ITALIA E STATO INDIPENDENTE CROATO (1941-1943)

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Jugoslavia, Italia e movimento ustaša

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sottrarre l’Italia all’umiliazione in Grecia e garantire al Reich un’alleanza strategica per la guerra all’Unione Sovietica. Entrambi non potevano prescindere dall’adesione di Belgrado al Patto Tripartito.

1.4.

La neutralità di Belgrado (1939-1941)

Il 1941 fu caratterizzato per l’Italia dalla sconfitta delle forze armate in Africa Orientale, dalla campagna di Jugoslavia e di Grecia, dalla partecipazione alla campagna sul fronte orientale con il Corpo di Spedizione Italiano in Russia (CSIR) e dalla ripresa offensiva in Africa Settentrionale.109 In Jugoslavia l’attenzione era inevitabilmente attirata dalla grave situazione internazionale, che aveva imposto una tregua ai dissensi e alle divisioni politiche interne.110 I circoli politici e militari seguivano con preoccupazione lo sviluppo della situazione in Romania, ove erano segnalati continui arrivi di truppe e materiale dell’esercito tedesco. Belgrado tentò di persuadere la Germania della propria volontà di svolgere una politica di neutralità, nella certezza che la già forte pressione tedesca fosse destinata ad aumentare e celando a stento un vivo senso di inquietudine (l’addensarsi di forze tedesche nel Banato romeno aveva confermato le apprensioni). 111 Le relazioni con l’Italia continuavano invece apparentemente normali, sebbene il Servizio Informazioni Militare (SIM) italiano segnalasse una vivace ed aperta campagna anti-italiana a Belgrado e Zagabria e in generale da parte della stampa slovena e croata. In alcuni centri della Dalmazia erano state anche tenute manifestazioni irredentistiche per la Venezia Giulia e tra le forze armate la propaganda di ostilità all’Asse era svolta in termini sempre più decisi. La condizione di incerta attesa vissuta dallo Stato jugoslavo era aggravata dalla persistente crisi dei generi di prima necessità, ma il momentaneo stallo militare dell’Asse in Albania ed in Africa, la speranza in un favorevole atteggiamento dell’Unione Sovietica e la propaganda inglese sembrarono creare un lieve miglioramento ed un’atmosfera di maggiore sicurezza, che determinarono un rafforzamento della compagine governativa, alla quale si era stretta con una sempre più chiara adesione anche il Partito contadino di Maček. Una ripresa delle agitazioni dei nazionalisti croati, cui andava collegato l’attentato contro il circolo inglese di Zagabria, fu repressa con 109

Biagini, F. Frattolillo (a cura di), Verbali delle Riunioni tenute dal Capo di S.M. Generale, Vol. II,

1 gennaio 1941 – 31 dicembre 1941, Roma, Stato Maggiore dell’Esercito Ufficio Storico, 1983, p. IX. 110

AUSSME, H-3, b. 66, fasc. 2, Carteggio del Servizio Informazioni Militari (S.I.M.) relativo ai

vari Stati, Notiziari politici militari ed economici sulla Jugoslavia (1941), 9 gennaio-5 aprile 1941, Stralcio della situazione settimanale n. 1, Jugoslavia, Situazione politico-militare, 4 gennaio 1941-XIX. 111

Ibidem, Stralcio della situazione settimanale n. 2, Jugoslavia, Situazione politico-militare, 9

gennaio 1941-XIX; Stralcio della situazione settimanale n. 3, Jugoslavia, Situazione politico-militare, 16 gennaio 1941-XIX.


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Bibliografia

16min
pages 335-346

5.6. Tra 25 luglio e 8 settembre

17min
pages 316-324

Conclusioni

11min
pages 325-332

5.4. Il fallimentare nuovo ordine economico

31min
pages 297-310

5.5. Conclusione dei lavori della commissione confini

11min
pages 311-315

5.3. Sviluppo dell’occupazione tedesca

16min
pages 290-296

5.2. L’operazione Weiss

34min
pages 275-289

5.1. Situazione dello Stato Indipendente Croato

13min
pages 269-274

4.8. Il confine dalmata

26min
pages 257-268

4.7. Repressione e internamento di civili

16min
pages 250-256

4.6. La 2ª Armata e gli ebrei

39min
pages 233-249

4.3. Il sostegno italiano ai četnici

32min
pages 196-209

4.4. Operazione Trio

33min
pages 210-223

4.5. Gli accordi di Zagabria, 19 giugno 1942

21min
pages 224-232

4.2. Notizie dalla Croazia: la ricostituzione del Sabor

22min
pages 186-195

4.1. La “Legione autotrasportabile croata” (Lako Prevozni Drug) sul fronte orientale

13min
pages 180-185

3.7. Popolazione civile, militari italiani ed ustaša

19min
pages 170-179

3.6. Gli incontri di Zagabria, Abbazia e Venezia

15min
pages 163-169

3.5. Il Governatorato della Dalmazia

13min
pages 157-162

3.4. La rioccupazione della seconda e terza zona

22min
pages 147-156

3.3. Tito, Mihailović e la resistenza

16min
pages 140-146

3.2. La rivolta in Lika

19min
pages 132-139

3.1. Gli eventi dell’estate

44min
pages 113-131

2.5. La Commissione per la delimitazione dei confini italo-croati

30min
pages 99-112

2.4. Gli Accordi di Roma, 18 maggio 1941

23min
pages 89-98

2.3. Le truppe italiane in Dalmazia e la nomina del Commissariato civile

32min
pages 75-88

2.2. Lo Stato Indipendente Croato

39min
pages 58-74

1.4. La neutralità di Belgrado (1939-1941

18min
pages 37-46

1.3. L’isolamento jugoslavo

15min
pages 30-36

2.1. L’aggressione dell’Asse

25min
pages 47-57

1.1. L’Italia e la questione nazionale croata

25min
pages 11-21

1.2. Lo Sporazum serbo-croato e la ripresa del sostegno italiano a Pavelić

18min
pages 22-29

Premessa

5min
pages 7-10
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