4 minute read

SIAMO PRONTI AD UNA NUOVA NORMALITÀ (E A LL A TENITURA…)

di Marco Spagnoli @marco_spagnoli

Intervista a Luigi Lonigro, Direttore di 01 Distribution, Presidente Distributori ANICA

Advertisement

In arrivo i flm di Salvatores, Moretti, Garrone, De Matteo, Bellocchio, ma anche due commedie estive

“La realtà è che stiamo vivendo questo periodo della nostra vita professionale in maniera un po’ ‘anomala’. Quanto è accaduto negli ultimi anni non è rappresentativo di una decade, ma di un periodo limitato, speriamo fnito, della nostra storia. È passato poco tempo da un disastro che ha sconvolto le vite e cambiato le abitudini. Dopo la Pandemia ci vorrà ancora un po’ per tornare alla normalità, ma i segnali positivi si iniziano ad intravedere in maniera distinta”. Luigi Lonigro, Direttore di 01 Distribution e Presidente dell’Unione Editori e Distributori Cinematografci Anica, invita ad un cauto ottimismo rispetto a quanto è accaduto negli ultimi mesi al mercato cinematografco, ma insiste sull’evidenziare i tanti segnali positivi: “Da un lato, fnalmente, notiamo che i risultati al Box Ofce italiano dei grandi flm internazionali si sono allineati, per quota di mercato, a quelli di territori come Germania e Spagna; dall’altro osserviamo che alcune commedie come quelle di Aldo, Giovanni e Giacomo e quelle con Fabio De Luigi e Antonio Albanese hanno ottenuto incassi analoghi a quelli pre-Pandemia. In più ci sono sorprese come Le otto montagne e The Fabelmans che, grazie ad una tenitura im- portante e, forse, impensabile fno a poco tempo fa, hanno fatto registrare risultati davvero importanti anche per merito di un passaparola estremamente positivo”.

Quale valutazione dà di quanto è successo durante il periodo natalizio?

I numeri ci dicono molte cose: qualcuno parlava della morte della commedia, invece ci siamo accorti che a sofrire al Box Offce è solo un tipo di flm comico, ma non tutto il genere di per sé.

Un cinema senza un cast di primaria importanza, senza storie popolari e senza idee brillanti, probabilmente, non funziona più.

Il pubblico cerca in sala cose grandi, cose diverse, cose sorprendenti ed importanti: purtroppo non va più “al cinema”, bensì a vedere un flm; pertanto, ci deve essere un forte e preciso interesse legato ad un titolo. Si è riattivato il pubblico dei giovani e si è riattivato, fnalmente, anche il pubblico adulto, mentre continua a sofrire il prodotto di nicchia che paga più di altri la concorrenza delle piattaforme.

Senza l’elemento chiamata legato alla forza del prodotto e ad un rilevante piano di advertising e comunicazione, gli spettatori non sembrano più essere interessati.

Questa situazione determina una forbice signifcativa: i flm che funzionano incassano diversi milioni, mentre gli altri restano su cifre bassissime.

Tra i nostri titoli: L’ombra di Caravaggio, Il Signore delle Formiche, Dante sono tutti flm con una grande identità che hanno attirato gli spettatori con la loro unicità.

Ci sono sicuramente delle ottimizzazioni in corso a livello distributivo e flm molto piccoli non escono più in sala essendo stati destinati direttamente ad altri sfruttamen- ti, lasciando spazio a titoli ancora ben performanti che possono così godere di una tenitura signifcativa incassando quanto devono senza essere smontati con la frenesia del passato.

L’indimenticato Presidente della Warner Bros Paolo Ferrari insisteva sul fatto che il grande male del mercato italiano fosse la tenitura tra le più basse d’Europa…

Negli ultimi anni si è generata una grande confusione con tanti titoli in uscita ogni weekend, e oggi, sebbene con lentezza, fnalmente le cose stanno tornando ad una nuova normalità.

In questo senso la ‘riscoperta’ del valore e dell’importanza della tenitura è determinante: parlando dei nostri flm non sono sicuro che The Fabelmans, solo tre anni fa, avrebbe ottenuto lo stesso risultato. Forse questa è una delle poche ricadute positive che la pandemia ha avuto sul nostro mercato.

Crede che gli esercenti, oggi, sappiamo valorizzare la multiprogrammazione?

La multiprogrammazione è uno strumento in forte fase evolutiva e determinante per il futuro della nostra industria: se utilizzato bene può creare dei moltiplicatori di incasso importanti insieme ad una permanenza del prodotto più lunga nelle sale, se utilizzato male, invece, può arrecare danni signifcativi al mercato.

Venendo ai prossimi flm 01, quali sono le principali uscite?

Ai primi di marzo, dopo il successo della brillante trilogia di Smetto quando voglio, uscirà il nuovo flm di Sydney Sibilia: Mixed by Erry. È la storia vera e straordinaria di un ragazzo napoletano che fnisce per diventare il primo pirata musicale d’Italia dando vita a quella che diventerà la prima etichetta discografca nazionale. In day and date con gli Usa, il 23 marzo, uscirà l’attesissimo John Wick 4, mentre il 30 marzo uscirà Il ritorno di Casanova di Gabriele Salvatores con Toni Servillo e Fabrizio Bentivoglio, flm che aprirà il BiFest di Bari diretto da Felice Laudadio. Sarà poi la volta dell’atteso Il sol dell’avvenire di Nanni Moretti a cui seguiranno Io Capitano di Matteo Garrone, La conversione di Marco Bellocchio e La chimera di Alice Rohrwacher. Nel frattempo, distribuiremo Mia di Ivano De Matteo, una storia familiare molto bella con Edoardo Leo e poi Educazione fsica di Stefano Cipani con Giovanna Mezzogiorno, Angela Finocchiaro, Claudio Santamaria e Sergio Rubini, basato su una sceneggiatura dei fratelli D’Innocenzo.

Cosa succederà in estate?

Avremo due titoli che annunceremo molto presto, ma nel frattempo stiamo lavorando insieme a tutta l’industria ad un grandissimo progetto di comunicazione per l’estate 2023, per un defnitivo rilancio del mercato theatrical italiano anche durante i mesi estivi.

Il Ritorno di Casanova Di Gabriele Salvatores

Liberamente tratto dal romanzo di Arthur Schnitzler, e scritto da Umberto Contarello, Sara Mosetti e Gabriele Salvatores con Toni Servillo, Fabrizio Bentivoglio, Sara Serraiocco, Natalino Balasso, Alessandro Besentini, Bianca Panconi il flm è ambientato su un set ed è una rifessione del ‘cinema sul cinema’ di un grande autore come il premio Oscar Gabriele Salvatores, esattamente come avviene con i titoli di Spielberg, Inarritu, Mendes e Chazelle.

Il protagonista Leo Bernardi è, infatti, un afermato e acclamato regista alla fne della sua carriera, che non ha alcuna intenzione di accettare il suo lento declino. Per la sua ultima opera, Leo ha scelto di adattare il celebre romanzo Il Ritorno di Casanova di Arthur Schnitzler, un personaggio incredibilmente simile a lui, più di quanto lui stesso possa immaginare. Quello raccontato da Schnitzler è un Casanova che ha ormai superato la sua gioventù, i tempi di gloria sono andati: non ha più il suo fascino e il suo potere sulle donne, non ha più un soldo in tasca, non ha più voglia di girare l’Europa. Dopo anni di esilio, ha un solo obiettivo: tornare a Venezia, casa sua. Nel suo viaggio verso casa, Casanova conosce una ragazza, Marcolina, che riaccende una fame di conquista che non sentiva da anni. Nel tentativo di sedurla, Casanova arriverà alla più tragica delle conclusioni: è diventato vecchio.

Non è un caso se Leo Bernardi abbia deciso di raccontare questa storia proprio adesso, in un momento cruciale della sua vita e della sua carriera.

Le inquietudini e i dubbi dei due sono incredibilmente simili.

È più importante il Cinema o la Vita? Continuare a recitare il proprio personaggio o lasciarsi andare alle sorprese che la Vita ti propone?

Solo al cinema il 30 marzo 2023

This article is from: