Cremati ogni 1.000 morti per alcune città italiane (Colombo:2017)
Come evidenzia il grafico qui riportato delle percentuali di cremazione, è inderogabilmente Livorno a detenere un significativo primato, una sicura anomalia italiana che cerchiamo in questa sede di analizzare meglio, per questo lavoro ci sarà utile la monografia dedicata alla città di Catia Sonetti, Una Morte Irriverente (2007) che risulta una fonte molto esaustiva malgrado la lacuna dovuta alla perdita dell’archivio della società per la cremazione nell’alluvione del 1966. (Sonetti, 2007:28) Seconda città è Milano che abbiamo analizzato già in apertura e che quindi preferiamo sostituire all’analisi della città di Torino per la sua influenza e i suoi gruppi di potere interni. 3.3 Il caso di Livorno Arriviamo con Livorno ad uno dei casi principe della nostra ricerca. Livorno ha l’eredità di citta libera portuale e in fatto di cremazione alle élite sostituisce soprattutto il proletariato urbano. Di sicuro è una città nota per il suo estro sovversivo che contrappone anarchici e antifascisti a grandi borghesi e industriali oltre ad essere una città dalla presenza multietnica particolare (come nel caso degli ebrei naturalizzati che vedremo più avanti) e spicca soprattutto per il grande coinvolgimento femminile. A livello bibliografico Livorno è una fonte interessante perché permette di spianarci la strada sul piano storico attraversando le guerre mondiali e giungendo fino al tardo Novecento.
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