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RICERCA GFK L’ASCOLTO DELLA RADIO AL TEMPO DEL COVID-19
L’ASCOLTO DELLA RADIO AL TEMPO DEL COVID-19
PRESENTATA DALL’ISTITUTO GFK LA RICERCA ‘L’ASCOLTO DELLA RADIO AI TEMPI DEL COVID-19’ COMMISSIONATA DA TER, TAVOLO EDITORI RADIO. LA RADIO CONTINUA A ESSERE UN MEZZO IN SALUTE E CHE GODE DELLA COMPLETA FIDUCIA DEGLI ITALIANI. CAMBIANO LE MODALITÀ DI ASCOLTO E I DEVICE PER LA FRUIZIONE, MA L’INDAGINE CONFERMA CHE L’81,1% DI CHI ASCOLTAVA LA RADIO PRIMA DEL LOCKDOWN CONTINUA A FARLO, CON UN INCREMENTO ULTERIORE DEL 2,4% DI NUOVI ASCOLTATORI.
DI GIANNI MARTINELLI
L’ISTITUTO GFK HA PRESENTATO LA RICERCA ‘L’ASCOLTO DELLA RADIO AI TEMPI DEL COVID-19’, COMMISSIONATA DA TER, TAVOLO EDITORI RADIO, CHE RACCHIUDE LA QUASI TOTALITÀ DELLE EMITTENTI PUBBLICHE E PRIVATE, NAZIONALI E LOCALI DELLA RADIOFONIA ITALIANA.
L’emergenza sanitaria ha fortemente condizionato le abitudini quotidiane determinando effetti non trascurabili sulla mobilità in auto (il 67% della popolazione utilizza meno l’auto) e sui percorsi verso il lavoro (il 30% della popolazione non si reca più al lavoro fuori casa), costringendo tra le mura domestiche gran parte della popolazione. Si sono quindi modificate le modalità e le durate di fruizione di tutti i media con alcuni che hanno beneficiato del periodo del lockdown, e altri che inevitabilmente ne hanno risentito. L’impatto delle misure di contenimento sugli ascolti radiofonici è molto contenuto, la radio continua quindi a essere un mezzo in salute e molto apprezzato dagli italiani. Presentiamo adesso i principali risultati di questa ricerca.
I PRINCIPALI RISULTATI DELLA RICERCA La minore mobilità ha sicuramente avuto un impatto sugli ascoltatori della radio, ma tutto sommato contenuto. Il 52,4% della popolazione italiana lavorava fuori casa prima dell’entrata in vigore delle misure restrittive, mentre solo il 22,6% dei lavoratori continua a spostarsi anche durante il lockdown. Questa ridotta mobilità ha sicuramente degli effetti negativi sul tempo di fruizione del mezzo radiofonico in auto, durante gli spostamenti casa-lavoro. La radio registra quindi, nel complesso, un calo del 20,2% di ascoltatori nel giorno medio, che scende al 19,1% considerando gli ascolti di almeno una volta la settimana. Un decremento contenuto, se consideriamo anche che l’81,1% di chi ascoltava ‘prima’ continua ad ascoltare ‘dopo’ e che c’è un ulteriore 2,4% della popolazione italiana che ha iniziato solo durante questa emergenza. Interessanti trend emergono anche dall’analisi dei dati degli ascoltatori abituali. L’11,6% degli stessi ha dichiarato di avere molto aumentato l’ascolto durante il lockdown, il 21,9% di averlo aumentato, per il 38,2% è rimasto costante, mentre è un po’ diminuito solo per l’11,7%. Ma come è cambiato l’ascolto della radio? Diventa sicuramente più casalingo per il 70,9% del campione con un aumento di circa il 30% rispetto a quanto succedeva prima dell’emergenza. Cala invece del 40% l’ascolto in macchina con l’autoradio che passa dal 54,1% al 28,1%. Aumentano gli ascolti tramite altri device come PC, Tv, tablet e smart speaker. “Alla riduzione netta dell’ascolto tramite autoradio corrisponde un aumento dell’ascolto attraverso tutti gli altri device “, osserva Gior
LA MOBILITÀ SI RIDUCE MA UN QUARTO DELLA POPOLAZIONE SI MUOVE ANCORA PER LAVORO TAV. 1
52,4%
Lavorava fuori casa prima dell’entrata in vigore delle misure restrittive
5,2 giorni in media lavorati fuori casa
22,6%
Lavora fuori casa dopo l’entrata in vigore delle misure restrittive
2,1 giorni in media lavorati fuori casa
30,3%
Ha diminuito i giorni in cui lavora/ha smesso di lavorare fuori casa tra il 24 febbraio e l’8 marzo
66,4%
dal 9 marzo

67,4%
Utilizza meno l’auto dopo l’entrata in vigore delle misure restrittive
A01. Prima dell’entrata in vigore delle misure restrittive della mobilità, quanti giorni alla settimana lei lavorava fuori casa (ossia si recava al suo posto di lavoro / si spostava per lavoro)? A04. E dopo l’entrata in vigore delle misure restrittive della mobilità, quanti giorni alla settimana lei lavora fuori casa (ossia si reca al suo posto di lavoro / si sposta per lavoro)? A07. Sa indicare da quando ha diminuito i giorni in cui lavora fuori casa o ha smesso di lavorare fuori casa? A09. Parliamo del suo utilizzo dell’auto. Prima dell’entrata in vigore delle misure restrittive con che frequenza utilizzava l’auto come conducente o anche come passeggero? A10. Parliamo del suo utilizzo attuale dell’auto. Dopo l’entrata in vigore delle misure restrittive con che frequenza utilizza l’auto come conducente o anche come passeggero?
FONTE: MODULO AD HOC - GFK PER TER
gio Licastro, Responsabile Area Media di GfK: “non soltanto la classica radio FM, alla quale si stanno affiancando gli apparecchi DAB+, ma anche la Tv, lo smartphone e il PC (con riscoperta da parte delle fasce giovanili); crescono pure tablet e smart speaker, i quali, pur partendo da basi contenute nel periodo pre-crisi, vedono tassi di incremento analoghi a quelli degli altri device”. Particolare menzione merita l’accesso digitale attraverso siti e app radio, sia che si tratti di piattaforme proprietarie, sia che si tratti di aggregatori. L’accesso digitale con le nuove necessità di collegamento al mezzo radio registra un incremento importante: +24% di reach e + 61% di tempo speso. La nuova domesticità plasma le modalità di ascolto della radio. “Rilevante in casa è l’inedita presenza maschile e delle donne lavoratrici”, sottolinea ancora Giorgio Licastro, “che aumenta le occasioni di esposizione (da 1,1 a 1,5 al giorno) e spinge verso l’alto, nella lista delle attività, l’ascolto mentre si lavora, mentre si fa ginnastica, nei momenti di relax. Le aree che maggiormente migliorano dopo l’inizio dell’emergenza sono proprio quelle rassicuranti della vicinanza e del comfort, come antidoto alla solitudine forzata; e contemporaneamente quelle che agiscono sullo stato di benessere, sull’umore, sull’emozione”.
LA RADIO, UN’AMICA FEDELE CHE CI DIVERTE, CI INFORMA E CI TIENE COMPAGNIA Cosa rappresenta la radio in tempi normali? E come cambia durante questa emergenza? La risposta a queste due domande è molto semplice: la radio diventa ancora più importante come fonte di compagnia e svago. La radio è un’amica sempre vicina e a supporto per il 62,2% del campione, è sinonimo di relax, gioia ed emozione per il 58,9% delle persone. In particolare la musica alla radio contribuisce a mantenerci positivi e uniti. Per il 41% delle persone la musica ci fa sentire vicini e uniti e aiuta a rasserenare le giornate. Veicola quindi un senso di comunità, di partecipazione collettiva, di serenità nonostante tutto. Oltre che di intrattenimento, la radio è anche una fonte di informazione sul mondo, credibile e degna di fiducia. Il ruolo informativo
DOPO L’ENTRATA IN VIGORE DELLE MISURE RESTRITTIVE DELLA MOBILITÀ, LA RADIO È UNA FONTE ANCORA PIÙ IMPORTANTE PER COMPAGNIA, SVAGO E SENSO DI COMUNITÀ.

CHI CONTINUA A LAVORARE FUORI CASA SI SPOSTA IN AUTO
TAV. 2
22,6%
Lavora fuori casa dopo l’entrata in vigore delle misure restrittive
Chi e? Come si muove? Popolazione Lavoro fuori casa dopo Maschio Femmina Nord Ovest Nord Est Centro Sud e Isole Area élite Baricentri femminili Baricentri maschili Area giovanile Area marginale Automobili Trasporto pubblico Taxi Car Sharing Bicicletta Moto/Scooter A piedi Altro 14-17 anni 18-24 anni 25-34 anni 35-44 anni 45-54 anni 55-64 anni 65+ anni 70% 60% 50% 40% 30% 20% 10% 0% 70% 60% 50% 40% 30% 20% 10% 0%

A04. E dopo l’entrata in vigore delle misure restrittive della mobilità, quanti giorni alla settimana lei lavora fuori casa (ossia si reca al suo posto di lavoro / si sposta per lavoro)? A08. Dopo l’entrata in vigore delle misure restrittive della mobilità, con quale mezzo si reca attualmente sul posto di lavoro?
FONTE: MODULO AD HOC - GFK PER TER
della radio non è meno rilevante, assolvendo sia al compito della presenza tempestiva e del real time, sia a quello dell’approfondimento e dell’autorevolezza. La sua capacità di presentare un mix unico di emozione, vicinanza, empatia e informazione credibile, unita alla possibilità di essere fruita in qualsiasi momento della giornata la rendono difficilmente sostituibile. Ad esempio l’iniziativa “La Radio per l’Italia” – conclude la ricerca GfK – è stata ampiamente riconosciuta e apprezzata come modo di ulteriore avvicinamento al mezzo.
IL COMMENTO DI LORENZO SURACI, PRESIDENTE DI RTL 102.5 “Personalmente ritengo”, attacca Lorenzo Suraci, “che l’ascolto della radio sia addirittura aumentato in questo periodo di emergenza e sono molto contento che l’indagine di GfK confermi questa mia impressione. Le allarmistiche previsioni che sostenevano come le poche macchine in giro generassero un abbattimento degli ascolti radiofonici si sono dimostrate infondate. La radio è ormai dappertutto e non si ferma al solo ascolto con l’autoradio. Ad esempio le radio del Gruppo RTL 102.5 sono su tutti i mezzi e i device. In questo modo riusciamo anche a costruire un dialogo con i nostri ascoltatori grazie a una costante interattività, 24 ore su 24, sempre in diretta, 365 giorni l’anno. In questo periodo i nostri palinsesti non si sono mai interrotti, anzi si sono potenziati grazie anche a una sempre maggiore interazione con il pubblico che, stando confinato a casa, ha ancora più voglia di dialogare con noi. Le nostre tre radio, RTL 102.5, Radio Zeta e Radiofreccia, mettono a disposizione la loro forza e la la loro efficacia per intrattenere, divertire e anche informare gli ascoltatori. In questo periodo di overload di informazioni, ritengo sia utile e importante riuscire a farci percepire dalla gente come un punto di riferimento su cui contare sempre. Le note dolenti, purtroppo, vengono invece dalla raccolta commerciale che è in crisi per tutte le emittenti. È come se da aprile gli inserzionisti avessero deciso di non investire più sul mezzo e questo ci rattrista e preoccupa molto. Le ricerche come quelle di GfK dimostrano come la radio sia ancora in ottima salute e quindi non ci sono proprio i presupposti per una crisi. Speriamo solo che quando ci sarà la ripresa arriveranno anche delle buone notizie! MK

LORENZO SURACI, PRESIDENTE DI
RTL 102.5.