Grande serata al 25º Premio Riviera Laurence Olivier Vivien
Leigh. Dario Baldan Bembo e Marina Suma
sono stati premiati alla carriera con i premi Laurence Olivier e Vivien
Leigh rispettivamente, innanzi al numeroso pubblico intervenuto alla Loggia Rambaldi di Bardolino, il 4luglioscorso. In un contesto spettacolare, ha preso il via alle 20:45 l’edizione stellare del Premio Riviera. I big hanno assistito dapprima alla premiazione dei concorrenti del venticinquesimo concorso letterario nazionale. Susanna Gecchele e Andrea Torresani, rispettivamente presentatrice e direttore artistico della manifestazione, hanno dato il via alla kermesse che ha visto premiati una decina di concorrenti del concorso letterario nazionale. Erano presenti in sala: Francesco Monti, Adriano Moruzzi, Alberto Pedrazzini, Carlo Rossi e Alessia De Togni. Prima di questi, però, grande interpretazione di Umberto Lo Sapio con la canzone de Il Volo “Capolavoro” che ha fatto decollare la manifestazione con la consegna dei riconoscimenti previsti. Dopo la recita delle poesie da parte della brava Lorella Martini, ha preso il centro del palco Dario Baldan Bembo con la hit “Tu cosa fai stasera”. Al termine, scroscio di applausi con il coro del pubblico che cantava la nota “Amico è” inno dell’amicizia. “Sono orgoglioso,” ha detto Dario, “di ricevere questo riconoscimento nel quarto di secolo della manifestazione. Ringrazio gli organizzatori di questo contesto che ricorda il noto attore Laurence Olivier, di cui sono oggi testimonial rappresentando la continuità artistica di questa kermesse”. È salita poi sul tappeto rosso l’attrice Marina Suma che, ricevendo il Premio Vivien Leigh, ha detto: “Sono arrivata qui sul Garda grazie alla giuria del premio che ha sa-
puto riconoscere la mia attività cinematografica e televisiva. I tempi dei film“Sapore di sale” e “Sapore di mare” a cui partecipavo sembrano conclusi sia cinematograficamente che nella vita reale. Oggi sono impegnata televisivamente e soprattutto in teatro”. cinematograficamente che nella vita reale. Oggi sono impegnata televisivamente e soprattutto in teatro”. Dopo l’applaudito intervento musicale di Antonio La Punzina, sono entrate in scena le premiazioni del concorso internazionale cinematografico con la consegna del Premio al film “Venere Mobile” di Gianni Miroglio con le musiche di Paolo Conte e Danilo Amerio, inserito nella Selezione speciale del concorso. È intervenuto in collegamento video anche il regista Parker Croft, premiato con la menzione d’onore. Nel suo film
“As easy as closing your eyes” figurano come co-registi la candidata all’Oscar Abigail Breslin (Little Miss Sunshine), il vincitore dell’Emmy Nolan Gould (Modern Family) e il candidato al Tony Award Jon Michael Hill (A Man In Full). Denis Nazzari è stato poi premiato come Miglior film con la suaopera “Prova d’amore” con Alessandro Haber e con musiche di Nicola Piovani. Al termine della kermesse, prima della cena di gala che accoglieva i prestigiosi ospiti, è stata interpretata “Bardolino paesedel buon vino”daFranco Grandi. Fuori programma poi,Umberto Lo Sapio, che in mezzo alle bottiglie di spumante di Bardolino portate dal direttore artistico Andrea Torresani, ha chiuso la manifestazione con l’hit “Napul’è”. Per un arrivederci alla ventiseiesima edizione che si svolgerànel 2025
Dall’alto da sx: l’assessore Mirko Fraccaroli, Giuseppe Lorenzini, Giovanni Finardi, Dario Baldan Bembo, Susanna Gecchele, e Andrea Torresani. Immagine sottostante : Dario Baldan Bembo. Sotto, Mirko Fraccaroli, Giovanni Finardi, Marina Suma e Susanna Gecchele; Sotto: Mirko Fraccaroli,Giovanni Finardi, Marina Suma, Susanna Gecchele,e Torresani.
Il pubblico in sala
POESIA POESIA POESIA
INEDITA INEDITA INEDITA
I Classificato ALBERTO PEDRAZZINI
di Luzzara (Re) di Luzzara (Re) di Luzzara (Re) Con la poesia Con la poesia Con la poesia
“Con mio figlio “Con mio figlio “Con mio figlio”
POESIA POESIA POESIA
INEDITA INEDITA INEDITA
II Classificato
CARLOROSSI CARLOROSSI CARLOROSSI di Castelnuovo d/G di Castelnuovo d/G di Castelnuovo d/G Con la poesia Con la poesia Con la poesia
“Di cielo e di “Di cielo e di “Di cielo e di stupore” stupore” stupore”
SAGGIO SAGGIO SAGGIO EDITO EDITO EDITO
I Classificato
FRANCESCO MONTI
di Milano
con l’opera ““ “2984… 2984… 2984…
Attrae l’azzurro del lago alla luce cristallina che avvolge il corpo intrepido, snello, di nudità infantile; le braccia immerse a sollevare spruzzi. Bruciano gli occhi al sole. Incuranti della folla gridiamo il nostro randagio girovagare per sconfinati lidi
V estiti
Di cielo e stupore
In questagiornata di lago
Burrasca autunnale
Raccogli le tue stanchezze
Dell’oggi, riflesso umano di debolezze
Vestiti con queste onde
Che ti parlano con la voce dell’azzurro
Un azzurro Madonna inonda l’anima
Meravigliante per questi regali
Gioisceil corpo afflitto dall’oggi
Mentre il fuoco crepitando al camino
Crea magie di riposo nellatua casa
Bdove l’oceano schiuma e bombita con fragore di tuono. Io e te. Pirati di innominati mari. Ti stringo forte al petto nell’ubriachezza di un’intimità che ci afferra e rinasce, senza consumarsi, gioco dopo gioco.
L’acqua celestinariporta all’antico
Quando le macchine erano cavalli
E i pochi braccianti schiavi della duraterra
Che lasciavano a San Martino
Noi viviamoun altro tempo
Ma inostri piedi sono sempre trepidi
Al calar della sera.
Piena e’ questa luna d’autunno
Sole della notte di settembre.
Ti tocca unraggio che pare mandato dal
lago
Un sorriso attraversa
Dolcementeil viso per spegnersi nel Benaco.
giorno, due per il mese, quattro per l’anno.
La scelta che stava per compiere Blanca era quindi importante, anche se non definitiva; ogni quattro anni era possibile cambiare tale scelta, ovvero confermarla… (estratto)
1000 anni dopo
1000 anni dopo
1000 anni dopo
Orwell e Huxley” Orwell e Huxley” Orwell e Huxley”
POESIA POESIA POESIA
II Classificato
TIZIANO LUCE
didiRoma Roma di Roma
ConConl’opera: l’opera: Con l’opera:
“““Medicina 3 lotta al Medicina 3 lotta al Medicina 3 lotta al Sars Cov 2” Sars Cov 2” Sars Cov 2” (Stralcio) Stralcio) Stralcio)
NOVELLE
I Classificato
CRISTINA LORA
di Valdagno (Vi) di Valdagno (Vi) di Valdagno (Vi)
di Con la novella Con la novella Con la novella
“Come albero del “Come albero del “Come albero del VaiVai Vaiaa a”” ” (Stralcio) Stralcio) Stralcio)
lanca stava per compiere quattordici anni. Si avvicinava il giorno del suo battesimo, giorno nel quale avrebbe dovuto scegliere il suo nome. Finora era stata chiamata con i vezzeggiativi con cui si è soliti chiamare i bambini, oppure era stata chiamata Chiara,nome prediletto da sua
ÈII Classificato
ADRIANO MORUZZI
di Verona i Verona i Verona ConConl’opera l’opera Con l’opera
madre Matilda, che avrebbe desiderato che questa fosse la sua scelta. Al compimento dei quattordici anni, AlgorDem avrebbe inserito i sei caratteri di cui è formato il nome Blanca in aggiunta ai primi otto caratteri del suo DNA e agli otto caratteri della sua data di nascita, due per il
l’una di notte del 26 maggio 2016, e mi trovo a circa 5200 metri di quota sul monte Kilimangiaro, in Tanzania. Fa molto freddo. Tutt’intorno è buio, un buio tombale, interrotto solo dal fascio di luce emessa dalle nostre lampade frontali, a creare dei piccoli squarci nella notte, appena sufficienti per illuminare il terreno scosceso e ripido davanti a noi. Si sta in silenzio, non si hanno forze per poter parlare, se non per dire qualcosa di assolutamente importante. Nono-
Colmo era il bisogno di tornare lassù, sul nostro Sasso, mio e di papà. Sapevo di incontrare la neve; ne sentivo il profumo tra l’aroma di casa, dove il sapore della cima mi faceva appena compagnia. Copiosa, la bufera della notte aveva trasformato ogni altura in un morbido fianco cinto al pianoro. Tutto lasciava presagire a un continuo avvicendarsi di fiocchi che avrebbero condotto il dì a sera. I boschi, gli alberi, il giallo e il ruggine che tingevano ogni foglia, il bianco e il grigio del cielo mi appartenevano. Insistente era il loro richiamo.
A proposito di leggende sul lago di Garda, mi torna ora alla mente quella del mostro che nuota nei fondali profondi e bui e che risale solo d’inverno quando si confonde nella nebbia. Grigioverde come la nebbia stessa, lucido come l’acqua del lago, lungo come cinquanta barche messe in fila e con una bocca capace di inghiottire un’intera barca da pesca. Non per nulla i pescatori del lago non amano pescare d’inverno con la nebbia. Il timore di finire nella pancia del grande serpente, li tiene a casa e solo qualche temerario si avventura
stante siamo in tre, la sensazione di solitudine è enorme, ognuno di noi è immerso nei propri pensieri, nelle proprie paure. Sto male, mi sento frastornato, del resto la quota inizia a farsi sentire sul serio, è come trovarsi improvvisamente nel corpo di un anziano di novant’anni che si regge in piedi a malapena: ogni singolo passo è uno sforzo immane. Man mano che saliamo, con l’aumentare dell’altitudine, tutte queste sensazioni si acuiscono …
Era il giorno dell’Immacolata Concezione. Partii calzando la felicità di quando contavo i miei anni su una mano mentre nell'altra stringevo papà. Accarezzai qua e là qualche abete amico, annusando il profumo della corteccia umida nell’inverno, stuzzicando i rami che replicarono al rosso delle mie guance con il candore dei fiocchi sospesi. Nell’affondo di passi imbarazzati, salii lungo la storia degli alberi abortiti dalla terra nella tempesta Vaia, inermi sotto il manto innevato dello Zebio ...
sulle acque chete e scure. Dalle parti di Malcesine si racconta di Giovannino scomparso in una giornata di nebbia dopo che era uscito a pescare e ricomparso solo dopo una decina di giorni, stanco, affamato e pallido da fare paura. Dovete sapere che Giovannino era un tipo un po’ stravagante, a pescare usciva quando gli altri stavano a casa, se c’era bufera o nebbia era pronto a mollare gli ormeggi e lanciarsi tra le onde con una piccola vela antica...
FRANCESCO MONTI
ALBERTO PEDRAZZINI
ADRIANO MORUZZI
CRISTINALORA
TIZIANO LUCE
CARLO ROSSI
LIRICA LIRICASULSUL LIRICA SUL GARDA GARDA GARDA
I Classificato
CARLOROSSI CARLOROSSI CARLOROSSI di Castelnuovo d/G di Castelnuovo d/G di Castelnuovo d/G
““ “Il tango delle Il tango delle Il tango delle foglie foglie foglie ”” ”
LIRICA LIRICASULSUL LIRICA SUL
GARDA GARDA GARDA
II Classificato ALBERTO PEDRAZZINI
di Luzzara (Re) di Luzzara (Re) di Luzzara (Re) Con la poesia Con la poesia Con la poesia “Emozioni gardesane “Emozioni gardesane “Emozioni gardesane”
Sembrava volessero ballare
Un tango indiavolato, ritmato
Da folate di una piccola bora
Insistente tuttavia
Nel far correre le foglie, tra la strada
E il cielo. Così quando il vento respira
E si ferma nella sua lunga e folle corsa
S’adagiano le foglie, come in un abbraccio
D’amore. Sentivo questo dono mentre percorrevo
ieri Il ritorno nella sera ventosa.
Immaginando il sapore della neve
Un raggio di sole si stempera oltre il monte,/ tingendo il lago e l’altra sponda di un rugginoso fremito. Stirate dall’ultima luce/ scivolano, leggere,/ le poche vele rimaste. Trame impercettibili/ su di un telaio desaturato/ che presto svaniscono come suoni lontani.
Nell’attimo che parte l’ultimo traghetto/ la vita rinnega sé stessa/ scolorando nel grigio delle ombre e, dall’oscurità, che tronca ogni
Che giungeva dalla cima dell’Adamello, come quelle volte, da ragazzo.
Ti aspetto qui , all’ingresso di casa, per sciogliere i grumi di questa giornata, come un papa all’Angelus aspetta l’applauso della gente.
Così aspetto il tuo fuoco stasera.
Mentre tutto sfuma, come la neve.
Il lago ancora ci unisce.
Il mare un tempo ti condusse qui.
E come mari erano i tuoi occhi, nei quali mi confusi Mi sorprese il grido del tuo cuore. Amore.
chiarore/, un contrappunto di luci s’inerpica, da riva a monte,/ lungo l’aspra salita del Pizzocolo. Brilla in cima, solitario,/ un sorriso di stella sul giorno che dorme/ ma non si ridesta mai vecchio. D’improvviso,/ un bagliore squarcia di chiarezza l’equilibrio imperfetto delle cose/ al loro rinnovato schiudersi e,/ d’incanto, lo riaccende. Così il mio cuore, da quando siete venuti al mondo.
Riconoscimento speciale della Giuria
Riconoscimento speciale della Giuria
Riconoscimento speciale della Giuria
Rita Fratto di Soveria Simeri (Cz)
Conl’opera: “E poi torna la quiete”
Alessia De Togni di Bardolino(Vr)
Con l’opera: “Sulle rive del lago di Garda”
Eleonora Maria Chiavetta di Bussolengo(Vr)
Con l’opera: “Cascata di emozioni”
Albo d’oro Premio Laurence Olivier Albo d’oro Premio Laurence Olivier Albo d’oro Premio Laurence Olivier:
“Venere Mobile” di Gianni Miroglio (Selezione speciale)
“As easy as closing your eyes” di Parker Croft (Menzione d’onore)
“ Prova d’amore ” di Denis Nazzari (Miglior film)
Mauro Serio 2000- Francesco Calsolaro, 2001-Luciano Tallarini,2002- Ricky Gianco 2003- Fabio Testi 2004- Lando Buzzanca 2005Oliviero Beha 2006-Gino Mescoli 2007- Milo Manara 2008- Vince Tempera 2009-Lamberto Sposini 2010-Folco Quilici 2011 -Aldo Tagliapietra 2011-Franco Migliacci 2012-Franco Oppini 2013 –Michele Mirabella2014 — Sonohra 2015– 2016 I Camaleonti– Nicola Di Bari 2017-Mario Tessuto 2018-Memo Remigi 2019-Gianni Togni 2020– Red Canzian 2021-Drupi 2022– Dik Dik 2023– Dario Baldan Bembo 2024
Albo d'oro Premio Vivien Leigh
Albo d'oro Premio Vivien Leigh Albo d'oro Premio Vivien Leigh : Caterina Argese 2000- Maria Venturi 2001- Maria Antonietta Ventre 2002- Alessandra Casella 2003- Paola Quattrini 2004- Oriella Dorella 2005- Grazia De Marchi 2006- Cecilia Gasdia 2007- Eva Grimaldi 2008Katia Ricciarelli 2009 -Lorena Bianchetti 2010- Sara Simeoni 2011Gigliola Cinquetti 2012- Maria Giovanna Elmi 2013Ivana Spagna 2014- Maria Amelia Monti 2015— Simona Tagli 2016 –Giovanna 2017-Marisa Laurito 2018-Denny Mendez 2019-Sabrina Simoni 2020 Hui He 2021-Rosanna Fratello 2022– Viola Valentino 2023Marina Suma 2025
Una manifestazione ideata e organizzata dall’Associazione
Una manifestazione ideata e organizzata dall’Associazione
Una manifestazione ideata e organizzata dall’Associazione
Culturale Culturale Culturale CorrieredellaRiviera CorrieredellaRiviera CorrieredellaRiviera con il patrocinio del con il patrocinio del con il patrocinio del Comune ComunediBardolino diBardolino Comune diBardolino
Con le medaglie Con le medaglie Con le medaglie deldel del Presidente della Repubblica Italiana Presidente della Repubblica Italiana Presidente della Repubblica Italiana (anno2014) (anno2014) (anno2014)
e con il e con il e con il Patrocinio della Regione del Veneto Patrocinio della Regione del Veneto Patrocinio della Regione del Veneto,della ,della ,della Provincia Provincia Provincia di Verona , di Verona , di Verona , delladella della Comunità ComunitàdelGarda delGarda Comunità delGarda, e dell’ , e dell’ , e dell’ Accademia Accademia Accademia internazionale“GreciMarino” internazionale“GreciMarino” internazionale“GreciMarino”---AccademiadelVerbano AccademiadelVerbano AccademiadelVerbano
SiSiringrazia: ringrazia: Si ringrazia: Ristorante La Loggia Rambaldi di Bardolino, Ristorante Ristorante La Loggia Rambaldi di Bardolino, Ristorante Ristorante La Loggia Rambaldi di Bardolino, Ristorante Franciscus Bardolino, Speck Stube Bardolino, Franciscus Bardolino, Speck Stube Bardolino, Franciscus Bardolino, Speck Stube Bardolino, Hotel Bologna (Bardolino), Hotel Corte Valier (Lazise) Hotel Bologna (Bardolino), Hotel Corte Valier (Lazise) Hotel Bologna (Bardolino), Hotel Corte Valier (Lazise) e Taverna S.Vigilio e Taverna S.Vigilio e Taverna S.Vigilio
ALBERTO PEDRAZZINI
CARLO ROSSI
LA DISCARICA ABUSIVA SCOMPARE E... ANCHE IL REATO
Alla fine venne pure l’assoluzione. All’imprenditoreLuciano Chincherini di Garda manca solo che gli diano un premio. Anche perché è stato assolto dal reato di deposito abusivo di rifiuti nella discarica di Peagne sita nel centro lacustre. I fatti risalgono all’anno 2022quando il Comitato Voce per l’Ambiente, coordinato da Andrea Torresani, segnalava all’Arpavdi Verona che in località Peagne, sita sotto il Golf Ca’ degli Ulivi, vi era un deposito incontrollato di materiale edile, visto che alcuni camion scaricavano da diversi giorni nell’area. Il deposito era così consistente che si era generato attorno al cantiere della villetta abbandonata in loco, montagne di terra che aumentavano di volta in volta nonostante gli articoli di giornale pubblicati dal Corriere della Riviera. In seguito all’intervento dell’Arpav, il sindaco Davide Bendinelli era costretto nel maggio 2022 a intimare a Chincherini lo sgombero dell’area entro il 25 giugno dello stesso mese . L’imprenditore replicava tramite mail che non gli era possibile spostare i rifiuti per via del sovraffollamento delle discariche presenti in zona e il sindaco, senza fiatare, aderiva immediatamente alla proposta concedendo la proroga di sgombero al 25 luglio. Come constatato poi dal Comitato Voce per l’Ambiente ai primi di agosto, i materiali si trovavano ancora presentinella discarica con delle piante che vi erano cresciute sopra. Il fatto veniva segnalato al Comune, che però solo nel settembre dello stessoanno emanavauna nuovaordinanza di sgombero che, secondo il giudice, veniva ottemperata.
L’ordinanza del 16 novembre 2022 in cui il Comune intimava al Chincherini per la quarta volta la rimozione dei rifiuti
Settembre 2022: Montagne di terra vengono spalmate nell’area. Dal verbale dei vigili presentato in Tribunale però si evince che la discarica abusiva è scomparsa
NEL MAGGIO DEL 2022 Il SINDACO DI NEL MAGGIO DEL 2022 Il SINDACO DI GARDA EMETTE UN’ORDINANZA DI GARDA EMETTE UN’ORDINANZA DI SGOMBERO RIFIUTI IN UNA PROPRIETA’ SGOMBERO RIFIUTI IN UNA PROPRIETA’ DI LUCIANO CHINCHERINI DI LUCIANO CHINCHERINI. . NEL NOVEMBRE DEL 2022 UN’ NEL NOVEMBRE DEL 2022 UN’ ORDINANZA DEL COMUNE CERTIFICA CHE ORDINANZA DEL COMUNE CERTIFICA CHE I RIFIUTI SONO PRESENTI ANCORA I RIFIUTI SONO PRESENTI ANCORA NEL SITO NEL SITO. IL GIUDICE PERO’ ASSOLVE IL IL GIUDICE PERO’ ASSOLVE IL CHINCHERINI PERCHE’ I VIGILI NEL CHINCHERINI PERCHE’ I VIGILI NEL
SETTEMBRE 2022 CERTIFICANO CHE LA SETTEMBRE 2022 CERTIFICANO CHE LA DISCARICA E’ STATA RIMOSSA DISCARICA E’ STATA RIMOSSA
Infatti, nell’opposizione al Decreto Penale che aveva condannato in prima istanza Chincherini per lo scarico abusivo, l’avvocato difensore Apollinaire Nicodemo sostiene che il 9 settembre 2022, dopo il sopralluogo deivigili, l’area erastata riportata allo stato originario. Il giudice,
avallando tale tesi, assolveva così Chincherini per avere rispettato il termine di rimozione e anche per il deposito incontrollato di rifiuti. Su quest’ultimo fatto si suppone che l’imprenditore abbia avanzato la tesi che adepositare i rifiuti fossero terze persone. Il fatto curioso però è che già due anni prima l’area era stata
sede di deposito abusivo di materiale edile e solo in conseguenzadelle segnalazioni del Comitato Voce per l’Ambiente si era proceduto alla rimozione. Quindi, al di là della recidività, non si comprende bene in quale modo sia stato effettuato il sopralluogo dei vigili. Anche perché, grazie alla segnalazione di Torresani con filmati inviati alle autorità competenti, si vedeva che verso metà settembre i rifiuti erano stati spalmati sotto montagne di terra e quindi non spostati dalla sede abusiva. Un documento di trasporto alquanto dubbionarrava del trasportodi 15 tonnellate di rifiuti di “demolizioni stradali” da Garda verso la discarica sita in Trento. Ma in realtà, come era stato segnalato, i livelli del terreno di Peagne erano stati alzati ulteriormente e quei rifiuti edili dovevano essere sotto. Fatto confermato dall’ufficio tecnico comunale che inoltrava altre due ordinanze nei mesi successivi per la rimozione dei materiali sepolti che alla fine, anche grazie all’intervento di un’enorme ruspa (dapprima bloccata dalle autorità), venivano rimossi nel gennaio 2023. Fatti tutti questi acclarati e anche segnalati attraverso articoli di giornale e esposti, appare così un mistero come i due agenti preposti abbiano constatato la rimozione dei rifiuti nel settembre 2022, come si evince leggendo la sentenza, e di come il giudice abbia avallato il loro operato che è diventato il punto focale di tutta la vicenda. E così le ordinanze di rimozione seguenti dell’ufficio tecnico comunale lavori pubblici sono diventate letteratura. Anche perché alla fine si è riusciti ad arrivare alla rimozione della discarica. Felicitandosi per l’assoluzione di Chincherini, si chiede se la giustizia abbia attuato tutte le procedure possibili per arrivare a un coerente accertamento delfatto.
Andrea Torresani
IL VINCOLO VALE SOLO PER I SUDDITI
Inedificabile sino a 200 metri. Questa è l’ennesima sentenza del Tar del Veneto, che vale per un privato cittadino ma sem- bra non valere per il Sindaco del paese. Il 9 luglio scorso i giudici amministrativi hanno rigettato i ricorsi presentati nel 2023 da una cittadina contro il Comune di Costermano sul Garda e nei confronti della Presidenza del Consigliodei Ministri, Ministeri della Difesa, degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, Volksbund Deutsche Kriegsgräberfürsorge (VDK) in rappresentanza del governo tedesco e della Regione Veneto. Il Comu- ne diCostermano, infatti, avevaannullato il permesso di costruire del 18 aprile 2023 per la costruzione di una struttura turisti- co-ricettiva nell’area di sua proprietà
prossima al cimitero tedesco, che rientrava nella distanza di 50 metri. Il Comune, però, aveva concesso nel 2016 il cambio di destinazione del suo terreno da agricolo a turistico-ricettivo. In tutte le varianti successive al Piano degli Interventi comuna- le, sino alla famigerata variante 11, era inserito tale progetto che però è stato impugnato al Tar dal VDK tedesco e dal Governo italiano, costituitisi in giudizio. I ricorrenti sostenevano in un primo ricorso al Tar la legittimità della variante 11, nella parte in cui prevede la realizzazione di un centro diurno per anziani all’interno della fascia di rispetto di 200 metri dal cimitero tedesco. Delimitazione che il Comune diCostermano aveva ridotto a 50 metri con provvedimento arbitrario, poi annullato anche questo con una sentenza del Tar. Il Tar ha annullato “nei limiti di interesse delle parti ricorrenti, la deliberazione consiliare del 9 marzo 2022 con la quale è stata approvata la variante 11 al piano degli interventi”. Sulla scorta di questa sentenza, il Comune ha fatto ricorso al Consiglio di Stato - nell’aprile 2023 ha rigettato l’istanza di rilascio del permesso di costruire della
donna. I giudici hanno ribadito che il Co- mune “non può ridurre l’estensione della fascia di inedificabilità assoluta di 200 metri in forza della prevalenza del diritto internazionale sulla disciplina legislativa interna”.
Ma si sa, l’Italia è lo Stato dove tutto è possibile visto chea Costermanodai 40 ai 200 metri vi sono una caterva di abitazioni, tra cui la mega reggia villa del Sindaco del paese. Ovvero, mentre i lavori della casa del Sindaco e sua moglie vanno a- vanti a circa 40 metri dal cimitero tedesco, il Comune cerca di bloccare lui stesso una costruzione per la quale aveva dato i permessi. Inoltre, il mega ostello oggi con il cantiere abbandonato dall’impresa è a pochi metri dal confine cimiteriale. Area che il Comune ha ceduto all’INAIL, ente quest’ultimo che si è visto costretto a indireun nuovobando per l’assegnazione dei lavori di realizzazione dell’opera. Alex Sometti, consigliere di minoranza, è criti- co: “Non so che dire. Abbiamo sempre sostenuto i vincoli che dovevano essere rispettati. Il Sindaco fa il duro con i cittadini nel concedere i permessi, mentre la sua costruzione apochi passi dal cimitero continua a procedere da anni. Vi pare logico?”. No.
Andrea Torresani
LAZISE IL SINDACO ANNUNCIA CHE LA CINTA SCALIGERA APPARTIENE DEFINITIVAMENTE
“EVVIVA!LEMURADELPAESESONONOSTRE”
“
Annunzio vobis che le mura del paese sono del Comune”. Una notizia straordinaria lanciata alla stampa proprio dal Sindacodel paese, Damiano Bergamini. In effetti, chi poteva pensare che le mura scaligere del paese fossero in mano ai privati? Nessuno. Tranne l’allora Sindaco Sebastiano che, nell’anno 2021, si apprestava a comprare, come narratodal Corriere dellaRivieradel dicembre 2021, all’astronomica cifra di 900.000 euro, una porzione delle mura del paese della superficie di circa 2000 metri quadri. Per fare ciò aveva pure incaricato un tecnico per redigere una perizia per avvalorare l’immobile e pure l’avvocato del Comune come consulente. Proprio dopo quell’articolo, l’avvocato Stefano Baciga, incaricato dall’amministrazione, ha scoperto l’impensabile: che le mura storiche ubicate inprossimità diCorsoCangrande e della Gardesana appartenevano già al Comune. Oggi l’annuncio ufficiale del Sindaco. Questo dopo che l’ennesimo ricorso degli ex proprietarial Consigliodi Statoè andato a
vuoto. Ciò che appare grave è che nell’area persistono da circa 30 anni una serie di abusi edilizi. Questa la cronistoria. I proprietari di quell’area tentarono di aderire all’ennesimo Condono Edilizio ai sensi della L. 47/85 essendo dichiarate ultimate nel 1953. Ma la Sovrintendenza rigettò tale atto il 23/01/1997, a seguito dell’annullamento delle autorizzazioni paesaggistiche rilasciate il 05/08/1994 dalla Provincia di Verona. Il primoaprile 1997ilComune emettevacosì ordinanza di demolizione degli immobili contro la quale i proprietari (Rama/ Scardova) opponevano vanamente ricorso al T.A.R. Il Consiglio di Stato dava poi torto nel 2005 ai proprietari. In data 20 gennaio 2006venivaemessa nuova diffida ademolire da parte del Comune.I testardi proprietari formulavano una nuova istanza al Consiglio di Stato per la revocazione della precedente istanza, che veniva respinta nel 2011, confermando la sentenza originaria delT.A.R. Veneto. Le opere abu- sive permanevano e si determinava
l’automatica acquisizione gratuita del bene abusivodaparte delComune.Nel2006 accade l’imponderabile. L’Amministrazione Comunale, anziché dare attuazione alle sentenze del Consiglio di Stato, deliberava la riqualificazione urbanistica degli immobili. Nel 2008 veniva rilasciata dal Comune Autorizzazione Paesaggistica suunprogettoche prevede- va la demolizione e ricostruzione parziale degli immobili, ma la stessa, essendo decorsi più di cinque anni dall’emissione, è oggidecaduta.Nel 2016il ConsiglioComunale, guidato da Luca Sebastiano, commetteva l’ennesimo pasticcio in questa sagra degli errori e dell’inerzia. “Immemore” (secondo Baciga) del contenzioso definitodal Consiglio diStatonel 2011, approvava una variante al piano degli interventi consentendo la demolizione con ricostruzione degli immobili abusivi. Cioè, con ben due sentenze a favore (TAR e Consiglio diStato) che le muraeranodel Comune, s’insisteva persino a dare dei bonus edificatori agli inadempienti possessori di abusi. Oggi, dopo l’ultimo ricorso finito alle ortiche per i proprietari, si annuncia la vittoria per il Comune. Una vittoria anche sulla finta cecità di certi amministratori. (A.Tor)
La mega villa del Sindaco di Costermano in costruzione
La porzione di mura oggetto del contendere
TUTTI IN FESTA: E’ARRIVATO IL NUOVO VIRUS
“ Se siamo in questa situazione è colpa di certa stampa che ha fatto terrorismo”. Sarà perché, come hadichiarato lo stesso Sindaco Stefano Nicotra, non ha dormito per cinquenotti consecutive, ma le sue dichiarazioni, oltre che da sonnambulo, appaiono tanto per cambiare sorprendenti. Questo in relazione alla comparsa del Norovirus, che non è un’emanazione dell’internazionale coronavirus ma una produzione locale generata dall’acquedotto made in Torri. È vero altresì che l’acquedotto è gestito dall’azienda Gardesana Servizi, presieduta daAngeloCresco. Ma essendo il Sindaco Nicotra responsabile della salute pubblica, il parafulmine l’ha fatto alla fine lui. E non poteva essere altrimenti visto che, nei tempi del coronavirus, girava tutto intabarrato di “guanti e mascherina” ed era prodigo di ordinanze repressive antimorbo (a suo dire) che serravano i cittadini in una morsa di aspirine dentro la loro abitazione. Oggi, invece, con l’arrivo del Norovirus rivelatosi nell’acquedotto comunale, sembra più giocoso e più agile. Dopo aver perso chissà dove i famosi guanti e mascherina, si èdato con l’arrivo del nuovo virus, allapazzagioia.Alla giornalista del Corrieredi Verona,AnnaMaria Schiano, che lo intervistava, ha dichiarato: “Cosa volete chefacessimo, le feste nel mese di giugno? Sarebbe stato deleterio per il turismo. Volevamo trasmettere un’immagine di positività per il turismo perché si rischiava un grosso danno economico”. E poi ha concluso: “Il virus si trasmette dall’acqua, non attraverso il contatto diretto”. E in effetti la positività sembra averla proprio trasmessa perché, come ha dichiarato la dirigente scaligera Denise Signorelli, il virus si trasmette per via oro-fecale e quindi attraverso i contatti diretti.
Anche se Nicotra pensava più al turismo e alle feste che alle gastroenteriti provocate, alla fine la festa gliel’ha fatta l’associazione albergatori. Questa ha pure chiesto i danni per tale malanno collettivo che ha colpito più di novecento persone di Torri con sintomi più o meno gravi. Inoltre, il danno di immagine è stato enorme e si è visto anche nei giorni in cui le punte di contagio erano al massimo. Ivan De Beni, presidente di Federalberghi, e Paolo Artelio, vicepresidente di Confcommercio Veronese, hanno scritto a Nicotra chiedendo rassicurazioni e contributi per il danno d’immagine ed economico. E di progettare una campagna pro-
“PERCHE’ LE FESTE NON SONO STATE BLOCCATE CON LE GASTROENTERITI IN CORSO?
DOVEVAMO TRASMETTERE POSITIVITA’”
Stefano Nicotra
(Sindaco di Torri del Benaco)
mozionale su vasta scala con possibile riduzione dell’imposta di soggiorno e un abbassamento delle tasse quindi. “Ma quale situazione lacunosa”, ha detto Ni-
BRENZONE INIZIATIVA DEL SINDACO
VIRUS? MACCHE’! L’ACQUA E’ BUONA BEVETELA IN ALLEGRIA
Liscia, gassata o… contaminata? Il Sindaco di Brenzone, Paolo Formaggioni, ritorna ai vecchi fasti. Quando Franco Todesco, Presidente della Comunità del Garda, negli anni '80 bevve l’acqua del Garda per dimostrare che era pulita. Così oggi, il primo cittadino del cen-
tro lacustre, per dimostrare che l’acqua del Garda non è contaminata vista la recente epidemia generatasi dall’acquedotto di Torri ai primi di luglio, si è fatto in solitaria un assaggio in diretta delle acque lacustri. Bicchiere alla mano, non distante dal porto di Brenzone,
con un calice da sommelier ha degustato la ferruginosa acqua lacustre innanzi a fotografi e operatorivideo.
Insomma, una bevuta epocale che certo resterà nella storia del paese e nel corroborante stomaco del Formaggioni.
cotra. “Oggi ancora non conosciamo la causa del problema. E se c’è stato allarme sui media, io cosa c’entro? Ho pensato solo alla salute delle persone, l’acquedotto è nostro ma non spetta a noi la gestione e il controllo”. Ma se intanto, come ha precisato De Beni, le disdette sono in aumento nel territorio, Nicotra ha nominato un capro espiatorio che sembra riferirsi ad Angelo Cresco, presidente e gestore del Collettore AGS. Un impianto fognario certo tutto da rifare che è diventato un colabrodo, scaricando, come è statodenunciato più volte in diverse conferenze, nel lago di Garda. E se oggi mancano i soldi per ripararlo, non mancano i soldi per generare sulle colline centinaia di tonnellate di cemento armatodi residence e case varie in zonea rischio idrogeologico e a vincolo ambientale, che ha aggiunto con il mega albergo realizzato in località Lesorte di 12.000 metri cubi di cemento armato altre immense fogne che scendono a valle, che potrebbero in caso di rottura infilarsi nell’impianto delle acque potabili. Sono quindi i primi responsabili chi dà le concessioni edilizie e chi dà le concessioni per gli allacciamenti fognari dell’impianto fognario. Ovvero Cresco , Nicotra e il direttore tecnico AGS Carlo Alberto Voi. E come avevamo denunciato sul Corriere della Riviera lo scorso anno, allorché alla volta del nuovo mega Orpello di Albisano si faceva presente della criticità degli scarichi dei reflui ormai saturi al limite del disastro ambientale. Anzi, Angelo Cresco interveniva in quell’occasione dichiarando, tramite lettera, che tutto era a posto e lui non aveva responsabilità. Si vede però oggi che le cacche non tornano solonel tubo ma altrove, scendendo in posti dove prima era pure impensabile ipotizzarlo. E l’unica soluzione, al di là del vittimismo di certa becera politica che fa affari a tutto spiano e tiene i cittadini sotto il giogo di tasse e controlli assurdi, è quella di fermare questo disastro organizzato. Disastro che avviene sul territorio gardesano attraverso speculazione e che lascia spazio più ai faccendieri che agli imprenditori. Ma con questi sindaci immobiliaristi la situazione appare sull’orlo del tracollo e anche se il Titanic sta affondando, la colpa viene scaricata a chi denuncia certi fatti. Senza mai far vedere che il tiranno faccia il mea culpa.
Andrea Torresani
BRONX OF VERONA
Azione di forza contro la mala. LaPoliziadi Stato di Verona su input della Procura e ha dato esecuzione ad un’ordinanza che dispone 26 custodie cautelari in carcere e 7 divieti di soggiorno nella provincia di Verona nei confronti d’indagati di origine marocchina, con precedenti penali, senza fissa dimora ed irregolari sul territorio nazionale. Nei confronti degli indagati il Questore ha anche emesso 44 misure di prevenzione tra avvisi orali e Daspo Willy. Diciassette indagati sono ancora ricercati e verranno arrestati nelle prossime ore. Una rete criminale solidamente intrecciata e specializzata nella commissione seriale di vari reati, contro il patrimonio, spesso accompagnati dall’uso della violenza. Oramai il vaso era colmo. L’area della stazione di Porta Nuova e di Piazzale XXV Aprile era preda di fatti gravi e reiterati. Dieci mesi di violenze (da agosto 2023 a maggio 2024) di scippi, rapine, accoltellamenti minacce e violenze commesse da uno o più appartenenti al gruppo e sempre nella stessa zona territoriale. Il Procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Verona Raffaele Tito e il Procuratore Alberto Sergi in collaborazione con la sezione di Polizia giudiziari del Compartimento Polizia Ferroviaria per Verona e Trentino Alto Adige insieme alla squadra mobilescaligera dopo sei mesi d’indagini in cui, mentre gli indagati commettevano violenze impunite, gli investigatori ricostruivano questi crimini efferato. “Siamo solo all’albadi un nuovo giorno “ hanno detto gl’inquirenti questo non è un punto di arrivo, ma solo l’inizio”.Gl’indagati avevano difatto costituito un’ associazione criminale rafforzata dal legame di solidarietà di loro, sempre pronti a sostenersi nella commissione dei delitti a danno di vittime casuali, spesso avvicinate con una scusa e poi aggredite di spalle da un complice o, nei casi più gravi, allontanate con la forza, minacciate, aggredite e infine rapinate. Tra gli indagati, due giovani marocchini, già in carcere dopo il fermo eseguito lo scorso 5 giugno dalla Polizia di Stato. I due avevano partecipato, insieme ad altri quattro complici alla spedizione punitiva contro un connazionale che, due settimane prima, aveva tentato invano di salvare un ragazzo di nazionalità somala finito nel canale Camuzzoni. Costui “colpevole per aver collaborato con la Polizia”, era stato sorpreso nel sonno, legato mani e piedi, torturato e rapinato. Una violenza
inaudita che testimonia la spregiudicatezza degli indagati anche nei confronti delle forze di polizia cui talvolta, si sono opposti anche con violenza.Alcuni degli arrestati risultavano già destinatari di provvedimenti del Questore, come il DASPO Willy, che tuttavia non hanno rispettato perseverando nella loro condotta illecita. Contestualmente all’operazionedi polizia giudiziaria, con l’ausilio della Direzione Centrale dell’Immigrazione, si è svolta anche un’operazione di polizia finalizzata al rintraccio di stranieri irregolari per assicurarne l’espulsione dal territorio nazionale con accompagnamento alla frontiera. “ Abbiamo chiesto la collaborazione del Consolato dei Marocco za l'identificazione certa da d’origine, ma la risposta è stata che non sono loro cittadini. Abbia-
mo le mani legate per il rimpatrio. In questi mesi, abbiamo fatto anche questo: abbiamo provato a parlare con gli esponenti in loco della comunità in loco”. Insomma tutto inutile anche se in Italia si pensa all’espatrio appare assurdo non comminare una pena. Dall’altra appare che la situazione si sia protratta per troppo tempo? “LaGiustizia ha i suoi tempi che sono forse lunghi e chei non soddisfano sempre l’ opinione pubblica, tempi però necessari per un’esame attento delle prove ed una giusta dose di ponderazione dei risultati. I veronesi e i tantissimi turisti hanno sopportato anche fin troppo il disagio sociale organizzata non solo. Stiamo tentando di restituire la zona alla normale vita sociale ”. Insomma la lotta è appena all’inizio sperando pure che il Governo si decida a fare nuove carceri, come promesso da secoli. Anche perché “la pietà diventa assassina Quando perdona chi ha ucciso”(cit W.Shakespeare)
LE CICLABLI AUMENTANO I RATTOPPI PURE
“Abbiamo sistemato le stradedel paese …”. Le ultime parole famose che ha pronunciato il sindaco di Peschiera del Garda Orietta Gaiulli nel giugno scorso in piena campagna elettorale per cercare il consenso degli elettori. In realtà non sono state le ultime parole pronunciate dal Sindaco alla luce dei fatti, visto che è stata riletta. Una “consecutio temporis” di un governo del paese che ormai dura da circa 15 anni. In questo pseudo feudo che si è generato nel Comune grazie anche alle ambigue leggi dello Stato, la Gaiulli è riuscita a fare nuove opere arrivo a rimodernare il centro facendo restaurare i palazzi storici da ditte private e non. Generando nuove strutture con milioni di euro spesi dal comune (vedi centro civico) e fare nuove costosissime ciclabili. Ma nonostante quest’ attività, nonostante che abbia dichiarato di aver sistemato le strade del
paese, come si vede su certe pagine facebook o anche direttamente passando per alcune strade del centro Lacustre, vi sono dei rattoppi enormi che vanno a sistemare l'asfalto danneggiato dalle acque e dall’usura. Invece di procedere a una riqualificazione completa del manto stradale consunto ne consegue che chi gira oggi per certe strade del paese rischia sovente se non lesioni gravi anche la pelle per via di buche e anche di a rattoppi realizzati alla Boemiehenne. Questo in attesa della prossima ciclabile che farà l’impresa incaricata con migliaia e migliaia di euro soldi dei cittadini. Mentre con quattro badilate si provvederà a riparare possibilmente le strade killer del
PESCHIERA D/G
Dalla pagina face book Agorà di Peschiera del Garda. Sopra strada rattoppata. Sotto lettera del Sindaco
NUOVE STRADE E “VECCHIE” STRADE ABBANDONATE
Raffaele Tito
Andrea Torresani
Ennesima tegola sul capoccione del Sindaco Nicotra. Il garante della privacy ha condannato il Sindaco per violazione della privacy. A cantar vittoria è l’onorevole di fratelli d'Italia Alessia Ambrosi, veronese eletta in Trentino, che ha in questi periodi ha avutouna forte diatriba con il plenipotenziario gardesano con ricorsi e contro ricorsi per via del famoso autovelox diPai. A intervenire nella querelle è stato questa volta il Garante della Privacy, con una dura condanna nei riguardi del Sindaco per “comunicazione di dati personali a mezzo stampa e durante un convegno pubblico”. In pratica il Sindaco aveva rivelato alla stampa i dati personali della deputata secondo l’accusa. “In particolare«, si legge nel provvedi mento del Garante “ gli dementi fomiti dal titolare del trattamento (il sindaco di Torri) nelle memorie difensive, non con sentonodi superare I rilievi e insufficienti a consentire l archiviazione del procedi mento. Pertanto... si rileva l’illeicità del trattamento di dati personali effettuato dal sindaco diTorri”.
Il Garante però a garanzia del primo cittadino aggiunge che la condotta illecita ha riguardato un solo interessalo l'onorevole Ambrosi e che ha contribuito alla diffusione di alcune informazioni personali avvenuta inun quadrodi contestazio-
ne dell'Ente locale. Dunque, la comunicazione effettuata dal Sindaco è avvenuta In buona fede, nel i difendere le scelte fatte dall’ amministrazione comunale”. E allora: “Le circostanze del caso inducono a inquadrare la stesso come violazione minore. Si ritiene pertanto, relativamente al caso in esame, che siasufficiente ammonire il titolare dei trattamento”. Insomma questa è l’Italia. Prima si crea la legge. Poi viene applicata. Poi si dà una giustificazione per non dare la pena generando “la buona fede” dell’ “inquisito”. Ovvero se una normale persona commette un’infrazione al codice della strada “in buona fede” viene assolto? No.
Ma nel caso della privacy il ricco Nicotra non prende neppure una sanzione pecuniaria. La deputata la Ambrosi è soddisfatta lo stesso dicendo che “ la giustizia arriva piano, ma arriva…” . Dove non si
sa . “ Il Sindaco di Torri” continua è stato sanzionato dal Garante della Privacy per avere illecitamente divulgato alla stampa, i miei datipersonali sulle multe ricevute dal suo famoso autovelox. Una condotta gravissima. Mi auguro che il Sindaco si dimetta”. Ma se neppure un avvelenamento di massa ha fatto cambiare idea al marpione già sotto i gioghi della legge Severino che dimissioni dovrebbe dare costui? Basta sentirlo: “Mi hanno notificato il provvedimento pochi giorni fa, non comporta nulla. E’ solo un richiamo senza multe che pure, erano possibil in caso di condanna nel riguardi del Comune”. E poi “ I dati sulle multe erano stati pubblicali dalla stampa e resi noti, per gran parte, dalla stessa onorevole e non c'era un intentodiffamatorio”. Che c’entra l’intento diffamatorio, con la violazione della privacy non si capisce. Ma Nicotra poi fa presente che “il ricorso al Giudice di Pace dell’onorevole contro le multe a lei comminate sia stato dichiarato inammissibile dal Giudice di Pace di Verona il 24giugno scorso”. Dati daverificare. Come è ancora verificare perché l’impianto dell’acquapotabile haha violato la salute di 1000 persone nel centro lacustre. Ma forse, a questo punto, Nicotra penserà che anchequesta sia solo una violazionedella privacy…
Andrea Torresani
0457255198
GARDA (VR)
Stefano Nicotra
Alessia Ambrosi
MAXIMILIAN INCHIODATO NEL SUO SOGNO
Stop alle nuove edificazioni In Val di sogno. Lo ha prima stabilito la Provincia di Verona poi il Comune di Malcesine e infine pure il TAR. Questo In seguito a un ricorso presentato da hotel Maximilian prestigiosa residenza posta in prossimità della Val di sogno sul Lago di Garda, che si è vista limitare la possibilità di ampliamento della struttura. Il TAR ha stabilito che il Comune Malcesine e la provincia di Verona hannooperato correttamente. Secondo il titolare dell’hotel il signor Gagliardi Achille difeso dagli avvocati Marco Brighenti Franco Zambelli Federico Povelato il Comune di Malcesine e provincia hanno violato diverse norme delle leggi regionali e hanno operato un eccesso di potere. Innanzitutto il ricorrente ha fatto presente che è stato un errore nelle norme delle Tavole del Ptcp in seno al Pat e quindi la delibera di approvazione è stata impugnata per violazione del procedimento dopo che vi è statoun errore in carenza di presupposto. Il Comune secondo il Gagliardi ha disatteso questo aspetto e ha classificato il territorio secondo l’antesignana zonizzazione delPRG. Inoltre sono state violate secondo il ricorrente rispetto alla legge regionale 11 2004 comma 4, il quadro conoscitivo aggiornato su quale fondare le scelte pianificatorie. Il Pat in effetti sembra soddisfare solo l’offerta turistica alberghiera è quella di campeggi. In questo modo l'attività complementare è stata cancellatanonostante il legislatore abbia conferito pare dignità a ciascuna tipologia ricettiva. Di fondo ciò che ha fatto scatenare questo ricorso è che il Comune provincia hanno bloccato
l’edificazione all'interno di una fascia di 50 metri lungo la sponda del Lago così escludendo l'aumentovolumetrico in Val di Sogno. La tesi di questa normativa è che essendovi già alcuni immobili non potrebbe essere intesa come vincolo di inedificabilità assoluta, citando il diverso contenuto dell'articolo 142 della legge 42/2004 che assoggetta le sponde ai laghi aun mero vincolo relativo. Comunque, secondo gli avvocati del Gagliardi si confonde la valorizzazione del patrimonio paesaggistico con l’esclusione di cosa si voglia fare realmente per antropizzare il territorio. Inoltre secondo i ricorrenti Comune e Provincia hanno violato i diritti dell'uomo, la libertà fondamentale con relazione all’ applicazione della carta dei diritti fondamentali dell'Unione Europea. Insomma accuse alquanto pesanti per chi vuole ancora espandersi in una zona di alto valore.
Il TARha però respinto tutte le tesi del ricorrente affermando che fa parte integrante del piano regolatore generale la variante turistico ricettivo approvata nel 1994 e che le potenzialità di espansione della struttura alberghiera in esame so-
no ovviamente limitate della sua collocazione in area non più edificabile. Secondo il Tar le limitazioni di espansione di tale progetto non derivano tanto dall'attuale Pat ma sono state definite con scelte urbanistiche di tutela della zonaVal di sogno nel corso di anni in cui il Comune di Malcesine ha ribadito le previgente normativa in assenza di contestazioni. La zona sulla quale sorge il complesso turistico in esame è stata classificata come non edificabile zona di rispetto stradale fluviale e impianti di risalita. Il Pat riconosce la Val di sogno in tre contesti figurativi invarianti di natura paesaggistica e vieta interventi che danneggiano l'integrità del bene e l'insieme degli elementi che lo compongono. E’ solo il Pat attraverso il piano degli interventi a definire le possibilità edificatorie dell'area in questione. Le normative peraltro vietano interventi che danneggiano l’integritàdel bene.
Gl’ interventi che incidano sullo stato di fatto sia con effetti diretti che indiretti è comunque obbligatorio rispettare la normativa nazionale in materia di vincolo paesaggistico.
Insomma le norme prescritte dal Comune di Malcesine non sono fatte per limitare l'attività all'hotel Maximilian ma per far rispettare le leggi previgenti. In questo modo l’hotelMaximilian salvo ricorsi al Consiglio di Stato, dovrà rimanere nell'ambito quale è. Ma pur sempre nella Val di Sogno.
Eper finire come soluzione han tolto le boe. E quanto attuato dal sindaco di Garda per regolamentare una situazione che rischiava di sfuggirgli di mano per quanto concerne il bar La Motta dato in concessione dal Comune a un privato. Questo in seguito a delle segnalazioni che vedevano diversi motoscafi presenti innanzi al bar balneare posto sotto la rocca di Garda, attraccarsi alle boe che delimitavano la zona off limit , causando in questo modo delle problematiche dal punto di vista della congestione dell'area. Ma le questioni sollevate in questo periodo da alcuni cittadini e anche dalla minoranza consiliare, non avevano nel mirino le boe che proprio il sindaco di Garda lo scorso anno ha ritenuto necessario porre, secondo legge, per delimitare le spiagge del paese come anche il Corno, Canossa e la Baia delle sirene. Infatti ciò che risultava più evidente era l’enorme impatto musicale che ha il bar sulla zona. Bar oggi divenuto anche ristorante e discioteca, visto che non di rado si tengono dei raduni musicali con centinaia e centinaia di persone che ballano sul pontile che oggi è pure diventato un plateatico. Un pontile che era previsto realizzare nella concessione che il Comune aveva dato al titolare della Motta. Una gestione all’ esigua cifra di 20.000 euro all'anno che necessitava della creazione di un pontile che a tutti gli effetti oggi è diventato un plateatico con tavolini e sedie dove lagente puòfare la propria consumazione. Ma come si vede anche dalle foto pubblicate sul sito “Sensa pei su la lengua” gestito dalla consigliera di minoranza Anna Codognola, oltre ai tavolini ci sono centinaia di persone che
affollano danzanti il plateatico ballando freneticamente a tutto volume una “bella musica house”, come la definisce il titolare Marco Brunelli. Al di là che non si è a conoscenza se vi sia una concessione come discoteca, questo marasma ha preoccupato molte persone come si legge nel post pubblicato sul sito face book dove ci sonodiversi commenti di cittadini allibiti di quanto sta accadendo “ Le famiglie con bambini del Borgo” dice Memmo Galletti “ come i turisti e gli altri abitanti sono privati della spiaggia della Mota per 2/3 giorni ogni settimana: tutti costoro devono letteralmente scappare, visto che è impossibile resistervi. Ma perché favorisce così sfacciatamente un solo gestore, anche se è un amico, a scapito di numerosi cittadini normali? A Garda c'è bisogno di un buon amministratore, degno di questo nome, che amministri senza proroghe ebugie”. In effetti come conferma poi la Codognola, nell'area hanno dato una proroga al gestore attuale per poterdirigere, un altro anno al di fuori della concessione avuta, il ristobar discoteca quale è diventato oggi. Poi ci sono certi cittadini che ipotizzano che con quella ressa si faccia male qualcuno magari cadendo nel lago, visti
anche gli abbeveraggi. O magari sotto il peso della massa il plateatico pontile che a un certo punto non possa più reggere un carico superiore. “Follia assurdo”dice Lorenza Ragnolini consigliere di minoranza, “Cari gardesani, rivolete la spiaggia? Bisogna riprendersela e mandare a casa sta marmaglia. Se invece vi piace sto… vi tenete anche la ciurma del cerchio magico .. e se ci scapperà un altro morto .. metteremo un cartello”. Quindi il provvedimento di togliere le boe previste anche dalla regione Veneto appare a quanto assurdo rispetto a quello che sta accadendo. E sì l'ennesimaordinanzano sense emessa dal Sindaco appare simile nella sua inutilità a quella che prevede che all'aperto non si accumulino sigarette nei patetici dei locali pubblici. Insomma in un paese in cui non è raro trovare ambiti in cui gira senza difficoltà lo spaccio di droga (come confermavano i dati statistici della ASL alcuni anni fa) il Sindaco
per porre freno a un carnaio del divertimento in quel di Garda emette norme che appaiono assurde. “Purtroppo le regole non esistono” dice Anna Codognola, mettono il divieto di fumare e vanno sui giornali a farsi belli e poi permettono di tutto e di più … ma del resto gli amici vanno aiutati”. E poi come un fiume in piena. “ Bandi scaduti e prorogati con delle scuse… troppo oberati di lavoro quelli addetti”.
Insomma il mega articolo areniano sull’attracco di natanti alle Boe sotto la frana della Rocca, sembra aver lasciato il segno.
Ma come si è visto in questo già ridente paese può accadere di tutto, senza che si muova l'autorità competente. Anche perché l'imperatoresovrano detta sovente la sua legge per lontani conoscenti, per sudditi eanche nemici.
Andrea Torresani
A sx in alto: articolo sul giornale L’Arena. A destra foto della folla nel locale. A sinistra articolo su facebookl
INSIEME AMICHEVOLMENTE
F
qualità. Ciacia Cristini che pesca ora in quel diGarda di trote, cavedani, lavarelli e aolette è esperto in materie ed arriva inquesta soave localitàalle pendicidel Baldo sovrano, dove tra sprazzi divento e olivi in fiore si servepesce lacustre con fiaschidi vino e tanto buonumore. (A.T.) TUTTI INSIEME AMICHEVOLMENTE TUTTI INSIEME AMICHEVOLMENTE TUTTI
oto di gruppoal Platano di Caprino. Si inquadrano alcuni noti personaggi del palcoscenicobaldogardesano. Sulla destra il celebre Angelo Bonetti titolare del ristorante,alla sinistra il sempre simpatico Bonetti Junior mentreal centro,Il pescatore del Lago Ciacia Cristini.Unafoto chefa storiavisto chenellanota località delPlatano nonsi pescano pesci di lago ma si servonoportatedi grande
LA SALIS È L'ENNESIMA CONDANNATA CHE VA AL GOVERNO EUROPEO. CHI RIESCE A FERMARE QUESTA CONTINUA OCCUPAZIONE “ABUSIVA”?
Nel giugnodel 1859 ilPiroscafoaustriaco Thurnund Taxis veniva colpito con cannoni e fucili nelGolfodi Salòdai garibaldinidi Nino Bixio edopo,unaprecipitosafuga, semi affondava innanzi a SanVigilio. Oggi in una casadi Garda riemerge un’enorme ancora custoditagelosamentedaun cittadino. Ancora chepotrebbe essere quelladel Taxis viste le
suedimensioni che arrivano al metro e mezzo.Appare così anchequestauna testimonianza di quell’epocaottocentesca in cui i combattimenti interessavanoil lago diGarda e che vedevano sovente partecipi i cittadini lacustri.
SPETTACOLARE PONTE DI VEJA
Un ponte così è meglio di quello di Messina. E’ il ponte di Veja situato sui Lessini che attrae ogni anno migliaia di turisti. Un ponte di migliaia di anni fa creatodalla naturache ha fatto si che il distacco di una frana creasse qualcosa di unico e incommensurabile.
ROCK MASTER SPETTACOLO
Rock Master 37. L’’evento “cult” dell’Arrampicata Sportiva internazionale fa di Arco la capitale mondiale della disciplina. Sabato 14 settembre l’élite dei climbers mondiali all’ombra del Monte Colodri.
Enzo Zampiccoli, presidente della Cassa Rurale AltoGarda – Rovereto nel corso della conferenza stampa del 14 luglio scorsoha detto. “È una tradizione consolidata quella di accogliere la presentazio- ne di questo evento e non può che farci piacere, Rock Master è stato ed è un pilastro nella crescita del movimento dell’arrampicata sportiva”.
L’assessore al Turismo della Provincia Autonoma di Trento, Roberto Failoni: “37 anni di storia di RockMaster hannoreso il Garda Trentino e la Città di Arco una location riconosciuta a livello mondiale. ! Questa località merita conuna manifestazione del massimo livello”. A portare il saluto dell’amministrazione comunale di Arco, presente il sindaco Alessandro Betta, è Dario Ioppi, assessore allo Sport del Comune: “Siamo in un momento importante che vede il nostro Climbing Stadium in fase di rinnovamento per Rock Master,
CAVAION V.se
che per noi è L’Evento. Mi sento di unirmi ai complimenti al comitato organizzatore che da quasi quattro decenni opera instancabilmente nell’allestire un top-event come Rock Master”.
Il Presidente Garda Trentino spa Silvio Rigatti: “Un doveroso ringraziamento a tutti gli attori che hanno reso possibile Rock Master. Sono numerosi i progetti e le idee per sviluppare sempre di più Rock Master in una continua sinergia con i pilastridel comitato odierno”.
“Per questo 2024” ha detto Stefano Tamburini , presidente del comitato Rock Master 20.20“farà il suogradito ritorno la nostra tradizionale combinata con KO Boulder e Duello Lead. Si tratterà di un evento senza dubbiospettacolare, ”. Floriano Taliento, uno dei pilastri del co-
MARCHESINI E COSTADORO VINCENTI
F
esta della Madonna del Carmine 292 esima edizione. Operazionidi assaggio ad alto gradiente dei campioni di Vino iscritti ai concorsi enologici Trofeo S. MicheIe e Corte Torcolo. Le degustazioni dei vini si sono svolte sabato 13 luglio 2024 alle ore 09.30pressolaSala Civica Eugenio Turri nel complesso Corte Torcolo, a Cavaion Veronese. Mentre la cerimonia di premiazione dei concorsi enologici si è svolta il 18 luglio 2024 presso il Complesso Corte Torcolo aCavaionVeronese. La giuria tecnica era composta da 15 commissari (enologi ed esperti assaggiatori) e i commissari sono stati suddivisi in 3 commissioni da 5 componenti ciascuna. Per quanto riguarda il 12°
Valentino Lonardi dell’ AziendaCostadoroagricola
Trofeo Corte TorcoloVINO BARDOLINO CLASSICO DOC: le Aziende partecipanti sono state 22 con 25 campioni presentati. Le Aziende finaliste, che hanno superato la soglia di 85/100 per accedere alla votazione finale, sono state: Società Agricola Marchesini Marcello di Marchesini Erika S s. di Lazise, Azienda Agricola Raval di Bardolino, Azienda Agricola Righetti Enzo di Eredi Righetti di Cavaion Veronese, Cantina Delibori Walter Srl di Calmasino di Bardolino, Azienda Vinicola Valetti Luigi srl, Azienda Agricola Costadoro di Bar-
dolino.Vincitore: SOCIETÀ AGRICOLA MARCHESINI MARCELLO DI MARCHESINI ERIKA S. S. DI LAZISE Per quanto concerne il 15° Trofeo San Michele -VINO Chiaretto di Bardolino Spumante DOC: le Aziende partecipanti sono state 15 con 15 campioni presentati. Le aziende finaliste, che hanno superato la soglia di 85/100 per accedere alla votazione finale, sono state: Cantina F.lli Zeni srl di Bardolino, Azienda Agricola Tre Colline di Calmasino di Bardolino, Società Agricola Casetto di Brancher Aldo & C. s.s. di Bardolino, Azienda Agricola La Rocca di Bardolino, Tenuta Eugenio Girardelli di Sonia e Sara Girardelli di Bardolino, Azienda Agricola Costadoro di Bardolino.Vincitore: AZIENDA AGRICOLA COSTADORODI BARDOLINO
CORRIERE DELLA RIVIERA
mitato organizzatore di Rock Master prematuramente scomparso, sta quale il presidente Tamburini intende dedicare questa edizione.
Il direttore di gara Angelo Seneci con il suo intervento ha ricordato come: “semplicemente guardando il Climbing Stadium è possibile riflettere su quanto è cambiato il mondo dell’Arrampicata Sportiva negli anni e Rock Master è parte di questo cambiamento, ha alzato l’asticella di questa disciplina sportiva e continuerà a farlo. Vi sarà La diretta Rai con i grandi campioni: Adam Ondra, Jessica Pilz e Laura Rogora, atleti che non hanno bisogno di presentazioni, ai quali aggiungo anche StefanoGhisolfi”.
BARDOLINO (VR) BARDOLINO (VR) BARDOLINO (VR)
Periodico gratuito dellago di Garda edella provincia di Verona Fondato nel 1999 Anno 26 N.3 Agosto 2024 SEDE:Garda via Puccini1- Fax 045-7255717
DirettoreResponsabile:Andrea Torresani- Conceptcover,ideazionegrafica e realizzazionegrafica:A.Torresani – Editrice:Associazione culturale Corriere della Riviera – Siringrazia:Annamaria Riolfi. Stampa:TIPOGRAFIA SAGITTARIO Franchi Paolo snc di Franchi Giuseppe & C. via Malignani 730020 Bibione (Venezia) Aut Trib.C.P .di Verona n.1381 del 04/11/1999. Icollaboratorisiassumono la piena responsabilità peri loro scritti. Il materialeinviato non sarà restituito. Tutteleprestazioni(non redazionali)a questo periodico sotto qualunqueforma,sono da considerarsi(salvo accordicon l’editore),gratuite.
UN
Verona voice a Remigi. E ’stato il Memo nazionale l'ospite d'onore della 12 ^ edizione della manifestazione on line Verona Voice AwardsDigital Talk Party Show del contest canoro diretto da Susanna Gecchele con tanti personaggi del mondo dello spettacolo.
Memo Remigi, cantante, compositore, conduttore radiofonico e televisivo italiano. “Io ti darò di più”, “Innamorati a Milano” “La notte dell'addio”, sono alcuni dei suoi successi musicali, recentemente è stato ospite fisso nel programma di Rai Uno “Oggi è un altrogiorno” condotto da Serena Bortone ed è stato protagonista della sedicesima edizione di “Ballando con le stelle” con Milly Carlucci e Paolo Belli. Oltre a parlare della sua carriera, a Verona Voice il performer milaneseha presentato il suo libro "Sapessi com'è strano". E’ comparso pure in scena il brillante autore, dei più famosi programmi Tv Rai e Mediaset: Stefano
Jurgens, che rivedremo in Tv su Canale 5 nella prossima edizione di “Avanti un altro” con Paolo Bonolis, ma che ora è in tour con il suo show “Canzoni...sorrisi e Tv”. E’ intervenuto poi l’Uomo con il cappello con le sue originali gag e con la narrazione del film Solo (duello primordiale) direttodaAndrea Torresani.
Cucina gastronomica artigianale di nostra dall'antipastoproduzione, al dolce. Da asporto.
MALCESINE
PIETROPOLI: MACCHIAIOLO DELL’ASTRAZIONE
Pietropoli return. Dopo la riuscita mostra a Garda nel periodo pasquale e dopo le date di Salò , l'artista veronese Fernando Pietròpoli approda a Malcesine, nel Palazzo dei Capitani, dal 19 agosto all' 1 settembre. La mostra,dal titolo “Il canto del lago”, presenta le opere più recenti di stile liricoastratto e informale materico, con un ampio spazio dedicato anche alla pittura figurativa, in omaggio al lago di Garda. Nei suoi lavori, Pietropoli scruta i mutamenti del tempo, i cieli sedotti e la molteplicità della materia non imitano gli aspetti del reale ma esprimono una nuova personale totalità. Ciò che caratterizza lo stile di Fernando Pietròpoli e gli conferisce una sostanziale originalità di varianti espressive è l’importanza che in esso assume la “materia”, l’impiego, cioè, di una tecnica di sintesi che consente risultati di straordinaria intensità e di una bellezza tanto sorprendente
quanto imprevedibile. Una pittura, la sua, nella quale le emozioni non si gelano nella precisione dello smalto o del segno, ma si incrostano nello spessore del colore,nelle sue sgocciolature, nelle macchie, negli schizzi, negli strappi che affogano nel magma degli elementi cromatici; essi sembrano rimbalzi dall’ignoto. C’è un che di istintivo e veemente nelle sue creazioni, che non poteva rimanere contenuto solamente dentro quella sua anima inquieta; i suoi segni, infatti, sono anche i nostri, sono questi scheletri inequivocabili delnostro tempo.