Isola News 4/2022

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Un a misura di pet Natale

4/2022 News

MONGE NATURAL SUPERPREMIUM MONOPROTEIN CANE

Monge Natural Superpremium è il frutto di una consolidata esperienza nell’alimentazione dei vostri piccoli amici che prevede un’alimentazione completa e bilanciata a seconda dell’età e stile di vita dell’animale. Da oltre 50 anni Monge propone ricette gustose e con nutrienti che favoriscono il benessere quotidiano del tuo animale. Le formulazioni proposte sono state sviluppate tenendo in considerazione il peso corporeo ideale, l’età, l’attività e lo stile di vita del cane. Tutte le ricette sono il risultato della ricerca Made in Italy, grazie ai continui confronti con gli allevatori, i consumatori e i nutrizionisti, per offrire un prodotto gustoso e bilanciato. Fonti proteiche selezionate per le loro caratteristiche nutrizionali, insieme a grassi, vitamine e minerali sono i nutrienti base per ogni ricetta.

Il punto di forza di Monge Superpremium è la fonte proteica animale come primo ingrediente, associata a fonti di carboidrati rese altamente digeribili mediante il processo di estrusione. Per gli animali che necessitano di un’alimentazione specifica, Monge Natural Superpremium offre i prodotti Monoprotein, formulati ciascuno con una sola proteina di origine animale. È una gamma unica per vastità di monoproteine, come Manzo, Maiale, Anatra, Tacchino, Coniglio, Salmone, Agnello e Trota.

NOVITÀ MONOPROTEIN

Monge ha a cuore il benessere dei cani sin dalle loro prime fasi di vita. Per questo ha sviluppato nuove referenze monoprotein che vanno ad affiancarsi alla già ricca proposta di prodotti per cani puppy fino a 12 mesi:

• All Breeds Puppy & Junior Maiale con Riso e Patate 2,5/12 Kg;

• All Breeds Puppy & Junior Trota con Riso e Patate 2,5/12Kg;

• All Breeds Puppy & Junior Anatra con Riso e Patate2,5/12 Kg;

• Mini Puppy & Junior Salmone con Riso 2,5/7,5Kg.

Le nuove crocchette Monge Natural Superpremium Monoprotein per cuccioli sono formulate con un’unica fonte proteica animale come primo ingrediente, associata a fonti di carboidrati resi altamente digeribili mediante il processo di estrusione. Contengono prebiotici di ultima generazione xilo-oligosaccaridi (XOS) per il supporto del benessere intestinale. Le ricette per cani sono arricchite con riso integrale e con ingredienti superfood come i semi di girasole, naturalmente ricchi di omega-6 e vitamina E. La formulazione contiene inoltre glucosamina e solfato di condroitina per il supporto dello sviluppo articolare e un bilanciato rapporto calcio/fosforo per un regolare accrescimento delle ossa e delle articolazioni del cucciolo.

Una grande novità per cani adulti è il Monge Natural Superpremium All breeds Adult Monoprotein Tacchino con Riso e Patate (2,5/12kg). Il prodotto è formulato con un’unica fonte proteica animale, il tacchino, primo ingrediente, e con l’inclusione di carne fresca per una digeribilità e appetibilità ottimale. La ricetta è arricchita con prebiotici di ultima generazione xilo-oligosaccaridi (XOS) e riso integrale per il supporto del benessere intestinale. La formulazione contiene inoltre ingredienti superfood naturalmente ricchi di omega-6 e omega-3 come i semi di girasole e l’olio di salmone per un bilanciamento ottimale degli acidi grassi a supporto dell’integrità cutanea e lucentezza del pelo.

IL CONCETTO “MIX FEEDING”

La linea Monge Natural Superpremium dà la possibilità di abbinare i prodotti secchi e umidi con la stessa proteina animale. Gli alimenti umidi hanno il vantaggio di essere altamente appetibili e fornire una fonte extra di idratazione grazie al loro contenuto di salsa, gelatina e brodo di cottura. Quelli secchi invece apportano energia e nutrienti e sono di facile somministrazione e conservazione.

La combinazione di alimenti secchi e umidi permette di sommare i benefici di entrambi i metodi di alimentazione: è questo il “mix feeding”, per garantire il giusto apporto di gusto e nutrienti nella vita quotidiana dei nostri animali. Puoi scegliere di:

1. Somministrare gli alimenti secchi la mattina così da fornire l’energia per la giornata, e quelli umidi la sera.

2. Mischiare gli alimenti secchi e umidi nella ciotola e suddividerli in due pasti, da servire uno la mattina e l’altro la sera.

Tutte le nuove ricette Monge Natural Superpremium sono formulate senza coloranti e conservanti artificiali aggiunti, 100% garantite Made in Italy e No Cruelty Test.

www.monge.it

Sommario

L’Isola News n. 4/2022

Registrazione al Tribunale di Rovigo n.2/2016

Realizzazione: Edizioni DM Srl via Andrea Costa, 2 - 20131 Milano

Direttore responsabile: Annalisa Celeghin

Caporedattore: Stefania Colasuono

Impaginazione: Silvia Ballarin

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EDITORIALE

Un dolce regalo 4 NEWS DALL’ISOLA

Torna il concorso "Grandi Marche per Grandi Amici" 5 L’Isola dei Tesori ti regala il Calendario 2023 6

VITA A SEI ZAMPE

Coniglio e stress “natalizio”: come evitarlo? 9

CUCCIOLI IN FAMIGLIA

Giocando si impara: cuccioli e gattini “al parco giochi” 13

LA SALUTE VIEN MANGIANDO

A Natale, attenti a tavola! 15

CURA&BENESSERE

Un caldo “abbraccio” per Fido e Micio 19

COMPORTAMENTO

Il gatto e le graffiature: vizio o necessità? 24

LO SPORTELLO LEGALE

Maltrattamento e detenzione incompatibile di animali: reati punibili per legge 27

EDUCAZIONE

Tutto sul rinforzo: dimmi quando, quanto, quale 30 RAZZE

Il fascino orientale del Korat

ASSOCIAZIONI

Un’Oasi per ritrovare la felicità

SPORT CINOFILI

Canicross, esci con il tuo cane e inizia a correre

ETOLOGIA

Il gigante che ama l’acqua

ACQUARIOLOGIA

Un arcobaleno in acquario

LO SAPEVI CHE?

L’ISOLA DEI GIOCHI

Hanno collaborato: Maria Chiara Catalani, Sara Conversano, Sabrina Giussani, Federica Guattari, Stefano Mongiusti, Massimo Perla, Argentina Raggio, Claudia Taccani

Foto: Shutterstock

Per la pubblicità: L’Isola dei Tesori, via Maseralino, 23 - 35020 Pernumia (PD) Telefono: 0429-765911

Stampa: Mediagraf Noventa Padovana (PD) - Tel. 049-8991511

Contatti

Telefono: 0429-765911 Sito web: www.isoladeitesori.it Email: info@dmopetcare.it

Un dolce regalo

Cari lettori, augurando a tutti voi e ai vostri teneri pet un sereno Natale, vi lascio questa dolcissima filastrocca.

“Caro Babbo, quest’anno per Natale vorrei avere in regalo un animale e ho pensato di darti qualche consiglio per non ritrovarmi in casa il solito coniglio. Pensa che meraviglia poter fare colazione allo stesso tavolo di un famelico leone, e sarebbe veramente molto bello andare a scuola sul dorso di un cammello. Se per caso mi venisse la febbre vorrei stare sul divano con due zebre, ma non credi che sarebbe un vero sballo se sulla testa mi volasse un pappagallo? La mamma avrà il terrore, ma non fa niente! Fammi trovare tra i piedi un bel serpente o, meglio ancora, un grosso lama, che prima di dormire mi sputi sul pigiama. La notte sogno di essere svegliato sul più bello da un vivace e giocoso pipistrello e mi piacerebbe che sulla mensola del bagno fosse piazzato ben in vista un grosso ragno. Solo perché nella vasca mi fa un po’ pena non ti chiedo in regalo una balena, e siccome sono un bambino tranquillo non ti chiedo neppure un coccodrillo. Forse ho esagerato, ma facciamo questo patto: per Natale mi porti almeno un gatto!”

Editoriale 3
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News dall’Isola

e stress “natalizio”: come evitarlo? Coniglio

Vita a sei zampe
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Quando si entra in un periodo di festività è probabile che in casa si verifichino una serie di situazioni che per gli animali domestici possono essere tutt’altro che piacevoli, anzi spesso motivo di stress. A soffrirne in maniera particolare può essere il coniglio, per il quale sarà necessario adottare alcuni accorgimenti affinché possa trascorrere questo periodo nella maniera più serena possibile.

I

l coniglio è sempre più rappresentato come nuovo animale da compagnia nelle nostre case. Ha caratteristiche del tutto peculiari rispetto al cane e al gatto, in quanto per natura è molto più soggetto a turbamenti legati a cambiamenti delle abitudini e alle nuove esperienze, che lo pongono in condizione di allarme facendo sì che si spaventi molto più facilmente e consideri potenzialmente pericolosa qualunque improvvisa variante che lo riguardi.

Novità destabilizzanti

Durante il periodo natalizio, i componenti della famiglia manifesteranno già degli atteggiamenti che il coniglio percepirà come diversi rispetto alla routine quotidiana. Come accade durante i preparativi, verranno introdotti in casa, inoltre, oggetti nuovi - spostando, magari, quelli noti - ci saranno addobbi, luci e festoni che possono incuriosire, ma più facilmente agitare, il piccolo pet il quale potrebbe interpretarli come presenze estranee, minando la sensazione di sicurezza e comfort consueti.

Attenzione ad addobbi e rumori

Sarà importante, dunque, che le decorazioni, gli addobbi e l’albero natalizio vengano posizionati fuori dalla sua portata, evitando così che rosicchi i fili elettrici o ingerisca del materiale dannoso. Le luci a intermittenza, se lasciate accese al buio nell’ambiente in cui soggiorna il nostro amico peloso durante il riposo, potrebbero suscitare fastidio o stress. Ricordiamo, poi, che l’inevitabile confusione creata dai festeggiamenti in casa è già di per sé sufficiente a destabilizzarlo: cerchiamo , quindi, di evitare il più possibile i rumori forti e improvvisi, almeno tra le mura domestiche

Lasciamolo tranquillo Ospiti e invitati rappresentano, spesso, persone nuove per il coniglio che istintivamente li considererà come intrusi e potenziali minacce per se stesso e il suo ambiente: questo accade ancora di più se adul-

ti o bambini incuriositi dalla sua presenza gli rivolgeranno ulteriori attenzioni, che generalmente sono poco gradite e frustranti per questo sensibile animale. Molta attenzione andrà anche posta nell’evitare che vengano offerti o cadano accidentalmente pezzi di cibo dalla tavola imbandita od oggetti vari, come ad esempio le piccole parti dei giochini costruibili dei bambini oppure delle confezioni regalo, per far sì che non vengano ingeriti

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Per i soggetti molto anziani o con patologie croniche debilitanti più facilmente stressabili sarebbe opportuno un consulto dal medico veterinario, che potrà provvedere a fornire un supporto più specifico in base alle necessità.

Se ci sono anche altri animali?

Amici e familiari, non di rado, portano con sé anche il proprio cane: ovviamente questo può essere fonte di grande stress, non necessariamente visivo ma anche solo olfattivo o sonoro facilmente immaginare, quindi, quanto ciò che a noi può apparire come un clima di festa e sere nità, per il nostro pet potrebbe con buona proba bilità essere tutt’altro, trasformandosi in momen ti di ansia e paura (soprattutto se, di solito, è abituato a vivere in un ambiente molto riservato e tranquillo)!

Prepariamogli un posto sicuro

Come aiutarlo, allora, a vivere meglio questi pe riodi caratterizzati da momenti di maggiore con fusione? Potrebbe essere auspicabile predisporre con largo anticipo una camera, nella zona più ap partata e tranquilla della casa, dove far soggiorna re il coniglio almeno un paio di settimane prima degli eventi, cosicché abbia tempo di abituarsi al posto in cui viene confinato. L’arricchimento am bientale sarà rappresentato da tutto quello di cui normalmente si circonda e gli è familiare cioè tunnel, nascondigli, lettiera e giochini. Ovviamen te è necessario che non vi accedano persone estra nee e altri animali e che si possa garantire al no stro pet una condizione di tranquillità e riserva tezza, al riparo dal frastuono generale che con traddistingue le festività.

Allestiamo l’albero natalizio e sistemiamo decorazioni e luci in posti in cui il coniglio non riesca ad arrivare, così da evitare che rosicchi i fili o ingerisca materiali pericolosi.

Vita a sei zampe
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Cuccioli in famiglia

Giocando si impara: cuccioli e gattini

“al parco giochi”

Maria Chiara Catalani Medico Veterinario Esperto in Comportamento Animale Presidente Senior SISCA Dott. di Ricerca in Fisiopatologia e Medicina degli Animali d'Affezione Mail: mchiaracatalani@gmail.com

Il gioco è fondamentale per la crescita e lo sviluppo di cuccioli e gattini che, divertendosi, imparano a conoscere il mondo intorno a loro e apprendono diverse norme di comportamento. Vediamo quali sono i giochi e le attività ludiche più indicate per i nostri piccoli pet.

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Moltissime scienze umane come l’antropologia, la pedagogia e la psicologia ci insegnano quanto sia importante giocare, perché il gioco rappresenta una palestra di vita, una fonte di emozioni positive, un “palcoscenico” dove si possono interpretare ruoli che ci aiutano a conoscere noi stessi. Tutto questo non è vero solo per noi umani, tant’è che l’etologia e le scienze comportamentali animali ci hanno permesso di scoprire che anche per molte altre specie giocare è importantissimo durante il periodo evolutivo, ma anche in età adulta.

Cuccioli e gattini: pronti, si gioca, via! Nelle parentesi di veglia, tra un pisolino e un sogno, cuccioli e gattini attraverso il gioco conoscono il mondo, si sperimentano nelle relazioni con gli altri, crescono e sviluppano tanto i loro muscoli quanto il cervello. Giocare insieme è fondamentale per costruire una relazione profonda e gratificante con i nostri piccoli amici, a patto che sia un divertirsi insieme e non diventi un’attività esclusivamente con oggetti,

volta a sostituire le nostre attenzioni. L’attività ludica ha una funzione educativa, perciò è fondamentale saperla organizzare al meglio, pensandola come divertimento ma anche come strumento per aiutare il piccolo di casa a crescere felice ed equilibrato.

Il gioco per il cucciolo

Nel giocare, così come in tutto il resto, il cucciolo ama condividere con noi ed è incuriosito dalle novità tanto quanto da ciò che attira le nostre attenzioni. Nella scelta degli oggetti, dunque, teniamo in considerazione che toccare, guardare e prendere equivale a produrre curiosità nel nostro amico a quattro zampe : sia che si tratti di un nostro oggetto di valore che di una sua pallina, siamo noi a farlo diventare importante o meno.

Esempi per divertirci in casa…

Come farlo divertire, educandolo? Conoscendo il suo modo di approcciare oggetti, persone e il mondo che lo circonda. Spinto da una forte curiosità, ogni cucciolo istintivamente afferra e “assaggia” gli

Il gioco ha un importante compito educativo, perciò bisogna organizzarlo al meglio affinché cuccioli e gattini crescano in maniera equilibrata.

Cuccioli in famiglia
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oggetti che trova in giro per casa. L’esplorazione orale è una normale modalità di interazione col mondo per un cucciolo: non andrebbe mai inibita e ancor meno punita Usiamo, allora, questa sua propensione per proporgli giochi divertenti, che gli permettano di conoscere, sperimentare e scoprire, indirizzandolo verso oggetti commestibili oppure atossici e sicuri. Giocattoli che erogano cibo, ricerca olfattiva di oggetti o di persone – cioè, il nascondino – una caramella che nasconde uno snack appetitoso, fatta con dei fogli di

carta bianca da stracciare, scartare e portare a spasso per casa: sono tutti esempi possibili. Questo, arricchito da giocattoli in commercio e dalla nostra partecipazione, gli insegnerà a non ingerire ciò che non è commestibile, gli permetterà di sperimentare strategie di esplorazione, abbasserà la soglia di interesse per il nostro smartphone o per le nuove scarpe firmate e, soprattutto, lo farà divertire.

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Il gattino ha un istinto predatorio ed esplorativo, quindi si diverte a scovare “prede” in tane e nascondigli creati ad hoc con scatole, buste e coperte!

Il gioco ha un importante compito educativo, perciò bisogna organizzarlo al meglio affinché cuccioli e gattini crescano in maniera equilibrata.

… e all’aria aperta

All’aperto, invece, potrebbe essere divertente affiancare l’educazione di base al gioco. Ad esempio, giocando a nascondino per migliorare il “richiamo” e consolidare la sua autonomia, il “resta” perché impari a prestare attenzione prima di attraversare la strada e poi, perché no, una più banale rincorsa della pallina per rafforzare la collaborazione con noi e il desiderio di tornare vicino quando si allontana.

Come gioca il gattino?

È importante sapere che il gattino, tendenzialmente, si inventa i giocattoli in casa anche quando non ci sono. Ciò che penzola da una sedia, piccoli soprammobili, pezzetti di carta e tappi di bottiglia sono fonte di curiosità e divertimento. Non dimentichiamo che è un predatore appassionato, perciò ha bisogno di giocare alla caccia, ma è anche un enigmista che si divertirà a tirar fuori, scovare e acciuffare piccoli oggetti nascosti ad hoc! Non solo: il nostro piccolo amico è un instancabile esploratore, adora salire in alto per osservare il suo regno e coloro che ne fanno parte.

Basta poco per farlo divertire

Per far giocare un gattino avremo bisogno , quindi, di materiale semplice (come scatole, scatoloni, buste di carta senza manici, copertine leggere), che diventerà facilmente un divertentissimo scrigno dentro il quale trovare prede immaginarie : palline di carta o di alluminio, topolini di peluche e piccoli snack. Se, poi, arricchiremo la casa di mensole e mobili da usare come fossero una foresta domestica, daremo al nostro pet la possibilità di esplorare l’ambiente, valorizzando le sue grandi doti di atleta.

Educare, giocando

Con un buon arricchimento, i giusti giocattoli e una relazione che dà spazio alla sua felinità, evitando di esaltare comportamenti predatori mal diretti, anche per il gattino il gioco sarà dunque un insegnamento! Imparerà, tra le altre cose, che le unghie sono utili strumenti di arrampicata, la bocca è fondamentale per sgranocchiare e che le nostre mani coccolano o muovono oggetti, ma non sono i giocattoli da acciuffare!

12 Cuccioli
in famiglia

Medicina comportamentale Nutrizione e dietetica clinica del cane e del gatto

Mail: federicaguattari@hotmail.com

A Natale,

attenti a tavola!

Le festività natalizie, si sa, portano con sé una maggiore voglia di “sgarrare” a tavola che, spesso, coinvolge anche i nostri pet. Attenzione, però: molte prelibatezze possono essere davvero pericolose per cani e gatti. Vediamo, allora, quali cibi evitare e con quale (piccola) concessione possiamo renderli felici.

Il Natale è tipicamente uno di quei periodi dell’anno in cui le nostre cucine sono più attive, ci si riunisce in famiglia, si passa più tempo in casa e ci si concede qualche strappo alla dieta. Questo, di solito, si traduce in qualche chilo in più sulla bilancia e un po’ di acidità di stomaco, ma per i nostri cani e gatti le conseguenze di un’alimentazione fuori controllo potrebbero essere ben peggiori. Infatti, molti degli alimenti che compaiono sulle tavole natalizie contengono ingredienti potenzialmente molto pericolosi per

i pet. Vediamo quali sono i cibi banditi dalle ciotole e perché.

Pandoro e panettone? No, grazie!

Iniziamo con panettone, pandoro e lievitati in genere: questi dolci contengono un’elevata quantità di zuccheri, grassi, coloranti, conservanti e aromi che li rendono ipercalorici e spesso difficilmente digeribili . Il panettone, inoltre, contiene l’uvetta, frutto che ricordiamo essere tossico per i nostri amici animali!

13 La salute vien mangiando

Niente cioccolato

Tra i cibi vietati rientrano anche il cioccolato e tutti gli alimenti che lo contengono, seppur in minime percentuali: il cioccolato , infatti, contiene una sostanza, la teobromina, che causa un’intossicazione potenzialmente letale . La teobromina è contenuta maggiormente nella varietà fondente, ma può essere presente in quantità pericolose anche in altri tipi di cioccolato che, quindi, non dovrebbe mai essere somministrato al cane o al gatto, né lasciato incustodito sulle nostre tavole.

I frutti da evitare

Per quanto riguarda, invece, fichi secchi e datteri possiamo dire che, sebbene questi frutti non siano direttamente tossici per gli animali, contengono un quantitativo di zuccheri molto elevato ed estremamente concentrato e l’ingestione può dare luogo a fermentazioni intestinali acute e coliche addominali fortemente dolorose

Attenzione agli scarti

Ossa e lische di pesce, infine: questi scarti del pranzo natalizio non dovrebbero mai essere dati a cani e gatti, né crudi, né cotti. Indipendentemen te dalla carne o dal pesce da cui provengono, possono frammentarsi o scheggiarsi, provocando danni all’ap parato gastrointestinale che potrebbero condurre il pet anche alla morte.

Qualche piccola concessione Dunque, qualche piccolo eccesso può essere tollera to anche nella dieta dei nostri amici pelosi, ma prestando sempre attenzione agli ingredienti utilizzati e a eventuali patologie presenti. Infatti, alcune di esse come il diabe te, l’insufficienza renale o le malattie gastroenteriche necessitano di una gestione alimentare rigorosa che non può ammettere “sgarri”. Per quanto riguarda, in vece, altri cibi, possono essere utilizzati come snack (in piccole quantità) frutta secca come mandorle o noccio le, yogurt bianco preferibilmente delattosato, frutta fresca e formaggio grana stagionato.

Biscotti natalizi “a misura di pet”

Per festeggiare il Natale con i nostri pet possiamo preparare per loro degli ottimi biscotti casalinghi, di cui vi lascio la ricetta.

INGREDIENTI:

100 g farina di mais fine, 50 g farina 00, 25 g formaggio grana, 1 uovo, 20 g olio di semi di girasole

PREPARAZIONE:

1. Mescolare le farine e il formaggio grana grattugiato. Aggiungere l’uovo e l’olio di girasole e impastare fino a formare un panetto morbido, ma compatto. Se l’impasto dovesse risultare troppo secco aggiungere uno o due cucchiai di acqua.

2. Dividere l’impasto in piccole palline e schiacciarle tra le mani ottenendo dei dischetti dello spessore di 3-4 millimetri. In alternativa, stendere l’impasto con un matterello e utilizzare un coppapasta per dare ai biscotti la forma desiderata.

3. Cuocere i biscotti in forno ventilato a 180° C per 15-20 minuti.

La salute vien mangiando
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Un caldo“abbraccio” per Fido e Micio

A cura dell’avvocato Claudia Taccani Responsabile Sportello legale OIPA Italia (Organizzazione Internazionale Protezione Animali)

Nella stagione invernale, assicuriamoci che anche i nostri cani e gatti riposino al caldo e nella massima comodità, affinché possano godere appieno del tepore domestico durante i mesi più freddi dell’anno.

Il riposo, si sa, è uno degli aspetti fondamentali per il benessere dei nostri amici a quattro zampe che in inverno, proprio come noi, potrebbero aver bisogno di una maggior protezione dal freddo . A venire in nostro aiuto ci sono diversi prodotti e accessori, pensati per regalare ai pet momenti di relax all’insegna della comodità e di temperature piacevoli!

Per chi ama la cuccia Una delle soluzioni più ricercate e apprezzate sia dai cani che dai gatti è, senza dubbio, la cuccia: ne esistono di diverse tipologie e dimensioni, da scegliere a seconda della taglia e delle preferenze del pet . L’importante è che siano confortevoli, morbide e calde nonché pratiche, sicure e resistenti.

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Cura&Benessere

Dettagli che fanno la differenza Ecco, allora, che è bene prestare attenzione ad alcune importanti caratteristiche, come i materiali di cui sono composte: per tenere al caldo Fido e Micio, in particolare, si può optare per una cuccia ben imbottita e aggiungere una morbida coperta di pile o flanella, che avvolga il nostro amico peloso in un tenero abbraccio . E, a proposito di copertine, non dimentichiamo che esistono anche quelle termiche autoriscaldanti in grado di mantenere al caldo il pet, grazie alla parte in pelliccetta sintetica e la fodera in poliestere che isola la coperta dal pavimento freddo e trattiene il calore corporeo dell’animale, rilasciandolo gradualmente durante il giorno.

Le coperte sono piuttosto pratiche, perché comode da portare in viaggio o in auto, tenendo così sempre al caldo il nostro pet durante gli spostamenti.

A tutto relax

A regalare comodi e piacevoli riposini a cani e gatti, nel tepore domestico, ci sono inoltre i cuscini - che garantiscono la massima morbidezza grazie alle loro imbottiture - e i materassini, ideali da sistemare sulla brandina o per terra , per un comfort assicurato. Anche questi accessori puntano alla funzionalità: sono particolarmente pratici, infatti, per la pulizia perché solitamente impermeabili, sfoderabili e realizzati con materiali lavabili in lavatrice.

Cura&Benessere
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Esistono diverse tipologie di cucce: per i cani, ad esempio, quelle a divanetto o ciambella; per i gatti, invece, quelle a igloo o piramide.

ti per voi Scel

Comfort, sicurezza e la garanzia di materiali Made in Italy di qualità: i prodotti e gli accessori della linea Petup dedicati al riposo del tuo amico a quattro zampe sono disponibili in diverse fantasie, tutti studiati per assicurarti la massima praticità di utilizzo e lavaggio.

Ecco alcune proposte:

PETUP CUCCIA EASY CON CUSCINO

Morbida cuccetta imbottita con soffice cuscino estraibile. Disponibile in diverse misure e fantasie.

PETUP IGLOO

Soffice cuccetta ovale imbottita, in cotone, con cuscino estraibile. Disponibile 40x40cm, in diverse fantasie. Ideale per gatto.

PETUP LINEA PLUS Soffici e calde cucce ideali per l’inverno. Disponibile in diverse misure e fantasie.

PETUP CUSCINO OVALE

Morbido cuscino in tessuto lavabile a 30°. Disponibile in diverse misure e fantasie.

PETUP COPERTA IN PILE

Morbida coperta in pile, per garantire comfort e calore al pet. Lavabile in lavatrice a 30°. Disponibile nei formati 50x75 cm e 70x100 cm.

Prodotti esclusivi L’Isola dei Tesori

PETUP CUCCIA SOFT

Morbida cuccetta ovale imbottita, in cotone e con cuscino estraibile. Disponibile in diverse misure e fantasie.

PETUP CUBO BASIC

Morbida cuccetta imbottita con oblò per l’entrata e cuscino estraibile. Disponibile in diverse misure e fantasie. Ideale per gatto.

PETUP BORSA SEMIRIGIDA BASIC

Pratica borsa in cotone imbottita di morbida ovatta, con moschettone di sicurezza all’interno. Disponibile in diverse misure e fantasie.

PETUP MATERASSINO BRANDINA BASIC

Morbido materassino dotato di elastici laterali per coprire la brandina del cane. Disponibile in diverse misure e fantasie.

PETUP COPERTA IN FLANELLA

Soffice coperta in flanella, che avvolge in un caldo abbraccio il pet. Lavabile in lavatrice a 30°. Disponibile nei formati 60x80 cm e 100x200 cm.

e le graffiature: vizio o necessità? Il gatto

Sabrina Giussani

Medico Veterinario Esperto in Comportamento Animale e in Interventi Assistiti con Animali (IAA) Diplomato Medico Veterinario Comportamentalista ENVF Master in Etologia applicata e Benessere animale Past President SISCA Mail: sabrinagiussani@yahoo.it

Sedie, divani, porte e vari oggetti di casa vengono spesso presi di mira dal gatto: ma qual è il significato delle graffiature? E come possiamo intervenire per salvaguardare l’arredamento domestico?

Comportamento
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Il gatto si “orienta” nell’ambiente grazie alle informazioni raccolte con la vista, l’udito, l’olfatto, il tatto e il gusto. Inoltre, odori e feromoni gli permettono di comunicare con i propri simili e con gli esseri umani.

L’importanza dei feromoni

I feromoni, in particolare, sono sostanze chimiche utilizzate dagli animali e dalle piante per trasmettere molteplici informazioni. Le ghiandole poste nella pelle dell’intero corpo del felino e nelle mucose attorno agli orifizi naturali ne secernono numerosi, ma ad oggi ne sono stati identificati e studiati solo alcuni. Per esempio, i feromoni di adozione sono disciolti nel liquido amniotico che avvolge i piccoli durante la gravidanza: alla nascita, la loro percezione favorisce le cure materne. Invece, quando il piccolo felino sfrega le guance sugli oggetti, come gli spigoli dei muri o le gambe dei mobili, lascia i feromoni facciali chiamati frazione 3: queste sostanze identificano gli oggetti che il gatto conosce e fanno parte dell’ambiente in cui vive.

Comportamento 20
Il gatto depone le graffiature anche quando è agitato, così da tornare a uno stato di calma.

L’agave sisaliana (chiamata sisal), secondo recenti studi, è il materiale che il gatto preferisce “grattare” rispetto ai tappeti, al cartone e al legno.

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Comunicare con le graffiature

Le graffiature sono un messaggio composto da segnali visivi e feromonali: le linee parallele lasciate dalle unghie e i feromoni interdigitali secreti dalle ghiandole poste tra le dita del gatto “marcano” come quando noi usiamo un evidenziatore colorato per mettere in rilievo una frase importante. La maggior parte dei gatti preferisce graffiare superfici e oggetti verticali, mentre altri anche quelle orizzontali, posti bene in vista all’interno delle stanze dell’abitazione; gli studi realizzati fino ad ora non hanno chiarito la differenza tra i due tipi di segnale.

I “tiragraffi” preferiti dai gatti

Le graffiature e i feromoni interdigitali, dunque, hanno la funzione di lasciare una traccia visiva e chimica. Gli ambienti preferiti sono le zone di passaggio o i supporti nei pressi dei luoghi di riposo: il bracciolo del divano che si trova nel crocevia salottoporta finestra che si affaccia sul balcone, la seduta di paglia delle sedie in cucina o lo zerbino davanti alla porta d’ingresso, ad esempio. Le tracce del pet indicano così ai gatti conviventi, reali o “virtuali”, la presenza di “luoghi strategici” di passaggio o di relax.

Soluzioni per “salvare” la casa

In commercio sono presenti appositi substrati verticali e orizzontali per preservare l’arredamento dell’abitazione dagli “attacchi felini”: il mio consiglio, comunque, è di scegliere sempre i graffiatoi secon-

I piccoli, ad eseminiziano a deporre le graffiature intorno ai quattro, dapprima durante il gioco e in seguito come segnale comunicativo vero e proprio. È opportuno, quindi, acquistare un supporto verticale a torret, così da evitare incidenti poiché i gattini sono ancora poco esperti nei salti

I gatti adulti, invece, hanno bisogno di almeno due strutture verticali all’interno dell’abitazione, a più pali alti anche fino al soffitto: la robustezza della struttura dev’essere proporzionale al peso del pet, pena la caduta del graffiatoio. Questi “alberi moderni” non solo permettono al felino di arrampicarsi, ma anche di passare il tempo osservando ciò che accade nel mondo quando sono collocati vicino a una finestra.

23 Comportamento

MALTRATTAMENTO e detenzione incompatibile di animali: reati punibili per LEGGE

Maltrattare qualsiasi specie animale è un reato punibile per legge. Raccontiamo qualche caso finito a processo, ricordandovi l’importanza di segnalare alle Autorità competenti eventuali situazioni di maltrattamenti, per garantire a tutti gli animali la sicurezza, il rispetto e l’amore che si meritano.

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Claudia
Lo
cura dell’avvocato
Taccani Responsabile Sportello legale OIPA Italia (Organizzazione Internazionale Protezione Animali)
sportello legale
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Purtroppo, l’esperienza insegna che troppo spesso gli animali sono vittime innocenti di condotte crudeli o, talvolta, anche solo dettate da superficialità, ma con conseguenze anche gravi. Senza entrare in dettagli normativi, è bene sapere che esistono reati, previsti e puniti per legge, che si configurano quando un soggetto arreca un danno (morte o lesione psico-fisica) a un animale, a prescindere dalla relativa tipologia.

Un caso finito in aula

In questo spazio raccontiamo qualche caso approdato nelle aule giudiziarie nei cui processi, frequentemente, OIPA Italia partecipa attivamente come parte civile per chiedere giustizia. Tempo fa, il Tribunale di Ivrea ha condannato, con sentenza definitiva, una donna per aver tenuto un cane di razza American Stafforshire legato con il guinzaglio alla ringhiera del cortile di casa, confiscando l’animale che è stato poi affidato alle amorevoli cure di un rifugio. In questo caso, il quattrozampe era stato sequestrato grazie all’intervento delle guardie eco zoofile dell’OIPA, con successivo procedimento penale.

I danni psicofisici riportati

Nel processo era stato provato che la condotta dell’imputata aveva provocato al cane delle lesioni al collo: essere tenuto perennemente legato a una lunghezza così corta, senza possibilità di movimento, lo aveva reso molto nervoso con comportamenti aggressivi e, inoltre, riportava sul collo una lesione alopecica arrossata, provocata appunto dalla costrizione.

La legge tutela tutti gli animali Ma attenzione, non soltanto cani e gatti sono tutelati per legge: il maltrattamento di un animale si configura, infatti, a prescindere dalla specie. La Corte di Cassazione, ad esempio, ha confermato la condanna nei confronti di un allevatore in quanto, a seguito di un controllo durante il trasporto dei suoi asini, veniva riscontrato che alcuni faticavano a deambulare e addirittura a reggersi in piedi, a causa delle unghie troppo lunghe in assenza, prolungata, dell’intervento del maniscalco. Casi di questo tipo possono e devono essere segnalati all’Autorità competente, per effettuare gli opportuni controlli e tutelare un animale in pericolo.

L’Organizzazione internazionale protezione animali (Oipa) è stata fondata nel 1981 ed è nota come la prima confederazione internazionale di associazioni animaliste e protezioniste. Oggi, l’Oipa è presente sui cinque continenti con oltre 200 leghe-membro sparse in 61 nazioni. In Italia è attiva con 110 sezioni locali

Sito web: www.oipa.org Facebook: oipaonlus Sportello Legale OIPA Email: sportellolegale@oipa.org

Il Codice Penale prevede diverse sanzioni per il maltrattamento di un animale, a seconda della gravità e dei danni arrecati: l’art. 544 bis punisce il delitto di uccisione con la reclusione da 4 mesi a 2 anni; l’art. 544 ter punisce il delitto di maltrattamento con la reclusione da 3 a 18 mesi o con una multa da 5.000 a 30.000 euro; l’art. 727 punisce la detenzione incompatibile e l’abbandono con l'arresto fino a 1 anno o con una ammenda da 1.000 a 10.000 euro.

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Tutto sul rinforzo: dimmi quando,

quanto, quale

Il cucciolo va premiato al momento giusto e con la corretta intensità, scegliendo la modalità di gratificazione più adatta al singolo soggetto in quel frangente.

Massimo
Educazione 27

Affinché il cucciolo (ma anche il cane adulto) ripeta un comportamento corretto, sia che glielo abbiamo chiesto noi, sia che ce l’abbia proposto lui (e a noi piaccia), dobbiamo usare lodi e premi. È fondamentale, però, agire tempestivamen te, senza ritardi, sfruttando la tipologia di rinforzo migliore per il singolo soggetto in un dato momento da elargire con la corretta intensità.

Obiettivo: (solo) coccole

Possiamo rinforzare un comportamento, ovvero premiarlo incentivandone la ripetizione, non per forza scegliendo il cibo, ma anche attraverso il gioco o il contatto sociale, cioè la voce e le coccole. Ogni pet ha le proprie preferenze, che il proprietario deve imparare a conoscere per massimizzare i risul tati. D’altro canto, è anche vero che la modalità da coltivare di più sarebbe in ogni caso quella sociale, specie nell’ottica di liberarci - dopo le prime fasi di costruzione di un esercizio - di cibo o giochi, che nella vita di tutti i giorni non sempre avremo con noi.

Per un buon appetito

Quando un cane rifiuta un premio in cibo ci sta dicendo che prova del disagio (che ne inibisce l’ap petito) o che di appetito non ne ha e/o che il premio non è abbastanza allettante. Valutati sovrappeso, intolleranze, allergie o altre condizioni a cui pre-

stare attenzione, il bocconcino dovrebbe essere più succulento possibile e non consistere, ad esempio, nelle crocchette del pasto. Se il soggetto non soffre di gastrite e non sussistono altre controindicazioni, un trucco per riportarne l’attenzione sui premi è quello di fargli osservare il digiuno nelle ore precedenti al lavoro.

Le regole del gioco Se il cucciolo continua a rifiutare il premio in cibo, a questo punto valutiamo le altre strade. L’apprezzamento del gioco dipende dalla tipologia di cane, perché qualcuno manifesta istinti predatori maggiori rispetto agli altri nei confronti di oggetti in movimento, come palline o tira e molla. Il gioco , però, tanto più se troppo entusiasmante, non è adatto a premiare qualsiasi esercizio, soprattutto nel caso di lavori statici e di precisione come quelli richiesti dai comandi di posizione. Il contatto sociale, invece, è sempre indicato, sia da solo sia a precedere, ad esempio con un “ Bravo!”, gli altri tipi di premi.

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Qualche soggetto apprezza una tipologia di premio (cibo, contatto sociale o gioco), ma non l’altra e, nel caso di cani che le amino tutte e tre, sarà utile scoprire in che ordine di gradimento.

Affinché

Mai scontati

Affinché mantengano il loro valore, i rinforzi non vanno usati a sproposito: i giochi non vanno lasciati alla mercé del cane che, in tal caso, perderebbe interesse nei loro confronti. Anche diversificare i bocconcini nella quantità e nella tipologia stimola il suo interesse: ogni tanto un biscottino, altre volte un pezzo di wurstel, in qualche caso niente e in altri un super premio. In qualche caso niente? Già! Affinché il rinforzo funzioni, è corretto elargirlo sempre finché Fido non abbia consolidato il comando (altrimenti il comportamento che non si premia ogni volta si estinguerebbe), poi, però, bisogna diradare, premiando “a rapporto e tasso variabile” (per esempio prima ogni tre, poi ogni cinque volte, e così via), evitando uno schema prevedibile (come “uno sì e uno no, uno sì e uno no”) e non elargendo sempre lo stesso premio.

Educazione 29
il cane capisca cosa vogliamo comunicargli, il premio va concesso con tempismo rispetto a ciò che Fido ci propone o a come risponde alla nostra richiesta.

Il fascino orientale del Korat

Affettuoso e socievole, il Korat ha un carattere forte e indipendente. Dall’aspetto elegante e raffinato, nella cultura orientale è considerato un portafortuna.

Il suo nome deriva dalla terra di origine, la Thailandia, dove il Korat è chiamato anche “Si-Sawat”, portafortuna. La presenza di questa razza al di fuori del continente asiatico inizia sul finire degli anni ’50 del secolo scorso, quando la prima coppia di gatti Korat arriva negli Stati Uniti; a partire dagli anni ’70, invece, si vedono i primi esemplari in Gran Bretagna e da qui, poi, negli altri Paesi europei.

Elegante e magnetico

I gatti di questa splendida razza sono di media grandezza e hanno un corpo muscoloso ma aggraziato e proporzionato. La loro particolarità riguarda la testa, dalla forma triangolare, che ricorda un cuore delimitato nella parte superiore dalle arcate sopraccigliari e in quella inferiore dal muso lievemente appuntito. Gli occhi sono molto grandi e rotondi, di un colore verde intenso che regala al Korat uno sguardo magnetico, mentre le orecchie sono larghe alla base e più sottili e arrotondate in punta

Mantello corto e soffice

Il mantello del Korat è corto e morbido, privo di sottopelo. L’unico colore ammesso è il silver blue e, anche in questo caso, possiamo notare una caratteristica particolare: il mantello, infatti, è caratterizzato da riflessi argentati. Questo accade perché ogni pelo presenta tre sfumature: chiaro alla radice, più scuro nella parte centrale e pressoché trasparente in punta, che consente uno speciale effetto brillante.

Dolce e… autoritario Questo splendido gatto ha un carattere molto affettuoso ed è alla costante ricerca di coccole. Si lega tantissimo alla propria famiglia umana e va d’accordo con i bambini. Intelligente, socievole, giocherellone e atletico (potete vederlo spesso fare grandi salti) ha, però, anche un’indole piuttosto forte e autoritaria : è difficile, infatti, che rinunci ad avere l’ultima parola, sia con le persone che con gli altri animali!

Razze
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Sara Conversano

Testa:

a forma di cuore, delimitato in alto dalle arcate sopraccigliari e in basso dal muso appuntito

Orecchie: grandi e con le punte arrotondate

Occhi: grandi e rotondi, di colore verde intenso

Corpo: grandezza media, muscoloso e proporzionato

Mantello:

corto e sottile, senza sottopelo; unico colore ammesso è il blu

Coda:

spessa alla base e più sottile in punta

Zampe: lunghezza media; quelle posteriori più lunghe di quelle anteriori
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Deliziosi, completi, sani... PER OGNI MOMENTO DELLA GIORNATA

Un’Oasi per ritrovare la felicità

L’Oasi Felina di Pianoro, in provincia di Bologna, è una struttura gestita dall’associazione Una Zampa sul Cuore, che ogni giorno si prende cura di numerosi gatti in difficoltà. L’obiettivo dei volontari, infatti, è di far sì che i piccoli ospiti del gattile possano ritrovare la felicità e vivere una nuova vita piena di amore. Ne abbiamo parlato con Antonio Dercenno, il presidente dell’associazione.

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Com’è nata la vostra associazione?

Una Zampa sul Cuore nasce a fine 2011: eravamo, in realtà, già volontari dell'Oasi Felina di Pianoro ma, quando la persona che dirigeva il gattile ha deciso di lasciare, un nutrito gruppo di noi si è costituito velocemente in associazione per richiedere di subentrare nella gestione, cosa che è avvenuta da gennaio 2012. La scelta del nome non è stata meditata a lungo, anche in questo caso è successo tutto rapidamente: col senno di poi, lo ammettiamo, avremmo potuto scegliere un nome che non fosse già presente in giro per il paese, perché questo ci ha fatto confondere spesso con altre realtà e creato qualche difficoltà. Sin dalla nostra nascita abbiamo deciso, comunque, di dedicarci in maniera particolare alla struttura: i gatti venivano già tenuti molto bene dalla precedente gestione, perciò abbiamo solo dovuto proseguire il suo operato, ma il gattile era fatiscente e inadeguato, e questa scelta ha condizionato il nostro futuro e la nostra storia.

Di chi vi prendete cura quotidianamente nell’Oasi Felina di Pianoro e quali sono i vostri obiettivi?

Come dicevo, sin dall'inizio ci siamo impegnati per rendere l'Oasi più accogliente e maggiormente funzionale, infatti nel corso di questi anni abbiamo gradualmente abbattuto tutto quello che vi era di vecchio e lo abbiamo ricostruito in maniera più efficiente. Ci occupiamo di gatti abbandonati, maltrattati, malati o che sono stati sequestrati dalle autorità a causa delle cattive condizioni in cui venivano tenuti Abbiamo sempre avuto una particolare vocazione per salvare gatti malati di cui altri non riuscivano a prendersi cura, per questo nella ristrutturazione abbiamo costruito un’enorme infermeria che fun-

geva da vero e proprio ospedale per gatti. Purtroppo, nell'ottobre del 2021, proprio qualche mese dopo terminata la costruzione, un incendio (della cui natura non si è mai riusciti ad accertare le cause) ha distrutto quella struttura insieme a oltre il 50% dell'Oasi stessa, mettendoci in ginocchio. Da tale vicenda abbiamo imparato, però, che la generosità e la solidarietà umana talvolta sono sconfinate, e le persone che ci hanno teso una mano sono state davvero tantissime, al punto che dopo soli alcuni mesi è iniziata la ricostruzione che ha già visto ad oggi rientrare in funzione una nuova infermeria-ospedale più grande, più bella e più funzionale della precedente. Qui curiamo 15 gatti ogni giorno, poiché 15 è il numero di “posti letto” di cui l'infermeria dispone. Sicuramente questa struttura, insieme ad altre caratteristiche, rende l'Oasi Felina di Pianoro un gattile unico nel suo genere.

La vostra squadra è composta da volontari: quali attività svolgete? Vi avvalete anche dell’aiuto di figure professionali? Noi ci occupiamo di tutto ciò che riguarda l'accudimento dei gatti: una struttura che arriva a ospitare sino a 120/140 animali non può essere gestita come i pochi gatti che si possono avere in un appartamento! In un gattile la cura dell'igiene non è solo essenziale, ma può fare la differenza tra la vita e la morte, poiché il rischio di epidemie è molto alto: per questo le attività principali sono proprio la cura dell'igiene, che avviene attraverso pulizie continue, e l'osservanza di rigide regole di comportamento. Usiamo solo ciotole in acciaio oppure usa e getta, abbiamo lettiere in acciaio nelle zone più a rischio, disponia-

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mo di lavatoi separati a seconda di cosa si debba lavare, di una lavastoviglie igienizzante e molte altre attrezzature per l'igiene e la pulizia. Ci avvaliamo dell'opera di una veterinaria, che a sua volta fa ricorso alla consulenza di specialisti specifici per patologie particolari (oculista, oncologo, odontoiatra, etc.). In Oasi è presente 5 giorni a settimana, inoltre, un tecnico veterinario che cura le terapie dei gatti convalescenti. Disponiamo, infine, di un “reparto” di terapia intensiva per ossigenoterapia.

Può raccontarci la storia di qualche vostro piccolo ospite che vi ha particolarmente emozionato?

Abbiamo due storie che non potremo mai dimenticare, una molto bella e una molto triste. La prima è la storia di Opel, un gattino salvato dai vigili del fuoco poiché imprigionato nel motore di un furgone modello Opel, da cui nasce il suo nome. Il micio, una volta curato, si è mostrato in tutta la sua meraviglia e ha trovato adozione in una famiglia, ma subito dopo ha manifestato i sintomi della FIP, una malattia felina che non lascia vie di scampo e uccide in poche settimane. Avevamo sentito parlare di una cura sperimentale, il cui farmaco non era autorizzato ed era irreperibile in Italia, e inoltre era molto costosa: per questo abbiamo lanciato una raccolta fondi, siamo riusciti a reperire il farmaco attraverso la Cina e, oggi, Opel è un gatto adulto che rende felice la sua famiglia adottiva, è circondato di affetto e gioca con gli altri gatti. Grazie a quella stessa terapia, inoltre, abbiamo salvato oltre 200 mici! La seconda storia, invece, ci ha lasciato una ferita profonda ed è quella di 8 gatti che nell'incendio di cui abbiamo parlato prima hanno perso la vita . Erano tutti felini che stavamo salvando da una situazione molto difficile, poiché si trovavano ricoverati nella nostra infermeria in attesa di una seconda possibilità. Oggi ad Ametista, Gigetto, Theo, Trico, Alexis, Lauretta, Ginger e Ana-

stasia sono dedicati un monumento e uno spazio verde del nostro gattile, ma prima ancora che su quella pietra, i loro nomi resteranno per sempre scolpiti nei nostri cuori

Come si può aiutare l’associazione?

Per aiutare strutture come la nostra c'è solo l'imbarazzo della scelta: di sicuro quella di maggior valore è di dedicarci 4 ore alla settimana facendo volontariato, ma se non si ha tempo si può decidere di adottare a distanza un gatto, fare una donazione per aiutarci a proseguire la ricostruzione, portarci del cibo di qualità per i mici convalescenti e molti altri modi che trovate sul sito “www.oasifelinapianoro.it”. La nostra è una struttura aperta, si può visitare 7 giorni su 7 ed è possibile vedere ciò che facciamo e come lo facciamo; se si ha desiderio e possibilità di adottare un micio, da noi siete nel posto giusto!

Contatti

Indirizzo dell’Oasi: via Fondovalle Savena 40065 Pianoro (BO)

Email: info@oasifelinapianoro.it Telefono: 3929008001

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Canicross, esci con il tuo cane e inizia a correre

Una disciplina sportiva sempre più praticata, quella della corsa campestre con Fido, con bei risvolti sulla salute e sull’affiatamento del binomio.

Chi ha detto che andando di corsa non si possa assaporare la magia di certi momenti?

Tempo di scoprire e praticare il Canicross durante le vostre uscite con Fido, e il binomio ci guadagnerà non solo in termini di salute e benessere ma, soprattutto, di complicità. Iniziare è facile, ma non prendete sottogamba certi consigli per farlo in sicurezza, soprattutto quelli sulla corretta attrezzatura da usare, sui giusti terreni da calpestare e sulle migliori stagioni in cui allenarsi e, perché no, anche gareggiare alla conquista di belle soddisfazioni di coppia.

Benvenuto,

inverno!

Se c’è un periodo dell’anno atteso da chi pratica il Canicross, la corsa campestre con il cane, è quello dell’autunno e dell’inverno: implicando un abbassamento delle temperature, le rispettive stagioni rendono sicuro questo sport che, invece, si sconsiglia quando caldo e/o umidità iniziano a fiaccare Fido perché, ricordiamolo, il suo organismo non è tutelato da un’efficiente sistema di dispersione del calore. In Italia, la stagione degli allenamenti più assidui e, volendo, anche delle competizioni è iniziata lo scorso ottobre e si chiuderà in primavera, con qual-

Sport cinofili 36

che eccezione nei mesi successivi grazie al Dog Trail, la corsa in altura (e, dunque, al fresco), o al Dog SwimRun, multidisciplina che aggiunge al running l’elemento acqua: si corre e si nuota a tratti alterni in mare o nei laghi.

La divisa dei runner Per correre in sicurezza, conduttore e, davanti a questo, il cane dovranno usare l’attrezzatura corretta: una speciale cintura per l’uomo , studiata in modo da procedere con le mani libere, a cui collegare una linea ammortizzata da 1,5 m, che in massima estensione arriverà ai 2 m. All’altra estremità sarà

tuato dallo sleddog, lo sport delle slitte, che ne salvaguarda la salute durante l’attività, disegnato ad hoc in maniera tale da non premere sui tessuti molli né limitare il movimento delle spalle. A voi serviranno delle scarpe da trail running, la corsa off road, perché è solo su terreni sterrati che Fido può correre senza lesionarsi i polpastrelli o impattare malamente sulle articolazioni, come invece potrebbe accadere se procedesse sull’asfalto.

(Quasi) tutti nati per correre Prima di iniziare a praticare il Canicross sarebbe opportuno sottoporre il vostro amico a una visita veterinaria in cui si possa scongiurare qualsiasi controindicazione all’attività fisica, specie patologie a carico del sistema cardiocircolatorio e dell’apparato muscoloscheletrico. La razza o, nel caso dei meticci, la morfologia in generale, oltre all’età e allo stato di salute, giocano un ruolo fondamentale nella scelta di correre o meno con il vostro cane e, se sì, quante volte alla settimana e per quanti km . Alcuni soggetti brachicefali che respirano e, dunque, termoregolano a fatica potrebbero risentirne; chiedete sempre prima un parere al vostro veterinario di fiducia. Se Fido è giovane, aspettate che abbia completato lo sviluppo osteoarticolare prima di sottoporlo a corse di un certo impegno. In ogni caso, prima del compimento dei 18 mesi non potrà partecipare alle gare.

Attenzione ai luoghi in cui correre: evitate le strade asfaltate e, per preservare polpastrelli e articolazioni di Fido, scegliete terreni

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Credits foto: Massimo Mazzasogni

È uno dei mammiferi più grandi del mondo e ama trascorrere la maggior parte del giorno nei corsi d’acqua, al riparo dal caldo e dai forti raggi solari africani. Nonostante la sua mole, l’ippopotamo sa essere piuttosto agile e veloce, soprattutto quando deve difendersi da chi minaccia la sua sicurezza.

Il gigante che ama l’acqua

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Sara Conversano

L’hippopotamus amphibius, che fa parte della famiglia degli hippopotamidae insieme a quello pigmeo, vive nelle zone centro meridionali dell’Africa, in prossimità di fiumi, laghi e acquitrini. Il suo nome deriva dal greco e significa cavallo di fiume: un rimando alla sua passione per l’acqua e alla sua sorprendente agilità nel correre e nuotare.

Un animale “di peso”

L’ippopotamo è uno dei mammiferi più grandi al mondo, terzo soltanto all’elefante e ad alcuni rinoceronti: il maschio ha una lunghezza di circa 4 metri ed è alto 150 cm al garrese; impressionante il peso, di media intorno alle 1,5-2 tonnellate, che possono arrivare a 3 negli esemplari più grossi. La sua pelle è quasi totalmente glabra (ci sono pochi peli sulle orecchie, sul muso e sulla coda) e, per evitarne l’essiccamento, l’ippopotamo trascorre la maggior parte del giorno in acqua, così da proteggersi dal caldo sole africano.

Agile e veloce

Nonostante la sua stazza, questo magnifico mammifero - a differenza di quanto si possa immaginare - può essere piuttosto “atletico”: quando deve difendersi da qualche nemico, infatti, riesce a correre anche fino a una velocità di 40 km orari! Non solo: è un bravo nuotatore e si sposta piuttosto facilmente in acqua grazie alle zampe, dotate di quattro dita. In realtà, i suoi nemici naturali sono pochi, perché è considerato tra gli animali africani più pericolosi. Il motivo, oltre alla mole, riguarda anche la sua bocca enorme e i canini lunghi e affilati, letali persino per i coccodrilli.

Principali abitudini

L’ippopotamo è erbivoro: si ciba principalmente di erbe fresche, che mangia soprattutto al tramonto o di sera, quando può uscire dall’acqua grazie alle temperature più miti. È un animale territoriale e sociale, infatti vive in gruppi numerosi formati anche da 100 individui, con un . La femmina si riproduce ogni due anni e la gestazione dura 8 mesi, al termine della quale nasce un cucciolo che è in grado di bere il latte materno anche direttamente in acqua.

Questo splendido mammifero può restare sott’acqua anche fino a sei minuti.

Etologia 39
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arc oba len o in acquario
rosso, arancio, azzurro, giallo, con riflessi metallici che li fanno splendere alla luce: una piccola meraviglia della natura nelle nostre vasche! Acquariologia 42
Stefano Mongiusti Medico veterinario, acquariofilo ed erpetofilo Un
Blu,

La famiglia Melanotaeniidae (i cosiddetti pesci arcobaleno) comprende diversi generi di pesci diffusi soprattutto nell'Asia meridionale (Indonesia) e in Oceania. In commercio, quelli più conosciuti e diffusi sono i Glossolepis e, soprattutto, i Melanotaenia. Si tratta di pesci caratterizzati da lunghezze comprese tra i 5 e i 15 cm, con un corpo piuttosto alto soprattutto nei maschi e compresso lateralmente.

Allevamento

Sono pesci relativamente robusti e facili da allevare, ma solo a patto che si rispettino alcune condizioni. È essenziale , innanzitutto, che vengano allevati in gruppi piuttosto numerosi, formati da almeno 6-8 esemplari. Essendo pesci piuttosto timidi e nervosi, poi, è necessario che la vasca sia ricca di nascondigli sotto forma di un'abbondante vegetazione acquatica e che i compagni di vasca siano pacifici, come piccoli caracidi e ciprinidi, callictidi e loricaridi o anche ciclidi pacifici (Pterophyllum e Apistogramma).

Alcune accortezze nella vasca

L’illuminazione dell’acquario non deve essere troppo intensa , mentre i valori chimici dell'acqua non hanno grande importanza: questi pesci, infatti, si adattano senza problemi anche alle nostre acque di rubinetto con pH neutro o alcalino e durezza

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La vasca che ospita i pesci arcobaleno dev’essere ampia, ricca di vegetazione e dotata di un ottimo sistema di filtraggio.

medio-alta. È molto importante, però, che i valori degli inquinanti azotati (ammonio e nitriti, ma anche nitrati) siano mantenuti bassi. I pesci arcobaleno sono ottimi nuotatori, in continuo movimento, ragione per cui la vasca ideale per ospitarne un gruppo dovrà essere piuttosto capiente (almeno 80-100 litri per le specie più piccole e circa il doppio per quelle più grandi), ben piantumata e con un ottimo sistema di filtraggio.

La riproduzione

Una volta adulti, se allevati correttamente e alimentati con una dieta varia, questi pesci si riproducono senza particolari accorgimenti da parte del proprietario: in acquario, le piccole uova saranno rilasciate in mezzo alla vegetazione. Per osservarne la schiusa (che avverrà dopo 8-10 giorni) è decisamente consigliato prelevarle dalla vasca principale e trasferirle in una dedicata. Gli avannotti andranno alimentati dopo 4-5 giorni dalla nascita, inizialmente con naupli di artemia e successivamente con mangimi industriali appositi.

Le specie più comuni

Pur essendo diverse le specie in commercio, quelle relativamente comuni e facili da reperire sono quattro. Occorre tener presente che solo gli esemplari adulti sviluppano la loro magnifica colorazione per cui, quasi sempre, ci si trova ad acquistare pesci giovani di colore grigiastro, con una livrea sbiadita che ricorda solo lontanamente quella che assumeranno col tempo. La Melanotaenia praecox è una piccola specie dal colore azzurro metallico e pinne rossastre che raggiunge i 5-6 cm . Grazie alle sue piccole dimensioni può essere allevata in gruppi anche in vasche di medie dimensioni. La Melanotaenia bosemanni invece, lunga una decina di centimetri, è certamente la specie con la colorazione più caratteristica e facilmente riconoscibile grazie alla parte anteriore del corpo grigio azzurro e a quella posteriore arancione. Si tratta di un pesce piuttosto robusto, ma che a causa delle sue dimensioni e del suo comportamento deve essere allevato in gruppo, in vasche da almeno 150-200 litri.

44 Acquariologia

Gli altri esemplari

Esiste, poi, la Melanotaenia lacustris, un’altra specie di grandi dimensioni (fino a 12 cm) caratterizzata da una colorazione azzurro-blu metallico sul dorso e bianco-azzurro sul ventre Rispetto alle altre specie preferisce temperature di allevamento più contenute (ideale 20-24° C), perché soffre e si ammala facilmente con le temperature elevate (sopra i 2728° C). Il Glossolepis incisus, infine, è un pesce arcobaleno spettacolare i cui maschi raggiungono i 15 cm, da adulti assumono una colorazione rosso fuoco e una forma del corpo molto profonda, che gli conferisce un aspetto imponente. Le femmine rimangono più piccole e snelle, di colore argento metallico. Questa specie preferisce temperature di allevamento elevate (26-28° C) e, viste le dimensioni, necessita di grandi acquari.

Conclusioni

I Melanotenidi passano spesso inosservati nei negozi, in quanto la loro colorazione si esprime appieno solo una volta adulti e in vasche ricche di vegetazione, condizioni che raramente troviamo dai venditori. Chi, però, ha avuto la possibilità di vederli almeno una volta in tutto il loro splendore non può che esserne rimasto affascinato e aver compreso perché vengono chiamati “pesci arcobaleno”.

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Famosa soprattut to per l’altezza, la giraffa ci sorpren de anche per un altro particolare: la sua lingua. Molto lunga (varia dai 45 ai 55 cm), dura e prensile, così da riuscire ad attorcigliarla intorno ai rami e arrivare facilmente alle foglie di cui si nutre, la lingua di una giraffa si contraddistingue soprattutto per il colore: è, infatti, blu-nerastra! “Colpa” della melato nina, che la protegge dal forte sole africano impedendole di scottarsi.

Il tarsio delle Filippine è il più piccolo primate al mondo, in grado di stare praticamente in una mano. A caratterizzarlo, oltre alle sue dimensioni, anche i grandi occhi rotondi e sproporzionati, che hanno la pupilla fissa: per questo il tarsio può ruotare la testa a 180°. La coda è sottile e lunga circa il doppio del corpo, mentre le zampe posteriori gli consentono di fare salti fino a 3 metri tra un albero e l’altro!

Uno dei sensi più sviluppati nei serpenti è l’olfatto, grazie soprattutto al loro organo vomeronasale, detto anche “organo di Jacobson”, che si trova in corrispondenza del palato. Attraverso la lingua biforcuta, il serpente raccoglie le particelle presenti nell’ambiente e nell’aria che lo circondano, per poi portarle in bocca dove vengono trasformate in segnali elettrici mandati al cervello per essere elaborati.

palmato riesce a muoversi con agilità tra le dune sabbiose grazie alla particolarità delle sue zampe: le dita, infatti, sono unite da una membrana sottile che consente al piccolo rettile di correre senza affondare. Per lo più un animale notturno, il geco palmato passa le giornate nella propria tana, per poi uscire al calare del sole.

46 Lo sapevi che?

CRUCINCASTRO

Verticali

1. Il rapace “reale” che sorvola con fierezza le Alpi

2. Il mollusco che si sposta sempre con la propria “casa”

4. Ricopre le montagne in inverno

5. La volpe rossiccia che si aggira nei boschi

6. Fa coppia col guinzaglio per passeggiare con Fido

8. Il grande cetaceo famoso per il suo “canto”

Orizzontali

3. Il gatto dagli occhi a mandorla e le orecchie grandi

7. Il maestoso pinguino che vive nell’Antartico

9. Il marsupiale famoso per essere un ottimo saltatore

10. La “casa” di mucche, galline, maiali e pecore

Il roditore dalla coda piatta e ricoperta di scaglie:

SUDOKU

TROVA LE 10 DIFFERENZE

L'isola dei giochi 47
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FortiFlora® è un alimento complementare probiotico per aiutare a supportare il benessere e l’equilibrio intestinali in cani e gatti di tutte le età.

QUANDO UTILIZZARE FORTIFLORA®

In corso di manifestazioni gastrointestinali per contribuire al mantenimento dell’equilibrio intestinale;

Per aiutare a ridurre puzzette sgradevoli e la scarsa qualità delle feci;

Durante il trattamento antibiotico per aiutare a ripristinare l’equilibrio della flora intestinale;

In situazioni di stress, come in corso di un trasloco, di un viaggio, di competizioni o l’introduzione in casa di un nuovo cane o gatto;

Per esaltare l’appetibilità della razione giornaliera di cani e gatti con scarso appetito;

In caso di cambio di alimentazione;

Per supportare il benessere intestinale ed il sistema immunitario in via di sviluppo. È un valido supporto durante la fase di svezzamento, il ciclo di vaccinazione e l’arrivo in una nuova casa di cuccioli e gattini;

Per aiutare a gestire l’intestino delicato di cani e gatti in età adulta e matura.

COME UTILIZZARE FORTIFLORA®

È semplicissimo da utilizzare, infatti basta offrire al tuo cane o al tuo gatto 1 bustina o 1 tavoletta masticabile al giorno, indipendentemente dalla taglia, dal peso e dall’età.

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Il nuovo FortiFlora® Chew presenta molteplici vantaggi, essendo particolarmente facile da somministrare grazie al formato masticabile:

• Si può offrire in qualsiasi luogo e momento

• È ideale se nel nucleo familiare sono presenti più animali

• È comodo per gli allevatori

• Il formato è simile a quello di uno snack

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