Capitolo 3 Giugno-dicembre 1941
3.1.
Gli eventi dell’estate
Lo Stato Indipendente Croato, subito caratterizzato da una serie di difficoltà di ordine politico, economico e sociale, sarebbe diventato il terreno di scontro tra l’imperialismo di Roma e Berlino, a parziale vantaggio di Pavelić, che avrebbe tentato di sfruttare tale antagonismo per ritagliarsi una reale autonomia dall’ingombrante presenza alleata nei territori croati. Roma e Berlino inviarono rappresentanze diplomatiche a Zagabria, che avrebbero spesso agito in contrasto tra loro, con lo scopo di acquisire influenza l’una a discapito dell’altra. 399 Il generale Edmund Glaise von Horstenau fu nominato da Hitler plenipotenziario delle forze armate tedesche presso lo Stato Indipendente Croato il 12 aprile, una settimana dopo fu la volta di Sigfried Kasche, ministro a Zagabria. Il governo di Roma nominò ministro nella capitale croata Raffaele Casertano che, ivi giunto il 24 aprile, aveva partecipato attivamente alle trattative di maggio sui confini; 400 successivamente anche il Partito fascista avrebbe inviato una propria delegazione guidata da Eugenio Coselschi, anch’egli già in precedenza attivo nelle politiche balcaniche italiane e rimasto in carica fino al dicembre del 1941, quando a causa dei contrasti con Casertano fu sostituito da Carlo Balestra di Mottola. Già dalla fine di maggio, invece, il governo di Zagabria aveva inviato a Roma il dalmata Stijepan Perić ministro della Legazione croata.401 Perić avrebbe svolto nei confronti dell’alleato italiano un’attività spesso contraddittoria, in alcune circostanze sostenendo gli interessi italiani, in altre facendosi eco dell’atmosfera ostile degli
399
E. Gobetti, L’occupazione allegra, p. 52.
400
F. Jelić-Butić, Ustaše i NDH, pp. 87-88; B. Krizman, Pavelić između Hitlera i Mussolinija, pp.
12-19 e 24. 401
ASDMAE, b. 1493 (AP 28), Ministero degli Affari Esteri, Gab.A.P. (U.C.), Appunto per
l’Eccellenza Pietromarchi, Roma 23 maggio 1941-XIX.