Prevenire l’Alzheimer con l’alimentazione
L’Alzheimer è così diffuso che quasi ognuno di noi ha un parente che ne soffre o conosce qualcuno la cui vita è stata drasticamente cambiata dal doversi prendere cura di un familiare affetto da questa malattia. I costi totali sostenuti per la cura dell’Alzheimer nel 2011 ammontano a circa 183 miliardi di dollari, con un aumento di circa 11 miliardi rispetto all’anno precedente. Tali numeri sono destinati ad aumentare se non faremo qualcosa per cercare di proteggere la salute a lungo termine del nostro cervello.
Conoscere per prevenire Purtroppo al momento non esiste alcuna cura specifica per questa malattia. Una volta che la diagnosi è stata fatta (e questo accade raramente nelle prime fasi della malattia), la medicina è in grado di fare ben poco per arrestarne la devastante progressione. Le opzioni terapeutiche sono attualmente molto limitate e se anche le terapie sono in grado di migliorare un po’ la sintomatologia, esse non hanno alcun reale effetto sulla malattia. Ma le notizie non sono soltanto negative e sono qui per dirvi che vi sono alcuni passi semplici e concreti che ciascuno di noi può fare per evitare di andare ad ingrossare le fila dei pazienti affetti da malattia di Alzheimer e ad aumentare le statistiche che la riguardano. Nonostante esistano fattori di rischio non modificabili, siamo comunque in grado di batterci per ritardare lo sviluppo della malattia, e uno dei metodi più efficaci che si conoscono consiste nel ripensare il modo in cui ci nutriamo. Proprio così. Mangiare diversamente può aiutare il nostro cervello a funzionare meglio e in ultima analisi tener lontano l’Alzheimer. Vi sembra troppo bello per essere vero? Un numero crescente di studi prospettici pubblicati negli ultimi anni ha dimostrato che una maggior assunzione di determinati cibi - quelli ricchi di vitamine del complesso B (particolarmente B6, B12 e folati), antiossidanti, antinfiammatori e acidi grassi polinsaturi - si correla con un minor rischio di contrarre la malattia. Stiamo dicendo che alimenti comuni, da molti già utilizzati in cucina, possono essere l’arma migliore nella battaglia contro le demenze e contro il declino cognitivo del cervello. E se questo non fosse già da solo sufficiente a convincervi ad agire, vi informo che questo tipo di alimentazione aiuta anche a tener lontano obesità, malattie cardiovascolari, molti tumori e una serie di altre patologie che sono tutte correlate alla malattia di Alzheimer. L’idea che sta dietro questo libro è semplice. La conoscenza aiuta a proteggersi. In particolare
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