
1 minute read
Verdure, cereali e legumi 207
la conoscenza delle più recenti scoperte scientifiche ci conferisce il potere di mettere in atto cambiamenti che possono modificare la nostra vita. Solo riuscendo a capire certe scoperte - come ad esempio i danni che i radicali liberi possono causare al cervello ed al resto del corpo, o i legami tra diabete e malattia di Alzheimer - vi sentirete in grado di salvaguardare la salute del vostro cervello. Lo scopo di questo libro è proprio darvi la possibilità di fare passi concreti nella prevenzione della malattia, aiutandovi così a ridurre il rischio di contrarla. Dato che i cambiamenti nel cervello iniziano decine di anni prima dell’insorgenza dei sintomi, ogni modifica che mettiamo in atto oggi può dare origine a grandi miglioramenti negli anni a venire.
Non voglio dire che conquistare questa consapevolezza sia un processo semplice, assolutamente! Specie quando c’è ancora così tanto che non sappiamo e quando le conoscenze cambiano così rapidamente. Siamo bombardati ogni giorno da nuove e talora contraddittorie informazioni e i continui aggiornamenti possono essere dispersivi anche per quanti come me hanno dedicato la vita allo studio dell’Alzheimer.
L’importanza della dieta
Sebbene siamo ancora lontani dal comprendere in maniera definitiva in che modo genetica e ambiente interagiscano tra loro nel causare i cambiamenti del cervello che si associano all’Alzheimer, disponiamo già di informazioni utili in grado di salvarci la vita. Di fatto la ricerca proveniente dalla Scienza della Nutrizione ha identificato una serie di comportamenti legati al consumo di cibo che paiono abbassare la probabilità che un individuo possa sviluppare deficit cognitivi come pure la malattia di Alzheimer. Queste sono proprio le informazioni che intendiamo condividere con i lettori di questo libro.
In qualità di medico, neurogeriatra, specialista in demenze e direttore delle ricerche di un importante istituto di istruzione e ricerca, sono coinvolto ogni giorno in studi che finiscono per fare notizia sulle pagine dei giornali e sui media. Insieme ad eminenti colleghi ho passato decenni a cercare di scoprire le cause, le terapie e le strategie preventive della malattia di Alzheimer. Avendo partecipato a dozzine di studi clinici e di ricerca sia sull’Alzheimer sia su altre malattie degenerative del cervello umano, so esattamente quanto confusivi possano risultare tali dati. Ecco un’altra delle ragioni per cui ho deciso di scrivere questo