ITALIA E STATO INDIPENDENTE CROATO (1941-1943)

Page 210

212

Italia e Stato Indipendente Croato (1941-1943)

Ostojić, inferiore di grado a molti comandanti subordinati.693 L’obiettivo principe dei četnici rimaneva la distruzione delle forze comuniste, che avrebbero impedito la restaurazione della monarchia, ma nel caso si fosse provveduto al loro disarmo, essi si sarebbero battuti anche contro i tedeschi ed eventualmente contro gli italiani, per la ricostituzione dello Stato jugoslavo su basi panserbiste. Mihailović riteneva eventi decisivi potessero svolgersi nel maggio del 1943 – caduta della Tunisia, sostegno aviazione anglosassone – e perciò v’era il concreto pericolo che potesse ultimare per quel mese la preparazione militare e spirituale della popolazione per l’insurrezione generale. Costante assillo dei capi četnici divenne quindi il procacciarsi e accantonare armi, munizioni e viveri, inoltrando richieste superiori al fabbisogno e ricorrendo al sotterfugio di simulare scontri con esito sfavorevole per giustificare le richieste di compensazione del materiale andato perso. 694

4.4.

Operazione Trio

Nel corso del 1942 il morale delle truppe italiane andò deteriorandosi e il numero dei disertori aumentò progressivamente. Dal 19 gennaio il comando della 2ª Armata fu assunto dal generale Roatta (ricoprirà l’incarico poco più di un anno), che sostituì Ambrosio, nominato capo di Stato Maggiore (sostanzialmente uno scambio di ruoli). Nel discorso di commiato al cospetto dei notabili croati Ambrosio aveva usato parole assai dure nei confronti della gerarchia ustaša: mentre ai comandi italiani venivano poste difficoltà per l’afflusso dei rifornimenti delle truppe d’occupazione, vagoni di merci e grano venivano diretti quotidianamente verso la Germania. Risultavano evidenti le inadempienze ai patti che stabilivano l’indirizzo politico-amministrativo da instaurarsi nei territori della seconda zona. Nell’incerta politica del governo croato un solo punto rimaneva fermo, la crescente avversione all’Italia e l’aspirazione a sottrarre al controllo italiano i territori occupati. Il Poglavnik aveva chiesto in modo esplicito, se non l’allontanamento delle truppe, almeno la limitazione dei poteri italiani nella seconda zona, per ragioni di prestigio, ma con motivazioni che capovolgevano la realtà dei fatti: il leader croato sosteneva infatti che il territorio occupato dagli italiani fosse in pieno fermento proprio a causa della politica di pacificazione da questi perseguita, che aveva impedito alla sovrana potestà croato-ustaša di

693

Ibidem, L-10, b. 38, fasc. 3, Stato Maggiore R. Esercito, Servizio Informazioni Esercito

(S.I.E.), al Signor Generale Capo I Reparto S.M.R.E., prot. n. Z/P-33975, Promemoria, oggetto: Ex Jugoslavia – Organizzazione cetnica, f.to il Colonnello S.M. Capo Servizio Edmondo de Renzi, il Colonnello S.M. Vice Capo Servizio V. Pasquale, 23 marzo 1943-XXI. 694

Ibidem, Stato Maggiore R. Esercito, Ufficio Operazioni I-3ª Sezione, Promemoria, oggetto:

Atteggiamento dei cetnici, 22 marzo 1943-XXI.


Turn static files into dynamic content formats.

Create a flipbook

Articles inside

Bibliografia

16min
pages 335-346

5.6. Tra 25 luglio e 8 settembre

17min
pages 316-324

Conclusioni

11min
pages 325-332

5.4. Il fallimentare nuovo ordine economico

31min
pages 297-310

5.5. Conclusione dei lavori della commissione confini

11min
pages 311-315

5.3. Sviluppo dell’occupazione tedesca

16min
pages 290-296

5.2. L’operazione Weiss

34min
pages 275-289

5.1. Situazione dello Stato Indipendente Croato

13min
pages 269-274

4.8. Il confine dalmata

26min
pages 257-268

4.7. Repressione e internamento di civili

16min
pages 250-256

4.6. La 2ª Armata e gli ebrei

39min
pages 233-249

4.3. Il sostegno italiano ai četnici

32min
pages 196-209

4.4. Operazione Trio

33min
pages 210-223

4.5. Gli accordi di Zagabria, 19 giugno 1942

21min
pages 224-232

4.2. Notizie dalla Croazia: la ricostituzione del Sabor

22min
pages 186-195

4.1. La “Legione autotrasportabile croata” (Lako Prevozni Drug) sul fronte orientale

13min
pages 180-185

3.7. Popolazione civile, militari italiani ed ustaša

19min
pages 170-179

3.6. Gli incontri di Zagabria, Abbazia e Venezia

15min
pages 163-169

3.5. Il Governatorato della Dalmazia

13min
pages 157-162

3.4. La rioccupazione della seconda e terza zona

22min
pages 147-156

3.3. Tito, Mihailović e la resistenza

16min
pages 140-146

3.2. La rivolta in Lika

19min
pages 132-139

3.1. Gli eventi dell’estate

44min
pages 113-131

2.5. La Commissione per la delimitazione dei confini italo-croati

30min
pages 99-112

2.4. Gli Accordi di Roma, 18 maggio 1941

23min
pages 89-98

2.3. Le truppe italiane in Dalmazia e la nomina del Commissariato civile

32min
pages 75-88

2.2. Lo Stato Indipendente Croato

39min
pages 58-74

1.4. La neutralità di Belgrado (1939-1941

18min
pages 37-46

1.3. L’isolamento jugoslavo

15min
pages 30-36

2.1. L’aggressione dell’Asse

25min
pages 47-57

1.1. L’Italia e la questione nazionale croata

25min
pages 11-21

1.2. Lo Sporazum serbo-croato e la ripresa del sostegno italiano a Pavelić

18min
pages 22-29

Premessa

5min
pages 7-10
Issuu converts static files into: digital portfolios, online yearbooks, online catalogs, digital photo albums and more. Sign up and create your flipbook.