ITALIA E STATO INDIPENDENTE CROATO (1941-1943)

Page 157

Giugno-dicembre 1941

159

dalle autorità locali croate costrette ad accettare dall’incalzare delle insurrezioni partigiane, non mancò in seguito di suscitare le proteste di Zagabria, che vedeva così completare l’occupazione dello Stato, e di dare adito ad episodi in cui gli ustaša si rifiutarono di consegnare le armi o di attenuare la violenza. L’ordine di occupare anche la terza zona fino alla linea di demarcazione con l’occupazione tedesca arrivò al comando italiano il 7 ottobre:532 le operazioni avrebbero avuto inizio due giorni dopo, ancora una volta senza incontrare particolare resistenza.533 Fu disposto il disarmo generale: il versamento – alle autorità croate sotto il controllo dei comandi di presidio italiani – di armi, esplosivi e munizioni sarebbe dovuto avvenire entro il giorno 22, superato il termine chiunque fosse stato trovato in possesso di armi sarebbe stato giustiziato, così come chi avesse attentato in qualunque modo all’ordine pubblico.534 Ad un mese dalla pubblicazione del bando del 7 settembre i tribunali militari di guerra straordinari avevano pronunciato nella zona demilitarizzata diciannove sentenze di condanna alla pena capitale, delle quali undici a carico di serbo-ortodossi ed otto a carico di croati. Il generale Ambrosio affermava che nonostante tutto, fatta eccezione per le zone al confine sloveno e croato-montenegrino, i territori della seconda zona potevano dirsi normalizzati.535

3.5.

Il Governatorato della Dalmazia

Gran parte della costa dalmata essendo stata annessa aveva cessato di essere zona d’occupazione divenendo parte integrante del territorio italiano: l’italianizzazione della regione iniziata con il commissariato civile fu quindi continuata e intensificata. Furono sostituite le insegne e le scritte in croato sulle vie e sugli edifici con scritte in italiano, bandite le bandiere e i giornali croati, sciolte le società sportive e culturali e proibite le organizzazioni a carattere nazionale slavo. Il 532

HDA, 491, OUP, kut. 3, Comando 2ª Armata, Ufficio Operazioni, al Dottor Karcic

Commissario Generale Amministrativo della Croazia, prot. n. 10061, oggetto: Occupazione territorio croato, f.to il Generale Comandante designato d’Armata V. Ambrosio, P.M.10, 7 ottobre 1941-XIX. 533 534

AUSSME, N. 1-11, b. 724, Diario storico Comando 2ª Armata, P.M.10, 9 ottobre 1941-XIX. HDA, 491, OUP, kut. 3, Comando 2ª Armata, Ufficio Affari Civili, al Commissariato

Generale Amministrativo dello Stato Indipendente di Croazia presso il Comando della 2ª Armata, prot. n. 2459/AC/Segreto, oggetto: Occupazione del territorio fra la zona demilitarizzata e la linea di demarcazione tedesca, f.to il Generale Comandante designato d’Armata V. Ambrosio, P.M.10, 9 ottobre 1941-XIX. 535

AUSSME, H-1, b. 16, fasc. 1, Comando 2ª Armata, Ufficio Affari Civili, a Stato Maggiore

Regio Esercito, Ufficio Operazioni, prot. n. 2340/AC, Segreto, oggetto: Situazione nella zona demilitarizzata dalla pubblicazione del bando del 7 settembre 1941-XIX ad oggi, f.to il Generale Comandante designato d’Armata V. Ambrosio, P.M.10, 7 ottobre 1941-XIX.


Turn static files into dynamic content formats.

Create a flipbook

Articles inside

Bibliografia

16min
pages 335-346

5.6. Tra 25 luglio e 8 settembre

17min
pages 316-324

Conclusioni

11min
pages 325-332

5.4. Il fallimentare nuovo ordine economico

31min
pages 297-310

5.5. Conclusione dei lavori della commissione confini

11min
pages 311-315

5.3. Sviluppo dell’occupazione tedesca

16min
pages 290-296

5.2. L’operazione Weiss

34min
pages 275-289

5.1. Situazione dello Stato Indipendente Croato

13min
pages 269-274

4.8. Il confine dalmata

26min
pages 257-268

4.7. Repressione e internamento di civili

16min
pages 250-256

4.6. La 2ª Armata e gli ebrei

39min
pages 233-249

4.3. Il sostegno italiano ai četnici

32min
pages 196-209

4.4. Operazione Trio

33min
pages 210-223

4.5. Gli accordi di Zagabria, 19 giugno 1942

21min
pages 224-232

4.2. Notizie dalla Croazia: la ricostituzione del Sabor

22min
pages 186-195

4.1. La “Legione autotrasportabile croata” (Lako Prevozni Drug) sul fronte orientale

13min
pages 180-185

3.7. Popolazione civile, militari italiani ed ustaša

19min
pages 170-179

3.6. Gli incontri di Zagabria, Abbazia e Venezia

15min
pages 163-169

3.5. Il Governatorato della Dalmazia

13min
pages 157-162

3.4. La rioccupazione della seconda e terza zona

22min
pages 147-156

3.3. Tito, Mihailović e la resistenza

16min
pages 140-146

3.2. La rivolta in Lika

19min
pages 132-139

3.1. Gli eventi dell’estate

44min
pages 113-131

2.5. La Commissione per la delimitazione dei confini italo-croati

30min
pages 99-112

2.4. Gli Accordi di Roma, 18 maggio 1941

23min
pages 89-98

2.3. Le truppe italiane in Dalmazia e la nomina del Commissariato civile

32min
pages 75-88

2.2. Lo Stato Indipendente Croato

39min
pages 58-74

1.4. La neutralità di Belgrado (1939-1941

18min
pages 37-46

1.3. L’isolamento jugoslavo

15min
pages 30-36

2.1. L’aggressione dell’Asse

25min
pages 47-57

1.1. L’Italia e la questione nazionale croata

25min
pages 11-21

1.2. Lo Sporazum serbo-croato e la ripresa del sostegno italiano a Pavelić

18min
pages 22-29

Premessa

5min
pages 7-10
Issuu converts static files into: digital portfolios, online yearbooks, online catalogs, digital photo albums and more. Sign up and create your flipbook.