ITALIA E STATO INDIPENDENTE CROATO (1941-1943)

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Diplomazia e operazioni militari nel 1943

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governo croato era direttamente incolpato del grave malessere interno, anche le potenze dell’Asse erano accusate di non aver provveduto ad indirizzare il governo da esse imposto costringendolo ad una politica interna più moderata, frenandone gli eccessi ideologici, inibendo i gravi soprusi che tante ripercussioni avevano avuto nell’ordine interno e in generale imponendogli uno stretto controllo tale da impedire gli enormi errori compiuti.858

5.2.

Operazione Weiss

Agli inizi del 1943, con il profilarsi di una sconfitta in Africa settentrionale e in Russia, la possibilità che le potenze dell’Asse vincessero la guerra diventò sempre più remota, mentre il quadro politico e militare dello Stato Indipendente Croato – i partigiani controllavano a nord l’area di Karlovac e Bihać – non consentiva alle forze occupanti di abbandonare i territori croati per impegnarsi su altri fronti. 859 Al fine di aprire un fronte nella penisola balcanica, gli Alleati avevano inaugurato una politica di sostegno ai movimenti insurrezionali locali: cresceva infatti il numero di coloro che nell’area credevano nella vittoria alleata. La situazione militare interna annoverava una sempre maggiore difficoltà delle truppe tedesche e croate a domare la rivolta nelle zone più ricche dello Stato ed un sensibile arretramento delle truppe italiane nella zona costiera, con vaste regioni – quasi tutta le terza zona e parte della seconda – nella morsa delle forze ribelli.860 Di conseguenza il Comando Supremo della Wehrmacht, in accordo con il Comando Supremo italiano, pianificò una vasta offensiva militare riprendendo le attività anti-insurrezionali in Croazia e in Bosnia-Erzegovina nel tentativo di pacificare la zona prima dell’arrivo della primavera. Le operazioni avrebbero dovuto scongiurare il pericolo che četnici e partigiani, con un possibile sbarco degli angloamericani nei Balcani, scatenassero una più vasta ribellione. Fu pianificata l’Operazione Weiss, nota nella storiografia socialista jugoslava come Quarta offensiva nemica. Gli obiettivi specifici erano riconquistare la larga zona intorno a 858

Ibidem, fasc. 1, R. Missione Militare Italiana in Croazia, a Comando Supremo, a Stato

Maggiore R. Esercito (S.I.E.) e p.c. a R. Ministro d’Italia Zagabria, prot. n. 206 S.M. Segreto, oggetto: Situazione interna in Croazia, Zagabria 15 gennaio 1943-XXI. 859

Ibidem, N. 1-11, b. 1164/A, Stato Maggiore dell’Esercito, Servizio informazioni Esercito a

S.M. il Re Imperatore, S.A.R. Principe Umberto, Capo di S.M. Generale, Sottosegretario di Stato alla Guerra, Capo di S.M. Esercito, Marina, Aeronautica, n. prot. Z/P 33241, Promemoria, Croazia Ciclo operativo Weiss, 1ª fase (20 gennaio-15 febbraio 1943), f.to Sottocapo di Stato Maggiore per le operazioni, P.M.9, 17 marzo 1943-XXI. 860

Ibidem, M-3, b. 19, fasc. 1, R. Missione Militare Italiana in Croazia, a Comando Supremo, a

Stato Maggiore R. Esercito (S.I.E.) e p.c. a R. Ministro d’Italia Zagabria, prot. n. 206 S.M. Segreto, oggetto: Situazione interna in Croazia, Zagabria 15 gennaio 1943-XXI


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Bibliografia

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5.6. Tra 25 luglio e 8 settembre

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Conclusioni

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pages 325-332

5.4. Il fallimentare nuovo ordine economico

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5.5. Conclusione dei lavori della commissione confini

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5.3. Sviluppo dell’occupazione tedesca

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5.2. L’operazione Weiss

34min
pages 275-289

5.1. Situazione dello Stato Indipendente Croato

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pages 269-274

4.8. Il confine dalmata

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4.7. Repressione e internamento di civili

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4.3. Il sostegno italiano ai četnici

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4.4. Operazione Trio

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4.5. Gli accordi di Zagabria, 19 giugno 1942

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4.2. Notizie dalla Croazia: la ricostituzione del Sabor

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4.1. La “Legione autotrasportabile croata” (Lako Prevozni Drug) sul fronte orientale

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3.7. Popolazione civile, militari italiani ed ustaša

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3.6. Gli incontri di Zagabria, Abbazia e Venezia

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pages 163-169

3.5. Il Governatorato della Dalmazia

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2.2. Lo Stato Indipendente Croato

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1.3. L’isolamento jugoslavo

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Premessa

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