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Un cambio di visione

PH. NATHAN DUMLAO, UNSPLASH Il settore del gioco di puro intrattenimento si prepara ad affrontare l'autunno, dopo un'estate tra alti e bassi

di Michela Carboni

ome tutti gli anni l’estate è il momento clou delle nostre attività, è indubbio che le riaperture - anche se un po’ in ritardo - hanno dato slancio e speranza alle sale, che anche quest’anno si sono preparate per accogliere la clientela in sicurezza”, afferma Vanni Ferro, presidente dell’associazione New Asgi, nuova associazione solo gioco d’intrattenimento per le famiglie, il quale torna ad affrontare la situazione non proprio rosea del mondo amusement. “Il turismo rappresenta una fetta importantissima del nostro mercato, molte delle nostre sale sono sale estive o comunque poste nelle località turistiche, e ricoprono un importantissimo ruolo dell’offerta turistica di questi territori. Per i turisti italiani e stranieri, tornare a salutarci tutti gli anni nelle nostre sale è diventato un appuntamento irrinunciabile, intere famiglie che amano passare tutti assieme qualche momento nei nostri locali durante le loro passeggiate serali o nelle giornate nuvolose”. Quali sono le incertezze e le paure del settore? “Le incertezze del settore sono ancora molte, le nuove regole preoccupano in maniera particolare il parco macchine esistente, anni di sacrifici

e investimenti che rischiano di finire al macero. Dobbiamo però ringraziare l’Agenzia delle dogane e dei monopoli (Adm) che fortunatamente ha aperto un tavolo di confronto, ci sono stati già due importanti incontri con il direttore dell’Ufficio apparecchi da intrattenimento della Direzione giochi, Antonio Giuliani e sui collaboratori, ed in un clima di estrema collaborazione è emersa la volontà reciproca di addivenire finalmente ad una riorganizzazione di tutto il settore, cercando però di salvaguardare quanto più possibile il patrimonio esistente. Ora siamo in fiduciosa attesa delle regole tecniche, e ci stiamo già attivando per organizzare la nuova certificazione di tutto il comparto macchine”. “C Cosa chiedete al Governo? “Al Governo chiediamo che cambi la visione del gioco di puro intrattenimento, dell’amusement, che ingiustamente viene trattato alla stessa stregua del gioco legale con vincita in denaro, ma che ribadisco, con questo non ha nulla a che vedere, né VANNI FERRO in termini di offerta di gioco né in termini di mercato e tanto meno di target clientelare”. Quali sono gli auspici del settore? “Siamo positivi sull’estate e siamo fiduciosi sul futuro, siamo persone abituate a lavorare, ma anche giustamente pronte difendere il proprio lavoro”.

STOP ALLA GUERRA SUI DAZI TRA USA E UE

Buone nuove da Stati Uniti e Unione Europea, che sembrano aver trovato una quadra sul delicatissimo tema dei dazi, che da ben 17 anni alimenta le tensioni commerciali tra la prima economia mondiale e i 26 stati Ue, oltre ad aver ulteriormente compromesso le importazioni, negli ultimi mesi, di vari settore “speciali”. Tra i quali rientra anche il comparto amusement, tenendo conto che le principali attrazioni del ramo intrattenimento provengono dagli States, con particolare riguardo al flipper. Una situazione che aveva portato a un rincaro di ben il 25 percento in più su ogni prodotto, rendendo quasi insostenibile l’acquisto di una macchina da gioco in Europa. Ma al di là delle degenerazioni dell’ultimo periodo, la guerra commerciale che ha visto contrapporsi Washington e Bruxelles era già iniziata durante la Presidenza Bush (2001-2009), sebbene le tensioni abbiano raggiunto l’apice durante il mandato di Donald Trump (2017-2021). L’attuale presidente degli Stati Uniti Joe Biden ha però concluso un importante accordo con i vertici dell’Ue Ursula von der Leyen e Charles Michel, che dovrebbe risolvere tutte le criticità. E, in particolare, quelle di interesse per il comparto dell’intrattenimento.