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Il Covid non ferma le fiere

La pandemia riscrive il calendario degli eventi dedicati al gaming, con tanti appuntamenti autunnali che richiamano gli operatori, ma in modalità online

di Michela Carboni

Tornano gli appuntamenti per gli operatori di gioco. Tra i diversi eventi in calendario c’è il Ceegc (Central and Eastern European Gambling Conference and Awards) di Budapest, che si terrà in un format virtuale il 22 settembre e sarà la sua prima edizione solo online. “Abbiamo preso la decisione di ospitare tutti i nostri eventi nella configurazione virtuale fino a quando non avremo una visione chiara su come tornare ad offrire eventi fieristici di persona, senza restrizioni. I temi principali ruotano attorno agli sviluppi dell’industria nella regione Cee e nei Balcani”, afferma Zoltan Tundik, co-founder and head of business at Hipther Agency. Quali sono gli argomenti principali che verranno affrontati? “Gli argomenti principali sono gli aggiornamenti di conformità, gli eSport, gli sport virtuali e il gioco responsabile”. Quali sono le opportunità di questo mercato? “La regione Cee è stata tra le preferite da molti operatori negli ultimi cinque anni ed è giunto il momento di considerarla come un mercato in via di maturazione. Tra le opportunità più attese c’è ovviamente l’apertura del mercato austriaco”. In che modo il Covid ha influito sull’industria del gioco? “L’industria terrestre è stata spinta ad adattarsi all’online per sopravvivere e quella online ha ovviamente visto un po’ di crescita. Gli effetti a lungo termine devono ancora essere visti, in base anche alle circostanze economiche che porterà il futuro, ma l’industria sopravviverà”. Come si può ricominciare? “Con l’acquisizione di utenti più semplice e, naturalmente, con pagamenti rapidi. Penso che questo sia il trucco per far sì che i giocatori tornino e abbiano una buona esperienza di gioco”.

ZOLTAN TUNDIK

U N A U T U N N O R I C C O

Ricco il calendario di eventi autunnali in programma in Europa, anche se i mesi di settembre e ottobre rischiano di rivelarsi più che inflazionati in termini di appuntamenti nel gaming e non solo. Dal 7 al 10 settembre, per esempio, è in programma la 13esima edizioni di Easg - European Conference on Gambling Studies and Policy Issues, che dovrebbe svolgersi al Radisson Blu Scandinavia di Oslo, in Norvegia. Mentre dal 12 al 17 settembre dovrebbe celebrarsi, dall’altra parte dell’oceano, anche la conferenza annuale di Iagr, l’organizzazione che riunisce i regolatori del gaming a livello internazionale, che dopo aver annullato l’evento nel 2020 lo aveva riposizionato nel prossimo autunno, confermando la sede del Boston Marriott Copley Place, nella capitale del Massachusetts, negli Stati Uniti. Nello stesso mese, però, ci saranno tanti altri eventi a livello globale: dal Sigma America Summit del 13-14 settembre a San Paolo, in Brasile, all’Asean Gaming summit, il 22 settembre allo Shangri-La at the Fort di Manila, nelle Filippine. Mentre ancora in Europa si celebreranno la 9°edizione del Congreso Andaluz Sobre el Juego, nel Palacio de Congresos de Torremolinos, a Malaga, in Spagna, il 22 e 23 settembre. Anche la fiera dell’Amusement Iaapa ospiterà la sua Expo Europe 2021 in Spagna, il 27-30 settembre a Barcellona, mentre, come raccontato nelle pagine precedenti, dal 28 settembre al primo ottobre ci riproverà Clarion Gaming, organizzatrice dell’Ice London, con l’edizione 2021 dell’iGb Live! & iGb Affiliate di Amsterdam, che dopo l’annullamento dell’edizione 2020 è stato riposizionato in autunno, nonostante la connotazione tradizionalmente estiva con cui era stato creato lo show nelle sue prime edizioni.

MATCH FIXING IL MODELLO ITALIANO COME RIFERIMENTO

Nel corso del webinar Sbc Digital Italia, organizzato a fine luglio da Sbc in collaborazione con Gioco News, nella sessione “Fenomeno del match-fixing al tempo del Covid”, che riguardava il fenomeno delle frodi sportive e che ho avuto il privilegio di moderare, è emerso come il modello italiano sia un riferimento per tanti altri paesi. Alcuni degli attori che hanno contribuito a rendere l’Italia uno dei leader mondiali nella prevenzione e nell’inchiesta sul match-fixing sono stati protagonisti del panel. L’Italia è certamente all’avanguardia, sia in campo normativo statale che nel contesto del diritto sportivo. È all’avanguardia anche sotto il profilo delle competenze operative. E questo contesto virtuoso ha fatto crescere la consapevolezza degli atleti e fatto sviluppare adeguati anticorpi al sistema, tali da permettere – laddove qualcuno cerchi di violare le norme – di individuare le situazioni e di reprimerle prontamente. Durante la sessione è emerso che lo sforzo più significativo e sul quale c’è un impegno concreto da parte di tutti i soggetti dell’ordinamento sportivo, è soprattutto culturale; in tal senso ci sono numerosissime iniziative di sensibilizzazione e formazione – a tutti i livelli- dirette agli appartenenti al mondo dello sport, per rendere tutti maggiormente consapevoli del contesto, dei rischi, delle sanzioni e, in generale, della dannosità del fenomeno per la tenuta stessa e per la credibilità dello sport. Vi sono, altresì, anche molteplici iniziative di monitoraggio dei flussi di scommesse da parte di concessionari pubblici sotto la supervisione dell’ente concessorio, l’Agenzia delle dogane e dei monopoli, che ha stipulato accordi con enti esponenziali del mondo sportivo. Infine la sinergia tra autorità giudiziaria e autorità sportive ha saputo e potuto consentire un pronto intervento repressivo, dando nuovo slancio alle iniziative di prevenzione e contrasto. Un passo avanti importante nella lotta alle frodi sportive nel nostro Paese è avvenuto con la firma di un nuovo Protocollo di intesa tra Coni e Adm che ha permesso di ridisegnare i termini della collaborazione interistituzionale tra le due autorità, e di predisporre un nuovo flusso che permette un migliore interscambio di dati tra gli enti, pur nel rispetto della norme sulla privacy. Il protocollo tra Adm e Coni, firmato ad ottobre 2020, prevede che : 1) l’ente concessorio rilevi il flusso anomalo di scommesse relativo ad uno specifico evento sportivo, circoscrivendone la territorialità; 2) le autorità di Polizia informano la Procura federale interessata del flusso anomalo di scommesse, richiedendole, contestualmente, di fornirle l’elenco dei tesserati coinvolti nell’evento sportivo interessato; 3) La Procura federale iscrive il procedimento, in questa fase senza indicazione di incolpati. 4) Le autorità di Polizia, ricevuti dalla Procura federale i dati relativi ai tesserati, li comunica ad Adm; 5) Adm, anche nell’esercizio delle sue prerogative di Polizia giudiziaria, incrocia i dati dei titolari dei conti di gioco con quelli dei tesserati, effettua i controlli di pertinenza relativi anche ad eventuali collegamenti tra i tesserati e ulteriori soggetti “prestanome” (tramite Sogei) e, infine comunica alle autorità di Polizia i risultati dell’incrocio dei dati e degli ulteriori controlli. A questo punto, le autorità di Polizia inoltrano alla Procura federale le risultanze che, in caso positivo, potranno permettere l’individuazione di uno o più incolpati al fine di proseguire con l’esercizio dell’azione disciplinare. Tutto ciò permette, al contempo, alle autorità di Polizia di trasmettere all’Unità investigativa scommesse sportive (Uiss) il flusso anomalo di scommesse e l’elenO co dei tesserati coinvolti, affinché ne sia informata l’autorità giudiziaria, qualora a tale attività di verifica ancora non corrisponda una azione di indagine penale, ovvero ad integrazione di attività di indagine avviate ma ancora coperte da riservatezza investigativa. Sono molteplici i benefici del Protocollo d’intesa. Da un lato, permette di codificare in modo preciso compiti, responsabilità e procedure in materia di contrasto al match fixing, nei rapporti tra Stato e ordinamento sportivo. Dall’altro, ha sbloccato una situazione di empasse che si protraeva da troppo tempo. Inoltre, ha dato concretezza ulteriore a quanto in astratto previsto dalle norme statali e sportive e dai provvedimenti istitutivi dei vari organismi di collaborazione interistituzionali. E, infine, ha permesso di avviare concreti procedimenti di verifica di flussi anomali, su elementi più puntuali e circoscritti. Durante la sessione del webinar si è infine rivendicato con orgoglio il primato operativo dell’Italia in questo settore che, si badi bene, come in altri campi del contrasto all’illegalità non deriva tanto dal fatto che il nostro Paese sia più permeabile di altri alle attività criminali, bensì dal nostro pragmatismo e dalla capacità di guardare in prospettiva, di ragionare in termini di cooperazione e coordinamento, di saper realizzare con azioni ben precise quello che le norme disciplinano in astratto, grazie alla professionalità delle donne e degli uomini che compongono gli enti preposti alle attività di prevenzione e contrasto, sia in campo statale sia in ambito sportivo.

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Ludovico Calvi

Da settembre 2017 Ludovico Calvi ha utilizzato la propria esperienza decennale nel settore del gaming e betting fornendo servizi di consulenza strategica, normativa e operativa a soggetti privati e pubblici, comprese lotterie, concessionari privati, governi, ministeri delle finanze, regolatori, federazioni sportive e forze dell’ordine. Da giugno 2015 è membro del comitato esecutivo di Global Lottery Monitoring System, nel giugno 2017 ne è stato eletto presidente e rieletto di nuovo nel maggio 2019 e, ancora, nel giugno 2021. Da maggio 2019 è anche membro della World Lottery Association (Wla) Sports Integrity Committee. Da maggio 2015 è membro dell’American Gaming Association Sport Betting Task Force.