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TUTTI IN FESTA: E’ARRIVATO IL NUOVO VIRUS
“Se siamo in questa situazione è colpa di certa stampa che ha fatto terrorismo”. Sarà perché, come ha dichiarato lo stesso Sindaco Stefano Nicotra, non ha dormito per cinque notti consecutive, ma le sue dichiarazioni, oltre che da sonnambulo, appaiono tanto per cambiare sorprendenti. Questo in relazione alla comparsa del Norovirus, che non è un’emanazione dell’internazionale coronavirus ma una produzione locale generata dall’acquedotto made in Torri. Una patologia che ha generato una miriade di contagi ( circa 1000) di cui molti gravi. È vero altresì che l’acquedotto è gestito dall’azienda Gardesana Servizi, presieduta da Angelo Cresco. Ma essendo il Sindaco Nicotra responsabile della salute pubblica, il parafulmine l’ha fatto alla fine lui. E non poteva essere altrimenti visto che, nei tempi del coronavirus, girava tutto intabarrato di “guanti e mascherina” ed era prodigo di ordinanze repressive anti morbo (a suo dire) che serravano i cittadini in una morsa di aspirine dentro la loro abitazione. Oggi, invece, con l’arrivo del Norovirus rivelatosi nell’acquedotto comunale, sembra più giocoso e più agile. Dopo aver perso chissà dove i famosi guanti e mascherina, si è dato con l’arrivo del nuovo virus, alla pazza gioia. Lasciando che le manifestazioni del paese proseguissero come niente fosse successo. Alla giornalista del Corriere di Verona, AnnaMaria Schiano, che lo intervistava, ha dichiarato: “Cosa volete che facessimo. Fermare le feste nel mese di giugno? Sarebbe stato deleterio per il turismo. Volevamo trasmettere un’immagine di positività per il turismo perché si rischiava un grosso danno economico”. E poi ha concluso: “Il virus si trasmette dall’acqua, non attraverso il contatto diretto”. E in effetti la positività sembra averla proprio trasmessa perché, come ha dichiarato la dirigente scaligera ASL Denise Signorelli, il virus si trasmette per via oro-fecale e quindi attraverso i contatti diretti.
Anche se Nicotra pensava più al turismo e alle feste che alle gastroenteriti provocate, alla fine la festa gliel’ha fatta l’associazione albergatori. Questa ha pure chiesto i danni per tale malanno collettivo che ha colpito più di novecento persone di Torri con sintomi più o meno gravi. Inoltre, il danno di immagine è stato enorme e si è visto anche nei giorni in cui le punte di contagio erano al massimo. Ivan De Beni, presidente di Federalberghi, e Paolo Artelio, vicepresidente di Confcommercio Veronese, hanno scritto a Nicotra chiedendo rassicurazioni e contributi per il danno d’immagine ed economico. E di progettare una campagna pro-
“PERCHE’ LE FESTE NON-SONO STATE BLOCCATE CON LE GASTROENTERITI IN CORSO?DOVEVAMO TRASMETTERE POSITIVITA’”
Stefano Nicotra
(Sindaco di Torri del Benaco)
mozionale su vasta scala con possibile riduzione dell’imposta di soggiorno e un abbassamento delle tasse quindi. “Ma quale situazione lacunosa”, ha detto Ni-cotra. “Oggi ancora non conosciamo la causa del problema. E se c’è stato allarme sui media, io cosa c’entro? Ho pensato solo alla salute delle persone, l’acquedotto è nostro ma non spetta a noi la gestione e il controllo”. Ma se intanto, come ha precisato De Beni, le disdette sono in aumento nel territorio, Nicotra ha nominato un capro espiatorio che sembra riferirsi ad Angelo Cresco, presidente e gestore del Collettore AGS. Un impianto fognario certo tutto da rifare che è diventato un colabrodo, scaricando, come è stato denunciato più volte in diverse conferenze, nel lago di Garda. E se oggi mancano i soldi per ripararlo, non mancano i soldi per generare sulle colline centinaia di tonnellate di cemento armato di residence e case varie in zone a rischio idrogeologico e a vincolo ambientale, che ha aggiunto con il mega albergo realizzato in località Le sorte di 12.000 metri cubi di cemento armato altre immense fogne che scendono a valle, che potrebbero in caso di rottura infilarsi nell’impianto delle acque potabili. Sono quindi i primi responsabili chi dà le concessioni edilizie e chi dà le concessioni per gli allacciamenti fognari dell’impianto fognario. Ovvero Cresco , Nicotra e il direttore tecnico AGS Carlo Alberto Voi. E come avevamo denunciato sul Corriere della Riviera lo scorso anno, allorché alla volta del nuovo mega Orpello di Albisano si faceva presente della criticità degli scarichi dei reflui ormai saturi al limite del disastro ambientale. Anzi, Angelo Cresco interveniva in quell’occasione dichiarando, tramite lettera, che tutto era a posto e lui non aveva responsabilità. Si vede però oggi che le cacche non tornano solo nel tubo ma altrove, scendendo in posti dove prima era pure impensabile ipotizzarlo. E l’unica soluzione, al di là del vittimismo di certa becera politica che fa affari a tutto spiano e tiene i cittadini sotto il giogo di tasse e controlli assurdi, è quella di fermare questo disastro organizzato. Disastro che avviene sul territorio gardesano attraverso speculazione e che lascia spazio più ai faccendieri che agli imprenditori. Ma con questi sindaci immobiliaristi la situazione appare sull’orlo del tracollo e anche se il Titanic sta affondando, la colpa viene scaricata a chi denuncia certi fatti. Senza mai far vedere che il tiranno faccia il "mea culpa".
Andrea Torresani
BRENZONE INIZIATIVA DEL SINDACO
BRENZONE INIZIATIVA DEL SINDACO
VIRUS? MACCHE’! L’ACQUA E’ BUONA BEVETELA IN ALLEGRIA
Insomma, una bevuta epocale che certo resterà nella storia del paese e nel corroborante stomaco del Formaggioni.
Liscia, gassata o… contaminata? Il Sindaco di Brenzone, Paolo Formaggioni, ritorna ai vecchi fasti. Quando Franco Todesco, Presidente della Comunità del Garda, negli anni '80 bevve l’acqua del Garda per dimostrare che era pulita. Così oggi, il primo cittadino del centro lacustre, per dimostrare che l’acqua del Garda non è contaminata vista la recente epidemia generatasi dall’acquedotto di Torri ai primi di luglio, si è fatto in solitaria un assaggio in diretta delle acque lacustri. Bicchiere alla mano, non distante dal porto di Brenzone, con un calice da sommelier ha degustato la ferruginosa acqua lacustre innanzi a fotografi e operatori video.Insomma, una bevuta epocale che certo resterà nella storia del paese e nel corroborante stomaco del Formaggioni.
