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LABORATORIO DI METODO
verso l’esame Tipologia C
Sono molte le voci che oggi si alzano per denunciare la crisi della democrazia. Per rendere i cittadini liberi e consapevoli, l’istruzione è uno strumento fondamentale, in quanto dà a tutti la possibilità di comprendere la complessità della realtà e i tanti fattori che condizionano la convivenza civile, e di esprimere la propria posizione politica con la necessaria conoscenza delle diverse posizioni espresse dai ceti dirigenti e delle conseguenze delle loro iniziative legislative e amministrative a breve e a lungo termine. Dopo aver letto il brano, rifletti su questo tema e confrontati anche in maniera critica con la tesi in esso espressa, facendo riferimento alle tue conoscenze, alle tue esperienze personali, alla tua sensibilità. Articola la struttura della tua riflessione in un testo espositivo-argomentativo di non più di 3 colonne di foglio protocollo, articolato in paragrafi opportunamente titolati e presenta la trattazione con un titolo complessivo che ne esprima in una sintesi coerente il contenuto.
Traccia 3
AMBITO STORICO-SOCIALE
“Si può definire una soglia precisa che separa una città turistica in senso stretto da una città che vive anche di turismo. Finché l’afflusso di visitatori non supera questa soglia, i turisti usufruiscono di servizi e prestazioni pensati per i residenti. Oltre questa soglia invece, i residenti sono costretti a usufruire dei servizi pensati per i turisti. Il superamento della soglia di transizione ha conseguenze impreviste e irreversibili. Questo è chiaro nei ristoranti. Sotto la soglia, i turisti mangiano in ristoranti che cucinano per i locali, oltre quella soglia i residenti dovranno mangiare in trattorie mirate al mercato turistico. Trent’anni fa era praticamente impossibile mangiare male a Roma e Firenze. Oggi è difficilissimo mangiare bene. Perché un ristoratore dovrebbe dannarsi per cucinare con cura per un cliente che non tornerà mai più? E se anche il cuoco fosse dotato delle migliori intenzioni, dovrebbe arrendersi alla richiesta di ketchup sui tartufi in Italia o sulle ostriche in Francia […]. Il mercato per la domanda dei residenti non coincide con il mercato per la domanda dei turisti, ma i due mercati si sovrappongono nel tempo e nello spazio ed entrano in conflitto o divergono. Se il residente ha bisogno di riparare le scarpe, mentre il turista ha fame di uno snack, e se i turisti spendono più dei residenti, il risultato è che scompare la bottega artigiana del ciabattino e si moltiplicano i fast-food. Non basta. Nella città turistica non è solo la tipologia dei servizi a mutare drasticamente, ma viene stravolta la stessa funzione degli edifici. Una volta l’ingresso nelle chiese era non solo libero ma auspicato. In fondo, se i poveri sarebbero stati i primi a entrare in paradiso, non si vede perché non dovevano entrare gratis nel tempio del signore. Oggi invece per entrare a Santa Croce (Firenze) e in tantissime altre chiese bisogna pagare. […] Città turistiche che, per attrarre i turisti e per esaltare la propria irripetibile unicità, si ridisegnano, si ripensano, si riprogettano tutte uguali tra loro, nella lotta per sottrarsi turisti.” Marco d’Eramo, Il selfie del mondo: Indagine sull’età del turismo, Feltrinelli, Milano 2018
Il turismo è diventato una delle principali industrie del nostro tempo. Secondo l’Organizzazione mondiale del commercio (WTO), nel 2015 i ricavi del turismo internazionale ammontavano a 1522 miliardi di dollari. In molti paesi gli introiti derivanti dal turismo rappresentano una delle principali voci del PIL (Prodotto Interno Lordo), cioè della sua ricchezza. A questo aspetto positivo se ne affiancano altri