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A scuola in bus

Nel bus Erwan e Esteban amano sedersi davanti per avere una bella panoramica sulla strada rientrando da scuola. Lungo il tragitto scolastico, incrociamo un altro ScolaCar e il nostro conducente saluta il suo collega.

Da casa a scuola

Per recarsi a scuola, numerosi allievi svizzeri utilizzano ogni giorno il trasporto scolastico di AutoPostale. Curiosa di tornare su un tragitto scolastico, salgo a bordo di un bus giallo per seguire il conducente lungo un tratto del suo percorso in territorio vodese. Si parte.

Èun normale giovedì estivo per Albert Ravera, autista presso AutoPostale da 7 anni. Alle 11.00 si reca alla centrale di Yverdon, per prendere un bus impressionante di 56 posti. È largo 2 metri e 55, lungo 12 metri e pesa 13 000 chili. Inutile dire che per guidarlo è necessaria una certa abilità. Salgo a bordo del bus numero 13 e mi concedo il lusso di sedermi davanti per ammirare il panorama lungo il mio futuro percorso. Partiamo in direzione di

Montagny-sur-Yverdon (VD). Nelle vicinanze di Grandson, 21 comuni ricorrono all’offerta del trasporto scolastico di AutoPostale. È una delle regioni maggiormente servite del Paese. In Romandia, 6500 allievi utilizzano ogni giorno un bus

ScolaCar di AutoPostale per andare a scuola. Mentre sono 580 nella

Svizzera tedesca e 2500 in Ticino.

A quest’ora della giornata, Albert

Ravera va a prendere i bambini all’uscita della scuola per riportarli al loro domicilio o all’accoglienza parascolare. In questo periodo che precede le vacanze, i bambini sono meno numerosi del solito. Diversi allievi sono in gita scolastica e non sono presenti alle fermate servite abitualmente. Attraversiamo il villaggio d’Orges senza fermarci poiché non ci sono bambini in vista e incrociamo un altro ScolaCar. Albert Ravera saluta gentilmente il suo collega con la mano. In Svizzera romanda, vengono impiegati 80 bus per il trasporto scolastico e 90 conducenti si dedicano a questa funzione, unendo conoscenze tecniche e competenze sociali. Proseguiamo sulla strada per Grandson.

All’istituto scolastico di Borné Nau, diversi allievi aspettano alla fermata. Uno dopo l’altro salgono a bordo salutando il conducente. Tra di loro, Esteban e il suo amico

Erwan prendono d’assalto i posti situati davanti, che offrono una vista panoramica sulla strada grazie all’ampio finestrino. Esteban, che ha 8 anni, è felicissimo: «È il mio posto preferito, ma di solito è occupato. Si ha una bella vista e si è vicini ad Albert». I due allievi mettono la cintura e raccontano la loro mattinata. Conoscono bene il loro conducente e l’apprezzano, ciò che lo rallegra: «Mi piace questo contatto privilegiato coi bambini. Imparo a conoscerli e li vedo crescere. Sono un po’ come il loro nonno». Una parentesi apprezzata Anche Erwan, seduto di fianco a Esteban, ama prendere il bus: «Così dopo la scuola possiamo avere un momento per noi, per discutere coi nostri amici. Preferisco il bus 13 perché è comodo. Non mi piacciono i bus snodati che si muovono troppo». Arriviamo a Fiez e i nostri due passeggeri scendono per andare a pranzare all’accoglienza parascolare. Se ne vanno sorridenti augurandoci una bella giornata. Mentre un altro passeggero sbadiglia, ripartiamo verso la nostra destinazione. Attraversiamo Fontaines-sur-Grandson e ammiriamo la vista sul lago. Célia Cressier, Key Account Manager presso AutoPostale per il trasporto scolastico (VD/FR), approfitta della calma per descrivere le azioni messe in atto per garantire la sicurezza dei passeggeri. Ogni anno vengono organizzate delle porte aperte. Gli allievi visitano un bus e imparano a mettere la loro cintura di sicurezza. «Alcuni genitori temono il primo spostamento del loro figlio in un bus. Sono poi rassicurati vedendo che i sedili sono adattati e che i loro bambini non resteranno sul bordo della strada. Rispondiamo alle loro domande e mostriamo che tutto è stato pensato affinché ogni bambino non corra pericoli». Per fare questo, ogni conducente riceve una tabella di marcia con il numero di bambini da prendere a carico o da lasciare a ogni fermata. Ora imbocchiamo una stretta strada di montagna per raggiungere Fontanezier. Il conducente si mette sul ciglio della strada per lasciar passare un automobilista meno abituato alle manovre delicate. Gli ultimi passeggeri scendono nel paesino. Improvvisamente il bus sembra calmo e il conducente si alza per effettuare il suo giro di fine percorso e verificare che nessuno abbia dimenticato qualcosa. Dà un’occhiata ai sedili per assicurarsi che non siano state fatte delle scritte. A volte raccoglie dei pacchetti vuoti di caramelle. Tuttavia è felice di constatare che le inciviltà sono rare: «AutoPostale ha sviluppato degli strumenti didattici che spiegano il comportamento da adottare nel bus e che bisogna raccogliere i propri rifiuti prima di partire. Ciò ha dato i suoi frutti e mi evita di fare il poliziotto quando invece devo concentrarmi sulla strada». Ridiscendiamo ora verso Yverdon. Albert Ravera si concede una breve pausa per mangiare un panino. Lasciamo il suo bus che deve ripartire per un nuovo giro. Perché il percorso verso la scuola non aspetta. ◆ «Mi piace questo contatto privilegiato coi bambini. Imparo a conoscerli e li vedo crescere. Sono un po’ come il loro nonno» Albert Ravera autista presso AutoPostale

TESTO PASCALE STEHLIN | FOTO OLIVIER VOGELSANG

CONCORSO DI DISEGNO PER IL RIENTRO Il mio cammino colorato verso la scuola

In vista del rientro la redazione «Touring» ha lanciato un concorso di disegno per i bambini che stanno per iniziare la scuola. I piccoli artisti hanno dato sfogo alla loro creatività ed immaginato un percorso speciale, pieno di colori ed allegria. Ecco i tre disegnatori premiati.

TESTO JULIANE LUTZ

A piedi, accompagnati da mamma e papà, in monopattino assieme agli amichetti, oppure in auto? La redazione voleva sapere dai bambini che stanno per entrare alle elementari come s’immaginano sarà il loro cammino verso la scuola. Sui social media «Touring» ha chiesto ai futuri alunni di prima classe di condividere le loro idee mettendole su carta.

Su tutti splende il sole

L’invito è stato accolto e i disegni hanno iniziato a fioccare, tutti diversi ma accomunati da due aspetti presenti nell’insieme delle opere: La giuria ha scelto l’uso di tanti colori e l’onnidisegni in cui presenza del la gioia di mettersi sul cammino sole, segno evidente che i bambini fra i verso la scuola sei e sette anni è palpabile. sono emozionati e non vedono l’ora di andare a scuola.

La giuria

I disegni inoltrati sono stati valutati dalla giuria composta dai seguenti membri della redazione: Dino Nodari, vice caporedattore, Alban Seeger, Art Director, Emanuel Freudiger, fotografo, Susanne Troxler, assistente di redazione ed incaricata del «Tourolino» nonché Juliane Lutz, responsabile della rubrica Svago e ideatrice del concorso di disegno. Primo posto

Il seienne Jaro Möri di Lengnau si è aggiudicato il primo posto. L’elaborato spicca per i bei colori e la fantasia, oltre che per la ricchezza di dettagli. I diversi elementi sono resi con bravura: la catena montuosa nella luce del sole al mattino, l’edificio della scuola con la torretta dell’orologio o gli animaletti quali l’ape sorridente che mettono di buon umore. Il disegno rivela il talento del piccolo artista nonché un’aspettativa positiva. Viene premiato con un buono del valore di 500 franchi per un soggiorno con la famiglia in un campeggio TCS a libera scelta.

Secondo posto

Seconda piazzata Livia Werren, anche lei di sei anni, di Lenk nella Simmental. Sul retro del dipinto, che mostra tre figure, si legge a mo’ di didascalia: «Livia sulla strada verso la scuola – il primo giorno con le compagne Lyana e Sofia». La giuria ha osservato con apprezzamento che il cammino, tema centrale del concorso, è posto in primo piano. Sono piaciuti pure i colori vivaci, l’allegria espressa nonché dettagli simpatici quali i tulipani. Livia riceve un biglietto d’entrata famiglia al parco giochi Europa Park di Rust (D) del valore di 260 franchi.

Terzo posto

Ecco infine Kate Quadroni di Altendorf che purtroppo non indica la sua età. Si autoritrae tutta sorridente a metà strada fra casa e scuola, la cartella bell’e pronta appoggiata accanto a sé a terra. Il disegno è chiaro e ordinato e contiene anche un monopattino. La scelta del mezzo di trasporto non potrebbe essere più azzeccata, in quanto viene premiata proprio con una micro-trottinette, della marca Sprite, color verde bosco e del valore di 99 franchi.

Grazie mille a tutti!

La redazione «Touring» ringrazia vivamente i bambini che hanno raccolto l’invito e partecipato al concorso. Auguriamo a tutti un bellissimo primo giorno di scuola, consigliando di indossare sempre i gilet riflettenti del TCS sul tragitto da e verso casa così da camminare in tutta sicurezza ed essere ben visibili dagli altri utenti della strada. Lo riceveranno direttamente dall’insegnante di classe oppure in occasione della prima lezione di educazione stradale. ◆

Un sentito ringraziamento anche agli sponsor che hanno contribuito mettendo in palio i tre ambiti premi: TCS Camping; Europa Park, Rust; Micro Mobility Systems AG, Küsnacht.

Al primo posto Jaro Möri per il suo disegno solare, ricco di dettagli.

Al secondo posto Livia Werren che mette al centro il cammino di scuola, tema del concorso. Terza: Kate Quadroni, il cui contributo esprime una grande gioia di andare a scuola.

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