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SUL TIFO A JfASSAUA
bacillo del tifo, uno degli argomenti che oggidì piu affatichi la mente dei cultori di batteriologia, mi han mostrato la necessità di ritornare sn queste mie ricerche. A. parte ciò, gia lin d'allora io ed i miei colleghi della Garibaldi eravamo ben !ungi dall'escludere la possibilità di una infezione ti lì ca per determinate febbri, che capitavano sotto la nostra osservazione, anzi alcuni casi isolati e clinicamente accertati d'ileo-tifo erano già a mia conoscenza. Tuttavia non ne credetLi opportuna la pubblicazione, imperocchè essi ebbero esito felice, nè furono confortali dalla prova batterio· scopica; non potevano quindi convincere i più increduli. Ragione del presente /auoro. - Criteri generali sulla patologia di una data contrada, a me pare. non si possano accampare se non da quei medici, che tengono la somma dei servizi sanitari di essa; perciò principalmente la relazione del Pa..'iARA (25) riesce pre~evolissima. Però i duhbi sollevati su di un dato argomento non potrebbero essere facilmente chiarili da lavori d'indole generale e sintetica, ma solo da fatti bene accertati e ampiamente discussi, il che per lo più non può prctendersi sia praticato per tutti i casi e da un solo medico. Ecco come lo studio accurato sia pure di un solo ammalaLo possa bastat·e talvolta a risolvere una questione. D'altra patte. se i fenomeni deOa vita normale nei climi tropicali e le condizioni ambienti. in cui essi si svolgono. fossero così bene studiati come quelli dei nostri climi , forse molti proce!\si morbosi, che qui ci si presentano sotto una forma nuova, sarebbero rannodati ad entità morbose, già da noi conosciute; e quindi molte malattie andrebbero radiate dal ~.t-roppo dei morbi esotici. lmperocchè, variate le condizioni materiali della vtta, debbono di necessità variarne anche i fenomeni, e quindi anche la estrinsecazione morbosa