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L’impegno del TCS

Chi presto impara Già nel 1955 il TCS, in collaborazione con i corpi di polizia, s’impegnava per l’educazione stradale nelle scuole pubbliche.

Da 113 anni al fianco degli utenti più deboli

Il TCS ha a cuore la sicurezza stradale dei bambini, vocazione questa scritta nel DNA del maggiore club della mobilità in Svizzera. Da oltre un secolo s’impegna per gli utenti della strada più vulnerabili e meritevoli di protezione, con tutt’una serie di iniziative e risorse.

TESTO DOMINIC GRAF

Già nel 1908, l’ancora giovane Touring Club Svizzero chiese al Consiglio federale di rendere obbligatoria l’educazione stradale nella scuola pubblica. Parallelamente produsse dei cortometraggi pedagogici che spiegavano l’uso corretto dei marciapiedi, ricordando che era vietato trasportare passeggeri in bicicletta. Sono questi gli inizi di una missione secolare, ovvero di proteggere i fruitori della strada più deboli.

Attenti! La strada non è fatta per giocare

Una ventina d’anni più tardi, i veicoli motorizzati hanno ormai conquistato le strade svizzere. Nel 1930, l’Ufficio federale di statistica conta circa 60 000 autovetture, 18 000 furgoni e 46 000 moto. Con l’aumento del traffico crescono i pericoli della strada. È quell’anno che il TCS lancia la sua prima campagna di sicurezza stradale a livello nazionale intitolata «Siete prudenti?». Attraverso sei messaggi illustrati (v. a pagina 20) genitori e bambini vengono sensibilizzati al giusto comportamento da adottare nel contesto stradale, ad esempio guardare a destra e sinistra prima di attraversare, non giocare in strada né attaccarsi a veicoli in movimento. Nel corso degli anni ne seguiranno altre. In ordine cronologico: «Grazie di fermarti per me»; «Stop prima della botta» e «Ruote ferme. Bimbi salvi», che ammoniscono a fermarsi completamente ai passaggi pedonali. Diffuso in tutta la Svizzera con manifesti e striscioni a bordo strada in vista del rientro scolastico, l’invito declinato in diversi slogan sarà noto a gran parte dei conducenti. Il club continua a puntare decisamente sulla prevenzione; collabora strettamente con il Fondo di sicurezza stradale (FSS) e altre organizzazioni partner perché tutti possano approfittare serenamente della mobilità. Nel 2020 il TCS affida a Titeuf, simpatico personaggio di fumetti uscito dalla penna dell’artista ginevrino Zep, il compito di consigliare ai bambini cosa fare e non fare sul cammino verso la scuola. Il poster educativo riscuote un grande successo.

Oltre a promuovere campagne efficaci, il TCS comincia presto a predisporre opuscoli e giochi didattici per aiutare i genitori e i bambini ad apprendere in maniera ludica le regole della strada e a muoversi sicuri nella circolazione. Oggi, l’offerta del servizio di sicurezza stradale del TCS comprende guide destinate a bambini in tutte le fasce di età, istruzioni fai da te, ma anche l’app Weelo, giochi online come il Quiz ciclista o i quiz interattivi Kahoot.

Pattugliatori scolastici fieri di aiutare

Una delle sfide inerenti alla sicurezza stradale è che le misure elaborate devono essere al passo con i tempi. Soltanto se adattati all’evolversi della mobilità gli sforzi possono fornire un valido orientamento a tutti gli utenti. Nel 1952, ad esempio, si contano 900 vittime della strada a fronte di meno di 400 000 veicoli. Questi dati preoccupanti spingono il TCS ad intensificare la formazione dei conducenti e l’educazione stradale nelle scuole. Pubblica l’opuscolo illustrato «In fretta, sempre più in fretta» che sarà distribuito in 100 000 copie. Al tempo stesso mette in piedi e addestra le prime pattuglie scolastiche. Fascia distintiva a tracolla ed istruiti dagli esperti del TCS, scolari più grandi aiutano i più piccoli a compiere il tragitto casa-scuola in sicurezza. Il servizio, offerto da 70 anni, esiste a tutt’oggi, solo che adesso i responsabili vengono istruiti dalla Polizia. Il materiale necessario come i gilet riflettenti o le palette per i pattugliatori possono invece sempre essere ordinati al TCS.

Visibilità in primo piano

Nel 1975 il TCS continua la sua opera pionieristica lanciando le pettorine catarifrangenti. Fattore centrale di sicurezza, la visibilità viene incoraggiata in modo proattivo e costantemente perfezio- «Fattore centrale nata. Ancora di sicurezza, la oggi il TCS asseconda gli istrut- visibilità viene tori del traffico e, incoraggiata e su incarico del Fondo per la Sicurezza stradale costantemente perfezionata» consegna questi cosiddetti Triki ai bambini dell’asilo in tutta la Svizzera. Inoltre il club offre ogni anno 80 000 gilet riflettenti agli alunni della prima elementare. Con «MADE VISIBLE» il TCS ha addirittura creato una piattaforma online che presenta oltre 300 capi d’abbigliamento ed accessori ad alta visibilità che combinano funzionalità e stile. A piedi, in bici o monopattino, nel seggiolino auto o con i mezzi pubblici: pure nei prossimi 113 anni il TCS farà sì che la sicurezza dei più giovani sia la priorità assoluta per tutti gli utenti della strada. ◆

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