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media key MARZO-APRILE 2020 | SITE BY SITE
LE PIAZZE AFFOLLATE DEI SOCIAL I CAMBIAMENTI COMPORTAMENTALI REGISTRATI DAI SOCIAL DURANTE LA PANDEMIA: SITE BY SITE HA INDIVIDUATO, CON ANALISI E RICERCHE DI MERCATO, I CONTENUTI CHE HANNO GENERATO PIÙ INTERAZIONI SUI SOCIAL IN QUESTE SETTIMANE DI RECLUSIONE FORZATA. italiani alla diffusione del Covid-19, ha reso noto che la prima risposta alla notizia di un’epidemia crescente è stata la corsa ai supermercati per comprare gel igienizzante per mani e mascherine protettive. Secondo il report datato 26 marzo 2020 di The Fool e GWI Global & Italian Research, dall’inizio dell’emergenza sanitaria il 24% della popolazione italiana passa più tempo sui social. La ricerca evidenzia, inoltre, un alto o altissimo livello di preoccupazione, riversato sui social, per il Paese e per la situazione internazionale di circa il 60% degli italiani. Nonostante l’incertezza sul futuro causata da questo virus, più del 50% della popolazione italiana è ottimista nei confronti della ripresa nazionale.
VIVIAMO IN UN MONDO GLOBALIZZATO E IPERCONNESSO, LE NOTIZIE PERCORRONO DISTANZE IMMENSE IN POCHI SECONDI E I LEGAMI RELAZIONALI SUPERANO I CONFINI GEOGRAFICI. DISPONIAMO DI MOLTEPLICI PIATTAFORME ONLINE PER REPERIRE INFORMAZIONI E DI ALTRETTANTE MODALITÀ PER SCAMBIARCELE. Tra queste ci sono i social, come Facebook, Instagram, Twitter o Snapchat, dove le persone passano del tempo, postano pensieri, manifestano i loro gusti, condividono scatti fotografici, fanno acquisti. Come sta cambiando la nostra presenza sui social durante la pandemia? Secondo uno studio di scenario condotto da Site by Site, sulla base di diverse fonti legate a istituti di ricerca autorevoli, in questo frangente più che mai, dal momento che non è possibile ritrovarsi nei luoghi di aggregazione sociale, i social funzionano come la piazza di una città; anzi, di moltissime città insieme, nello stesso momento. Sono un luogo di ritrovo, dove confluiscono tutte le persone (a seconda del tipo di social possiamo identificare la fascia di età, per esempio su Instagram troviamo prevalentemente le generazioni dai 16 ai 24 anni, dato Hootsuite 2018) e da dove è possibile osservare le reazioni, i commenti e gli stati d’animo riguardo la situazione presente. All’inizio di marzo, subito dopo l’uscita del primo DPCM, l’Osservatorio permanente su ‘Italiani e social media in tempo di Coronavirus’, attivato per monitorare le reazioni degli
I SOCIAL IN ITALIA: UNO SPECCHIO CHE RIFLETTE INTERESSI E COMPORTAMENTI NUOVI. La pandemia e le misure che l’Italia ha adottato per affrontarla hanno costretto in casa milioni di cittadini e cittadine. Quando uscire è un’opzione che mette a rischio la nostra salute e quella di chi ci sta intorno, i social rappresentano uno strumento sicuro per ritrovarsi con gli altri, un ‘luogo’ dove cercare un contatto, dove aggiornarsi, dove spartire consigli utili su come costruire nuove abitudini e adattarle a una quotidianità completamente diversa e, in alcuni casi, difficile per molti. I principali contenuti che in queste ultime settimane hanno generato maggior interesse e interazione sui social partono dall’hashtag #iorestoacasa che riassume l’invito del Governo italiano a limitare gli spostamenti che non siano assolutamente necessari. Un argomento che ha movimentato le community online, in particolar modo nella
SOPRA, ALCUNI DEGLI HASHTAG PIÙ UTILIZZATI SUI SOCIAL NELL’ULTIMO PERIODO. A DESTRA, I SETTORI ECONOMICI INTORNO AI QUALI SONO STATE EFFETTUATE MAGGIORI RICERCHE.
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