IPCM n. 75 | Maggio-Giugno 2022

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FOCUS ON TECHNOLOGY

Come rispettare i regolamenti nazionali sugli scarichi idrici: la storia di successo dell’azienda bulgara VIAS Ltd. Francesco Stucchi ipcm®

Quando si pensa al trattamento delle acque reflue (comunemente indicato come WWT), probabilmente si considera un processo realizzato per purificare l’acqua al fine di riutilizzarla o smaltirla, ovviamente nel rispetto delle normative ambientali relative a questo aspetto.

E

ssendo abituati a vivere e lavorare nella Comunità Europea, dove la maggior parte delle regole e degli standard sono comuni a tutti i paesi, quello che probabilmente non si sa è che ogni nazione ha

le proprie normative e limitazioni locali per lo smaltimento dell’acqua. Esse variano da un paese all’altro, con alcune nazioni che hanno limiti inspiegabilmente restrittivi. La Bulgaria è uno di questi paesi. Vediamo come un’azienda bulgara operante nel settore dell’alluminio in qualità di fornitore di alluminio per il settore architettonico e industriale ha affrontato la sfida del trattamento delle acque reflue provenienti dalle fasi di risciacquo delle linee di verniciatura in polvere e anodizzazione, scegliendo un impianto chimico-fisico fornito da Simpec (Milano), società specializzata nella progettazione, costruzione, installazione e assistenza post-vendita di impianti di trattamento acque.

Il nuovo impianto verticale di verniciatura in polvere di VIAS è attualmente il più grande impianto per profili di alluminio nei Balcani.

© VIAS

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N. 75 - MAY/JUNE 2022 - international PAINT&COATING magazine


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