S&A 143 Settembre-Ottobre 2020

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rassegne&notiziari

A cura di Francesca Maltinti(1)

IL NOTIZIARIO

ASIT

www.associazioneasit.it GLI AGGIORNAMENTI DELL’ASSOCIAZIONE DEDICATA AL SETTORE DELLE INFRASTRUTTURE DI TRASPORTO AL FINE DI CREARE UN AMBITO ASSOCIATIVO IN CUI SOSTENERE E DIBATTERE DI PROBLEMATICHE SCIENTIFICHE, DIDATTICHE E CULTURALI

L’

8 Luglio scorso si è tenuto il webinar dal titolo “Manutenzione Stradale: le best practices”, organizzato dal Comitato nazionale italiano dell’Associazione mondiale della strada (PIARC) in collaborazione con il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, l’Ordine degli Ingegneri della provincia di Roma e con l’ANAS - Gruppo FS Italiane. L’evento ha avuto il patrocinio di ASIT e dell’Associazione Italiana per l’Ingegneria del Traffico e dei Trasporti AIIT. Il webinar è stato aperto dal Ministro delle Infrastrutture e Trasporti, On. Paola De Micheli, dal Presidente di ANAS, Claudio Andrea Gemme, dal Presidente dell’Ordine Ingegneri di Roma, Carla Cappiello e da Matteo Castiglioni, Direttore Operation e Coordinamento Territoriale di ANAS. L’evento si è concluso con l’intervento del Presidente del Consiglio Nazionale Italiano del PIARC e AD e Direttore Generale di ANAS, Marco Simonini, che ha fatto seguito alla Lectio Magistralis del Prof. Ing. Maurizio Crispino, Professore Ordinario al Politecnico di Milano, Componente Esperto del Consiglio Superiore LL. PP., nonché Presidente di ASIT. Gli interventi sono stati moderati da Domenico Crocco, Primo Delegato e Segretario Generale di PIARC Italia. Il Paese è dotato di un patrimonio stradale straordinario, ha affermato la Ministra, pertanto la cura dell’esistente è assolutamente strategica. Le misure previste nel piano di investimenti del MIT “Italia veloce”, che viaggia insieme al decreto Semplificazioni, consente alle grandi stazioni appaltanti di “mettere a terra” risorse sulla manutenzione. L’invito è quello di attuare il

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STRADE & AUTOSTRADE 5-2020

numero maggiore di interventi di manutenzione per ragioni di messa in sicurezza, di strategicità ma anche economiche, legate ai finanziamenti che arrivano dall’Unione Europea. Matteo Castiglioni ha descritto il grande patrimonio infrastrutturale che l’ANAS ha in gestione e che la rende uno dei più importati gestori nella UE, ma ha anche messo in evidenza la vetustà dei ponti e viadotti del Paese che possono ormai presentare livelli prestazionali non più adeguati, aspetto, peraltro, sottolineato anche dall’ing. Cappiello. L’attività di manutenzione è, pertanto, quanto mai necessaria e occorre cambiare “l’approccio manutentivo, superando la logica dell’intervento episodico o emergenziale a favore di processi che prevengano le criticità”. In questi ultimi anni, il Governo ha garantito investimenti considerevoli che hanno consentito di programmare la manutenzione su scala pluriennale. La filiera ANAS parte dai finanziamenti per poi pianificare gli interventi di manutenzione. Il passo successivo è la progettazione degli interventi di manutenzione che diventa centrale, nel senso che il progetto di manutenzione è oggi un vero e proprio progetto esecutivo e non più, come rimarcherà anche il Prof. Crispino, un elenco prezzi. I sistemi di appalto, grazie agli accordi quadro, sono più snelli e consentono di accelerare i tempi, evitando singole gare di appalto per ogni intervento. Successivamente, si attua la fase realizzativa e, infine, il monitoraggio in esercizio. Su quest’ultima fase ANAS si avvale dell’efficace Road Asset Managment che mette a sistema tutte le informazioni che vengono raccolte sulle infrastrutture anche con strumentazioni innovative, per poi catalogarle e definire la programmazione degli interventi. Nella sua Lectio Magistralis, il Prof. Crispino ha osservato, in premessa, che la manutenzione in Italia si fa e, talvolta, anche molto bene; ma a tutt’oggi assistiamo a un ritardo manutentivo a causa di alcune criticità. Quindi, il Prof. Crispino ha messo in evidenza che il diretto fruitore della manutenzione è l’utente, il quale, nella sua pluralità di esigenze, sperimenta direttamente l’efficacia o la carenza manutentiva soprattutto in condizioni meteorologiche critiche. La manutenzione, dunque, deve essere efficace per tutti e deve considerare tutte le componenti dell’infrastruttura: dalle pavimentazioni, al verde, alle opere di regimazione idraulica, alle opere d’arte, alle scarpate, ai sistemi di ritenuta, alle intersezioni, alla segnaletica, all’illuminazione, ai marciapiedi, agli impianti, ecc..

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