ITALIA E STATO INDIPENDENTE CROATO (1941-1943)

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Giugno-dicembre 1941

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a truppe e presidi Orazi cadde in un agguato partigiano al ritorno da Ervenik. La risposta del governatore fu immediata e indiscriminata – fucilazioni, incendi di abitazioni, deportazioni – con una rapida ritorsione condotta da più di trecento camicie nere della 107ª Legione di Zara, spesso utilizzate da Bastianini per l’ordine pubblico nei territori annessi, con grande rabbia della popolazione locale.548 Le azioni di rastrellamento si protrassero per tutta l’estate fuori e dentro i territori annessi, tra le più incisive quella tra fine agosto e inizio settembre nella zona di Makarska, a sud-est di Spalato, effettuata da reparti delle divisioni Bergamo e Messina, in cui furono inflitte quasi mille perdite alle forze partigiane catturando materiale, armi e munizioni.549

3.6.

Gli incontri di Zagabria, Abbazia e Venezia

In seguito all’avanzata delle truppe italiane nella terza zona Ciano iniziò una frenetica attività volta a rinsaldare i rapporti tra le autorità militari italiane e l’alleato ustaša, cercando di ripristinare la supremazia della politica ufficiale di Roma su quella pragmatica della 2ª Armata. Furono avviati una serie d’incontri: 26-27 ottobre a Zagabria (Pietromarchi-Pavelić), 15-16 novembre ad Abbazia (Opatija) e 15-16 dicembre a Venezia, in un momento, peraltro, in cui Pavelić sembrava sempre più esposto ad un condizionamento da parte della corrente filotedesca del partito, guidata dai due Kvaternik e decisamente sostenuta anche dai ministri Puk e Lorković.550 Ciano si impegnò con i rappresentanti croati a far sì che non venisse ridimensionato drasticamente il ruolo delle autorità croate nella terza zona e che fosse data la possibilità ad alcune formazioni della milizia ustaša di svolgere una funzione di gendarmeria ausiliaria.551 Il governo croato non poteva acconsentire che venisse disarmata la popolazione croata fuori dalla zona demilitarizzata, poiché v’era il rischio di attacchi di četnici e partigiani. Altrettanto impossibile riteneva ritirare gli ustaša dal territorio della terza zona: sul litorale, dal quale si erano già ritirate le milizie, c’erano migliaia di persone fuggite alle

548

Sulla morte del prefetto Orazi si veda D. Gizdić, Dalmacija 1942, pp. 258-261.

549

A. Biagini, F. Frattolillo, Diario Storico del Comando Supremo, Vol. VII, Tomo I, 3) Scacchiere

Croazia, 27 maggio 1942-XX, pp. 205-206; id., 31 agosto 1942-XX, p. 1109; ibidem, Vol. VIII, Tomo I, 3) Scacchiere Croazia, 1 settembre 1942-XX; id., 3 settembre 1942-XX, p. 23. 550

ASDMAE, b. 1493 (AP 28), Ministero dell’Interno, Ispettore Generale di P.S. Verdiani,

Zagabria 14 novembre 1941-XX. Cfr. anche E. Gobetti, L’occupazione allegra, p. 90. 551

M. Dassovich, Fronte jugoslavo 1941-42, p. 75.


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Bibliografia

16min
pages 335-346

5.6. Tra 25 luglio e 8 settembre

17min
pages 316-324

Conclusioni

11min
pages 325-332

5.4. Il fallimentare nuovo ordine economico

31min
pages 297-310

5.5. Conclusione dei lavori della commissione confini

11min
pages 311-315

5.3. Sviluppo dell’occupazione tedesca

16min
pages 290-296

5.2. L’operazione Weiss

34min
pages 275-289

5.1. Situazione dello Stato Indipendente Croato

13min
pages 269-274

4.8. Il confine dalmata

26min
pages 257-268

4.7. Repressione e internamento di civili

16min
pages 250-256

4.6. La 2ª Armata e gli ebrei

39min
pages 233-249

4.3. Il sostegno italiano ai četnici

32min
pages 196-209

4.4. Operazione Trio

33min
pages 210-223

4.5. Gli accordi di Zagabria, 19 giugno 1942

21min
pages 224-232

4.2. Notizie dalla Croazia: la ricostituzione del Sabor

22min
pages 186-195

4.1. La “Legione autotrasportabile croata” (Lako Prevozni Drug) sul fronte orientale

13min
pages 180-185

3.7. Popolazione civile, militari italiani ed ustaša

19min
pages 170-179

3.6. Gli incontri di Zagabria, Abbazia e Venezia

15min
pages 163-169

3.5. Il Governatorato della Dalmazia

13min
pages 157-162

3.4. La rioccupazione della seconda e terza zona

22min
pages 147-156

3.3. Tito, Mihailović e la resistenza

16min
pages 140-146

3.2. La rivolta in Lika

19min
pages 132-139

3.1. Gli eventi dell’estate

44min
pages 113-131

2.5. La Commissione per la delimitazione dei confini italo-croati

30min
pages 99-112

2.4. Gli Accordi di Roma, 18 maggio 1941

23min
pages 89-98

2.3. Le truppe italiane in Dalmazia e la nomina del Commissariato civile

32min
pages 75-88

2.2. Lo Stato Indipendente Croato

39min
pages 58-74

1.4. La neutralità di Belgrado (1939-1941

18min
pages 37-46

1.3. L’isolamento jugoslavo

15min
pages 30-36

2.1. L’aggressione dell’Asse

25min
pages 47-57

1.1. L’Italia e la questione nazionale croata

25min
pages 11-21

1.2. Lo Sporazum serbo-croato e la ripresa del sostegno italiano a Pavelić

18min
pages 22-29

Premessa

5min
pages 7-10
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