7 minute read

Primavera rimandata

PH. ANIKET BHATTACHARYA, UNSPLASH

Tradizionalmente conosciuta come Enada Primavera, la fiera del gioco pubblico di Rimini slitta anche quest’anno in autunno a causa della pandemia che la vede decimata, ma comunque viva. E sarà l’unico appuntamento italiano “in presenza” per il mondo del gaming nel 2021. Un motivo in più per esserci, come spiegano i promotori.

una primavera che tarda ad arrivare, per il comparto del gioco pubblico italiano. Dopo mesi (e, ormai, si parla quasi di anni) trascorsi alle prese con la pandemia e con l’emergenza sanitaria più in generale che è finita col sommarsi alle già tante problematiche che affliggono da tempo il settore, fornendo un mix micidiale in grado di scaturire una crisi assolutamente senza precedenti. È in questo clima, tutt’altro che piacevole, che si inserisce quest’anno la fiera del settore: quella che tutti conoscevano come Enada Primavera, tenendo conto della sua abituale collocazione nel mese di marzo di ogni anno, e che anche questa volta, proprio come un anno fa, è finita con lo slittare a ridosso dell’autunno. Segno evidente che anche per la fiera non si tratta di una bella stagione, come accade un po’ in tutti i settori; e in quello del gioco, come detto, anche in modo più accentuato. Eppure il settore è ancora vivo e desideroso di riconquistare quella normalità perduta che continua a sfuggire: motivo per il quale Enada non ha mai pensato di saltare un turno, come accaduto ad altri eventi, provando a dare un segnale di resilienza e non solo di speranza all’industria, provando a favorire la ripartenza. Con questi presupposti è stata quindi organizzata la 33esima edizione dell’Enada di Rimini, in programma dal 21 al 23 settembre, con gli organizzatori di Italian Exhibition Group che hanno avviato da tempo la macchina organizzativa, volendo proporre il primo momento di confronto “fisico” per le filiere interessate alla riapertura di sale giochi, sale scommesse, sale bingo e casinò, dopo la ripartenza degli eventi stabilita dal governo a partire dallo scorso luglio. Enada,

Èperaltro, sarà il primo e unico evento “live” nel 2021, per quanto riguarda il B2B per il mondo del gaming e dell’amusement. Proponendo l’evento, realizzato in collaborazione con l’associazione di categoria Sapar, come la prima vera occasione per fare il punto sul necessario rilancio del settore e un momento di incontro per gli operatori in cerca di relazioni, idee, servizi e prodotti. Gli organizzatori di Ieg si dicono convinti che l’appuntamento riminese sarà centrale per il business di tutta la filiera, come confermano la grande voglia di ritrovarsi dal vivo e confrontarsi da parte degli operatori e il ruolo storico, e al contempo attuale, rappresentato dallo strumento fiera che, pur con l’integrazione di moderni strumenti digitali, riconferma il valore delle relazioni personali. Dello stesso avviso anche il presidente di Sapar, Domenico Distante, che spiega le ragioni che hanno spinto verso la riconferma dell’evento e il senso che si intende dare a questa edizione della manifestazione. “Il momento è sicuramente di estrema difficoltà e incertezza per il settore – afferma - ma proprio per questo è necessario ripartire, provando a gettare il cuore oltre l’ostacolo e dare un senso agli sforzi, enormi, che stanno facendo gli addetti ai lavori e le aziende che lavorano nel comparto per rimanere sul mercato. Siamo pienamente consapevoli di quanto sia difficile per un’azienda partecipare a una fiera in questa situazione e anche per questo è da ritenere encomiabile l’impegno e la tenacia di quelle realtà che hanno deciso di aderire a questa edizione di Enada, che vuole rappresentare proprio il punto di vera ripartenza del settore. Ed è così che deve essere considerata. Anche per questo auspichiamo che ci sia una forte partecipazione da parte degli addetti ai lavori che non aspettano altro di poter tornare a lavorare a pieno ritmo”.

DOMENICO DISTANTE di Alessio Crisantemi

Secondo il numero uno dell’associazione dei gestori, dunque, sarà importante esserci, a Enada, ora più che mai: riuscendo a guardare con positività all’evento, nonostante la sua edizione inevitabilmente ridotta: “Mi aspetto anche quest’anno una risposta positiva da parte del settore. Sono infatti convinto che la presenza sia sempre fondamentale per un’industria che voglia proporsi nel migliore dei modi e che chiede dignità e attenzione da parte della politica, come stiamo chiedendo noi in questo momento, cercando un continuo confronto e dialogo con l’amministrazione e con il Governo, tenendo conto del percorso di riforma che deve essere avviato – e con urgenza – per risollevare il settore anche alle luce delle mutate condizioni dovute alla pandemia”. Secondo Distante, i temi da affrontare e che saranno al centro dell’attenzione durante la fiera, sono purtroppo gli stessi da qualche mese a questa parte: “Le priorità del momento è diventata la certezza del lavoro, visto che in seguito all’emergenza sanitaria non è più nemmeno sicuro di poter continuare con la propria attività per molte imprese. In un settore che, oltre alla pandemia, sconta una serie di altri problemi che si sommano all’emergenza di questo momento: dobbiamo risolvere il problema delle banche, per garantire la continuità e la sopravvivenza di molte imprese e dobbiamo soprattutto intervenire sulla gestione del territorio. In attesa di un Testo unico e, soprattutto, di un riordino generale del comparto che gli ultimi governi hanno soltanto promesso, ma non attuato”. E se la fiera è slittata in autunno, è finita col coincidere anche con l’avvio dei lavori della prossima legge di bilancio, per una coincidenza che certo non sfugge al presidente di Sapar. “Quest’anno la fiera arriverà a ridosso dell’avvio dei lavori di stesura della prossima Manovra e sarà quindi un momento importante e delicato per il nostro settore, in cui ci giochiamo probabilmente il futuro. Stiamo vedendo un grande lavoro da parte dell’Agenzia delle dogane e dei monopoli, che attraverso il direttore generale, Marcello Minenna, si sta occupando di tutte le questioni centrali per il comparto, ma ora attendiamo risposte concrete da parte del ministero dell’Economia, visto che non è ancora chiaro quale potrà essere l’approccio del nuovo Governo nei confronti del settore”. Tra i settori che verranno messi in risalto a Enada c’è anche quello dell’amusement, cioè il puro intrattenimento, che è da sempre uno dei punti centrali della fiera. Anche se, in queste ultime edizioni ridotte, è quasi scomparso dalle scene. Ma continua a svolgere un ruolo centrale, assicura Distante. “Il settore dell’amusement è un altro segmento importante del gioco che chiede e merita risposte. Ne abbiamo avute alcune da parte dell’amministrazione, in seguito a un processo di revisione delle norme dove siamo stati parte attiva, interagendo costantemente con Adm per fare in modo che le nuove regole possano essere introdotte in modo sostenibile per le imprese e per l’intero comparto, provando a facilitarlo per garantirne la sopravvivenza ed evitando di comprometterne l’esistenza, come potrebbe accadere attraverso un’interpretazione troppo rigida delle norme. Per fortuna – conclude – stiamo avendo risposte convincenti da parte dell’amministrazione e stiamo collaborando con l’intero filiera per individuare soluzioni sostenibili, per tutti”. E chissà se la fiera non riuscirà a favorire una sintesi sui tanti temi caldi di questa fine estate decisamente “bollente” per la filiera.

IN PRESENZA E IN SICUREZZA

In un periodo ancora segnato dalla presenza del virus, gli organizzatori di Enada hanno studiato un protocollo di gestione degli spazi in modo da non lasciare nulla al caso e di garantire la massima sicurezza e comfort per tutti i visitatori, ma anche per gli espositori e il personale impegnato durante la manifestazione. A partire dallo studio del layout espositivo, che prevede l’ingresso Sud che darà diretto accesso alla Vision Arena, teatro ideale per i convegni, organizzati in presenza (ma che verranno anche trasmessi in streaming) con un programma in via di aggiornamento. Al centro le tematiche di attualità del settore, con l’analisi degli scenari futuri e un primo bilancio della stagione estiva, con la possibilità di delineare le nuove dinamiche post Covid del mercato. Ma non solo. Con il green pass necessario per accedere alla

CORRADO PERABONI fiera e il nuovo servizio “Safe travel” per la mobilità internazionale e sicura dei clienti organizzato con lo Studio Arletti&Partners. Italian Exhibition Group, dopo aver messo a punto per prima in Italia il protocollo “Safe business” ad aprile 2020 e avervi dato seguito con numerose iniziative mirate alla sicurezza sanitaria, ha aggiunto ulteriori elementi per garantire persone e aziende presenti in fiera. “L’obiettivo - spiega l’Ad di Ieg Corrado Peraboni - è garantire ai nostri espositori/visitatori padiglioni Covid free, un luogo dove l’unica preoccupazione di chi vi accede deve essere quella di fare business. La richiesta di questa misura ci arriva in modo forte dalle aziende, specie quelle multinazionali, che intendono garantire la massima sicurezza ai propri collaboratori che frequenteranno le fiere dopo la riapertura di settembre. Non è un caso che il green pass sia previsto come requisito dalla grandissima maggioranza degli organizzatori fieristici europei.”