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FOCUS: GREEN COMMUNICATION PER L’EUROPA È L’ORA DEL GREEN NEW DEAL
Green Communication
BARBARA TOMASI GIORNALISTA E REDATTRICE, COLLABORA CON TESTATE OFFLINE E ONLINE DI COMUNICAZIONE, MARKETING E GRANDE DISTRIBUZIONE SPECIALIZZATA E NON.
PER L’EUROPA È L’ORA DEL GREEN NEW DEAL
IL 4 MARZO L’UNIONE EUROPEA HA PRESENTATO UFFICIALMENTE IL NUOVO PIANO PER FAR DIVENTARE IL VECCHIO CONTINENTE A IMPATTO ZERO ENTRO IL 2050.
SECONDO IL PATTO EUROPEO SUL CLIMA, L’EUROPA SI IMPEGNA AD AZZERARE LE EMISSIONI NETTE DI GAS SERRA ENTRO IL 2050. GLI STATI MEMBRI DOVRANNO VERIFICARE CHE SIANO ATTUATE LE STRATEGIE NECESSARIE E APPLICATI GLI STRUMENTI PREDISPOSTI.
Presentata ufficialmente all’inizio di marzo in piena emergenza Coronavirus, la nuova proposta legislativa European Green Deal, conosciuta anche come Green New Deal, è stata varata dalla Commissione Europea con obiettivi decisamente ambiziosi. Il patto europeo sul clima si propone di azzerare le emissioni nette di gas a effetto serra entro il 2050. Il perseguimento di questo fine collettivo sarà monitorato sia dall’UE sia da ciascuno degli Stati membri, chiamati a verificare che vengano attuate le strategie necessarie e applicati gli strumenti predisposti. Il progetto punta infatti ad arrivare a un’economia a impatto zero entro il 2050, ma anche alla realizzazione di linee di coesione tra gli Stati membri e l’Unione Europea, perché migliorare l’ambiente si può, ma difficilmente sarà possibile senza coinvolgere i cittadini degli Stati membri. Gli Stati saranno coinvolti anche per ciò che riguarda i fondi da destinare al New Green Deal. Tre i principali filoni dai quali arriveranno questi fondi: InvestUE, rivolto a progetti specifici a bassa emissione e con ampi criteri di ammissibilità; investimenti della Banca Europea per gli Investimenti; e il Fondo per una Giusta Transizione, che vede appunto il finanziamento degli Stati membri per circa 7,5 miliardi a supporto delle regioni meno sviluppate. A questo fondo l’Italia parteciperà con 900 milioni (12% del totale), con un ritorno di circa 364 milioni, al quale vanno aggiunti 4,5 miliardi di investimenti, sia privati sia pubblici, grazie anche al fondo InvestUE. Secondo il rapporto Just E-evolution di Enel, è stato stimato che il Green Deal creerà all’interno dell’Unione più di 1,4 milioni di nuovi posti di lavoro, oltre che un valore aggiunto, nella distribuzione di beni e servizi, tra i 113 ed i 145 miliardi di euro, con un risparmio sui costi per l’inquinamento di circa 3 miliardi. Sempre secondo il rapporto, per l’Italia le stime si aggirano intorno a 173mila nuovi posti di lavoro con un valore aggiunto tra i 13 e i 24 miliardi. Una delle eccellenze nel campo energetico italiano è il progetto Elettricità Futura: nato nel 2017 all’interno di Confindustria, associa produttori di energia elettrica da fonti rinnovabili e da fonti convenzionali, distributori e fornitori di servizi e trader, al fine di contribuire a creare le basi per un mercato elettrico efficiente e per rispondere alle sfide del futuro. Investendo molto sulle fonti rinnovabili, il gruppo ha raggiunto l’obiettivo fissato al 17% dall’UE per il 2020 sulla produzione di energia rinnovabile (nel 2017 eravamo già al 18,3%). Se questa proposta diventerà legge, l’Europa potrà vantarsi di essere ‘il primo continente del mondo a conseguire la neutralità climatica entro il 2050’, come annunciato dalla presidente Ursula von der Leyen. Intanto le aziende si stanno concentrando sempre di più sugli sviluppi green del loro core business. Come esempio possiamo citare la Nuova 500 La Prima, presentata da Fca il 4 marzo alla Triennale di Milano, dopo l’annullamento del Salone di Ginevra a causa dell’emergenza Coronavirus. Prima auto ‘full-electric’ di casa Fiat e terza generazione della famiglia 500, la Nuova 500 ha un’autonomia fino a 320 km nel ciclo Wltp, fino a 400 km in città, e dispone del fast charger da 85 kW di serie. Una novità per Fca non solo perché punta sulla nuova mobilità elettrica, ma anche perché la sua produzione torna in Italia. Per il suo lancio Fca ha scelto l’attore Leonardo DiCaprio, in prima linea nella lotta ai cambiamenti climatici e protagonista dello spot-manifesto ‘all-in’ appena pubblicato su YouTube in cui l’attore americano invita tutti a impegnarsi nella sfida ai cambiamenti climatici.
mento.Noi non facciamo contratti. Noi facciamo un giura














chiamandoli a uesto impegno ieme a lei. yaGiuriamo per Bill Bernbach, D vid Ogilv , Le testimoni, che eseguiremo, ben oltre le nostre scritto: di stimare come un partner ogni impre f o Burnett e tutti gli dei e le dee della comunicazione, forze e i nostri orari di lavoro, questo giuramento e q sa che ci sceglie e di vivere ogni gioia e ogni dolore ins