9 minute read

OPERAZIONI CHIRURGICHE

Next Article
CONGRESSI

CONGRESSI

STATE ESEGUITE DURANTE L'ANNO 1890

NEGLI SrABILIMnTI SHIT.lRI MILITARI (u t • Uo1. resczfooe tarJiva di capo omerale con porzione di lliaflsi in un indigeno stato ferito addi 8 agosto t88S a SaganeHi da colpo d'arma a Cuoco art una spalla: guarigione con parziale conservazione della funzionllita dell'arto. (Operatore capitano }larrocco, assistente teuenlo Oelogu). i' Altra identica rese1,1011e, ma primaria, in caso di ferita volontaria. con arm:i da fu oco al torace smlstro, con frattura <IPI capo omerale; guarigione romo sopra (011eratore tenente Oelogu).

Advertisement

Le agerolate e rapide comunicazioni, che il commercio e la scienza hanno stabilite fra i diversi popoli, oltre a livellare il cl_isquilibrio di civiltà fra essi esislente, tendono sempre più a diradare un gruppo di morbi co;;iddeui esotici. Se questo per la scienza è un hene, inquanLocbè più luce si va facendo sulla patologia ed etiologia di essi morbi, lo è anche per l'umanità, inl1uanloch1\ meglio conosciute le malattie. più ade~uati e piit solleciti l\aranno i rimedi o almeno i mezzi atli a prevenirle, e si solleveranno così le condizioni miserevoli di popoli, che vivono indietro di noi di parecchi secoli.

)ti lusingo che questi studi, portati a termine attraverso innumerevoli difficoltà, possano co11correre, pe1· la loro piccola parte, ad un cosi alto scopo, agerolando in qualche modo il non lieve compito, che incombe ai miei colleghi destinati a )lassaun.

~.,poli, 1O ottob:·e 1891.

Le operazioni chirurgiche state prnticate nell'anno 1890 e rli cui si è potuto avere conoscenza nei modi più volte indicati nelle analoghe riviste per gli undici anni precedenti, :;ommarono a circa 1500, non compresi, come nel passato, i minuti aui operativi che giornalmente occorrono nei vari reparti d'ammalati e non compreso neppure quanto si riferisce alle frallure ed alle lussazioni, di coi si parlerà in seguito. I risultati ne furono abbastanza soddisfacenti, come si potril rilevare dalla metodica e circostanza ta esposizione che segue, fatta secondo l'orJine precedentemente seguito. 11 numero delle operazioni spettanti a ciascheduno degli sraliilimenti sanitari risulta dal !,eguente prospello. Quelli che non vi sono menzionati, o non ebbero o non segnalarono nlcun atto operativo.

(Il .Nellà rivbta p~r l'anno 1889 non furono accennate alcuno interessanti 011Prazioui stato eseguite nello spedale dì Massaua, essendosene a•uta conteua soltanto pio tardi, per mez1.0 di private informazioni.

Ripar o ora all'involontaria omissione, enumeran<lole in questa nota.

JO Resezion~ tardiva di gomito, met. Ullier, per Ccrita da arma da fuoco rilevata nrl ratto d'armi di Sal(aneiti r susseguita da osseo-periostile e da anchilosi angolare, guarigionP completa, con ripristinazione di sufficiente funzionaiita (0 11eratore r,1pitano )larrocco, assistente tenente Oclogu).

~· E~portazione d'un sequestro rt'aicuni centimelri rt'estrnsione dalla parte anteriore d'una tihia stata comminuth·amente fratturata d:1 colpo d'arma a fuoco nel combattimento ,li Saganeiti; guarigione perfetta (operatore len,•nte

Ampataslenl.

Si praticarono 25 amputazioni, delle quali:

9 di coscia;

7 di gamba;

4- di braccio;

I d'antibraccio;

,i. di diti di mano.

.hnputa:.ioni di coscia. - Sei furono motivate da gonartrocace, una di osteomielite della tuberosità tibiale e due da lesioni traumatiche per accidenti ferroviari ; queste ultime in borghesi.

Otto furono susseguite da guarigione; una da morte (in uno dei borghesi).

Yennero praticate:

2 nello spedale d, Torino (op. maggiori Randone e Gozzano).

I nello spedale di Brescia (op. capitano Pedrazzi).

1 nello spedale di Parma (op. maggiore Vinai).

I nello spedale di Genova (op. maggiore De Prati) in un borgh ese, Delogu). !.'indigeno a cui fu praticata questa operazione, crasi curato per tre mesi in Aliissini:l e ne era ritornato ron flessione completa della gamba sulla coscia. AI che si rimediò pure coll'estensiont! elastica su d'un piano inclinato.

5° Altra esportazione di sequestro longitudinale di tibia, lungo f5 centimetri, consecutivo ad osteo-periostite, con granuloma della faccia anteriore tiella gamba, probabilmente per preceduto ascesso da filaria. llentre la ferita procede, a regolarmente ,erso la guarigione, l'operato ru colto da vaiuolo e morì (operatore, tenente Oelogu).

6' In un ca.so di larga cicatrice ad un antibraccio, aderente alle aponeurosi dei muscoli Ocssori e e.-iusa di totale ness1one ciel pugno con ahollz1one della funzionalità. delle dita, si esportò li tes suto cicatriziale e si scioisPro, sopra e sotto, per il tratto di tO centimetri le aderenze cutaneo-aponeurotiche esi3tenti lino a cne si poterono estendere il pugno e le dita; guarigione perretta con ri11ristinamcnto totale della funzione (operatore, tenente Oelogu).

Ol'ERAZIO~I CIDRC:RGICHE

nello spedale di Bologna (op. maggiore Jmbriaco).

nello spedale di Firenze (op. map-giore Vinai).

· 1 nello spedale di Roma (op. maggiore Cervasio) in un borghese ( I).

1 nello spedale di Udine (op. capitano Faralli}.

Fra le amputazioni di coscia meritano particolare menzione le due se~uenti:

In uno dei due operati di Torino l'amputazione era stata preceduta dalla disarticolazione del ginocchio, processo Billroth, la quale era sembrata preferibile per la limitazione della malaltia (osteomielite) all'estremo superiore della tibia.

Se non che, essendo riusciti imufficienti i lembi, si credette indispensabile ricorrere, seduta stante, all'amputazione (op. maggiore Randone; esito felice).

All'amputato di Brescia (p&r gonartrocace) era stata pra-

(t) Furono 3SO i borghesi (comprese u donne) a cui lo opedale di Roma prestò soccorsi medici d'urgenza nel i890. T olti no 200 circa, doi quali, per e;scro affetti da rcrite o con Lusioni lo1?giere, non fu tenuto particolareggiato conto, gli altri presentarono le seguenti ferite o malattie di maggior rilievo, cioè: t distorsione. i u~lioni. l aillssia da acido carbonico. ticata quallro mesi prima e per due volte l'artrectomia, senza vantaggio.

123 ferite diverse, comprese le torite fratture (4 morti l]uasi suhito).

9 fratture senza rrrila esterna.

H comruotioni viscerali (7 morti quasi subilo).

4 avvrlonamenli con fosforo.

'! apovtessie cerelir.1li.

Dei t!3 fori Li, tre furoM amputati (t di coscia, t di gamba ed i di due 1lltil, due sottoposti a disarticolazioni (l carpo-metacarpea, conservnto il pollice, i di più diti), cento a suture diverse.

Lo spell:Jle di Roma essendosi or.i trasferito nel nuovo fabbricato del O>lio, regione meno popolata di 'fuella dell' Esquilino, non avrà probabilmente r1u una così numerosa. clientela borghese, almeno 11er qualche anno.

Anche lo spedale di Venezia, per la prossimiLa sua alla stazione ferroviaria marittima, Pbbe nel 1890 a soccorrere molti horghesi reriti. .Non se ne cono,ce però il numero e la gravita . l'ié risulta cbe sianc state pr.iticato operazioni chirurgiche.

Amputa.:ioni di gn111ba. - Quattro per podartrocace, una per carie d'ambedue gli os~i della gamba e due immediate per lesioni traumatiche in borghesi (upa a Roma in una donna p~r accidente ferroviario e l'altra a Palermo per passaggio di ruota di carro sulla gamba) Tutte riuscite a guarigione.

Queste amputazioni venn~ro praticate:

,1 nello spedale d'Alessandria (op. maggiore Bocchia).

I nellv spedale di Savigliano (op. maggiore Corva).

I nello spedale di Chieti (op. maggiore Maoescalchi).

·I nello spedale di Cava (op. maigiore De llenzi).

1 nello spedale di Bari (op. maggiore Iandoli).

I nello spedale di Roma (op. maggiore Chiaiso).

I nello spedale dì Palermo (op. maggiore Di Fede) (1 ).

Le due prime erano state precedute da altre operazioni; <1uella di Alessandria da raschiatQ.ra profonda del malleolo inLerno falla tre mesi prima e quella di Savigliano da scucchiaiamento dei due primi cuneiformi, due mesi prima. Jmputa.:ioni di braccio. - Due per artrocace del gomito e due altre immeùiate per traumatismi , cioè: in una per lesio ni da scoppio di capsula fulminante in un operaio del labora tùrio pirotecnico di Torino, e nell;i. seconda per lesioni cag ionate dall'accensione d'una carica di cannone prima che si trovaS$6 a posto l'otturatore (in Bologna).

(Il Del maggiore Ui Fede il cui nome é ripetutamente menzionalo cosi in questa. come nelle precedenti riviste delle operazioni, deploro l'immatura perdita da pochi mesi av\·enuta in Palermo e mi compiaccio cJi qui rirerire l'elogio ehe ne ru rntto in una seduta del Congresso di Chirurgia tenutosi or ora in Roma. Il presidente, pror. Dw'ante, dopo avere annunciata l:i morte del socio Di Fede, lo ricordo come • cultore rigido e severo della Chirurgia pratica, ossen·atore esalto e coscienzioso •.

Sull'operaio suddetto, oltre all'amputazione del braccio, fu pure esportato nell'arto opposto il 'l.0 metacarpeo col pollice.

Queste amputazioni, tutte seguite da esito felice, occorsero:

1 io Torino ( op. tenente colonnello Rolando e capitano Tommasina).

1 in Pinerolo (op . capitano Cougnet) .

1 a Bologna (op. maggiore Monari ).

·1 in Ancona {op. maggiore Pascolo).

Amputazione d' antibraccio . - Stata eseguita con esito favorevole nello spadaie di Napoli per artrocace radiocarpeo, contro cui eraao stati inutilmente tent"<lti il raschiamento e la cauterizzazione (op. sottotenente medico di complemento di milizia mobile, D. Farenga).

Amputazioni di diti di ,nano. - Se ne eseguirono due per ferite da strappamento e le altre per carie. Io una di queste ultime si dovtLte poi disarticolare il moncone della falange amputala: due altre furono seguite da guarigione. L'esito della quarta é ignoto.

Vennero praticate:

2 nello spedale di Torino (op . maggiore Randone).

·I nello spedale d'Udine {òp. tenente Oogaro).

1 nello spedale di Roma (op. tenente Tucci).

Io quest'ultima fu_rooo amputati due diti nelle continuità della 2• falange e l'operato (un borghese) fu subito avviato allo spedale civile della Consolazione per la successiva cura.

STATE ESEGUITE DURANTE L'ANNO 1890, ECC. 1509 rono 32, tulle di ossi piccoli di mani o di piedi. Di esse 19 furono motivate da esiti di patereccio , di spi na ventosa ecc. e il3 altre da traumatismi. Tutte furono sulìsP.guite da guarigione.

Vennero praticate nei seguenti ospedali od infermerie presidiarie.

5 nello spedale d' AJessandria (op. maggiori Corva e Bocch ia). '

4 nello spedale di Genova (op. maggiore De Prati).

3 nello spedale di Brescia (op. maggiore Bianchi e capitano Pedrazzi).

2 nello speda!~ di Torino (op. maggiore Randone).

2 nell'infermeria di Venaria Reale (op . lenente Abelli).

2 nello spedale di Novara (op. maggior Semplici e capitano Grieco).

2 nello spadaie d'Ancona {op. maggiore Pascolo).

2 nello spadaie di Roma (op . maggiore Chiaiso e lenente Cervelli).

2 nello spedale di Cava (op. maggiore De Renzi).

1 in ciascheduna delle seguenti località, cioè: Savigliano (op. capitano Carta )Ianliglia); Bergamo (op. capitano Gilberti); Parma (op. tenente Palumbo ); Verona (op. maggiore Carabba); Firenze (op . capitano Curzi); Cagliari (op. capitano Nodari); Napoli (op. capitano Barecchia); Catanzaro (op. capitano Pasquale).

Oltre alla disarticolazione di ginocchio precedentemente accennata, alla quale per il motivo già detto si fece subi to succedere l'amputazione della coscia, le disarticolazioni fu-

In ordine a località, le disarticolazioni furono : 3 di pollici, 2 d'indici, 3 di mignoli, 3 multiple di diti di mano, 9 dell'ulLim::da)ange di diti di mano, 6 delle due ultime falangi di diti di mano, escluso il pollice, 4 degli ultimi quattro metacarpei con esportazione dei relativi diti, 1 di 2° metacarpeo con esportazione dell'indice, 1 d'un secondo metatarseo, di alluci ed 1 falango·falangea prima di diti di piede.

CHIRURG-ICH&

Meritano particolare menzione la disarlicolaz_ione degli ultimi quattro metacarpei per ferita lacero-co'ntusa (a Roma, in un ·borghesé; op . maggiore Chiaiso) e le tre disarticolazioni multiple, di cui una in Alessandria dei tre ultimi diti d'una mano e delle due ultime falangi dell'indice; con resezione dei capi articolari dei tre metacarpei corrispondenti e ·della ··I a falange dell'indice in caso di ferita prodotta da maccbina ad ingranaggio (op. maggiore Bocchi a); la seconda in Verona delle ultime quattro dita per identica ferita (op. mag.gio re Carabba), e la terza in Roma degli ultimi due diti, pure per ferita da identica causa in un borghese (op . tenente Cervelli).

Alcune disarticolazioni falango-falangee erano state prece dute da altre operazioni, come raschiature, amputazione, di sarticolazione d'ultima falange, ecc.; altre r.urono accompagnate da decapitazione della falange superiore.

Resezioni .

:'{e furono praticate 20 (sQpra ·18 operati) cioè:

9 di coste;

1 di spina di scapola;

1 di branca montante di mandibola;

1 di gomito;

11 d'epitroclea;

,1 d'anca; f d'osso metacarpeo; i ·di falangi;

•I di frammento di tibia fratturata.

Dei 18 operati, 11 guariro no, uno migliorò, uno mori> quattro rimasero in cura ed uno non ebbe alcun profitto.

Besezioni di coste. , - Oltre ad alcune allre di cui si

STAT~ ESEGUITE DURANTE L'ANNO 1890, ECC. 15-f 1 parlerà in seguito a proposito delle toracotomie, ne occorsero nove, tutte motivate da carie ed eseguile: 11 io Torino (maggiore. Raodone), 3 in Bologna (maggiore Imbriaco), ·I a Livorno (capitano Buooomo) , 1 a Caserta (capitano De Falco), 3 a Palermo in uno stesso ammalato, ma su tre coste diverse ed alla distanza di un mese la seconda e di otto mesi la terza (maggiore Di Fede). Durante questa lunga cura vennero in oltre spaccati ::eni fistolosi, resecati nuovamente gli estremi d'una delle coste resecate, raschiato su ascesso retrocostaìe, ecc. (7 operati guariti, uno riformato, due rimasti io cura).

Resezione parziale di spina ili scapola. - Per carie e previa spaccatura lunga 15 centimetri del relativo ascesso sintomatico. Esito non ancora stabilito (a Bologna; maggiore Im1.Jriaco).

Jlese.::ione di branca montante cli mandibola. - ln un ammalato . al quale un mese prima era stato esportato un esteso sequestro. Miglioram ento di breve durata (a Cava; maggiore De Rénzi).

Resezione di gomito. - Col processo Ollier. Esito ancora indeciso (ospedale di Torino; maggiore Randone).

Jiesezione d'epitroclea. - Con raschiatura del relativo ascesso sintomatico. Guari gione completa (Alessandria; maggiore Corva).

Resezione d'anca. - Resecata la testa del femore e quindi in 2° tempo, Taschiato l'acetabolo pure cariato. Operato morto parecchi mesi dopo per tubercolosi. (Caserta; capitano De Falco).

Resezione . - Sotto periostea della metà anteriore d'un 5° metacarpeo, con esito di guarigione. (Brescia; maggiòre Bianchi). . . .

Resez-ioni dì fcilangi. - Tre furono segmte da guar1g1ooe

'

This article is from: