Billi & Cocco

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li convinse ad inseguire un sentiero all’imbrunire. Furon lieti Billi e Cocco che venivan dal Marocco di seguire quel sentiero consigliato dal sincero e fraterno amico Tito che nessuno ha mai tradito. Camminaron come ossessi per contrade, piazze, cessi boschi, campi, fiumi e laghi e alla fine furon paghi si trovaron verso sera in un’ampia selva nera con al centro una radura ben ripiena di verdura e (la vita, com’é strana) era tutta marijuana. Prendi, Tito, prendi, Billi con quegli urli e quegli strilli questi nostri giovanotti si riempivano i giubbotti fin la calza e la mutanda di quell’erba veneranda delle care pianticelle segnalate dalle stelle. Ma ad un tratto (che sciagura) proprio dietro la radura una voce grida urlante: “giù le mani dalle piante!!!” e all’istante i tre leoni già rullandosi i cannoni ben s’acquattano nel folto di quel verde, che aman molto. E da dentro la verdura vedon quello che li cura

CANTO SECONDO

Se la storia non vi tedia qui continua la commedia Se vi piace questa storia vi racconto della gloria che toccò in sorte agli amici e li rese assai felici: Or dovete ben sapere che durante quelle sere nella quiete campagnola senza grane e senza scuola quei virtuosi giovinastri osservavan sempre gli astri coricati sul selciato o cannandosi nel prato così avvenne che il buon Tito con la canna fatta a dito osservava con ardore l’Orsa che chiaman maggiore e seguendo dei richiami molto atavici e lontani arrullandosi un cannone lui trovò una direzione e convinti i suoi compari della scelta senza pari

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