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Italia e Stato Indipendente Croato (1941-1943)
continuarono tuttavia a rivelarsi infruttuose: i croati insistevano per la trasformazione dello Stato in un sistema federalista, rifiutando le proposte del principe Pavle di rimandare la soluzione del problema alla maggiore età di re Petar.42 La destituzione di Stojadinović non fu gradita ai governi di Roma e Berlino, nonostante Belgrado si fosse affrettata a riaffermare l’immutata amicizia con le potenze dell’Asse. Di fatto, malgrado le rassicurazioni di Pavle, gli sforzi italo-tedeschi di attrarre la Jugoslavia nella propria sfera d’influenza andavano scontrandosi con le posizioni filo-occidentali del reggente e di gran parte dell’establishment di Belgrado.
1.2. Lo Sporazum serbo-croato e la ripresa del sostegno italiano a Pavelić Gli avvenimenti in Cecoslovacchia produssero ulteriore impressione ed ebbero ripercussioni anche sulla situazione jugoslava. L’occupazione tedesca di Praga nel marzo del 1939 rappresentò per Pavle un ulteriore segnale che fosse necessario arrivare ad un accordo con i croati, che continuavano le dimostrazioni al grido di Viva la Croazia indipendente. Se i croati in un primo tempo avevano aggiunto alla richiesta dello Stato federativo la costituzione, a garanzia della propria autonomia, di un esercito croato inquadrato da ufficiali croati, sembrava si orientassero ora verso la collaborazione con un governo di concentrazione nazionale. La politica tedesca verso la Jugoslavia appariva ambigua a Belgrado. La Germania, pur contraria ad un azione nei Balcani, sosteneva attivamente il partito di Maček: si attribuivano a Berlino mire su Croazia e Slovenia, che vedeva parte della popolazione, favorevole all’unione con il Reich, chiedere l’intervento delle truppe tedesche.43 L’Italia da parte sua temeva la penetrazione economica tedesca nei Balcani e la premessa per la realizzazione della politica dell’Asse fu il disinteresse tedesco – più volte affermato da Hitler e Ribbentrop all’alleato di Roma – nelle
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AUSSME, I-4, b. 6, fasc. 5, Ufficio di S.E. il Capo di Stato Maggiore Generale, Stralcio
notiziario mensile Stati esteri del S.I.M. – marzo 1939, Jugoslavia, Situazione politica interna e riflessi di politica estera. Il testo del discorso di Cvetković (Govor Pretsednika Ministarskog Saveta i Ministra Unutrašnjih Poslova Dragiše J. Cvetkovića, 16. februar 1939) è in parte riportato in B. Petranović, M. Zečević, op. cit., pp. 503-505. 43
AUSSME, I-4, b. 6, fasc. 5, Ufficio di S.E. il Capo di Stato Maggiore Generale, Stralcio
notiziario mensile Stati esteri del S.I.M. – marzo 1939, Jugoslavia. Anche B. Petranović, M. Zečević, op. cit., pp. 503-505.