalità elettrica, quindi ibrida. Questo modello non avrà una versione 4×4. Basata sulla stessa piattaforma della Jazz, questa SUV fa l’occhiolino alle coupé. L’altezza da terra cresce di 1 cm e il tetto si abbassa di 2 cm. Malgrado le dimensioni invariate, lo spazio interno aumenta sensibilmente, all’insegna dell’agio per le gambe che dietro aumenta di 3,5 cm. E dal momento che i «sedili magici» sono stati mantenuti, questa HR-V attesa per dicembre resta ben modulabile. •
Era cosa di pubblico dominio che la maggior parte dei costruttori intendessero convertire le proprie gamme all’elettrificazione e rinunciare, quantomeno a più o meno lunga scadenza, ai motori a combustione. Ma ad inizio estate, vi è stata un’accelerazione e non si contano gli annunci anticipatori delle marche. Molte si sono impegnate a cessare la produzione di motori a scoppio entro il 2030-2035, anticipando così il Green Deal della Commissione europea desiderosa di proibire la commercializzazione delle auto a carburanti fossili dal 2035.
Così Volvo ritirerà dalla sua gamma tutti i modelli a combustione, anche ibridi, entro il 2030. Stessa politica in casa Fiat la cui gamma sarà elettrificata passo a passo dal 2025 per proporre soltanto motori elettrici a partire dal 2030. Da parte sua, il gruppo Volkswagen pone delle scadenze per i motori termici che vanno dal 2033 (Audi) al 2035. Come sempre, Mazda opta per una strategia originale. In parallelo all’elettrificazione, la marca continuerà lo sviluppo di motori a combustione all’avanguardia, tra i quali dei 6 cilindri in linea. Uff! •
Basi innovative per la SUV elettrica Volvo di seconda generazione.
Lo stallone italiano non è ancora giunto allo stadio dell’elettrificazione integrale. Sia quel che sia, la berlinetta 296 GTB ibrida plug-in ha il valore di una vera e propria rivoluzione culturale. Oltre all’abbandono dell’eterno V8 per un V6, Ferrari vi affianca un motore elettrico da 167 CV. Questa sportiva dalle linee più sculturali che sportive, avrà così un’autonomia elettrica di 25 km. Non enorme, vista la capacità 42 touring | settembre 2021
limitata della batteria (7,5 kWh) per un’ibrida ricaricabile. Ma l’insieme si preannuncia esplosivo. Alimentato da due turbocompressori, il
V6 3 litri con angolo di 120 gradi eroga da solo 663 CV, mentre la potenza cumulata decolla a 830 CV. Quanto basta per fare da 0 a 100 km/h
La Ferrari 296 GTB unisce V6 turbo e sistema plug-in. Un bel bolide da 4,57 m.
in 2,9 secondi e sfiorare i 330 km/h. Il peso di questo modello ibrido che accusa 1470 kg a vuoto non sembra quindi penalizzarlo. In ogni caso la 296 GTB punta soprattutto sulle emozioni, e in particolare sulla sua sonorità, che sulle prestazioni pure. Se non vuol essere comparabile alle Dino di un tempo, più accessibili, si propone certamente come modello di entrata. Anche se il prezzo da 269 000 euro resta molto Ferrari. •
FOTO ALD
Ferrari avvia la transizione energetica