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notizie dai ciu Riaperto il parcheggio

N ei primi giorni del mese di ottobre è stato finalmente riaperto il parcheggio di fronte alla piscina di via Lampugnano. Il parcheggio era stato chiuso dalla precedente Giunta, per impedire alle carovane di nomadi di stazionarvi utilizzandone lo spazio per accamparsi.

Ora sono stati posti degli sbarramenti per impedire l'entrata delle roulotte, l'ingresso delle auto invece è consentito.

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Nel frattempo i nomadi stazionano tranquillamente, in via B. Croce (vedi articolo a pagina 6).

Nella foto il parcheggio riaperto

Ä\i'ia Massarenti, un'arteria nei pressi di piazzale Brescia sviluppatasi con la espansione urbanistica del dopo guerra, è nota più per gli uffici delle Poste che per la personalità alla quale è dedicata. E' infatti pressoché ignorata la nobile figura di Giuseppe Massarenti, organizzatore politico e sindacale, nato a Molinelle

La caserma di via Falck

Sono in fase avanzata i lavori e stando a quanto dichiarato dal rappresentante del Comune, la caserma di via Falck dovrebbe essere consegnata al Comando di Polizia a partire dal mese di marzo 1998. E' stata anche programmata un'altra caserma in via Primaticcio. Progettazione ed esecuzione lavori sono affidati alla Metropolitana Milanese.

Nella foto il cantiere della caserma

Lettera aperta agli amici Verdi dell'Ulivo

La situazione, oggi ben nota, è quella di 14 Zone commissariate e questo è il risultato pressoché inevitabile di un mancato accordo a livello cittadino, pur strenuamente perseguito fino a luglio, congiuntamente da parte delle forze che compongono l'Ulivo e di Rifondazione.

Come ci si ricorda lo sforzo era stato quello di raggiungere un accordo istituzionale che consentisse un governo a termine delle Zone in attesa della necessaria riforma delle stesse, e il termine doveva essere quello di gennaio 1998. Ciò non è stato possibile per la mancata volontà politica da parte della maggioranza che governa Milano. In questo quadro, si sono aggiunti problemi e dissidi locali che vengono da ragioni di lungo periodo.

L'articolo "Crisi in Zona 19" a firma Frontini e Radaelli, pubbli- cato sul numero di settembre intendeva rappresentare una risposta politica nel merito dei problemi specifici, che anche voi sollevate, che non hanno consentito di arrivare ad una posizione comune in sede di Consiglio.

Ma guardando avanti occorre ricordare che è in fase di definizione un percorso di riforma delle Zone che si concluderà, presumibilmente e sperabilmente, entro i primi mesi del 1998 con l'indicazione della data delle elezioni dei nuovi Consigli per le nuove Zone (nuove in tutto, per definizione territoriale, per regolamento e attribuzioni, per meccanismo elettorale).

In questa prospettiva la domanda nostra deve essere se esiste o no, oggi, la volontà politica di sedersi attorno ad un tavolo per ragionare su un nuovo orizzonte e tentare di costruire idee, proposte e programmi per un possibile governo per la futura Zona. Non è interesse di nessuno rinfocolare le polemiche, pur senza azzerare artificiosamente le legittime differenze, il che porterebbe solo ad un processo di sterile omologazione. Ma proprio per questo e con riferimento proprio alla frase conclusiva della vostra lettera ricordiamo che non è mai stato nel nostro costume e nelle nostre tradizioni quello di negare cittadinanza e dignità alla critica ed al dissenso; anzi, al contrario, lo sforzo è sempre stato quello di valorizzare le differenze, soprattutto là dove queste portano ad una crescita e ad un arricchimento reale. Certo non possiamo considerare la polemica personale come "differenza costruttiva". Detto questo noi siamo pronti fin da subito per iniziare un percorso comune.

I Consiglieri e le Unità di Base del PDS di Zona 19

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