MEDICA
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spiega.:ione piu verosimile di quesla febbre si deve •·icercare nPIIe alterazioni del ricambio matt>rìele. Jn alcuni casi la temperatura aurnenlò dopo la morte, ed una volte arr1vò fino a 43,1". 4. Il polso pe1· 10 più non <'ra percetllbile, quando ~i poteva numerare, era straorJìnariamente celere, piccolo, filiforme L'1tto cardiaco si poteva s~ntire col tatto o coll'orecchio, però era mollo fiacco ed in un caso irre~olare: l'ìrre.golaritu fu sempre osservata poco prima delle morte. J cambiamenti nelle condizioni del polso si dovrebbero ultr1buire all'azione tossica ùell'acido carbomco. L'acceleramento del polso osse••valo in quasi tutti i 14 casi, fino a 160 pulsazioni e sino ad essere innumerabile, notato pure nelle o~ervazioni già pubblicate, si deve aUribuire, in base alle auuali ec:perienze scientifiche, all'alta temperatura dt:l sangue. Il polso fu sempre trovato, oltrechè celere, piccolo ed appena sensibile, ciò che si deve ascrivere parte alla piccola elevatezza dell'onda sanguigna e parLe al hm1tato riempimento delle arter1e. 5. La respirazione era per !o più frequente e superficiale; in 3 casi fino all'apnea. Nella maggior parle era congiunta a rumori, slertoro~a. Analizzando in quale modo le alterazioni dl.>gli organi respl1'8loriì sopradescrille abbiano influito sopra la respirazione nel cvn~o della malattia, sembra essere indub1tabile che le aderenze totali o parz1ali di ambedue i polmoni, come pure l'aderenza completa di t:n polmone costituiscono un ostacolo essenziale alla reSJ.nrazione, favori~cono la produzione del colpo di calore ed al·celerano anche l'es1to mortale. Negli ammalati, che non presentarono alteraziow anatomicbe negli organi respiratorii , e che poterono ancora es~ere o~!!ervati per· qualche lempo negli ospedali, il modo di comportarsi della rt>spil·azione cort'l:-pondevll con quello de· 8crillo dAi fisiologi come prodotto dall'azione sui centri nervosi rh un sangue c:oprariscaldato, alla cosi dt>lla diapnea da calore; !'Ompre accompagnata da frequenza d1 polso. 6. Organi della digestione. Abbiamo gia dallo che tre maIali p•·e~eutavano i segni necroscopici di catarro inteslinole,