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PAROLA AL PRESIDENTE Non si può parlare del 2020 senza che il pensiero torni ai tanti sacrifici e le mille difficoltà affrontate nei mesi di pandemia globale. Comincio dunque dalla fine, cioè dai ringraziamenti. Siamo arrivati stremati dopo 18 mesi di pandemia, ma certamente più uniti, più forti, più consapevoli che Lo Stradello è capace di affrontare qualsiasi burrasca quando, tutti insieme, remiamo. Così è stato: un grazie sincero e sentito a tutti voi lavoratori della cooperativa, perché lo meritate. Il Bilancio del 2020 chiude dunque con un margine economico in attivo, invertendo la tendenza dell’anno precedente, ma soprattutto resta attivo il margine relativo agli aspetti sociali della vita di Stradello, alla tenuta occupazionale e all’inserimento lavorativo di persone fragili. Nonostante un generale quadro caratterizzato, prima dalla crisi economica e successivamente dalla pandemia Cocid19, abbiamo mantenuto alto il livello di attenzione nell’utilizzo delle risorse che abbiamo investito in una sempre maggiore efficace struttura aziendale, più funzionale e meglio appropriata rispetto il perseguimento degli obiettivi della Mission di Stradello. Oggi, si sono maggiormente marcati i lineamenti di un welfare “fai-da-te” in cui la famiglia si auto-organizza fornendo essa stessa l’assistenza, acquistandola sul mercato regolare o irregolare delle assistenti familiari, rivolgendosi a professionisti del settore oppure ricorrendo, soprattutto in situazioni di urgenza o difficoltà economiche, al Sistema Sanitario Nazionale, che non può più (da solo) far fronte alla crescente domanda. I bisogni sono mutati, c’è necessita di investire su nuovi modelli di residenzialità, i servizi di comunità devono stare al centro delle nostre progettazioni future, non parlo di «domiciliarità», ma di un’offerta «in rete», che migliori la qualità di vita delle persone più fragili. L’unione del terzo settore, può in questo senso dare ottime risposte, puntuali ed efficaci. Lo abbiamo potuto sperimentare in questo periodo pandemico: siamo un patrimonio di questo territorio, e non possiamo certo disperdere questo fondamentale ruolo. Noi siamo parte di questa filiera, e faremo certamente la nostra parte. A novembre di quest’anno, la Legge 381 compirà quarant’anni: una legge importante che è servita come stimolo e