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ASSOCIAZIONI

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RAZZE

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Un’Oasi per ritrovare la felicità

Stefania Colasuono

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L’Oasi Felina di Pianoro, in provincia di Bologna, è una struttura gestita dall’associazione Una Zampa sul Cuore, che ogni giorno si prende cura di numerosi gatti in difficoltà. L’obiettivo dei volontari, infatti, è di far sì che i piccoli ospiti del gattile possano ritrovare la felicità e vivere una nuova vita piena di amore. Ne abbiamo parlato con Antonio Dercenno, il presidente dell’associazione.

Com’è nata la vostra associazione?

Una Zampa sul Cuore nasce a fine 2011: eravamo, in realtà, già volontari dell'Oasi Felina di Pianoro ma, quando la persona che dirigeva il gattile ha deciso di lasciare, un nutrito gruppo di noi si è costituito velocemente in associazione per richiedere di subentrare nella gestione, cosa che è avvenuta da gennaio 2012. La scelta del nome non è stata meditata a lungo, anche in questo caso è successo tutto rapidamente: col senno di poi, lo ammettiamo, avremmo potuto scegliere un nome che non fosse già presente in giro per il paese, perché questo ci ha fatto confondere spesso con altre realtà e creato qualche difficoltà. Sin dalla nostra nascita abbiamo deciso, comunque, di dedicarci in maniera particolare alla struttura: i gatti venivano già tenuti molto bene dalla precedente gestione, perciò abbiamo solo dovuto proseguire il suo operato, ma il gattile era fatiscente e inadeguato, e questa scelta ha condizionato il nostro futuro e la nostra storia.

Di chi vi prendete cura quotidianamente nell’Oasi Felina di Pianoro e quali sono i vostri obiettivi?

Come dicevo, sin dall'inizio ci siamo impegnati per rendere l'Oasi più accogliente e maggiormente funzionale, infatti nel corso di questi anni abbiamo gradualmente abbattuto tutto quello che vi era di vecchio e lo abbiamo ricostruito in maniera più efficiente. Ci occupiamo di gatti abbandonati, maltrat-

tati, malati o che sono stati sequestrati dalle autorità

a causa delle cattive condizioni in cui venivano tenuti. Abbiamo sempre avuto una particolare vocazione per salvare gatti malati di cui altri non riuscivano a prendersi cura, per questo nella ristrutturazione abbiamo costruito un’enorme infermeria che fungeva da vero e proprio ospedale per gatti. Purtroppo, nell'ottobre del 2021, proprio qualche mese dopo terminata la costruzione, un incendio (della cui natura non si è mai riusciti ad accertare le cause) ha distrutto quella struttura insieme a oltre il 50% dell'Oasi stessa, mettendoci in ginocchio. Da tale vicenda abbiamo imparato, però, che la generosità e la solidarietà umana talvolta sono sconfinate, e le persone che ci hanno teso una mano sono state davvero tantissime, al punto che dopo soli alcuni mesi è iniziata la ricostruzione che ha già visto ad oggi rientrare in funzione una nuova infermeria-ospedale più grande, più bella e più funzionale della precedente. Qui curiamo 15 gatti ogni gior-

no, poiché 15 è il numero di “posti letto” di cui l'infer-

meria dispone. Sicuramente questa struttura, insieme ad altre caratteristiche, rende l'Oasi Felina di Pianoro un gattile unico nel suo genere.

La vostra squadra è composta da volontari: quali attività svolgete? Vi avvalete anche dell’aiuto di figure professionali?

Noi ci occupiamo di tutto ciò che riguarda l'accudimento dei gatti: una struttura che arriva a ospitare sino a 120/140 animali non può essere gestita come i pochi gatti che si possono avere in un appartamento! In un gattile la cura dell'igiene non è solo essenziale, ma può fare la differenza tra la vita e la morte, poiché il rischio di epidemie è molto alto: per questo le attività principali sono proprio la cura dell'igiene, che avviene attraverso pulizie continue, e l'osservanza di rigide regole di comportamento. Usiamo solo ciotole in acciaio oppure usa e getta, abbiamo lettiere in acciaio nelle zone più a rischio, disponia-

mo di lavatoi separati a seconda di cosa si debba lavare, di una lavastoviglie igienizzante e molte altre attrezzature per l'igiene e la pulizia. Ci avvaliamo

dell'opera di una veterinaria, che a sua volta fa ricorso alla consulenza di specialisti specifici per patologie

particolari (oculista, oncologo, odontoiatra, etc.). In Oasi è presente 5 giorni a settimana, inoltre, un tecni-

co veterinario che cura le terapie dei gatti convale-

scenti. Disponiamo, infine, di un “reparto” di terapia intensiva per ossigenoterapia.

Può raccontarci la storia di qualche vostro piccolo ospite che vi ha particolarmente emozionato?

Abbiamo due storie che non potremo mai dimenticare, una molto bella e una molto triste. La prima è

la storia di Opel, un gattino salvato dai vigili del fuoco

poiché imprigionato nel motore di un furgone modello Opel, da cui nasce il suo nome. Il micio, una volta curato, si è mostrato in tutta la sua meraviglia e ha trovato adozione in una famiglia, ma subito dopo ha manifestato i sintomi della FIP, una malattia felina che non lascia vie di scampo e uccide in poche settimane. Avevamo sentito parlare di una cura sperimentale, il cui farmaco non era autorizzato ed era irreperibile in Italia, e inoltre era molto costosa: per questo abbiamo lanciato una raccolta fondi, siamo riusciti a reperire il farmaco attraverso la Cina e, oggi, Opel è un gatto adulto che rende felice la sua famiglia adottiva, è circondato di affetto e gioca con gli altri gatti. Grazie a quella stessa terapia, inoltre, abbiamo salvato oltre 200 mici! La seconda storia, invece, ci ha lasciato una ferita profonda ed è quella di

8 gatti che nell'incendio di cui abbiamo parlato prima

hanno perso la vita. Erano tutti felini che stavamo salvando da una situazione molto difficile, poiché si trovavano ricoverati nella nostra infermeria in attesa di una seconda possibilità. Oggi ad Ametista, Gigetto, Theo, Trico, Alexis, Lauretta, Ginger e Anastasia sono dedicati un monumento e uno spazio verde del nostro gattile, ma prima ancora che su quella pietra, i loro nomi resteranno per sempre scolpiti nei nostri cuori. Come si può aiutare l’associazione?

Per aiutare strutture come la nostra c'è solo l'imbarazzo della scelta: di sicuro quella di maggior valore è di dedicarci 4 ore alla settimana facendo volontariato, ma se non si ha tempo si può decidere di adottare a distanza un gatto, fare una donazione per aiutarci a proseguire la ricostruzione, portarci del cibo di qualità per i mici convalescenti e molti altri modi che trovate sul sito “www.oasifelinapianoro.it”. La nostra è una struttura aperta, si può visitare 7 giorni su 7 ed è possibile vedere ciò che facciamo e come lo facciamo; se si ha desiderio e possibilità di adottare un micio, da noi siete nel posto giusto!

Contatti Indirizzo dell’Oasi: via Fondovalle Savena 40065 Pianoro (BO) Email: info@oasifelinapianoro.it Telefono: 3929008001

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