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IL CASO LA MOTTA FINISCE SULLA STAMPA
E per finire come soluzione han tolto le boe. È quanto attuato dal sindaco di Garda per regolamentare una situazione che rischiava di sfuggirgli di mano per quanto concerne il bar La Motta dato in concessione dal Comune a un privato. Questo in seguito a delle segnalazioni che vedevano diversi motoscafi presenti innanzi al bar balneare posto sotto la rocca di Garda, attraccarsi alle boe che delimitavano la zona off limit, causando in questo modo delle problematiche dal punto di vista della congestione dell'area. Ma le questioni sollevate in questo periodo da alcuni cittadini e anche dalla minoranza consiliare, non avevano nel mirino le boe che proprio il sindaco di Garda lo scorso anno, ha ritenuto necessario porre, secondo legge, per delimitare le spiagge del paese come anche il Corno, Canossa e la Baia delle sirene. Infatti ciò che risultava più evidente era l’enorme impatto musicale che ha il bar sulla zona. Bar oggi divenuto anche ristorante e discoteca, visto che non di rado si tengono dei raduni musicali con centinaia e centinaia di persone che ballano sul pontile che oggi è pure diventato un plateatico. Un pontile che si era previsto realizzare nella concessione che il Comune aveva dato al titolare della Motta. Una gestione all’ esigua cifra di 20.000 euro all'anno che necessitava della creazione di un pontile che a tutti gli effetti oggi è diventato un plateatico con tavolini e sedie dove la gente può fare la propria consumazione. Ma come si vede anche dalle foto pubblicate sul sito “Sensa pei su la lengua”, gestito dalla consigliera di minoranza Anna Codognola, oltre ai tavolini ci sono centinaia di persone che affollano danzanti il plateatico ballando freneticamente a tutto volume una “bella musica house”, come la definisce il titolare Marco Brunelli. Al di là che non si è a conoscenza se vi sia una concessione come discoteca, questo marasma ha preoccupato molte persone come si legge nel post pubblicato sul sito face book dove ci sono diversi commenti di cittadini allibiti di quanto sta accadendo “Le famiglie con bambini del Borgo” dice Memmo Galletti “come i turisti e gli altri abitanti sono privati della spiaggia della Mota per 2/3 giorni ogni settimana: tutti costoro devono letteralmente scappare, visto che è impossibile resistervi. Ma perché favorisce così sfacciatamente un solo gestore, anche se è un amico, a scapito di numerosi cittadini normali? A Garda c'è bisogno di un buon amministratore, degno di questo nome, che amministri senza proroghe bugie”. In effetti come conferma poi la Codognola, nell'area hanno dato una proroga al gestore attuale per poter dirigere, un altro anno al di fuori della concessione avuta, il Risto bar discoteca quale è diventato oggi. Poi ci sono certi cittadini che ipotizzano che con quella ressa si faccia male qualcuno magari cadendo nel lago, visti anche gli abbeveraggi. O magari sotto il peso della massa il plateatico pontile che a un certo punto non possa più reggere un carico superiore. “Follia assurdo "dice Lorenza Ragnolini consigliera di minoranza, “Cari gardesani, rivolete la spiaggia? Bisogna riprendersela e mandare a casa sta marmaglia. Se invece vi piace sto… vi tenete anche la ciurma del cerchio magico .. e se ci scapperà un altro morto .. metteremo un cartello”. Quindi il provvedimento di togliere le boe previste anche dalla regione Veneto appare a quanto assurdo rispetto a quello che sta accadendo. E' sì l'ennesima ordinanza no sense emessa dal Sindaco appare simile nella sua inutilità a quella che prevede che all'aperto non si accumulino sigarette nei plateatici dei locali pubblici. Insomma in un paese in cui non è raro trovare ambiti in cui gira senza difficoltà lo spaccio di droga (come confermavano i dati statistici della ASL alcuni anni fa) il Sindaco per porre freno a un carnaio del divertimento in quel di Garda emette norme che appaiono assurde. “Purtroppo le regole non esistono” dice Anna Codognola, mettono il divieto di fumare e vanno sui giornali a farsi belli e poi permettono di tutto e di più … ma del resto gli amici vanno aiutati”. E poi come un fiume in piena. “Bandi scaduti e prorogati con delle scuse… troppo oberati di lavoro quelli addetti”.



Insomma il mega articolo areniano sull’attracco di natanti alle Boe sotto la frana della Rocca, sembra aver lasciato il segno.
Ma come si è visto in questo già ridente paese può accadere di tutto, senza che si muova l'autorità competente. Anche perché l'imperatore sovrano detta sovente la sua legge per lontani conoscenti, per sudditi e anche nemici.
Andrea Torresani
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