Gioco News Magazine September 2021 - Gioco News Rivista settembre 2021

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politica

LA CARICA DEI COMUNI

> per ricambiare quanto la città e le persone che amo mi hanno dato nel tempo. Ho creato una lista civica in pochi mesi, cercando, per quanto possibile, di dare soluzioni ai problemi e di garantire una qualità della vita migliore senza i dogmi e i precetti stretti della politica, ma con una visione più ampia e libera, apartitica e apolitica”. Il suo programma ruota intorno alla volontà di “dare un’assistenza sanitaria altamente efficiente e capillare, rilanciare il commercio con dei progetti e delle collaborazioni, il rispetto ambientale, l’innovazione, progetti per giovani, donne e anziani, la cultura, il turismo e gli eventi, progetti per i disabili. Abbiamo tenuto in considerazione anche chi non ha voce e va tutelato, come gli animali. Nel nostro programma niente e nessuno dovrà essere dimenticato! Le strategie sono tante: idee chiare, progetti concreti, intercettare i fondi e i finanziamenti, la riduzione dei tributi, fare rete, perché l’unione fa la forza, e infine cercare di essere molto diplomatici per ottenere risultati in Regione e stringere accordi e alleanze con i Comuni limitrofi”. Quanto al gioco, Ciriani ritiene che “ognuno sia libero di spendere il proprio denaro come preferisce, ma la ludopatia può diventare un problema serio che rovina irrimediabilmente la vita di una persona e spesso anche dei congiunti. Il gioco deve essere necessariamente regolamentato con maggiore attenzione, imponendo una deontologia ai gestori di queste attività che segnalino le persone che oltrepassano i limiti del vizio e vengono risucchiati nel vortice della dipendenza. Io non darei le licenze in modo indiscriminato per esercitare questo tipo di attività, ma le concederei a seguito di particolari garanzie e frequentazioni di corsi, imponendo dei limiti al gioco in base al reddito. Penso sia giusto prevedere dei centri di ascolto in collaborazione con le aziende sanitarie in modo che psicologi e assistenti sociali possano intervenire cercando di aiutare i giocatori patologici, grazie a dei progetti di prevenzione”. Da Ravenna a prendere posizione sul tema è Lorenzo Ferri, candidato sindaco per il Partito Comunista di Marco Rizzo, che, con i suoi 19 anni, è forse il più giovane aspirante d’Italia a questo ruolo. “Innanzitutto, come principio e in linea di massima, siamo contrari al gioco d’azzardo. Quantomeno nella misura in cui esso sia causato da una mancanza di prospettive da parte dei cittadini, e in particolare degli appartenenti alle classi popolari, all’interno della società. Nel momento in cui non è garantito un lavoro sicuro, stabile, adeguatamente retribuito ad esempio, a causa delle politiche portate avanti dai governi di destra e sinistra, allora c’è il rischio di cadere all’interno di una dipendenza simile. Al di là dei poteri che i Comuni hanno o no a riguardo, e senza alcuna questione morale, tentiamo di farne una analisi anche in questo caso ‘di classe’. Secondo noi, appunto, in una società socialista dove il necessario è garantito, anzi assicurato, dove si può avere un lavoro, una casa, si possono mandare a scuola i propri figli gratuitamente, oppure essere curati in ospedale se se ne ha bisogno a costo zero, il rischio di avere una LORENZO FERRI

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GIOCONEWS #09 SETTEMBRE 2021

forte dipendenza che ti spinga a tentare la fortuna scialacquando ingenti somme, viene meno. Detto questo, siamo coscienti che nella società capitalista in cui viviamo il problema è reale e sociale. Oltre a limitare il più possibile questo tipo di giochi (come le slot nei bar), queste persone vanno aiutate in maniera professionale. Dunque, la limitazione di tali macchine va di pari passo con un investimento per la cura psicologica dei malati, portata avanti da strutture comunali”. Spostando il discorso sulla sua candidatura, Ferri ricorda di militare nel Partito Comunista da quando aveva 16 anni. “Ho seguito il processo di ricostruzione della federazione giovanile del Partito, e quando è arrivata la proposta da parte della Federazione di Ravenna ho accettato immediatamente. Sono cose che non si possono rifiutare. È un esperienza che mi porterò sicuramente dietro per tutta la vita, perché non capita tutti i giorni di poter concorrere ad un’elezione, per di più a questa età. La mia candidatura dimostra in ogni caso che per noi ‘largo ai giovani’ non è solo uno slogan, ma che abbiamo veramente intenzione di coinvolgerli appieno. Proviamo a lanciare questa provocazione che siamo sicuri darà i suoi frutti. E lo stiamo vedendo di giorno in giorno. Ascoltando la gente, parlando con loro, emerge sempre che anche chi non appoggia le nostre idee, apprezza comunque la scelta che il Partito ha fatto”. Ferri poi ci tiene a sottolineare che la sua “provocazione contiene però anche un forte punto politico. Nel solco della tradizione, tento di portare una spinta innovativa, ma tenendo la barra dritta su quelle che sono le nostre parole d’ordine, i nostri simboli e le nostre idee. Detto questo, la questione ambientale è importante, ma è una dei tanti temi per noi fondamentali. Partiamo dalla rottura del Patto di stabilità dell’Unione Europea che impedisce la libera spesa ai comuni, sostanzialmente aprendo la strada a privatizzazioni ed esternalizzazioni, poi redistribuzione della ricchezza attraverso una tassazione più equa e progressiva che vada ad attaccare i redditi altissimi. Centralità del lavoro con la sicurezza sui luoghi di lavoro e la tutela dei diritti di tutte e tutti. Temi attuali più che mai, visti i più di 500 morti sul lavoro da inizio anno e i tre in una settimana a Ravenna, e lo sblocco dei licenziamenti deciso dal premier Draghi e avallato dai sindacati concertativi. Diritti sociali, sanità e istruzione pubbliche e accessibili a tutti. Questione casa. Sport popolare, affinché non si parli solo di grandi club e sponsor, ma ci si occupi soprattutto della salute dei cittadini. Esproprio in linea con la nostra Costituzione dei terreni e stabili abbandonati della Darsena, per una vera riqualificazione per la collettività (luoghi di incontro, aree verdi, una biblioteca, piccoli locali da dare in gestione a giovani). A detta di molti, il nostro programma è il più interessante, il più attuabile, il più giusto e necessario. Lo sarà sicuramente anche per gli elettori ravennati”.


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