pastori della città anseatica di Amburgo, Boden e Würtenberg. Ciò malgrado pubblicazioni e manifestazioni prendono piede soprattutto tra medici e architetti. Il primo crematorio si costruisce nel 1918 a Gotha ma già nel 1886 che nasce la società crematoria Verbandder Vereine deutscher Sprache für die Reform des Bestattungswesens und facultative Feuerbestattung (Associazione delle organizzazioni di lingua tedesca per la Riforma dei Funerali e della Cremazione). Da questo impulso, sorsero crematori a Heidelberg (1891) e Amburgo (1892). La Germania, è chiaramente la nazione che più di tutto si trova a dover far fronte alla correlazione tra memoria dell’Olocausto e simbolismo dei forni crematori. Un fattore questo che, a differenza del Regno Unito porta nel boom della ricostruzione degli anni ’50 ad un forte arresto di questa pratica. (Davies, Mates: 2005, 217) Ma andiamo con ordine. Come rilevato da Colombo (2017) la situazione dei cremati in base alle città e alla percentuale dei protestanti appare come segue:
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