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UN MEMO REMIGI DA VERONA VOICE

Verona voice a Remigi. E ’stato il Memo nazionale l'ospite d'onore della 12 ^ edizione della manifestazione on line Verona Voice Awards Digital Talk Party Show del contest canoro diretto da Susanna Gecchele con tanti personaggi del mondo dello spettacolo.

Memo Remigi, cantante, compositore, conduttore radiofonico e televisivo italiano. “Io ti darò di più”, “Innamorati a Milano” “La notte dell'addio”, sono alcuni dei suoi successi musicali, recentemente è stato ospite fisso nel programma di Rai Uno “Oggi è un altro giorno” condotto da Serena Bortone ed è stato protagonista della sedicesima edizione di “Ballando con le stelle” con Milly Carlucci e Paolo Belli. Oltre a parlare della sua carriera, a Verona Voice il performer milanese ha presentato il suo libro "Sapessi com'è strano".

E’ comparso pure in scena il brillante autore, dei più famosi programmi Tv Rai e Mediaset: Stefano Jurgens, che rivedremo in Tv su Canale 5 nella prossima edizione di “Avanti un altro” con Paolo Bonolis, ma che ora è in tour con il suo show “Canzoni...sorrisi e Tv”.

E’ intervenuto poi l’Uomo con il cappello con le sue originali gag e con la narrazione del film Solo (duello primordiale) diretto da Andrea Torresani.

Malcesine

PIETROPOLI: MACCHIAIOLO DELL’ASTRAZIONE

Pietropoli return. Dopo la riuscita mostra a Garda nel periodo pasquale e dopo le date di Salò , l'artista veronese Fernando Pietròpoli approda a Malcesine, nel Palazzo dei Capitani, dal 19 agosto all' 1 settembre. La mostra,dal titolo “Il canto del lago”, presenta le opere più recenti di stile liricoastratto e informale materico, con un ampio spazio dedicato anche alla pittura figurativa, in omaggio al lago di Garda. Nei suoi lavori, Pietropoli scruta i mutamenti del tempo, i cieli sedotti e la molteplicità della materia non imitano gli aspetti del reale ma esprimono una nuova personale totalità. Ciò che caratterizza lo stile di Fernando Pietròpoli e gli conferisce una sostanziale originalità di varianti espressive è l’importanza che in esso assume la “materia”, l’impiego, cioè, di una tecnica di sintesi che consente risultati di straordinaria intensità e di una bellezza tanto sorprendente quanto imprevedibile. Una pittura, la sua, nella quale le emozioni non si gelano nella precisione dello smalto o del segno, ma si incrostano nello spessore del colore,nelle sue sgocciolature, nelle macchie, negli schizzi, negli strappi che affogano nel magma degli elementi cromatici; essi sembrano rimbalzi dall’ignoto. C’è un che di istintivo e veemente nelle sue creazioni, che non poteva rimanere contenuto solamente dentro quella sua anima inquieta; i suoi segni, infatti, sono anche i nostri, sono questi scheletri inequivocabili delnostro tempo.

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