Innovatio Educativa Anno 3 / 6-7 / 2020

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NIDI E SCUOLE DELL’INFANZIA: RIFLESSIONI PER RIPARTIRE di Luciano Poli PAROLE CHIAVE:

CORRESPONSABILITÀ EDUCATIVA, AUTONOMIA, IDENTITÀ, COMPETENZA, CODING. La ripresa delle attività nei servizi educativi e nelle scuole dell’infanzia richiede una attenta riflessione su ciò che è accaduto durante la chiusura delle scuole al fine di valorizzare i percorsi intrapresi e raccogliere il maggior numero possibile di elementi per progettare le azioni future. I comportamenti e le azioni da adottare per garantire la tutela dei più piccoli e degli adulti possono rappresentare uno stimolo per valorizzare l’iniziativa dei bambini e la loro creatività.

Quando finirà o sparirà questa pandemia? È una domanda ricorrente, specialmente ora che riprendono le attività in presenza nei servizi educativi e nelle scuole dell’’infanzia e si avverte la necessità di progettare un nuovo inizio. Una ripartenza che tenga conto di ciò che è successo, in cui ci sia il tempo per riflettere su ciò che è avvenuto in questi mesi e riconoscerne il significato, il valore e i limiti. Molti educatori e insegnanti affermano che la forza del ciclone Covid ha rimescolato e per certi versi sparigliato le carte di tante realtà educative, ridando o riassegnando ruoli a soggetti che in alcuni casi sembravano assai defilati sulla scena educativa della contemporaneità. I bambini, prima di tutto, che hanno dimostrato, pur nella eterogeneità delle situazioni (si pensi per esempio all’importanza della presenza costante dei genitori e alla dimensione degli spazi abitativi), di saper far fronte alla nuova realtà continuando a esplorare, a scoprire, a domandare, a fidarsi, in altre parole ad apprendere e a crescere. In molti casi, per esempio,

“ La forza del ciclone Covid ha rimescolato e per certi versi sparigliato le carte di tante realtà educative, ridando o riassegnando ruoli a soggetti che in alcuni casi sembravano assai defilati sulla scena educativa della contemporaneità. ” hanno avuto la possibilità di sperimentare concretamente i concetti di “limite” negli spazi e di “possibile/impossibile” nelle azioni: elementi indispensabili al percorso di crescita. Gli educatori e gli insegnanti che nel lungo periodo di chiusura dei nidi e delle scuole dell’’infanzia con le più disparate attività (chat, video chiamate, video letture, preparazioni di specifiche attività on line o di materiali da far pervenire ai piccoli), hanno manifestato un amore e un interesse per il loro lavoro che non potrà essere sottovalutato. Hanno contribuito con la loro intelligenza creativa a mantenere viva e attiva la scuola che

ha continuato a essere, quando tutto si chiudeva, un punto di riferimento e di ascolto aperto ai bisogni e alle necessità di bambini e famiglie. I genitori, infine, ma certamente non per ultimo, hanno potenziato e affinato la loro consapevolezza di guida implementando o costruendo nei fatti, quel patto di corresponsabilità educativa che a volte pareva essere solo uno slogan pedagogico. Per non parlare poi dei Collegi dei Docenti o dei Collettivi dei Servizi per la prima infanzia che spesso hanno ritrovato, con adeguate riflessioni educative e organizzative, una rinnovata ragione di essere, facendo fronte alle difficoltà e alle incomprensioni che inevitabilmente ci sono state, ma più spesso valorizzando le esperienze positive che hanno dato luce all’essenza della scuola. Uno sguardo e una riflessione su quanto è accaduto appaiono fondamentali per l’interessante sfida che attende ognuno di noi in questi primi mesi di riapertura del sistema scolastico 0/6 anni, così come sembra fondamentale porsi alcune doman11


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