Giornale dello Spettacolo - Berlino 2023

Page 10

8

Giornale dello spettacolo

INTERVISTA A GIULIA BEVILACQUA

METTETEMI ALLA PROVA DOPO TANTE DONNE FORTI VORREI INTERPRETARE LA FRAGILITÀ di Marco Spagnoli @marco_spagnoli

L’attrice è protagonista delle nuove commedie di Neri Parenti e Leonardo Pieraccioni

I

n Un Figlio Maschio, regia di Neri Parenti e prossimamente nel nuovo film di Leonardo Pieraccioni Pare Parecchio Parigi, Giulia Bevilacqua mostra lati differenti del suo grande talento capace di spaziare in ruoli diversissimi tra loro che l’hanno fatta imporre all’attenzione del pubblico come una delle principali attrici della sua generazione. Il suo 2023, poi, non è ancora ‘finito’ ha girato il film Gocce d’Acqua per la regia di Pierfrancesco Poggi, per la tv Una Mamma all’Improvviso di Claudio Norza e la serie Il Maresciallo Fenoglio con Alessio Boni per la regia di Alessandro Casale in uscita a fine anno. “Sinceramente penso di non essere arrivata nemmeno alla metà della varietà dei personaggi che mi piacerebbe affrontare. “ dice l’attrice che ha iniziato la sua carriera diplomandosi al Centro Sperimentale di Cinematografia “Ho avuto l’opportunità di affrontare generi diversi: dalla commedia al dramma in media differenti dal cinema alla televisione al teatro.” Commenta Giulia Bevilacqua “Appena uscita dalla mia scuola, ho affrontato una fiction come Distretto di Polizia che mi ha permesso di fare una grande esperienza e di imparare tantissimo: giravamo in pellicola per undici ore al giorno tutti i giorni per nove mesi. Una palestra incredibile e un lavoro ‘sul campo’ impagabile. In un posto come il Centro Sperimentale impari tantissimo, ma certamente non è paragonabile a quanto accade durante una serie così impegnativa come quella. Dopo Distretto, poi, ho deciso di fermarmi un po’. Mi offrivano solo ruoli di poliziotte e di donne molto forti, mentre io volevo esplorare altri personaggi e nuovi

caratteri, diversi da quel personaggio lì. La cosa più bella per noi attori è variare, pizzicando nuove corde o – se si è fortunati – riuscendo addirittura che ci sono sconosciute. Mi piacerebbe affrontare dei personaggi più complessi: delle donne irrisolte” Perché? Ho interpretato così tante donne forti, che, come attrice mi interessa comprendere e interpretare la fragilità. Adoro variare e cambiare sempre. Purtroppo in Italia c’è un po’ la paura di rischiare…le produzioni cercano ‘nomi forti’, ‘nomi di richiamo’…quando ho iniziato, invece, potevo fare tanti provini, mentre oggi non è più così. Non si cerca l’attore che riesca ad esprimere completamente la natura del personaggio, ma il ‘nome’ che ci si avvicina di più. Personalmente non sono d’accordo, perché credo – piuttosto – che si dovrebbe provare a lavorare in direzione di qualcosa di nuovo e sorprendente. Non è vero che tutti gli attori possono fare tutto. Credo, invece, che sia concreta la possibilità che qualcuno arrivi a sorprenderti attraverso la sua genialità inespressa. Il nome forte e di richiamo fa tutto, invece, e questo non credo che sia sano. Perché l’essere famosi non è necessariamente la garanzia di successo per il film o la serie. Il problema è la mancanza di impegno nella ricerca dell’attrice e dell’attore giusti…a dispetto delle dinamiche di mercato che dominano il nostro ambiente. E come si fa? Lasciatemi fare i provini: chiamatemi e mettetemi alla prova con un regista per avere quella parte.


Turn static files into dynamic content formats.

Create a flipbook
Issuu converts static files into: digital portfolios, online yearbooks, online catalogs, digital photo albums and more. Sign up and create your flipbook.
Giornale dello Spettacolo - Berlino 2023 by globalist-it - Issuu