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EDUCAZIONE
from Isola News 4/2022
Tutto sul rinforzo: dimmi quando, quanto, quale
Il cucciolo va premiato al momento giusto e con la corretta intensità, scegliendo la modalità di gratificazione più adatta al singolo soggetto in quel frangente.
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Massimo Perla
Addestratore cinofilo e responsabile nazionale del settore CSEN Cinofilia
Affinché il cucciolo (ma anche il cane adulto) ripeta un comportamento corretto, sia che glielo abbiamo chiesto noi, sia che ce l’abbia proposto lui (e a noi piaccia), dobbiamo usare lodi e premi. È fondamentale, però, agire tempestivamen-
te, senza ritardi, sfruttando la tipologia di rinforzo
migliore per il singolo soggetto in un dato momento, da elargire con la corretta intensità.
Obiettivo: (solo) coccole
Possiamo rinforzare un comportamento, ovvero premiarlo incentivandone la ripetizione, non per forza scegliendo il cibo, ma anche attraverso il gioco o il contatto sociale, cioè la voce e le coccole.
Ogni pet ha le proprie preferenze, che il proprietario deve imparare a conoscere per massimizzare i risul-
tati. D’altro canto, è anche vero che la modalità da coltivare di più sarebbe in ogni caso quella sociale, specie nell’ottica di liberarci - dopo le prime fasi di costruzione di un esercizio - di cibo o giochi, che nella vita di tutti i giorni non sempre avremo con noi.

Per un buon appetito
Quando un cane rifiuta un premio in cibo ci sta dicendo che prova del disagio (che ne inibisce l’appetito) o che di appetito non ne ha e/o che il premio non è abbastanza allettante. Valutati sovrappeso, intolleranze, allergie o altre condizioni a cui prestare attenzione, il bocconcino dovrebbe essere più
succulento possibile e non consistere, ad esempio,
nelle crocchette del pasto. Se il soggetto non soffre di gastrite e non sussistono altre controindicazioni, un trucco per riportarne l’attenzione sui premi è quello di fargli osservare il digiuno nelle ore precedenti al lavoro.

Le regole del gioco
Se il cucciolo continua a rifiutare il premio in cibo, a questo punto valutiamo le altre strade. L’apprezzamento del gioco dipende dalla tipologia di cane, perché qualcuno manifesta istinti predatori maggiori rispetto agli altri nei confronti di oggetti in movimento, come palline o tira e molla. Il gioco, però, tanto più se troppo entusiasmante, non è adat-
to a premiare qualsiasi esercizio, soprattutto nel caso di lavori statici e di precisione come quelli richiesti dai
comandi di posizione. Il contatto sociale, invece, è sempre indicato, sia da solo sia a precedere, ad esempio con un “ Bravo!”, gli altri tipi di premi.
Qualche soggetto apprezza una tipologia di premio (cibo, contatto sociale o gioco), ma non l’altra e, nel caso di cani che le amino tutte e tre, sarà utile scoprire in che ordine di gradimento.
Affinché il cane capisca cosa vogliamo comunicargli, il premio va concesso con tempismo rispetto a ciò che Fido ci propone o a come risponde alla nostra richiesta.

Mai scontati
Affinché mantengano il loro valore, i rinforzi non vanno usati a sproposito: i giochi non vanno lasciati alla mercé del cane che, in tal caso, perderebbe interesse nei loro confronti. Anche diversificare i bocconcini nella quantità e nella tipologia stimola il suo interesse: ogni tanto un biscottino, altre volte un pezzo di wurstel, in qualche caso niente e in altri un super premio. In qualche caso niente? Già! Affinché il rinforzo
funzioni, è corretto elargirlo sempre finché Fido non abbia consolidato il
comando (altrimenti il comportamento che non si premia ogni volta si estinguerebbe), poi, però, bisogna diradare, premiando “a rapporto e tasso variabile” (per esempio prima ogni tre, poi ogni cinque volte, e così via), evitando uno schema prevedibile (come “uno sì e uno no, uno sì e uno no”) e non elargendo sempre lo stesso premio.
