IIMIEILAI
CONTRO LA SECESSIONE PER LA SOLIDARIETA'
Giovanni Garuti
)n è naturalmente sufficiente la forza dei numeri er valutare l'efficacia della grande manifestazione sindacale e popolare a Milano contro il separatismo e la secessione propagandata unilateralmente dalla Lega Nord come antidoto al centralismo e ai mali dell'Italia.
Np
ni delle varie località del Paese, minando la convivenza e le possibilità di dialogo tra storie diverse, comunque convergenti nella identità nazionale.
Ma il segnale che la resistenza dei lavoratori e dei cittadini all'arroganza economica e agli egoismi territoriali espressi da Bossi e dalle sue camicie verdi, ha finalmente fatto emergere i valori storici, alternativi e universali, della condivisione e della solidarietà, delle autonomie locali e dell'unità nazionale, in un quadro di più vaste interdipendenze europee e mondiali.
L'obiettivo del convergere a Milano di molti giovani, lavoratori e pensionati, da ogni Regione italiana, e dell'andare in corteo per la città accanto a molti Sindaci, era la necessità e l'urgenza di dare visibilità all'indignazione collettiva per le inaccettabili e sconnesse espressioni leghiste di incitamento all'intolleranza etnica e alla discriminazione xenofoba. Non é infatti in discussione la libertà di espressione e di aggregazione politica in Italia, ma invece la sconsiderata e irrazionale escalation di slogan e azioni che esaspera le tensioni e i rapporti tra gli italia-
L'iniziativa del Sindacato confederale, che si riallaccia idealmente e strategicamente con altri appuntamenti a Milano contro il terrorismo e il razzismo, ha raccolto l'adesione di molte organizzazioni sociali e politiche, a dimostrazione dell'esigenza di una presa di coscienza di massa del valore dell'unità nazionale nel processo di integrazione europea.
E' stata una spontanea mobilitazione che ha evidenziato la volontà delle classi popolari di fronteggiare e opporsi al pericolo di uno slittamento progressivo di parte dell'opinione pubblica verso la secessione senza valutare le conseguenze umane e sociali delle divisioni tra i cittadini e della spaccatura tra le aree ricche e povere del. Paese. La battaglia delle idee ingaggiata contro la sirena del secessionismo dovrà fondarsi sui valori già sperimentati storicamente dal movimento operaio e dal cattolicesimo democratico nella lotta al fascismo e allo sfruttamento dei lavoratori, al terrorismo e alla corruzione politica, all'ingiustizia e al sottosviluppo del Mezzogiorno d'Italia. segue a pagina 16
Portello nuove e vecchie proposte
Con 288 miliardi l'impresa ABB si è aggiudicata la gara d'appalto per realizzare il nuovo impianto di preselezione con recupero energetico denominato "Silla 2"
Proteste contro il nuovo inceneritore
Sabato mattina 25 ottobre dalle ore 9,30 alle 11,30 i cittadini di Figino, di Pero e del quartiere Gallaratese hanno manifestato contro i lavori di "pre-accantieramento" per la costruzione del nuovo inceneritore AMSA in via Silla a Figino. Il dissenso su questi lavori, come abbiamo più volte spiegato, si fonda sul fatto che il progetto di ampliamento del termodistruttore di Figino prevede la costruzione di un nuovo forno la cui capacità di smaltimento sarà superiore del 50% rispetto all'attuale, che verrebbe definitivamente spento.
Dopo gli incontri e le assicurazioni date nel passato da parte
dell'AMSA, alle preoccupazioni espresse dai cittadini, le sorprese non mancano. Si è venuto a sapere che il vecchio impianto che doveva essere dismesso, verrà invece utilizzato per realizzare tre linee di vagliatura rifiuti da 4Q0 tonnellate al giorno per un totale di 1200 tonnellate. Secondo le previsioni 300 tonnellate andrebbero a finire come rifiuti differenziati e 900 resterebbero da bruciare.
Altra sorpresa è quella che sempre a Figino l'AMSA intende realizzare l'officina di pulizia e manutenzione dei mille mezzi a sua disposizione. E' stato poi fatto osservare nel corso della
manifestazione che stando così le cose, la termodistruzione passerebbe dalle attuali 400 tonnellate al giorno a circa 900.
I comitati dei cittadini chiedono che questo nuovo impianto non venga realizzato e rimangono favorevoli al progetto che era stato concordato con la Provincia che prevedeva solo la sostituzione dell'attuale forno con un altro di pari capacità.
Le manifestazioni di protesta continueranno anche nei prossimi giorni.
T.M. Il disegno illustra come si presenterà il nuovo impianto di vagliatura e incenerimento di Figino
Le zyxwvutsrqponmlkjihgfedcbaZYXWVUTSRQPONMLKJIHGFEDCBA proteste dei cittadini abitanti attorno alla Fiera hanno avuto un primo risultato. L'assessore all'Urbanistica, Maurizio Lupi, ha affidato al professore Sergio Crotti l'incarico di coordinare un gruppo di lavoro per ridisegnare le aree dell'ex Alfa Romeo
Portello. Tra le prime proposte emerse dai tecnici vi è quella di contenere il traffico verso la Fiera. Una possibile soluzione sarebbe quella di realizzare un nuovo asse stradale che, correndo lungo via Palazzolo, passerà sotto viale Serra per sfociare in via Gattamelata.
Nel progetto il tutto viene indicato come strada sotterranea, nelle precedenti ipotesi era a livello stradale. Inoltre si dovrebbero prevedere una serie di parcheggi sotterranei e alla testa del nuovo
padiglione, quello che ha creato il caos, dovrebbe sorgere una grande area a verde che vada fino all'Istituto Palazzolo, interrotta solo da viale Serra. Sono previsti due nuovi quartieri residenziali. Secondo l'assessore Lupi il nuovo progetto dovrebbe arrivare in Consiglio Comunale entro il prossimo mese di febbraio. Quello che lascia perplessi nella progettazione sono i costi molto consistenti e il fatto che i terreni della ex Alfa Romeo sono oggi diventati di proprietà della Esselunga e Finiper, società nel campo della distribuzione commerciale.
Una cosa è certa, per la realizzazione del progetto occorreranno anni e nel frattempo il caos attorno alla Fiera continuerà.
Marco Tadini
risultata vincitrice della gara d'appalto l'Associazione
Temporanea di Imprese con capofila ABB SAE SADELMI S.p.A., il cui progetto unisce a un prezzo di aggiudicazione di Lit. 288.464.000.000, nettamente inferiore alla base di gara di 330 miliardi, una produzione di energia pari a circa 460.000 MWh.
L'impianto offerto da ABB utilizza un sistema di combustione del tipo a griglia con assetto orizzontale e si compone di 3 linee che smaltiscono una portata di rifiuti solidi urbani giornalieri pari a 1200 t., di cui 900 t. alla termoutilizzazione.
Il sistema di controllo dell'alimentazione e della combustione è completamente automatico, prevede l'analisi termografica
della temperatura delle varie zone della griglia mediante telecamera a raggi infrarossi. Il recupero energetico dei fumi è realizzato con una caldaia totalmente orizzontale con i farvi estraibili per rendere più agevole la pulizia e la manutenzione.
La linea di trattamento dei fumi rispetta i limiti più restrittivi per le emissioni previsti dalle direttive CEE, il sistema di depurazione dei fumi è del tipo a "secco" e prevede anche l'utilizzo di carboni attivi per minimizzare le emissioni di microinquinanti inorganici e organici. La realizzazione dell'impianto richiederà 30 mesi a partire dalla data dell'ordine.
L'impianto di preselezione con recupero energetico consentirà di fornire un servizio di teleriscaldamento ai quartieri limitrofi, (il
vapore surriscaldato viene prodotto ad una temperatura pari a 440°C e pressione pari a 52 bar), e produrrà inoltre energia elettrica che verrà immessa nella rete nazionale avvalendosi della tariffa prevista dal CIP VI.
Il finanziamento del nuovo termoutilizzatore di Figino è diviso in due parti. Per il 50% verrà finanziato dalla BEI, mentre il restante 50% dal Mediocredito Centrale, che si è aggiudicato la gara pubblica per i servizi finanziari connessi all'investimento e che si occuperà anche dell'intermediazione dei fondi BEI.
Amsa prevede per le 360.000 t. trattate nel nuovo impianto di Figino un costo di esercizio, compresi gli oneri finanziari, di Lit. 100/kg., contro l'attuale costo medio di Lit. 210/Kg.
MENSILE DI INFORMAZIONE-POLITICA - CULTURA
zyxwvutsrqponmlkjihgfedcbaZYXWVUTSRQPONMLKJIHGFEDCBA igip ANNO XXI NOVEMBRE 1997 N.6 SPES. IN ABB. POST. COMM. 27 ART. 2 LEGGE 549/95 MILANO LIT. 2.000
Alcuni dati forniti dall'AMSA sul nuovo impianto "Silla 2"
I graffiti nel metrò
Egregio Direttore, la metropolitana dovrebbe tornare ad essere come era, cioè priva di scritte e disegni vari che oggi la "infestano". Lo spettacolo pietoso della linea rossa, verde e gialla è indecoroso. Ormai sia all'interno delle carrozze che sui muri che sulla segnaletica delle stazioni il malcostume degli ignoti imbrattatori si spreca. Ora sembra che l'ATM per la linea rossa e la Montedison per la linea gialla, interverranno per una totale ripulitura adottando sistemi vari per impedire il ripetersi di tali abusi. Speriamo che sia vero. Lettera Firmata
pcA2in c1o0 is~9
L'acqua di Milano
gregio Direttore, mi permetta di rispondere al signor Gianni B. (lettera su ottobre '97) perché anch'io mi sono posto lo stesso interrogativo circa l'acqua di Milano, arrivando a una soluzione che mi sembra ottimale.
Ho riflettuto sui dati più importanti, e cioè che sono cinque miliardi le bottiglie di plastica disperse ogni anno nell'ambiente; che l'acqua è spesso nel recipiente di plastica da più di due anni, poiché la data dell'imbottigliamento è facoltativa; che le normativa CEE permettono di manipolare l'acqua di sorgente "entro certi canoni" (ma io come potrò verificare?); che il trasportare l'acqua imbottigliata da una parte all'altra della Nazione provoca traffico e quindi inquinamento.
Ogni anno vanno "in fumo" tre-
mila litri di carburante solo per il trasporto del consumo annuo di una sessantina di famiglie.
E quante famiglie riflettono che consumando uno o due o più litri, di acqua minerale al giorno in un anno spendono... ciascuno faccia le somme.
A questo punto ho trovato una sola alternativa: ho applicato un depuratore economico ai carboni attivi al mio rubinetto, semplicissimo e non ingombrante, che mi consente di bere acqua pura, senza odore di cloro né di altro, acqua che uso anche per cucinare, per fare il caffè, in estate il ghiaccio, ecc.
Spendo 7 lire (sette) al litro, e sono soddisfatto e vorrei lasciare il mio recapito per il signor Gianni e per le persone sensibili al problema.
Renato
inviarOé-Jett-ere firmate a: Redazione di Milano19 Via Appennini101/B 20151 Milano
Cose inaudite
Spettabile Redazione, in un articolo sul Corriere della Sera del 26 settembre scorso si legge che un padre egiziano, separato dalla moglie italiana, ha portato con sé i due figli per una vacanza al suo paese d'origine, ed ha fatto circoncidere il maschietto, mentre, per la femmina, ha fatto praticare l'infibulazione. Quando si parla di questo argomento tutti scuotono la testa e nessuno si muove: lo considero una vergogna e non so a chi esprimere la mia indignazione non solo in questo caso ma anche per tutti i casi segreti, di cui non si parlerà mai. Non si può emanare una legge internazionale che vieti 'questa menomazione che non ha motivo d'esistere?
Lettera firmata
FARMACIE DI TURNO
Zona Ovest
Mese di Novembre 1997 dalle ore 8,30 alle ore 21,00 da venerdì 7 novembre a giovedì 13 largo Scalabrini 6 - piazza De Angeli 1 ang.via Sacco - via Forze Armate 212 - piazza Caneva 3piazza Rosa Scolari 3 da venerdì 14 novembre a giovedì 20 via Giambellino ang.via Tolstoj 17via Forze Armate ang.via Primaticcio 217 - via R. Sanzio 2/a - via Pergine 2 ang.via Isernia - via Pier della Francesca da venerdì 21 novembre a giovedì 27 corso Vercelli 5 - piazza Frattini ang.via Barzilai 1 - via Civitali 41via Paolo Sarpi 46 ang.via Signorelli 1/ - piazza Stuparich 4 da venerdì 28 novembre a giovedì 4 dicembre via Vespri Siciliani ang.via Vignoli 42/44 - via Buonarroti 5 - via Novara 123 - corso Sempione 67via delle Betulle 10 Notturna (sempre) dalle ore 21 alle 8,30: corso Sempione ang. piazza Firenze - oppure viale Ranzani 2
Guardia medica: tel. 34567
Questo servizio viene espletato in sostituzione del medico di base, nei giorni feriali dalle ore 20,00 alle ore 8,00 e il sabato e prefestivi con inizio dalle ore 14,00. La domenica e festivi dalle ore 8,00 alle ore 8,00 del giorno successivo.
gregio direttore, trovandomi per un breve soggiorno a Fiuggi ho notato sulla porta di una scuola elementare un interessante "decalogo" che ho copiato, e che allego, nella speranza che lo pubblichiate quale contributo in difesa dell'ambiente. 1) ama e rispetta l'ambiente come te stesso; 2) non fare alle piante e agli animali ciò che non vuoi sia fatto a te; 3) non sprecare, ma risparmia e ricicla;
non buttare ovunque rifiuti; non costruire, dove non ti è permesso; 6) preoccupati dell'ambiente per la tua salute;
7) utilizza l'autobus, il treno, la bici, le tue gambe; 8) rispetta tutto ciò che ti circonda: la panchina e l'albero, l'animale e l'uomo; 9) pensa prima alla tua salute poi agli interessi economici;
10) dai il buon esempio e gli altri ti seguiranno.
Luciana Baia
aro Milano 19, il "ciclone" Berlusconi è tornato, il 6 ottobre, a Palazzo Marino e tirando le somme del lavoro svolto dall'ultima giunta di "altissimo livello" ha evidenziato interventi che hanno migliorato nettamente la qualità della vita. il decoro della città di Milano, la pulizia delle strade, la ... gioia dei giardini, il traffico, la sicurezza...così dice Lui. Ma chi se ne accorto?
C'è una differenza di manutenzione tra via della Spiga e via Ojetti (Zona 19); non vuol essere polemica ma evidenziare l'esi-
Gentile Direttore, nel novembre del 1975 viene inaugurata la stazione di QT8 della linea 1 del metrò; la prima tappa del prolungamento che da piazzale Lotto porterà nel 1980 la metropolitana al Gallaratese.
stenza di cittadini di serie "A" e serie "B".
Tralasciando e passando oltre il Sig. Berlusconi ed il 'Sig. Albettini si -sono mai recati sui Navigli? Alberga ogni sorta di sporcizia e la zona è tappezzata con ogni tipo di rifiuto da rasentare, forse esageratemente, timore di una qualsiasi infezione (... siamo al paradosso) ma la Zona dei Navigli (paragone via della Spiga-via Ojetti, a parte) non è sicuramente un buon biglietto da visita della Giunta Albertini e di quelle che l'hanno preceduta.
L.C.
Raccolta del sangue a cura dell'AVIS
Domenica 9/11 c/o le parrocchie Mater Amabilis via Previati 8'S.Tlario via Om ocleó 1 - Domenica 23/11 c/o parrocchia S.Pietro in Sala piazza Wagner 2 - Domenica 30/11 c/o parrocchia S.Leonardo
INDIRIZZI UTILI
Polizia Soccorso Pubblico - Tel. 113 Commissariato via Novara, 199 - Tel. 48201900
Carabinieri - Tel. 112 Vigilanza Urbana via Quarenghi, 21 (solo di giorno)
Tel. 38001850
Vigili Urbani (centrale) Te1.77271
Vigili del Fuoco Tel. 115
AEM Guasti gas Tel. 5255
anno XXI MI1.413~ novembre 1997
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Registrato al Tribunale di Milano al n'388 dal 1/11/1978
Il tracciato di 1315 metri realizzato interamente a "foro cieco", sottopassa l'Olona in viale Elia e il Lido di Milano, via Cremosano e via Salmoiraghi ove incrocia nuovamente il fiume Olona giungendo in piazza Santa Maria Nascente.
La costruzione di questo tratto comportò la realizzazione di speciali manufatti per sottopassare il fiume, ed una nuova tipologia di stazione (decisamente più profonda e luminosa) che innescò forti polemiche per gli elevati costi delle opere tanto da spingere gli amministratori di allora a privilegiare lo sviluppo dei mezzi di super-
ficie in un periodo nero per i trasporti pubblici per la mancanza di risorse finanziarie. Undici anni prima, il 1 novembre del 1964, dopo sette anni di lavori, veniva inaugurato con grande entusiasmo il primo tronco della linea 1 da Lotto a Sesto Marelli (12,5 km con 21 stazioni).
Alla presenza di numerose autorità, partono da Lotto i primi convogli della linea 1 per il viaggio inaugurale: in poche ore trasportano oltre 200 mila passeggeri accorsi al grande evento milanese.
Intanto vengono appaltati i cantieri per la costruzione della linea 2 da piazzale Udine a Cascina Gobba. Oggi la Metropolitana milanese si snoda sotto la città per ben 70 chilometri con 84 stazioni.
Cordaro Ermes
AEM Guasti elettrici Tel. 3692
ENEL Guasti elettrici Tel. 38861
Acquedotto comunale Tel. 4120910 Pronto soccorso ambulanze Tel. 118 Croce Bianca via Betti, 62 - Tel 3085345 Servizio medico a domicilio (a pagamento) - Tel. 3883
Azienda USSL 41 sedi: via Castelvetro, 32 Tel. 330291 via Novara, 1 - Tel. 3329.744-745 via Quarenghi, 21 Tel. 33029.740-742
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ci scrivono...
Il buon ecologista Non ce ne siamo accorti
Il metro arriva al QT8
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Le nostre autrici
Anna Zuccari é nata a Milano nel 1846, e vi morì nel 1918, al termine della prima guerra mondiale. In via Borgospesso 12 vi è ancora una lapide con la quale si ricorda che Neera (questo lo pseudonimo letterario di Anna Zuccari) vi abitò con il marito, Adolfo Radius.
La scrittrice Neera, precocemente orfana di madre, dovette passare molto tempo presso le zie in un piccolo paese vicino al Po, e fu tuttavia legatissima al padre, l'architetto Fermo Zuccari, socio onorario all'Accademia milanese di Brera e assessore al Comune di Milano.
Nel 1871 Anna sposò Adolfo Radius e lo seguì nei suoi viaggi, ricavandone una notevole apertura mentale e un incentivo per cominciare la sua lunga attività di scrittrice. Su "Il pungolo" nel
Alla Triennale di Milano, Viale Alemagna 6, dal 30 ottobre '97 all'il gennaio 1998, dalle ore 10.00 alle 20.00 (escluso lunedì), sarà possibile visitare la mostra: LE ARCHITETTURE DELLO SPAZIO PUBBLICO - forme del passato forme del presente.
Sempre a Milano presso la Facoltà di Architettura in via Bonardi 3, dal 5 al 22 novembre 1997, mostra degli elaborati degli studenti della Facoltà sui: "LUOGHI DELLA CITTA', RIORDINO E REDESIGN DI SPAZI PUBBLICI A MILANO".
Alla Civica Galleria D'Arte di Gallarate, viale Milano 21, fino al 23 novembre: XIX° Premio Nazionale Arti Visive Città di Gallarate "Segnali d'Opera - Arte e Digitale in Italia per l'aggiornamento di un Museo".
A seguire, con inizio 14 dicembre - 1 febbraio 1998, mostra del pittore Augusto Garau.
Neera
zyxwvutsrqponmlkjihgfedcbaZYXWVUTSRQPONMLKJIHGFEDCBA
Cioteriorítà icasimítiíee
1875 apparì la sua prima novella, e da quel momento le sue pubblicazioni si susseguirono ininterrottamente su quotidiani e riviste, per poi essere raccolte in volumi: oggi si ricordano particolarmente
"Teresa" del 1886, "Lydia" del 1887, "L'indomani" del 1890.
"L'amuleto" del 1897, e "Duello d'anime" del 1911.
Scrisse anche per il teatro: il suo
"Maura" fu rappresentato nel
1908 e passò anche a temi femministi con una serie di scritti morali.
Sostenne con convinzione i suoi principi, che erano quelli focalizzati da Cesare Lombroso e dalla sua figlia Gina e fu accanto a Ersilia Bronzini Majno, che nel sociale si orientava piuttosto a interventi pratici e non verso precise strategie politiche. Oggi non è possibile valutare quanta vera libertà vi fosse in queste scelte.
A periodici intervalli di anni il nome della Zuccari-Neera rispunta ponendo interrogativi, sui più autentici indirizzi "ideali-
Attività della Biblioteca
Mostra fotografica
stici" della nostra scrittrice, che pur professandosi progressista dava corpo a trame conservatrici con presenze femminili inserite nella tradizione in una quasi ineluttabile subalternità, imposta dalla non ancora consolidata indipendenza economica delle donne.
E' su questo punto che la critica moderna, sollecitata dalle decisioni editoriali di preparare nuove ristampe, ha cominciato a porsi alcune serie domande, e cioè se, calcolando gli anni, ini-
zio-secolo, in cui quei personaggi vedevano la luce, non fossero proprio essi la rappresentazione della realtà storica, rivelando sulla vita delle donne assai più lati ignorati che non le fredde teorizzazioni delle tendenze più avanzate.
Rivalutando la scrittrice, scopriremo che è in questo ambito che Neera si riscatta, con la sua capacità di avanzare per blocchi narrativi sorvolando sull'intreccio della vicenda e offrendo risalto piuttosto all'interiorità delle figure femminili, nel logorio del tempo che passa, rivelando le costruzioni cui devono piegarsi fino al riscatto finale (laddove c'è) che non è sempre di emancipazione. La lettura della opere della Zuccari deve procedere senza preconcetti, senza chiusure ideologiche.
Essa ha spiegato il suo mondo, i suoi anni, le autentiche difficoltà dell'esistere. Qualcuno probabilmente si riconoscerà anche oggi. Noi vi troviamo una testimonianza preziosa del sentire di un tempo, attraverso spunti di genuina intuizione, manco a dirlo, tipicamente femminile.
Una contadina e sua figlia nella campagna lombarda all'inizio del nostro secolo
Vita del Gruxa
A Cremona nel Museo Civico "Ala Ponzone" prosegue la Mostra Internazionale "I segni dell'Arte. Il Cinquecento da Praga a Cremona". Mostra inaugurata il 27 settembre 1997 e in calendario fino all'U gennaio 1998.
Anche a Crema proseguirà fino all'U gennaio 1998 la Mostra "L'estro e la realtà. La pittura a Crema nel Seicento", inaugurata il 20 settembre scorso nella chiesa di San Domenico, piazza Trento e Trieste.
A Milano sono ripresi i "Giovedì del Museo Archeologico" presso l'ALA di via Terraggio 1, ore 17,30. Temi: Gli amuleti nella cultura di Golasecca; Aspetti rituali nelle incisioni rupestri, dell'età del Bronzo; L'area cultuale di Velturno; Manifestazioni di culto in Trentino; Aree di culto all'aperto sulle Alpi.
La Biblioteca Rionale Gallaratese, via Quarenghi 21, organizza, dall'8 al 22 novembre, una mostra fotografica intitolata: "Natura Mundi", scoprire la natura guardandosi intorno, di Erminio Annunzi. Annunzi, fotografo free lance, ha voluto dare alle sue opere, tutte realizzate in Italia e prevalentemente in luoghi che non fossero distanti più di 50 chilometri da dove vive, cioè Milano. Sono immagini semplici ma allo stesso tempo ricche ed espressive, l'autore ha cercato di accomunare il rigore tecnico alla più soggettiva ricerca delle espressioni che la natura richiama nel nostro animo.
Ingresso libero
Un sabato di carta Sabato 29 novembre, presso la Biblioteca Rionale Gallaratese alle ore 15, vi sarà un incontro denominato: "Un Sabato di carta". L'incontro rivolto ai bambini e ai ragazzi della Zona 19 consentirà di prendere visione di fumetti, favole e giochi prodotti da una nota casa editrice specializzata 'n questo campo.
AsI Teatro Sant'Anna si è svolta il 10 ottobre scoro la manifestazione culturale "L'albero sempre verde", recital di poesie composte da aderenti e amici del Gruxa, affidato agli autori stessi oppure alle voci di Doris Canetti, del Salotto di via Kant, Domenico Pretolani, regista e autore di pezzi teatrali (ha appena vinto un premio con il suo Nata ieri) e Marcello Restelli, apprezzato dicitore soprattutto in meneghino. Dopo la presentazione di Patrizia Angelini, che ha illustrato scopi e attività del Gruxa, si sono ascoltati i componimenti in lingua italiana o in dialetto dei seguenti
Poeti: Mariangela Chiesa
Cantarelli, Roberto Lazzetti, Ermanno Boffi, Alda Fortini, Giuseppe Vercesi, Anna Ramoino, Carla Camporini, Francesco Cagnes, Novella
Porzio, Fernanda Braccini;Enzo
Fassina, Enrico Manfredini, Anna Caprara, Concetta
Carrozza in arte Calliope, Guglielmo Puricelli, Francesco Romano, Wanda Bertacca Dalla
Villa, Bruna Fusi, Marcello
Restelli, Marilena Cencini, Pia
Barbareschi per la mamma Maria, Antonietta B. Fino, Gianni Busatto, Doriska, Mario Scurati, Marisa Calderara, Patrizia Angelini.
E' stato ricordato Vincenzo Bendinelli recentemente scomparso, e si auspica di potergli dedicare un'intera serata, mentre in chiusura Restelli ha recitato due piccanti poesie del nostro indimenticato Arcano: Veduv e vespasian e Minigonna.
Nell'intervallo si sono ammirate (è proprio il caso di dirlo) le splendide opere fotografiche di Guido Crema, esposte nella hall del Teatro stesso, una panoramica sui temi intramontabili di Venezia, Milano, Umbria, con personaggi e ampie vedute. Lo stesso Autore ha illustrato i suoi metodi di lavoro per arrivare a catturare le ottime immagini che erano in mostra.
A Guido Crema e a tutti i partecipanti alla felice serata, da parte del Gruxa e della Direzione Artistica del Teatro Sant'Anna nella persona del responsabile Sig. Sacchi, un delizioso attestato e un caloroso arrivederci.
B. P
novembre 1997 Evi az.._".N: pagina 3
Ü Ü Ü Ü Ü Ü Ü Ü Ü Ü Ü Ü Ü Ü Ü Ü Ü Ü Ü Ü A cura di Bruna Buttafava
B. F.
rnaffiNicire zyxwvutsrqponmlkjihgfedcbaZYXWVUTSRQPONMLKJIHGFEDCBA energici 'eglinazÜonaie cooperative e mutue MILANO ENERGIA sr! TERMOGEST!ONI Via Lucilio Gaio, 5 - 20151 Milano Tel. 0213087128-3086889-3087163 - Telefax 02/3087481 Camere° calore educare
CASA, QUAU FACIUTAZIONI FISCAU?
La cooperativa Labriola promuove una iniziativa per valutare le facilitazioni fiscali per la casa previste dalla Legge Finanziaria 1998
La Legge Finanziaria per il 1998 prevede alcune facilitazioni riguardanti la casa e, in particolare, gli interventi di ristrutturazione di interi stabili o, più semplicemente, di singoli appartamenti. Per capire meglio e valutare i diversi aspetti della questione la Cooperativa Labriola sta organizzando una prima iniziativa rivolta ai cittadini, amministratori di stabili, rappresentanti delle autogestioni, presidenti di cooperative.
Saranno invitati degli esperti e, con loro, si cercherà di approfondire criticamente la materia e, eventualmente, formulare delle proposte di miglioramento della legge.
A questa prima iniziativa seguirà un ciclo di incontri, sempre sul tema generale della casa, nel corso dei quali si affronteranno e analizzeranno, volta per volta, gli aspetti gestionali dei condomini,
le questioni finanziarie e quelle fiscali, sempre con l'aiuto di esperti delle singole materie.
Tutte le diverse iniziative saranno adeguatamente pubblicizzate.
Alla sua ormai consolidata offerta di possibilità di incontro e di svago, aperta a tutti i cittadini, il Consiglio di Amministrazione della Labriola intende ora affiancare una seconda offerta: la possibilità di affrontare, in incontri, dibattiti, seminari di studio e altro, le questioni quotidiane che riguardano da vicino tutti i cittadini.
La nuova sede in costruzione nel Giardino Aperto di via Falck sarà pronta, si prevede, per l'inizio del prossimo anno e offrirà spazi e servizi adeguati per realizzare questo nuovo e importante obiettivo della Cooperativa Labriola.
Nell'immagine l'inizio dei lavori avvenuto lunedì mattina 27 ottobre
Dopo il riconoscimento da parte comunale che il "bosco" di via Chiarelli non è una fantasia degli abitanti ma esiste, domenica mattina 19 ottobre, il Comitato spontaneo di via ha convocato una riunione all'aperto dei cittadini residenti per prendere altre iniziative. Si è rilevato infatti che dopo le lettere di risposta dei vari assessori comunali nulla è accaduto in merito a quanto veniva richiesto, cioè che si svolgessero i lavori di manutenzione richiesti sia per la salvaguardia del bosco, che per la pericolosità provocata dalle attuali recinzioni sull'area. Problemi questi che erano già stati posti all'attenzione della precedente Giunta comunale. Quindi dal mese di agosto ad oggi, salvo riconoscere che il bosco esiste, nulla si è fatto per far rispettare le norme comunali in materia di manutenzione delle
aree verdi di pertinenza comunale. Anzi, sembrerebbe da una risposta dell'assessore Lupi, che il comune sia intenzionato ad attendere la sentenza del Consiglio di Stato prima di muoversi verso i proprietari perché adempiano quanto loro devono fare. Questo stato di cose ai citta-
dini non sta bene ed hanno deciso di fare una manifestazione domenica 25 ottobre nell'area in questione, ripulendo la parte attorno all'area cintata, luogo dove i tossicodipendenti vengono spesso a bucarsi e i nomadi a fare i loro bisogni corporali e nel contempo di richiedere un incontro con l'assessore comunale incaricato.
M. T.
Nelle foto: immagini della festa organizzata presso il bosco dal Comitato di via, domenica mattina 26 ottobre. Tra i cittadini erano presenti il consigliere provinciale di Rifondazione Comunista Enrico Fedrighini e il consigliere comunale del PDS Valter Molinaro. Prima della festa i cittadini avevano ripulito l'area attorno alle recinzioni, consegnando poi il materiale raccolto ad un camion dell'AMSA.
Sistemata l'area di via Betti
Dopo anni di battaglie e denuncie da parte dei cittadini residenti, del CdZ 19 e del nostro giornale, per riqualificare la periferia, il quartiere, un passo avanti è stato ottenuto in modo particolare per l'area abbandonata in fondo a via Betti. L'area è stata ripulita, il
verde seminato, sono stati realizzati alcuni passaggi pedonali per consentirne l'attraversamento, è stato sistemato il parcheggio, rifatti i cordoli di alcuni marciapiedi di fronte ai negozi ed è stata finalmente anche adeguata l'illuminazione stradale sempre di fronte ai negozi.
Spartitraffico per Il cavalcavia
Sono stati stanziati dal Comune 2 miliardi e 200 milioni per la realizzazione di uno spartitraffico sul cavalcavia che da piazzale Bacula termina in piazza Stuparich. I lavori prevedono anche l'installazione di nuove barriere acustiche di protezione e dispositivi per la limitazione della velocità.
Speriamo che tali interventi servano a prevenire i troppo frequenti incidenti, anche molto gravi, che avvengono soprattutto nelle ore di punta e notturne.
Festa a Tremano
Domenica 9 novembre si svolgerà la "Festa del ringraziamento agricolo", presso la parrocchia S. Giovanni di Trenno. Per informazioni contattare l'Azienda agricola Campi, tel 48203061
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Mostra sui futuri parchi Via B. Croce nuovo crocevia di degrado FORUM 19 INCONTRA L'ALER
Il Forum della Zona 19 nell'incontro con l'ALER (ex IACP), svoltosi il 15 ottobre scorso nel salone delle riunioni in viale Romagna, ha messo a fuoco i problemi esistenti nei quartieri San Siro-Baracca e Milite Ignoto.
I rappresentanti di Forum hanno evidenziato ai responsabili dello ALER che nella zona esistono abitazioni in uno stato di degrado tale che più volte sono stati rifiutati dai nuclei familiari ai quali venivano proposti.
Nell'attuale situazione difficilmente si vuole abitare a San Siro.
Le case sono fatiscenti, senza servizi e alla mercé delle occupazioni abusive.
Solo un numero esiguo delle palazzine, tutte di cinque o sei piani, è dotato di ascensore.
Questa caratteristica strutturale amplifica i problemi di isolamento ed emarginazione nei quali vivono le persone con handicap fisici e gli anziani, questi ultimi numerosissimi nel quartiere. Nella zona esiste una forte morosità sempre più spesso causata dai problemi economici degli abitanti che spesso non hanno un reddito sufficiente per vivere. I rapporti degli abitanti del quar-
Domenica 19 ottobre dalle ore 10 alle 19, si è svolta la "Festa delle Castagne" promossa dall'associazione dei commercianti di via ASCO.AMB lungo la via Betti.
E' una iniziativa giunta alla sua quarta edizione, promossa, voluta e organizzata dagli artigiani e commercianti della via per rivitalizzare il quartiere e valorizzare il ruolo dei piccoli esercizi commerciali e degli artigiani che svolgono attività preziose per tutti gli abitanti della Zona.
tiere con la Zona decentrata ALER sono di totale sfiducia anche per i tempi di attesa, sempre più lunghi, dei lavori di manutenzione. Altro problema del quartiere riguarda gli sfratti.
Su questo problema Forum ha chiesto di poter effettuare una valutazione congiunta "caso per caso e in tempo utile".
Il Forum ha offerto ad ALER la sua collaborazione per analizzare i problemi, promuovere progetti per il quartiere coinvolgendo tutti gli enti e le associazioni del caso, con l'obiettivo di realizzare nuove opportunità di vita sociale per tutta la popolazione e una qualità di vita decente.
Forum è infatti convinto che se non si interviene subito sui bisogni della popolazione, il quartiere di San Siro andrà incontro ad una progressiva e sempre più pesante disgregazione sociale.
L'ALER si è detto favorevole a costruire con Forum un percorso progettuale comune e si è già detto disponibile ad un prossimo incontro.
Se son rose...
Donato Gerardi (Sicet)
Dal 12 settembre al 31 ottobre si è tenuta presso la sede del CdZ 19 di via Quarenghi, 21 una mostra sulla futura realizzazione di tre nuovi parchi da parte del Comune di Milano, in tre diverse aree della città.
I progetti esposti riguardavano gli interventi previsti nelle aree dismesse così denominate: il Parco OM, il Parco Maserati e il Parco Urbano Certosa.
La nostra attenzione è stata rivolta particolarmente al Parco Certosa in quanto è il più vicino alla Zona 19.
L'area di questo parco si estende su una superficie di circa 20 ettari e si sviluppa nelle località Bovisa, Quarto Oggiaro, Scalo Farini-Garibaldi e via Palizzi.
Il parco sorge su terreni privati che devono essere bonificati, tra i progetti presentati quello di Certosa è l'unico che non comporta modifiche di destinazione d'uso delle aree, per questo l'iter amministrativo sarà più rapido.
Il progetto prevede la realizzazione di tre piazze, aree di gioco attrezzate per i bambini, un campo di pallacanestro, un bar, una zona orti urbani in via Porretta, un teatro verde, un lago. Sarà dotato di panchine, illuminazione, vi sarà una zona ecologica e un percorso natura.
L'inizio dei lavori è previsto a partire dal 1988 e dovrebbero terminare alla metà del 2002.
A, poco edificante spettacolo di roulotte di nomadi che stazionano lungo la via B. Croce a partire dal Centro Civico fino a via Chiarelli, si aggiunge ormai da diverso tempo, soprattutto nelle ore notturne, lo spaccio della droga. Il degrado conquista in fretta il territorio se coloro che devono mantenere l'ordine pubblico non svolgono l'attività di prevenzione e repressione necessaria. Per il problema dei nomadi sia l'amministrazione precedente della lega che quella attuale non hanno predisposto un piano di campi attrezzati che consentirebbe quanto meno di controllare gli accessi in città. Invece le periferie sono abbandonate e così oltre allo sporco che lasciano i nomadi lungo i marciapiedi, gli abitanti delle case tra i semafori di via Omodeo-Croce fino a quello di via Croce-Uruguay, assistono allo spettacolo dei nomadi e drogati che vanno nei loro giardinetti a fare i propri bisogni o ad abbandonare siringhe. Il disagio
maggiore per gli abitanti aumenta nelle ore notturne, quando presso il chiosco di bibite verso la via Chiarelli, stazionano decine di auto, fino alle ore piccole e che poco si curano del disturbo che provocano. Ci è stato riferito da alcuni cittadini che questi automobilisti acquirenti della droga fanno trascorrere il loro tempo, in attesa di essere accompagnati sul luogo dove gli spacciatori forniscono loro le dosi richieste, sfidandosi a gare poco edificanti nei confronti delle auto' parcheggiate. La sfida consiste nel chi è più veloce nell'orinare sulle auto in sosta, non manca anche qualche gara di velocità lungo la via.
Siamo certi che le autorità competenti sanno di questa situazione, anche perché sono state fatte delle denuncie in merito, ma quello che i cittadini desiderano sapere è quando questo stato di cose verrà fatto cessare.
FESTA DELLE CASTAGNE
Lungo via Betti la quarta edizione dell'iniziativa promossa dall'ASCO.AMB
Un clamoroso successo hanno ottenuto anche un folto gruppo di giovanissime ballerine e ballerini del gruppo Fuori di danza.
11 `cubo'' di Eletti"...
Anche alla nuova Giunta comunale riproponiamo il problema del "cubo" abbandonato in via Betti.
In un clima primaverile, cosa che non accadeva da anni a Milano, migliaia e migliaia di cittadini si sono ritrovati tra le oltre 80 bancarelle presenti, una ampia offerta commerciale associata alla musica ed al divertimento grazie alla presenza della ormai cono- sciuta Milanoans Jazz Band che ha interpretato sia gloriosi pezzi del jazz tradizionale, che quello di New Orleans. Non è mancato un incontro con la moda, infatti una lunga passerella rossa ha tracciato il percorso della sfilata organizzata dalla nota stilista
Annarosa, proprietaria dell'omonimo negozio in via Betti, che ha presentato, attraverso splendide ragazze, i modelli autunno-inverno '97.
Per i più romantici Roberta Sdolfo e il suo trio hanno eseguito un applauditissimo repertorio vocale.
Per i più piccini la gioia di cavalcare un cavallo a loro dimensione: infatti 4 pony hanno dovuto darsi da fare per tutto il giorno per poterli accontentare tutti.
Una giornata veramente indimenticabile: migliaia di persone l'hanno potuta trascorrere serenamente grazie a questa importante e vivace iniziatidella ASCO.AMB.
M.T.
Nelle immagini realizzate da Marco Tadini vediamo la folla di visitatori delle bancarelle lungo via Retti che ha riempito di colori e voci la giornata di festa e che ha consentito, anche ai bambini del quartiere, di essere attivamente coinvolti nelle attività ricreative a loro dedicate dagli organizzatori.
Il nuovo assessore allo Sport, Sergio Scalpelli, dalle pagine del Corriere della Sera fa sapere ai cittadini della Zona che l'area ove sorge il "cubo" è in effetti tornata al Comune come onere del gruppo Ligresti.
Il fallimento delle imprese che dovevano realizzare l'opera ha interrotto molti anni fa i lavori aprendo un contenzioso legale ancora irrisolto con il Comune. Così come prevede la legge, dopo un certo numero di anni, l'area è tornata al proprietario, il Comune, che adesso deve decidere come intervenire. Solo nel 1996 il settore Parchi e giardini comincia a risistemare il verde e I'AMSA rimuove i cumuli di macerie e rifiuti che intanto si erano formati per l'incuria. Ora il nuovo Assessore si impegna, dopo che la Giunta avrà approvato la delibera che fissa i criteri per le concessioni a società sportive, di poter affrontare il problema. Restiamo in fiduciosa attesa.
P4 novembre 1997 pagina 6
T.M.
T.M. Nella foto il tratto di via Croce dove avvengono i fatti descritti.
va
notizie dai ciu
Riaperto il parcheggio
N ei primi giorni del mese di ottobre è stato finalmente riaperto il parcheggio di fronte alla piscina di via Lampugnano. Il parcheggio era stato chiuso dalla precedente Giunta, per impedire alle carovane di nomadi di stazionarvi utilizzandone lo spazio per accamparsi.
Ora sono stati posti degli sbarramenti per impedire l'entrata delle roulotte, l'ingresso delle auto invece è consentito.
Nel frattempo i nomadi stazionano tranquillamente, in via B. Croce (vedi articolo a pagina 6).
Nella foto il parcheggio riaperto
Ä\i'ia Massarenti, un'arteria nei pressi di piazzale Brescia sviluppatasi con la espansione urbanistica del dopo guerra, è nota più per gli uffici delle Poste che per la personalità alla quale è dedicata. E' infatti pressoché ignorata la nobile figura di Giuseppe Massarenti, organizzatore politico e sindacale, nato a Molinelle
La caserma di via Falck
Sono in fase avanzata i lavori e stando a quanto dichiarato dal rappresentante del Comune, la caserma di via Falck dovrebbe essere consegnata al Comando di Polizia a partire dal mese di marzo 1998. E' stata anche programmata un'altra caserma in via Primaticcio. Progettazione ed esecuzione lavori sono affidati alla Metropolitana Milanese.
Nella foto il cantiere della caserma
Lettera aperta agli amici Verdi dell'Ulivo
La situazione, oggi ben nota, è quella di 14 Zone commissariate e questo è il risultato pressoché inevitabile di un mancato accordo a livello cittadino, pur strenuamente perseguito fino a luglio, congiuntamente da parte delle forze che compongono l'Ulivo e di Rifondazione.
Come ci si ricorda lo sforzo era stato quello di raggiungere un accordo istituzionale che consentisse un governo a termine delle Zone in attesa della necessaria riforma delle stesse, e il termine doveva essere quello di gennaio 1998. Ciò non è stato possibile per la mancata volontà politica da parte della maggioranza che governa Milano. In questo quadro, si sono aggiunti problemi e dissidi locali che vengono da ragioni di lungo periodo.
L'articolo "Crisi in Zona 19" a firma Frontini e Radaelli, pubbli-
cato sul numero di settembre intendeva rappresentare una risposta politica nel merito dei problemi specifici, che anche voi sollevate, che non hanno consentito di arrivare ad una posizione comune in sede di Consiglio.
Ma guardando avanti occorre ricordare che è in fase di definizione un percorso di riforma delle Zone che si concluderà, presumibilmente e sperabilmente, entro i primi mesi del 1998 con l'indicazione della data delle elezioni dei nuovi Consigli per le nuove Zone (nuove in tutto, per definizione territoriale, per regolamento e attribuzioni, per meccanismo elettorale).
In questa prospettiva la domanda nostra deve essere se esiste o no, oggi, la volontà politica di sedersi attorno ad un tavolo per ragionare su un nuovo orizzonte e tentare di costruire idee, proposte e programmi per un possibile
governo per la futura Zona. Non è interesse di nessuno rinfocolare le polemiche, pur senza azzerare artificiosamente le legittime differenze, il che porterebbe solo ad un processo di sterile omologazione. Ma proprio per questo e con riferimento proprio alla frase conclusiva della vostra lettera ricordiamo che non è mai stato nel nostro costume e nelle nostre tradizioni quello di negare cittadinanza e dignità alla critica ed al dissenso; anzi, al contrario, lo sforzo è sempre stato quello di valorizzare le differenze, soprattutto là dove queste portano ad una crescita e ad un arricchimento reale. Certo non possiamo considerare la polemica personale come "differenza costruttiva". Detto questo noi siamo pronti fin da subito per iniziare un percorso comune.
I Consiglieri e le Unità di Base del PDS di Zona 19
Una precisazione dei Consiglieri Verdi
Sul n° 4 di settembre di Milano 19 in merito alla crisi in Zona 19 è apparso in prima pagina un articolo a firma di Daniela Radaelli e Ferruccio Frontini sul quale si ritiene doveroso fare alcune precisazioni e smentirne alcuni passaggi. La realtà dei fatti di ciò che è avvenuto in Zona 19, ad avviso di chi scrive, è stata palesemente travisata.
Subito dopo 1'11 maggio, data delle elezioni, i Verdi contattavano telefonicamente PPI e PDS per organizzare un incontro ed esaminare la situazione della Zona, ma veniva risposto che bisognava aspettare gli accordi dei partiti a livello cittadino, il 28 maggio, data della prima riunione dell'Ulivo, i Verdi sostenevano con forza la necessità di stilare da
subito un programma unitario con Rifondazione, posizione non condivisa dal PDS.
c) Finalmente il 24 luglio, dopo vari incontri del centro sinistra e dopo che in due consigli di Zona erano stati bocciati i programmi presentati dal centro destra, Ulivo e Rifondazione si accordavano su alcuni punti comuni del programma e sul presidente da individuare in un consigliere espressione PDS o PPI, mentre non trovavano accordo sulla candidatura della presidenza della sola commissione urbanistica. Verdi e Rifondazione proponevano di affidarla a Fedrighini di Rifondazione, persona ritenuta competente e senza legami con interessi particolari, mentre il PDS ribadiva l'opportunità di assegnarla ad
(Bologna) nel 1867. Di orientamento riformista, nel 1892 partecipò al congresso costitutivo del Partito Socialista Italiano. Promosse la costituzione di una fitta rete di cooperative di braccianti, che spinse a prendere coscienza della propria dignità di lavoratori e a non levarsi il cappello davanti al padrone. Guidò agitazioni contadine per la modi-
ficazione del contratto di mezzadria e per il riconoscimento della giusta causa nella risoluzione dei patti agrari. Netto oppositore del regime fascista, fu perseguitato dalle squadracce finanziate dagli agrari, più volte arrestato e incarcerato e infine, nel 1937, internato in un manicomio sino al crollo della dittatura fascista.
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I due consiglieri Verdi, pur ritenendo che il programma del centro sinistra difficilmente sarebbe riuscito ad ottenere la maggioranza, hanno ritenuto loro dovere fare ogni sforzo per presentare un programma unitario e per evitare il commissariamento della Zona. Ci spiace dover constatare che la ricostruzione dei fatti fornita dai consiglieri PDS Radaelli e Frontini non sia stata sufficientemente obiettiva.
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novembre 1997
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Amalia Navoni, Agostino Fornaroli, Consiglieri Verdi nel Consiglio di Zona 19
II° Trofeo interscolastico
i giovani della scuola media Ricci nel meeting d'atletica leggera insieme alla scuola lqbal Masih ed alla Casati.
n una mattinata soleggiata e tiepida, sabato 18 ottobre presso il campo sportivo XXV
IAprile di via Cimabue, si è svolto il II Trofeo interscolastico di atletica leggera organizzato dal CUS Milano e dalle direzioni e docenti di ginnastica delle scuole medie
Casati, Ricci e Iqbal Masih. Il Trofeo è una iniziativa ormai al quarto anno, intesa a promuovere la passione per l'atletica leggera e non v'è cosa migliore che farla attraverso i giovanissimi. L'andamento delle gare è stato la dimostrazione di come questo
Rilievi tecnici in via Lampugnano
unedì mattina 13 ottobre una squadra di tecnici inviati dal Comune ha eseguito una serie di rilievi sul vecchio tracciato della via Lampugnano, quello che va dalla piscina comunale a via Mafalda di Savoia, cioè lungo il tratto dove dovrebbe svilupparsi il nuovo tracciato stradale.
Da molti anni i cittadini del Gallaratese attendono una soluzione viabilistica più adeguata nel comparto, perchè l'attuale situazione irrisolta produce problemi sempre più elevati di vivibilità e mobilità, anche a causa dello sviluppo urbano del quartiere che nel corso di questi anni comunque non si è fermato. La presenza dei tecnici ha richiamato l'attenzione degli abitanti delle case prospicienti la via. Dopo anni di attesa, e di polemiche, pare finalmente giunto al traguardo il reperimento dei fondi per realizzare l'opera. Ci auguriamo che finalmente questa sia la volta buona.
intento abbia trovato ampio spazio e novità rispetto agli anni precedenti, si è potuta notare una notevole presenza di immigrati tra i ragazzi. Segno anche questo dei tempi che cambiano nel nostro Paese, la presenza multietnica si è fatta strada anche nella scuola. Così come la presenza femminile diventa sempre più massiccia e qualificata. Guardando l'andamento delle gare ed i tempi ottenuti in più d'un caso le ragazze hanno superato i maschi. Le ragazze e i ragazzi della media Ricci que-
st'anno hanno primeggiato vincendo il trofeo in modo egregio, anche se bisogna dire che i loro avversari hanno dato molto filo da torcere: l'andamento è stato incerto fino alle gare finali, quelle dei 400 misti, dove lo scarto era di pochi punti tra il primo e il secondo posto.
L'andamento della classifica vede prima la Ricci, seconda la Casati e terza la Masih, negli 80 metri piani maschili e femminili. Nel lancio del peso prima è la Casati, seconda la Masih e terza la Ricci. Nel salto in lungo prima la Masih seconda la Ricci e terza la Casati. Negli 800 metri piani prima è la Masih, seconda la Casati e terza la Ricci. Nei 400 misti, prima la Casati, seconda la Masih e terza la Ricci.
La classifica finale a punti vede la Ricci vincitrice del Trofeo con 137 punti, seconda la Masih con 130 e terza la Casati con 126 punti. Il Trofeo, per essere definitivamente assegnato, deve essere
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vinto per tre anni consecutivi dalla stessa scuola, cosa per ora accaduto solo alla CozziQuarenghi, ora incorporata nella Casati.
Le premiazioni sono state il momento più importante e suggestivo di questa bella manifestazione sportiva; va dato atto agli organizzatori dei loro sforzi compiuti per la buona riuscita ottenu-
ta. Ai vincitori, giustamente esultanti per il risultato ottenuto, l'augurio che anche il prossimo anno possano confermare questa capacità.
TM
Nelle foto, la consegna della coppa del trofeo ai ragazzi della Ricci, alcuni momenti delle gare e delle premiazioni.
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.? ..e.) •
I I 26 ottobre al quartiere Gallaratese, in via Falde, è stata posata solennemente la prima pietra del tempio dedicato a Sant'Ambrogio ad Urbem. La cerimonia ha visto la presenza di numerosi cittadini del quartiere. Hanno presenziato Monsignor Giuseppe Arosio, responsabile dell'ufficio nuove chiese, Don Vittorino Zoia, Decano del Gallaratese, Don Giovanni Vago, Parroco Rosminiano, Don Rinaldo Nave, Vicario parrocchiale. Insieme alle personalità religiose era presente anche il progettista, l'architetto G. D'Ardia, vincitore del concorso per la nuova chiesa.
In ricordo di Federico Ozanam
Sabato 18 ottobre alle ore 10 i Gruppi del Volontariato Vincenziano e le Conferenze Parrocchiali della Società di San Vincenzo de' Paoli del Gallaratese, di tutta Milano e della Diocesi meneghina hanno partecipato nella cattedrale alla cerimonia eucaristica presieduta dal Cardinale Carlo Maria Martini, in occasione della beatificazione di Federico Ozanam.
Il fondatore della Società di San Vincenzo e delle Conferenze Parrocchiali, poi diffusasi in tutto il mondo, era nato a Milano nel 1813 ed ha vissuto i primi anni in via San Pietro all'Orto, per seguire poi la famiglia nell'originaria Francia, dove si stabilì definitivamente.
Per questo motivo il desiderio di festeggiare anche nella sua città natale il riconoscimento a Beato della Chiesa Cattolica, avvenuto il 22 agosto 1997 a Parigi, durante le Giornate della Gioventù, ha visto durante le celebrazioni la partecipazione dell'autorità ecclesiastica più alta di Milano.
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E'stato installato, lo scorso mese di ottobre, lungo tutta la via Brocchi fino alla scuola elementare, il riparo sul marciapiede destro, onde evitare incidenti con le auto ai bambini che
si recano alla scuola. Era stata una richiesta avanzata dalla direzione didattica, dai genitori e dal CdZ 19.
Nella foto il manufatto collocato nella via.
Un nostro lettore, da poco residente al Gallaratese, ci ha chiesto che cosa sia quell'enorme palazzo a fianco della stazione della metropolitana Lam-pugnano. Il palazzo in questione, denominato Ced, ovvero Centro Elaborazione Dati, è stato costruito dal Credito Italiano ed è una realizzazione avvenuta negli anni '80. E' una delle opere, a detta degli esperti, tra le più importanti in Europa nel suo
genere ed è stata realizzata dai progettisti Ignazio Gardella e Paolo Crescini.
Va detto che da parte del CdZ 19 di quei tempi vennero avanzati dubbi e perplessità sull'ampiezza dell'opera, circa 300 mila metri cubi e 50 metri di altezza, in quanto era fuori dagli standard previsti per il quartiere Gallaratese, senza per questo sminuire, il valore dell'opera.
Nella foto il CED
Camlonlsti a Molino Dorino
Una ventina di camion degli autotrasportatori per "conto terzi" si sono concentrati sabato mattina, 25 ottobre, nel parcheggio della MM di Molino Dorino e poi scortati dalla polizia e dai vigili urbani si sono recati presso
la sede della RAI di corso Sempione per protestare contro il governo che ancora non ha accolto le loro richieste.
Nella foto i camion mentre entrano a Molino Dorino
L'Unità di Base Di Vittorio del Gallaratese partecipa al dolore di Bruno Golo e famiglia per la morte di IRIDE FRATICELLI in GOLO
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Teatro Nuovo: "Grease" fino al 5/12
Rosetum: "Operetta" 12/11
"Norma" 21/11
Recital del pianista Pasini 5/12
"Nabucco" 10/12
"Concerto di Natale" 19/12
San Babila: "Sarto per Signora" fino al 30/11
"Non ti conosco più" dal 2/12
Manzoni: "L'Anatra all'arancia" fino al 23/11
"A che servono questi quattrini" dal 25/11 al 21/12
"C'è un uomo in mezzo al mare" dal 27/12
Smeraldo: Paolo Conte in concerto dall'1/12 al 7/12
"Giù al nord" di A. Albanese dal 9/12
Franco Parenti: "Indagini di un cane" dall'11/12
Gli spettacoli della Piccola Commedia vanno in scena nelle sere di venerdì e sabato ed il pomeriggio della domenica.
Iniziative per Capodanno 97198
Crociera in partenza da Genova 28/12 per Barcellona, Alicante, Palma de Majorca (veglia di capodanno), Tunisi (Casbah, Museo del Bardo, Cartagine), Palermo (Segesta, Selinunte, Duomo di Monreale) con arrivo a Genova domenica 4/1/98. Prezzi da £ 1.150.000 a £ 2.080.000 (escursioni escluse).
Lago di Bolsena soggiorno ed escursioni agli scavi Etruschi, a Orvieto e dintorni. Partenza 28/12 per 5 oppure 7 giorni (costi e giorni da definire).
Per maggiori informazioni telefonare alle nostre sedi (vedi testatina) oppure a Ferdinando dell'Avo tel. 38008467
A cura del CENTRO CULTURALE ORIONE v.le Caterina da Forlì ang. via Fezzan Cinema
venerdì 7 novembre ore 21:
GET ON THE BUS (in lingua originale)
giovedì 13 e venerdì 14 novembre ore 21:
RICCARDO III, UN UOMO UN RE
domenica 12/11 ore 15,30:
IL GOBBO DI NOTRE DAME
domenica 16/11 ore 15,30:
LA CARICA DEI 101
venerdì 21/11 ore 21:
JERRY MAGUIRE (in lingua originale)
giovedì 27 e venerdì 28 novembre ore 21:
NUVOLE IN VIAGGIO
domenica 30/11 ore 15,30:
JAMES E LA PESCA GIGANTE
giovedì 4 e venerdì 5 dicembre ore 21:
LE ONDE DEL DESTINO Teatro
domenica 9 novembre ore 15,30: QUARANTA MA NON LI DIMOSTRA
Compagnia S. Giovanni Bono.
sabato 22/11 ore 21 e domenica
23 novembre ore 15,30:
CECE E IL DOVERE DEL MEDICO atti unici di L. Pirandello.
Gruppo Amici Teatrorione.
A cura del CIRCOLO CULTURALE PERINI presso Cinema Sempione via Pacinotti 6 ore 21,15
lunedì 10 novembre:
SHINE di Scott Hicks
lunedì 17 novembre:
EVITA di Alan Parker
lunedì 24 novembre:
LA TREGUA di Franco Rosi
lunedì 1 dicembre ore 20,45:
HAMLET di Kennet Branagh
martedì 9 dicembre:
IL CLUB DELLE PRIME MOGLI di H.Wilson
lunedì 15 dicembre:
L'OMBRA DEL DIAVOLO di Alan Pakula
E' scomparsa
Anna Mele Ludovico
I
l Settore Servizi Sociali Area Giovani e Adulti del Comune di Milano ha istituito una linea telefonica verde attiva con il numero 167-458854 in funzione dalle ore 10 alle ore 16 dal lunedì al venerdì. E' uno spazio di ascolto ed aiuto sulle problematiche relative all'uso di droghe. Offre consulenza e orientamento rispetto ai problemi della tossicodipenza e alle strutture pubbliche e private che operano nel settore. E' rivolto a tossicodipendenti e loro familiari, operatori dei servizi, insegnanti ed educatori, e a tutti coloro che ne richiedono informazioni e sostegno. Sempre da parte dello stesso settore comunale è stata istituita
una linea telefonica verde con il numero 72004650, denominata "Pronto Giovani", dedicata ai giovani e funziona dal lunedì al venerdì dalle ore 14 alle ore 18.
Te1.167 - 45.88.54
Sabato 18 ottobre è tragicamente scomparsa Anna Mele Ludovico. Poetessa nota in tutto il quartiere Gallaratese per il suo impegno, per lo sviluppo e la conoscenza della poesia. Anna era stata nel passato anche collaboratrice del nostro giornale. Aveva fondato il "Centro Incontri", divenuto promotore di concorsi nazionali e internazionali di poesia, successivamente il "Centro Incontro per l'Europa", infine aveva dato vita ad un giornale di poesie. Numerose sono le sue pubblicazioni ed i libri editi con raccolte di poesie di autori del quartiere e non. Profondamente addolorati per questa tragica scomparsa la redazione di Milano 19 esprime ai familiari le sue più sentite condoglianze.
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L'acqua sporca della fontana Elezioni padane
Su segnalazione di un gruppo di residenti. siamo andati a vedere e fotografare la bella fontana sorta di fronte alla piscina Lampugnano. E'indubitabile che le acque siano sporche, però il motivo di questo stato di cose è dovuto ai soliti ignoti, così ci è stato precisato da diversi cittadini, che si "divertono" di
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sera a gettare nella fontana sacchi di immondizia e altro.
Resta il fatto che il fondo della fontana che all'inizio era limpido e trasparente ora non si vede più.
Nel condannare questi "sozzoni" delle cose pubbliche, invitiamo gli incaricati comunali ad essere più presenti per le pulizie.
Si sono svolte domenica 26 ottobre le cosiddette "elezioni padane" organizzate dalla lega Nord. Al quartiere Gallaratese erano presenti tre gazebo. Nel corso della settimana la Lega Nord aveva organizzato per il 21 ottobre sera, una assemblea pubblica presso il Centro Civico di via Quarenghi 21, presente l'on. Bossi. Nella foto il gazebo di piazza zyxwvutsrqponmlkjihgfedcbaZYXWVUTSRQPONMLKJIHGFEDCBAR. Scolari
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Il dibattito sulla legislazione cooperativa
tin altro dei temi su cui è utile fare il punto è lo stato del dibattito sulla legislazione cooperativa. Da questo punto di vista, il principale argomento di discussione nella Conferenza nazionale di organizzazione e di programma di Montesilvano, tenuta nel marzo scorso, ha riguardato i limiti della legge 59 del 1992, in particolare per quanto concerne le possibilità di capitalizzazione delle imprese cooperative e la conseguente necessità di riconsiderare la questione della legislazione, soprattutto in questa ottica.
Un sistema di imprese per produrre socialità
La conclusione della relazione di Silvano Ambrosetti, Presidente della Lega Coop Lombardia, sul tema dei vantaggi sociali ed economici della cooperazione
ventori e alla loro presenza nei consigli di amministrazione. Il problema che occorre affrontare oggi è, in buona sostanza, quello di adeguare la legislazione in modo da configurare un modello `flessibile' che favorisca una superiore capitalizzazione delle imprese che operano in segmenti di mercato richiedenti straordinarie dotazioni finanziarie, cogliendo anche le opportunità di ricorso al capitale di rischio, la cui offerta potrebbe aumentare notevolmente per una serie di ragioni. Tra queste, l'entrata in campo dei fondi pensione, la possibilità data alle banche di entrare nelle imprese e più in generale l'apertura e integrazione tra i mercati internazionali. Si tratta di temi che non possono essere liquidati con poche battute, vanno in ogni caso tenuti d'occhio gli sviluppi legislativi a livello di Unione Europea e comunque dovremmo essere tutti sinceramente interessati a una discussione approfondita e non di tipo ideologico.
promosse e "spese" politicamente. In altre parole, la Lega delle Cooperative deve risultare un soggetto che, con l'insieme delle sue iniziative, esprime una politica e gioca un ruolo su un terreno che ritengo strategico per lo sviluppo del nostro movimento.
Le immagini dell'articolo sono tratte da:
The British Workman, 1879
TAPPARELLE RIPARAZIONI
Razionalizzare la struttura organizzativa
II socio sovventore
Le figure del socio sovventore e dell'azionista di partecipazione cooperativa, introdotte da quella legge, hanno infatti avuto scarsa diffusione nelle nostre imprese e le ragioni di ciò stanno nella remunerazione dei relativi titoli di rischio e soprattutto nella impossibilità di realizzare guadagni sotto forma di capita' gain, a causa delle norme in materia di indivisibilità del patrimonio, nonché nei limiti posti ai voti spettanti ai soci sov-
E' stato costituito un gruppo di lavoro nazionale, il quale sta ragionando sull'insieme della legislazione cooperativa in discussione in Parlamento: riflessi sull'impresa cooperativa delle innovazioni fiscali contenuti nelle deleghe della Legge finanziaria, ONLUS, definizione della figura del socio lavoratore. Per quanto riguarda la legislazione regionale, è in corso un confronto con l'amministrazione nell'ottica della preparazione della Conferenza della Regione Lombardia sulla cooperazione, prevista tra qualche mese. Quest'ultima ha per oggetto "l'analisi dell'attuale situazione del movimento cooperativo in Lombardia e la predisposizione di proposte di sviluppo e promozione per le cooperative stesse". In altre parole: esame del quadro formativo e legislativo riferito alla cooperazione, ridefinizione del sistema degli incentivi (fondi di rotazione, finanziamento per progetti, contributi) e strumenti di conoscenza, promozione e sviluppo della cooperazione.
gestione mut tiserx ice
Circa il riassetto associativo, l'imminente unificazione tra le Associazioni di Servizi e di Produzione e lavoro aiuterà indubbiamente nell'eliminazione di ripetizioni di funzioni; ma la ricerca di una maggiore flessibilità va condotta anche in presenza di strutture associative distinte Le risorse umane e finanziarie di cui dispone la nostra organizzazione lombarda devono infatti essere dislocate con maggiore facilità, poiché le esigenze complessive dei movimento per forza di cose mutano nel corso degli anni e occorre evitare effetti di trascinamento non utili per la funzionalità delle strutture associative. E' comunque necessario che l'unificazione delle due Associazioni avvenga con modalità e scansioni che garantiscano un raccordo con le scelte che saranno compiute dalle omologhe Associazioni nazionali e con il processo di riorganizzazione della Lega regionale. Bisogna inoltre dare seguito a un orientamento più volte affermato a livello lombardo, costituendo un settore 'sociale' della Lega, in senso lato. Cooperative sociali, mutue, più in generale le attività connesse ai settori della sanità, dell'assistenza e della previdenza integrativa e che comunque possano essere ricomprese in un discorso di riforma dello Stato sociale, devono potere coordinarsi tra loro, per essere più visibili all'esterno,
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Censimento aree degradate in stato di abbandono nella Zona 19
Pubblichiamo in anteprima per i nostri lettori il censimento svolto dal settore Parchi e Giardini di Milano che individua le aree verdi in stato di degrado o abbandono nella città. Per Milano 19 abbiamo estrapolato le aree individuate nella Zona, specificate per tipologia.
Aree in carico al settore Parchi e Giardini, in stato di abbandono e di degrado per le quali è stata operata una forma di recupero a verde elementare nel corso dell'appalto di manutenzione ordinaria 94/96 in fase di chiusura contabile.
"A"Area di via Borsa superficie mq. 17.693; stato attuale: seminato a tappeto erboso; interventi di recupero: sgombero macerie, pulizia, livellamento, semina; lavori ultimati nel 1996.
"A" Area di via Betty, Omodeo, Cekov superficie mq. 8.019; stato attuale: seminato a tappeto erboso; interventi di recupero: sgombero macerie, pulizia, livellamento, semina; lavori ultimati nel 1995.
"A" Area Cekov superficie mq. 4.400; stato attuale: seminato a tappeto erboso; interventi di recupero: sgombero macerie, pulizia, livellamento, semina; lavori ultimati nel 1995.
"A" Area via Mafalda di Savoia e Cilea superficie mq. 45.925; stato attuale: seminato a tappeto erboso con attrezzature gioco per bambini; interventi di recupero: sgombero macerie, pulizia, livellamento, semina; lavori ultimati nel 1995.
Casistica "B"
Aree di proprietà comunale non in carico al settore per le quali può essere programmata una forma di recupero con risorse reperibili nell'appalto di manutenzione ordinaria 96/98 in corso.
"B" Area di via Appennini, Gallarate superficie mq. 3.000; stato attuale: seminato a tappeto erboso; interventi di recupero: sgombero macerie, pulizia, livellamento, semina; lavori eseguiti.
Casistica "C"
Aree di proprietà comunale non in carico al settore nelle quali si riscontra un effettivo stato di degrado che comportano interventi che non trovano riscontro economico nell'appalto in corso.
"C" Area di via Betty superficie mq. 9.400; stato attuale: area con sterpaglie, gruppi di robinie, area bitumata, ammassi di conglomerato cementizio; interventi di recupero: sgombero previa demolizione di macerie, scavo con rimozione materiale costipato, stradossamento terra di coltivo, livellazione, semina, potatura alberi; costo dell'intervento £. 38.000.000; tempi necessari per l'esecuzione dell'opera giorni 40.
"C" Area di via Appennini, Gallarate superficie mq. 4.000; stato attuale: in battuto adibito a parcheggio; interventi di recupero: stradossamento, terra di coltivo, livellazione, semina; costo dell'intervento £. 13.000.000; tempi necessari per l'esecuzione dell'opera giorni 18.
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"B" Area di via Appennini, Gallarate
Casistica "A" //./ "A" Area di via Borsa Ä okt, -Ä Ä Ä "A" Area di via Cekov r Ä 137, S,
"INCLITUS TIRIBENNIUS, PRINCIPIS ECCLESIAE SEDIS, AD OCCASUM MEDIOLANI PLEBANIAE DOIMINUS VERGENS"
Un antico borgo ai margini di un quartiere nuovissimo
Niente paura, si tratta di Trenno. E' certo un modo oscuro, ma forse adeguato per rendere omaggio a quello che oggi è un quartiere della moderna Milano che però vanta antichi ed illustri natali.
Si ha notizia infatti di Trenno già al tempo dei romani, quando appunto si chiamava Tiribennius: sembra poi che nel 1605 fosse eretta addirittura a sede vescovile con giurisdizione sui territori a ovest di Milano (a quel tempo chiamati appunto "plebania").
Origini antiche
Delle fastigia di quei tempi rimane a testimonianza ancora oggi una grande tela, (3 metri per 2) della scuola del Rubens (i più campanilisti affermano che sia del Rubens in persona) nella
così alti che si poteva vedere Milano solo dal campanile.
Le piene di maggio
Ma il ricordo più simpatico sono le "piene di Maggio": c'era allora infatti il "Campiere" che aveva, la responsabilità del flusso delle acque di irrigazione provenienti dal canale Villoresi, che si immettono nei canali che attraversano i campi attorno a Trenno, e sembra che quando bevesse un bicchiere di più, sbagliasse l'apertura delle saracinesche e mandasse troppa acqua, i canali straripavano (soprattutto il più grosso chiamato il "Cagnola") e l'acqua invadeva le strade trasformando il paese addirittura in una piccola Venezia. Erano momenti di disagio ma anche di eccitazione quando i bambini improvvisavano dei battelli con le camere d'aria delle
vendeva casalinghi in cambio di rottami e stracci, e neppure quei mendicante che chiedeva l'elemosina per le strade richiamando l'attenzione col battere di un ferro dentro un triangolo di metallo.
Quando l'acqua non c'era il padrone della strada era il "Carletu el manuber", ex tenente d'aviazione che magari s'imbatteva a discutere con il "Givan rubiola" e quando il discorso si faceva pettegolo l'argomento cadeva sempre sul "Prevesin" che sembra avesse ceduto la fidanzata per 2000 lire a un coniglio.
Artigiani e agricoltori orgogliosi
Sono tutti fatti dei tempi della Rosa Scolari, la "signora" del paese, di un paese autosufficiente, di artigiani e agricoltori orgogliosi del loro lavoro e gelosi del loro territorio.
Pare che sentissero molto la rivalità con Pero: gli anziani ricordano le "guerre" con Pero nei campi di confine con bastoni e addirittura carabine ad aria compressa. Molte cose oggi sono cambiate: Trenno ad esempio non è più un comune autonomo.
chiesa parrocchiale dove fino a qualche tempo fa esisteva anche uno splendido altare di perfetto stile barocco che è andato distrutto per lasciar posto ad un più freddo altare moderno.
Ma siamo certo molto lontani nel tempo e nessuno oggi sente nella propria vita di tutti i giorni, da "Milanese '77", i benefici che potrebbero derivare dall'essere stato il proprio paese una sede vescovile o un ex "castrum" romano.
Ed è cercando di scoprire la vita di tutti i giorni che ritrovi schemi curiosi che già avevamo trovato il mese scorso a Figino: anche qui si beve ancora il "quartino", anche qui si gioca a scopa, anche qui gli anziani si ritrovano dal tabaccaio e i giovani in latteria.
Ed è incontrando gli anziani che si ritrova il volto di una Trenno scomparsa. Facciamocela raccontare.
La prima cosa che ricordano è che Trenno era completamente circondata da un bosco con alberi
ruote dei camion per riunirsi davanti alla casa del "Gustolana".
Era un simpatico vecchietto, bravissimo narratore di favole, che incantava i bambini mentre fabbricava reti (sembra che i canali fossero pieni di pesci e di rane) e sembra costruisse anche dentiere di... legno!
Quando c'erano le "piene" non si vedeva circolare il "Piaté" che
Ha subito la stessa sorte di Figino, Quinto Romano, ecc. che negli anni '20 sono stati incorporati in Milano sulla base di una legge fascista dalla trasparente intenzione politica: questi paesi avevano un forte elettorato di sinistra e, sottraendo loro l'autonomia comunale, venivano posti sotto il controllo centrale cittadino. Ma oggi a Trenno si sentono ormai milanesi. Anche perché la Milano cresciuta a macchia d'olio li ha raggiunti.
La stessa popolazione è ormai eterogenea, di disparato livello sociale e quasi tutti lavorano nella grande città. Sopravvive ancora qualche forma artigianale (esiste per esempio anche un materassaio) anche se
non c'è più chi fabbrica le ruote per i carri e, nei campi coltivati dalle quattro aziende agricole esistenti, le macchine e i diserbanti hanno sostituito le mondine che venivano fin da Brescia a lavorare nei campi attorno al paese.
Trenno, periferia milanese
I problemi della Trenno di oggi sono quelli di tutta la periferia milanese: sviluppo organico con equilibrata espansione di insediamenti e servizi, e sotto questo profilo si sentono perfettamente integrati nella realtà della Zona 19. Seguono ad esempio con attenzione lo sviluppo del piano particolareggiato per il Gallaratese dove la metropolitana, un centro amministrativo comunale, la scuola omnicomprensiva, sarebbero servizi di diretta fruizione anche per Trenno, che con il Gallaratese
confina. Il punto dolente è la viabilità: le strade di Trenno sono l'unico collegamento tra le due grosse arterie statali del Sempione e di Novara e all'interno dell'abitato avvengono delle strozzature che causano diversi incidenti.
Sarebbe necessario stabilire quindi un basso limite di velocità per ovvie ragioni di sicurezza. Nonostante la sua integrazione con la Zona 19 di cui Trenno vive i problemi e le inquietudini, rimane però una differenza fondamentale: Trenno ha una storia alle spalle, una storia che magari attraverso piccole cose come l'osteria tipica, lo spirito di aggregazione degli abitanti, traspare ancora.
Ed è questa storia, questa sua storia, che permette a Trenno di non essere solo un dormitorio come tutta la periferia "nuova".
novembre 1997 Mitit_petNis pagina 13
RIPROPONIAMO Al NOSTRI LETTORI LA STORIA DEI QUARTIERI DELLA ZONA SCRITTA DAL NOSTRO PRIMO DIRETTORE GIAN PIERO PAGETTI, E DA ALTRI REDATTORI VENTI ANNI FA. TROVERETE SICURAMENTE SORPRENDENTI QUESTE PAGINE PER LA LORO ATTUALITÀ E FRESCHEZZA.
Carlo Galimberti
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Originari dell'Asia, il gelso bianco e il gelso nero sono coltivati da antica data. Il gelso bianco, conosciuto dai Romani durante le campagne d'Asia, si diffuse più tardi nel bacino del Mediterraneo con l'espansione dell'allevamento del baco da seta, che si nutre delle sue foglie. Secondo una leggenda, due monaci, su incarico dell'imperatore Giustiniano, nel VI secolo riuscirono a importare dall'Oriente dei bachi da seta nascosti all'interno cavo di bastoni di bambù.
In Lombardia ne promosse la coltura il duca di Milano Ludovico Sforza (1452-1508), soprannominato "Il Moro", a quanto è stato tramandato, da "Morus", il nome latino del gelso. La parola "gelso" deriva dal latino "celsus" (alto), in contrapposizione al modesto rovo da more. Lasciato crescere liberamente il gelso bianco è un albero di media grandezza dal tronco irregolarmente ramificato spesso tozzo, corto e sbrozzoloso per la pratica della capitozzatura, rivolta a favorire l'emissio-
che ricordano le more del rovo e sono dolci solo a maturità, cioè verso la fine di giugno. Grazie alla impollinazione-anemofila, ossia tramite il vento, esiste la possibilità di svariati incroci.
Molto decorative sono le varietà di gelso con i rami ricadenti, ottenuti con un'adeguata potatura, e adatti per la coltura in vaso.
Il gelso ha il legno duro, resistente e flessibile, con il quale si fanno botti, carri, barche, mobili, secchi, attrezzi, lavori di intarsio e al tornio.
E' inoltre uno dei migliori combustibili, ed è apprezzato in Oriente per fare della buona carta. Le foglie sono state usate per tingere di giallo alcune fibre
derà la colazione con belle more scure raccolte prima che il sole picchi con violenza, passerà tutta l'estate in buona salute". Nella mitologia degli alberi il gelso occupa un posto importante. In alcune raffigurazioni cinesi dell'universo, dal gelso, residenza a levante della Madre dei Soli, si innalzava al mattino il nostro Sole.
Il gelso sacro era considerato ermafrodito e precedeva la separazione tra i due sessi, tra il chiaro e lo scuro, tra il cielo e la terra. Simboleggiava quindi l'ordine cosmico, il principio universale.
Secondo un mito greco, tramandato da Ovidio nelle "Metamorfosi", i frutti del gelso da bianchi si colorarono di rosso cupo con il sangue sgorgato dalla ferita di Piramo, il giovane suicidatosi per amore di Tisbe sotto un gelso che si ergeva al margine di una fresca fonte.
La fanciulla, alla vista del cadavere dell'amato si diede a sua volta la morte.
Non è un caso che per i Greci la mora del gelso fosse funesta; il nome veniva associato a "moros", sventura, rovina, morte. Secondo un'altra versione, il termine deriverebbe dal greco "meros", parte, porzione, con riferimento ai frutti multipli.
I rombo é il più grosso tra tutti i cosiddetti 'pesci piatti' ed é notevolmente pregiato ai fini alimentari. Diffuso nell'Atlantico europeo, é presente in tutto il Mediterraneo, compreso il Mar Nero. Normalmente la media degli esemplari in commercio non supera i 50 centimetri di lunghezza. Le carni sono delicate e saporite. E' inconfondibile oltre che per la sua sagoma anche per il fatto che la sua pelle è priva di squame, ma coperta di protuberanze ossee sul lato scuro. Per questo delizioso pesce propongo una ricetta elaborata di alto pregio gastronomico: "rombo al forno in salsa di vongole"
ne di nuove fronde. La corteccia, dapprima grigio chiara, con l'età diventa bruna e profondamente solcata in senso longitudinale.
Le foglie lisce e lucida. asimmetriche alla base, alterne e seghettate, possono essere intere o lobate, come quelle del fico, suo parente stretto.
I fiori insignificanti, quelle maschili raccolti in amenti cilindrici, in amenti ovati quelli femminili, compaiono in aprilemaggio. Verso la fine di giugno maturano le infruttescenze, di colore dal bianco sporco al rosa, simili a lamponi, dolci anche se immature, ma insipide, e quindi destinate prevalentemente all'alimentazione animale.
Il gelso nero è stato introdotto in Europa in epoche remote. Nel complesso assomiglia al gelso bianco; ha le foglie cordato, ovato-arrotondate e ruvide. Viene coltivato per le infruttescenze carnose nero-violacee
tessili e per dare lucentezza alla seta; in medicina popolare sono state utilizzate per le proprietà diuretiche e astringenti.
Con i frutti maturi del gelso nero si ottengono belle sfumature di viola. In alcuni paesi si mangiavano come la frutta secca, o in forma di gelatine, confetture, sciroppi dissetanti, ratafià, vino e aceto, e servivano anche per colorire e addolcire il vino.
Con la corteccia si fanno fibre robuste adatte per fare cordami e carta; gli indigeni della Malesia e della Polinesia ne ricavavano una specie di feltro, il "tapa".
La corteccia della radice ha un'azione ipoglicemizzante, ed è stata raccomandata come purgante e come diuretico nell'insufficienza renale e nell'idropisia. In medicina domestica con i frutti maturi si prepara uno sciroppo espettorante e blandamente lassativo.
Il poeta romano Orazio afferma in una satira: "Colui che conclu-
Rigoni Stern in "Arboreto salvatico" ricorda l'usanza dei popoli antichi di piantare i gelsi sulle tombe: il corpo decomposto in umori veniva assorbito dalle radici e la materia si sarebbe vivificata negli alberi, continuando così, per anni e per secoli, a testimoniare l'affetto e la memoria ai posteri.
Accade sempre più di rado di vedere dei gelsi. L'industria della seta, una volta fiorente in Lombardia, è scomparsa e non tanto per la malattia dei bachi provocata dal bruco di una farfalla arrivata dagli Stati Uniti, quanto per la concorrenza delle fibre sintetiche.
L'agricoltura meccanizzata e la monocoltura, che esigono grandi appezzamenti, hanno fatto il resto; i filari di gelso lungo le cavedagne, le prode dei fossi e i viottoli non ci sono più e la campagna ha assunto la fisionomia di un deserto.
Nella nostra Zona i gelsi hanno una funzione esclusivamente decorativa, come quelli che si intravedono dalle cancellate di via Albenga, via Salomiraghi, via Boine angolo via Serra e sulla montagnetta di San Siro.
a cura di Delia Oppo
Ingredienti: (dose per 4 persone): rombo circa gr 1000, vongole gr 400, peperone rosso gr 150, panna liquida gr 100, scalogno, aglio, basilico, vino bianco secco, olio d'oliva, sale, pepe nero in grani. Tempo occorrente per la preparazione: lora
Preparazione: lavate le vongole in più acque per eliminare ogni residuo sabbioso; ponetele ad aprire in una cucchiaiata di olio
caldo aromatizzato da uno spicchio d'aglio. Appena pronte privatele di metà guscio e tenetele da parte; conservate anche il liquido di cottura filtrato. Bruciacchiate il peperone sulla fiamma viva, spellatelo e privatelo dei semi, del picciolo e delle membrane interne. Eviscerate il rombo, toglietegli le pinne laterali quindi mettetelo su una placca, con la parte scura sulla teglia, salatelo, pepatelo con una generosa manciata di grani e irroratelo con 4 cucchiaiate di olio e con un terzo di bicchiere di vino. Passate nel forno, già a 220° per circa 20 minuti, bagnando il pesce, se necessario, durante la cottura con un mestolino di acqua calda. Mentre il rombo cuoce preparate la salsa: tritate uno scalogno e ponetelo ad appassire in 2 cucchiaiate di olio. Unite il peperone arrostito, ridotto a listelle, il liquido di cottura delle vongole, 3 cucchiai di vino, la panna ed un pizzico di sale e pepe. Lasciate addensare leggermente il sugo, quindi frullatelo e riportatelo sul fuoco, aggiungendo una manciatina di foglioline di basilico tritate e le vongole nel mezzo guscio. Sfornate il rombo, sgocciolatelo dal fondo di cottura, poi sistematelo su un piatto da portata e riopriteo con il sugo bollente delle vongole.Servite, accompagnando con patate al vapore o insalatina mista.
gelso nero maturo 02/48.01.73.32 140 Masaccio, 18 20149 MILANO (Pasticceria zyxwvutsrqponmlkjihgfedcbaZYXWVUTSRQPONMLKJIHGFEDCBA fresca e surgelata Torte da Cerimonia Semffreddi Torte personalizzate ge(a.ti dì qualità Aperto anche la domenica D '3 a a a E iJ novembre 1997 N't t....amsia a>ie pagina 14 le ricette di Adriana rQuercia rombo al forno in salsa di vongole
L'ANGOLO DEI BAMBINI
a cura di Marco Tadini
LE FAVOLE DAL LAGITEITO
Ho trascorso le vacanze vicino ad un piccolo laghetto e ogni giorno con la macchina fotografica, trascorrevo qualche tempo sulle sue sponde. Piano piano ho conosciuto un pò della sua vita quotidiana e dei suoi abitanti e frequentatori: pesci-gatto, grilli, saltamartini, farfalle, libellule, tortore, falchi, lepri, aironi e molti altri insetti e uccelli. Osservandoli e fotografandoli ho immaginato di vivere con loro e di raccontare, con molta fantasia, quello che accadeva.
Il laghetto di Vico Marino
Il piccolo laghetto ogni mattina salutava i pesci, la collina gli alberi che lo circondavano che dal sole lo riparavano.
Salutava i fiori colorati che ai bordi erano spuntati, scherzava con il leprottino con la talpa a lui vicino.
Salutava gli uccelli, gli insetti più belli tutti ricambiavano il saluto ringraziandolo per il suo prezioso aiuto. La vita del piccolo laghetto si svolgeva in modo perfetto con l'alternarsi delle stagioni, ma la primavera e l'estate eran quelle più desiderate. Con l'esplosione della fioritura la raccolta della frutta matura lui che con il vento giocava nell'acqua che si increspava, diventava felice sbarazzino il piccolo laghetto di Vico Marino.
Il laghetto sito a Vico Marino frazione di Ziano Piacentino
a signora M.L. mi scrive 1per chiedere se è opportui no eseguire un ciclo vaccinale per il proprio figlio di 7 anni che soffre da circa 3 anni di frequenti episodi asmatici primaverili associati a congiuntivite e raffreddore costante per quasi tutto l'anno.
E' stato valutato presso un ambulatorio pediatrico allergologico dove è risultato allergico alle graminacee e agli acari della polvere.
i consigli del pediatra
periodo di maggiore concentrazione dell'allergene respiratorio è in grado di ridurre la frequenza degli accessi asmatici. Per quanto riguarda la rinite è necessario attuare una drastica modificazione dell'ambiente in cui il bambino vive per eliminare gli acari: frequente pulizia in assenza del bambino e ricambio
d'aria, eliminazione di tappeti, tende, moquette; peluches, materassi, cuscini e coperte di materiale sintetico, utilizzo di prodotti specifici acaricidi.
dott. Marco Nedbal Pediatra Ospedaliero
I VACCINI PER L'ALLERGIA •
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e vaccinazioni, o meglio la immuno-terapia specifica (ITS), è stata molto utilizzata negli anni passati in modo quasi indiscriminato in tutti i bambini allergici indipendentemente dalla loro sintomatologia clinica. Negli anni recenti vi è stata una notevole inversione di tale tendenza ed in alcuni centri di allergologia tale pratica è stata quasi abbandonata. Negli ultimissimi anni sono stati eseguiti seri studi che hanno rivalutato il ruolo della ITS nella riduzione della sintomatologia e della risposta allergica agli allergeni.
Nella situazione descritta dalla lettrice del nostro giornale mancano purtroppo- alcuni elementi necessari per giudicare la reale opportunità di iniziare una ITS per cui riporterò le linee guida principali per valutare correttamente tale scelta.
Il presupposto principale è quello che il bambino non presenti un'asma "grave" o che abbia una monosensibilizzazione o un allergene dominante. La ITS è sicuramente impegnativa dal punto di vista della accettazione di prolungati cicli terapeutici. Esistono due principali modalità di esecuzione; la prima consiste nella iniezione sottocute di variabili dosi di allergene con frequenza settimanale per alcuni mesi e successivamente mensili per un periodo di circa 3 anni, tale terapia deve essere eseguita in ambiente ospedaliero.
La seconda può come eseguita al proprio domicilio con somministrazione di vaccino per via sublinguale sotto forma di gocce. La seconda via di somministrazione sembra poco efficace. Per concludere la vaccinazione è consigliabile in quei soggetti in cui la profilassi ambientale e farmacologica non è efficace con riduzione della possibilità di condurre una normale attività sociale. Ritornando al quesito della signora concluderei ribadendo la necessità di valutare una corretta esecuzione di tutti i presidi preventivi e di un corretto uso dei farmaci riservando il ricorso all'ITS solo se questi presidi risultano inefficaci.
L'asma è stagionale e l'utilizzo del disodiocromoglicato nel
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segue dalla prima CONTRO LA SECESSIONE, PER LA SOLIDARIETA'
L'avventura nordista prospettata da Bossi e dalla sua compagnia, di portare la cosiddetta Padarlia in Europa, sganciandola dal resto del Paese che andrebbe invece abbandonato alla deriva nel Mediterraneo, è una grave provocazione che offende l'intelligenza di ogni persona che si vuole sentire solidale con la società nel suo insieme e non solo con chi sa parlare il suo dialetto.
La solidarietà nazionale è un valore irrinunciabile su cui fondare i progetti di riforma della Costituzione e dello Stato, con la valorizzazione delle Regioni e dei Comuni, in una prospettiva di decentramento e di sburocratizzazione, di partecipazione delle comunità locali e di sussidiarietà.
L'Italia non si rompe: è lo slogan che ha collegato i cortei dei lavoratori da Milano a Venezia e gli interventi dei Segretari di CGIL, CISL, UIL, tra i gonfaloni comunali e lo sventolio del tricolore e dei vessilli sindacali, in un mix di proposte e progetti articolati sui valori fondamentali dell'unità e della solidarietà. Si è detto che è l'inizio di un processo per la costruzione di una rete di rapporti interregionali contro le lacerazioni prodotte dagli squilibri territoriali che alimentano tentazioni separatiste e contrapposizioni intolleranti fra le varie aree geografiche del Paese. C'è la speranza che l'Italia intera, e non solo il Nord, ce la faccia a entrare in Europa e a superare l'attuale con-
giuntura per ridurre il deficit pubblico e contenere l'inflazione senza cadute dell'occupazione e tagli drastici allo Stato sociale.
Il rifiuto della secessione é fondato sull'esigenza di continuare il cammino risorgimentale e resistenziale per la costruzione di un Paese democratico e solidale dalle Alpi al Mediterraneo, sulla spinta dell'unità sperimentata dal movimento dei lavoratori per lo sviluppo economico e sociale e le riforme istituzionali.
L'approfondimento delle cause del malessere del Nord Est a confronto con le spinte autonomiste di altre realtà europee dalla Baviera all'Ile de France, dalla Catalogna alla Scozia e al Galles, dall'Irlanda del Nord alle nazioni della ex Jugoslavia tra irredentismi linguistici e religiosi e drammatiche pulizie etniche, dovrebbe servire da lezione e stimolo per trasformazioni accettabili e condivise, ma non conflittuali o laceranti. La esasperante rivendicazione leghista va invece nella direzione dello smantellamento di ogni memoria storica di unità nazionale e dell'assurda creazione di milizie intolleranti e xenofobe estranee alla cultura cristiana e laica della condivisione e della tolleranza, dell'accoglienza e della valorizzazione delle diversità. Ma la questione del Nord non può essere esorcizzata soltanto con le manifestazioni di piazza, anche se imponenti come a Milano, e deve quindi
venire affrontata in sede parlamentare e nella società con scelte legislative e azioni sociali nella direzione del decentramento amministrativo e del federalismo solidale.
Molti sono i problemi da affrontare, dall'equità della pressione fiscale alla lotta alla criminalità organizzata che inquina e blocca la crescita del Sud, dall'emersione del lavoro nero alla valorizzazione dell'imprenditorialità, dall'autonomia degli Enti locali alle riforma della burocrazia statale e regionale. La coesione sociale e lo sviluppo della democrazia e delle libertà possono trovare nell'azione sindacale e delle forze sociali, il terreno fertile per contrastare efficacemente l'esclusione e l'emarginazione delle aree sociali più deboli e dei cittadini più sfortunati e poveri, per rendere concreta e operante una solidarietà disinteressata e fraterna. L'arcobaleno dei volti e delle bandiere, degli slogan e dei canti, dei suoni e dei dialetti, che ha caratterizzato i cortei, i comizi e la festa del popolo antisecessionista a Milano e a Venezia, con molti giovani e immigrati, amministratori e sindaci, apre alla speranza di una rinnovata unità delle coscienze di fronte ai pericoli dell'imbarbarimento etnico e xenofobo, che già tanti dolori e lutti ha seminato nei secoli e ancora in questi anni ai confini d'Europa.
Giovanni Garuti
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Editrice "Milano 19" Soc.
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