Alzheimer: un’epidemia prevenibile
metodo associato ad uno stile nutrizionale come quello suggerito in questo testo (ricco di alimenti di origine vegetale, di olio extravergine di oliva e pesce con molte spezie e aromi ricchi di poteri antinfiammatori e antiossidanti), in quanto io stesso - oltre a consigliarlo ai miei pazienti - lo applico personalmente da diversi anni. Le ricette proposte da Sabbagh e MacMillan rappresentano il piano alimentare attualmente più sicuro (e scientificamente validato) per la prevenzione del deterioramento cognitivo e della malattia di Alzheimer e che - se associate ad un qualsiasi protocollo di digiuno intermittente unitamente ad una supplementazione con acidi grassi omega-3 e acido folico - possono addirittura costituire un innovativo protocollo terapeutico per i casi di malattia di Alzheimer in fase iniziale, come dimostrato dai più recenti studi condotti al National Institute on Aging dal gruppo di ricerca diretto da Mark P. Mattson10. E per finire vi ricordo che, dato che i cambiamenti nel cervello iniziano decine di anni prima dell’emergere dei sintomi della malattia, ogni modifica che mettiamo in atto oggi può dare origine a grandi miglioramenti negli anni a venire. Ed è pertanto importante cominciare prima possibile a seguire regole alimentari salutari se si desidera mantenere sani nel tempo il proprio corpo ed il proprio cervello. 10 Mattson MP, “Pathways towards and away from Alzheimer disease”. Nature, 2004 August 5; 430(7000): 6311-639. Reperibile al link: http://www.ncbi. nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC3091392/
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