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di essere ancora fermi a quel pregiudizio atavico, perché lo sforzo culturale dei nuovi dominatori digitali della logistica (e dei loro committenti, le imprese stesse del settore) allora deve tradursi in azione immediata. Un’azione collettiva che serva a convincere il mondo del lavoro dell’esatto contrario. Cioè, che l’automazione è la chiave per una nuova vita professionale del lavoratore stesso, per un miglioramento delle proprie condizioni, della propria sicurezza. Una garanzia di dignità e di incolumità personale, l’opportunità di un futuro migliore. Se pensate che nelle frasi appena scritte ci sia il sentore di un luogo comune, allora lasciamo la parola alle cifre. Un’indagine nazionale ha stimato che nei prossimi dieci anni, in Germania, l’automazione integrata in ambito produttivo e logistico porterà alla creazione di novantamila nuovi posti di lavoro. Una previsione così ottimistica è corroborata dal fattoinconfutabile - che la connettività tra sistemi e mezzi non è dovuta solo a software sempre più evoluti ma alla presenza qualificata della persona come fulcro di ogni processo decisionale e programmatico. Si eviterà non poca fatica, a beneficio del pensiero e di una competenza più sofisticata. Non ci sono nemici, allora, in uno spazio che sia di vero dialogo - e anche nel progresso vero, non c’è mai sfruttamento. La parola chiave, piuttosto, è “beneficio”. Un beneficio che si rivela in un concetto di produttività più umano e consapevole. E nell’alba di una società - consentiteci l’utopia - finalmente più giusta, moderna e senza (con)dannati ai lavori forzati nei magazzini.
Buona lettura!
In copertIna: Si avvicina l’appuntamento del GIS 2023 e l’attesa delle Giornate del Sollevamento a Piacenza Expo coinvolge in modo importante alcuni tra i maggiori big internazionali nel settore della movimentazione logistica
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La dote di creatività industriale di Ferretto Group la si è potuta ammirare anche al recente MECSPE, dove i visitatori della fiera bolognese hanno potuto considerare in tutto il loro valore tecnologico i magazzini automatizzati dell’azienda vicentina (uno dei principali operatori italiani nel campo dei sistemi di stoccaggio e della movimentazione di materiali). Gestire una logistica in maniera efficace, sicura e con una concreta ottimizzazione degli spazi costituisce da sempre l’obiettivo e la missione di ricerca in Ferretto Group, testimoniata da una gamma di sistemi realizzata interamente al proprio interno - dalla progettazione fino al software di ge -
stione - per linee di prodotto che comprendono magazzini automatici a trasloelevatore, per lastre e lamiera e verticali. Tra questi ultimi, anche a MECSPE l’attenzione del pubblico è stata calamitata dalla serie Vertimag, la cui ultima generazione ha migliorato ulteriormente la capacità dell’impianto nel gestire materiali di ogni formato, peso e dimensione. Vertimag garantisce infatti una significativa ottimizzazione dello spazio (con la riduzione a 1/10 della superficie occupata rispetto a un magazzino tradizionale) e la massima versatilità, grazie a sei tipi di baia e a una gamma di 120 combinazioni di misure per cassetti, una semplicità di gestione con il software progettato inter-
namente da Ferretto Group, automazione dei processi e sicurezza di prodotti e operatori.
Disponibile in 15 versioni, dai 3 ai 12 metri di
altezza, il magazzino può essere personalizzato con numerosi accessori per rispondere a specifiche esigenze produttive e di picking.
Con l’obiettivo di consolidare la presenza sul territorio europeo in qualità di consulente per l’automazione, diffondere i servizi su misura e le soluzioni all’avanguardia dedicate all’innovazione, CLS iMation annuncia uno storico traguardo con l’apertura della sua prima filiale in Belgio grazie all’acquisizione della società belga Alax Automation. “Gli orizzonti della logistica e dell’automazione si fanno sempre più complessi, interconnessi e avanzati – commenta Michele Calabrese, responsabile della Business Unit di CLS dedicata alle Intelligent Solutions for Logistics Automation – Proprio come i contesti del mercato attuale, le necessità evolvono costantemente e richiedono nuove competenze tecniche, creative e capacità di risoluzione di problemi in maniera puntuale. Attraverso partnership strategiche come questa con Alax Automation e all’apertura della nuova filiale belga puntiamo a presidiare il territorio e le necessità dei clienti in maniera ancor più puntuale e capillare”. Fondata nel 2002, Alax Automation si è rapidamente affermata sul panorama internazionale come partner affidabile per l’automazione in vari settori dell’industria. L’azienda è specializzata in assistenza post-vendita e manutenzione, progetti chiavi in mano, pallettizzatori, sistemi di visione, certificazione di linea e costruzione di macchine per il riempimento e la sigillatura. Questo investimento rappresenta per CLS il risultato del costante impegno in ricerca e sviluppo nel settore della logistica, ampliandosi con una nuova filiale oltre i confini italiani per essere ancora più vicina a tutti i clienti, oltre che e a conferma della strategicità del territorio a livello europeo nel suo complesso. “La collaborazione con Alax costituisce un ulteriore importante tassello della nostra strategia di crescita per i prossimi anni – afferma Paolo Vivani, amministratore delegato di CLS – La sinergia delle competenze di CLS con quelle di Alax Automation segna un passo fondamentale per realizzare gli ambiziosi progetti che abbiamo disegnato per i prossimi anni, con l’obiettivo di creare soluzioni innovative e all’avanguardia per il settore dell’automazione e della logistica con progetti di respiro internazionale” .
KFI, leader nell’implementazione di soluzioni e tecnologie per l’Industria 4.0, è stata scelta da Ducati come partner strategico per ottimizzare i processi intralogistici, in particolare per il processo di assemblaggio delle motociclette nello stabilimento di Borgo Panigale (Bo), dove si lavora su 130 differenti versioni di moto, vengono gestiti circa 200 diversi componenti e dove sono assemblate fino a 150 motociclette al giorno. La scelta di Ducati riguarda l’adozione di Spark, la piattaforma software di KFI a supporto delle attività logistiche che si interfaccia con i sistemi host chiave al fine di abilitare l’utilizzo di tecnologie innovative secondo logiche di processo ottimizzate. La piattaforma raccoglie, inoltre, i dati per le analisi dei KPI operativi in tempo reale riportandoli attraverso cruscotti grafici personalizzabili. Spark orchestra gli operatori permettendo loro di lavorare in sinergia con diverse soluzioni come sistemi vocali, ESL, Pick/Put By Light, RTLS, RFID e AMR. Grazie a Spark, KFI consente agli applicativi SAP di interfacciarsi con un innovativo sistema Pick By Light wireless, gestendo i dispositivi SpeedyPick Air che, con un linguaggio basato su una combinazione di luci colorate e lampeggi, consentono a più operatori contemporaneamente di localizzare i componenti, visualizzare a display le quantità e confermare i prelievi con la semplice pressione di pulsanti. Dopo aver selezionato da terminale la distinta di prelievo e aver composto il kit seguendo le indicazioni luminose, l’addetto allega la stampa automatica degli item prelevati e invia il tutto alle postazioni di assemblaggio. Parallelamente, l’amministratore visualizza in tempo reale i dati dei processi operativi e gestisce gli SpeedyPick associandoli alle aree, ottimizzandone il consumo della batteria e monitorandone gli stati.
Sportelli a chiusura automatica
Lavorate in sicurezza a qualsiasi altezza
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Design ergonomico per un più facile accesso
Sensori di rilevamento ostacoli
Impediscono alla piattaforma di scendere se c’è un ostacolo
Raggio di sterzata pari a zero
Sterzate a 360 gradi grazie alla ruota motrice singola
Il nuovissimo commissionatore di JLG. La rivoluzione in magazzino.Veniteci a trovare al Piacenza, 5-7 Ottobre 2023
Ci voleva tutta la competenza e le perseveranza di un autentico esperto come Davide Lega per scrivere una storia esauriente e soprattutto avvincente dei carrelli elevatori, dagli albori del Novecento a oggi. Docente, consulente, divulgatore sulle tematiche della logistica di magazzino e del Lean Manufacturing (con esperienze professionali di alto profilo in diverse multinazionali), Lega ha raccolto un tesoro straordinario di aneddoti e
personaggi, delineando la storia mondiale del carrello elevatore e del pallet in modo sapiente e rigoroso e consegnando alle stampe un volume prezioso dal titolo “Storia del pallet e del carrello elevatore – Un intreccio affascinante e indissolubile”. “È dal 1850 che non veniva pubblicato un libro simile sull’argomento - ci spiega l’autore - Finora mi ero cimentato con la scrittura esclusivamente attraverso la redazione di volumi tecnici dedicati alla logistica aziendale. In
questo libro, invece, nella forma di un racconto vero e proprio, ho svelato, a partire dal 1797, le origini di un’invenzione eccezionale come quella del carrello elevatore, una macchina che è stata in grado di esaltare il genio degli uomini (inventori, imprenditori, ingegneri e autodidatti) e di conferire un impulso decisivo alle imprese per la realizzazione e il successivo sviluppo industriale”.
Dall’ Emilia-Romagna - terra d’elezione dell’autore - Davide Lega ha tratto materiale oltremodo prezioso per la sua opera, dal momento che le aziende più importanti e storiche a livello nazionale - come la Montini di Lugo, in provincia di Ravenna - hanno aperto i loro archivi per contribuire all’arricchimento documentale del libro (che comprende un’inedita parte iconografica, composta da fotografie d’epoca e immagine dei disegni dei progetti originali).
“Quando entro in un magazzino, pallet e carrello elevatore sono entrambi onnipresenti. D’altra parte, sono il mezzo e il supporto con cui muoviamo il 90% delle merci – sottolinea Davide Lega - Questa monografia di 288 pagine porterà il lettore a esplorare la loro storia e a porsi una domanda: in questo mondo in continua evoluzione tecnologica, questa formidabile ‘coppia’ verrà soppiantata con mezzi differenti, più moderni? A mio modesto parere, non credo, almeno per un periodo di tempo ancora molto lungo”. Il libro “Storia del pallet e del carrello elevatore – Un intreccio affascinante e indissolubile” è in vendita dal 15 dicembre scorso sui bookstore di Amazon e Ibs Feltrinelli e sul sito https://davidelega.com/, al prezzo di € 20,70.
MiR Insights, nuova applicazione cloud di Mobile Industrial Robots (MiR), si presenta al mercato come strumento in grado di fornire informazioni precise e fruibili ai gestori di flotte robot, con miglioramenti di prestazioni, tempi di attività estesi dei robot e una risoluzione dei problemi più efficace che ha come risultato un migliore ROI. “MiR Insights fornisce agli utenti della flotta una lettura migliore delle prestazioni dei robot e di come interagiscono con l’ambiente fisico - conferma il presidente di MiR, Walter Vahey - Questa padronanza di informazioni consentirà agli utenti di continuare a perfezionare ed espandere le installazioni più rapidamente”.
Le caratteristiche principali di MiR Insights comprendono: dashboard dei dati (monitora i KPI come la distanza percorsa, le missioni completate e il tasso di utilizzo dei robot); mappe di calore (tiene traccia dell’attività dei robot sia nel tempo che nelle posizioni fisiche e visualizza le aree con scarsa copertura Wi-Fi e potenziali colli di bottiglia nel traffico dei robot); dati archiviati in modo sicuro nel cloud. Il server host di MiR Insights è su Microsoft Azure e viene utilizzato in combinazione con MiR Fleet, il software di gestione della flotta MiR. MiR Insights legge i dati da MiR Fleet senza interferire con le operazioni della flotta e non può essere utilizzato per controllare singoli robot o regolare le impostazioni della flotta. L’interfaccia integrata ha molte opzioni per la visualizzazione dei dati e gli utenti hanno anche la possibilità di recuperare i dati grezzi tramite l’API per l’utilizzo su sistemi esterni.
La nuova serie TSP di carrelli trilaterali Crown crea un focus di attenzione sugli operatori, in virtù di un’esperienza di impiego intuitiva, una migliore ergonomia e una capacità di commissionamento ancora più efficiente. “I nostri trilaterali sono progettati per adattarsi in modo accurato alle specifiche applicazioni dei clienti - spiega Sven Vorreiter, Senior Manager Product Marketing di Crown - Sia nella movimentazione di pallet completi che nel prelievo in quota, gli operatori hanno sempre la piacevole sensazione di avere il pieno controllo, grazie all’eccezionale ergonomia e al confortevole ambiente di lavoro del carrello.” A dimostrazione della costante attenzione per gli operatori, ora la serie TSP è dotata anche dell’innovativo sistema operativo Gena di Crown, che include l’opzione di perfetta integrazione con il collaudato sistema InfoLink di gestione del parco carrelli di Crown. Intuitivo, personalizzabile e interattivo, Gena offre agli operatori un’esperienza su misura, fornendo tutti i dati e le informazioni importanti in modo chiaro e conciso sullo schermo touchscreen a colori da 17,8 cm in una delle oltre 40 lingue disponibili. I widget personalizzabili visualizzano in tempo reale le metriche delle prestazioni principali, come ore di attività, angolo di sterzata e stato di carica della batteria, fornendo così informazioni facili da visualizzare, comprendere e utilizzare. Gena include anche l’intuitivo Capacity Data Monitor, che fornisce dettagli a colpo d’occhio su peso del carico, altezza di sollevamento e limite di portata. Immagini con indicatori cromatici, simili a quelli di un semaforo, indicano agli operatori la situazione corrente del carrel-
lo affinché rimangano entro i limiti di carico stabiliti. Per la serie TSP, Crown fornisce anche due tecnologie opzionali di semi-automazione basate su RFID, entrambe di uso intuitivo. Il sistema Auto Fence limita automaticamente la velocità di marcia o l’altezza di sollevamento del carrello a seconda della sua posizione, ad esempio alla fine del corridoio, a un’intersezione o in aree con soffitti bassi. L’Auto Positioning System (APS) automatizza le funzioni di marcia e di sollevamento selezionando il percorso migliore per raggiungere la postazione di lavoro successiva. Grazie all’esclusivo montante MonoLift di Crown, è possibile movimentare anche i carichi più pesanti, con peso di oltre una tonnellata, ad altezze eccezionali. Grazie a un’ampia gamma di batterie V-Force al piombo-acido o agli ioni di litio e ai relativi caricabatterie, sono disponibili soluzioni di alimentazione personalizzate. È possibile selezionarle e adattarle alle specifiche esigenze di applicazione dei clienti e del magazzino.
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Per EA Group, i primi mesi del 2023 hanno portato il valore eccezionale di un grande accordo distributivo. L’azienda di Scandiano (Re), specializzata in vendita, assistenza e consulenza per tipologie diversificate di carrelli elevatori, ha stipulato una partnership esclusiva con JCB. Da febbraio, quindi, sulla base di questo sodalizio, EA Group è distributore uffi-
ciale - su tutto il territorio nazionale - delle linee di piattaforme aeree semoventi elettriche, a pantografo e articolate (due serie che rientrano nella gamma Access del produttore internazionale), oltre che della tipologia Teletruk-E, l’ormai noto carrello elevatore telescopico (in versione elettrica) che abbina i vantaggi specifici di un autentico telehandler compatto e di un forklift industriale.
Un logo EA rinnovato con nuovi colori saluta oggi la nuova avventura commerciale del gruppo emiliano, con l’importante corollario di un’area dimostrativa dove i clienti potranno provare i nuovi modelli JCB.
Il segmento della linea Access offerto al pubblico da EA Group comprende otto modelli di scissor elettrici da 4,6 a 13,8 m operativi (le altezze sono riferite al piano di calpestio), con capacità da 230 a 450 kg e dimensioni naturalmente compatte (larghezza complessiva da 760 fino a 1.250 mm). Sei di questi modelli di PLE elettriche sono certificati anche per l’uso all’aperto e due sono abilitati al normale trasporto stradale con veicolo commerciale. Riguardo ai modelli di PLE articolate, la disponibilità per la distribuzione EA Group è annunciata per la metà dell’anno; nel frattempo, l’azienda di Scandiano ha annunciato un’anteprima al prossimo GIS di Piacenza (le Giornate Italiane del Sollevamento che si terranno dal 5 al 7 ottobre prossimi) per i primi due modelli di PLE articolate JCB in arrivo nella disponibilità di vendita dell’azienda reggiana.
L’altro “pièce de résistance” JCB che i clienti di EA Group potranno apprezzare è l’ormai famoso Teletruk, lanciato nella sua versione a propulsione termica convenzionale nel 1997. Si tratta, come molti sanno, di un un carrello elevatore estremamente compatto, dalla struttura di sollevamento mutuata dal sollevatore telescopico - con un braccio sfilabile fino ai 2 m che permette di sfruttare al massimo gli spazi di stoccaggio in magazzino, riducendo i tempi tecnici durante le operazioni di carico e scarico di camion, furgoni e container. L’assenza del montante frontale garantisce all’operatore una visibilità eccellente e un controllo preciso del materiale prelevato, in qualsiasi ambiente e applicazione.
In definitiva, EA Group estende la propria gamma di macchine e servizi, con un accordo prestigioso a tutto vantaggio di una clientela italiana esigente e sempre più diversificata, ampliando il core business attuale - basato sulle linee di prodotto dei carrelli elevatori multidirezionali e speciali - e aggiungendo un ulteriore dinamica specializzata al proprio servizio di assistenza tecnica e manutenzione post-vendita.
PSA Italy e Kalmar Italia hanno annunciato la firma dell’accordo per la fornitura di otto reachstacker DRG450-65S5E Eco di ultima generazione per la movimentazione di container, dotati di un powertrain innovativo con trasmissione di tipo HVT, destinati ai terminal PSA Sech e PSA Genova Pra’. La consegna è prevista per il secondo trimestre dell’anno in corso. Grazie alla nuova trasmissione, abbinata a un motore di cilindrata inferiore, gli Eco reachstacker permettono di ridurre il consumo di carburante e le emissioni di CO2 fino al 40% rispetto ai modelli più datati, e fino al 25% rispetto ai modelli più recenti, senza dover scendere a compromessi in termini di prestazioni.
L’operazione di fornitura è in continuità con il piano di rinnovo degli asset aziendali annunciato da PSA
Italy nel corso degli ultimi mesi, in cui la battaglia alle emissioni inquinanti è uno dei temi principali e uno dei punti di forza del programma, in Italia e a livello internazionale. Il gruppo PSA mira a ridurre del 50% le sue emissioni assolute di carbonio (Scope 1 e 2) entro il 2030, rispetto all’anno di riferimento 2019, e a raggiungere l’azzeramento delle emissioni nette di carbonio entro il 2050.
Ceva Logistics si è aggiudicata un contratto triennale anni per fornire servizi di logistica e distribuzione ad Haier Europe, parte di Haier Smart Home, gruppo primario a livello mondiale nel settore dei grandi elettrodomestici. In base all’accordo, Ceva Logistics sarà responsabile delle attività di warehousing e handling di Haier Europe per entrambe le linee B2B e B2C, occupandosi in particolare dell’entrata e uscita delle merci, della gestione dello stock e della preparazione degli ordini. Ceva Logistics gestirà circa 500.000 pezzi in uscita e 500.000 pezzi in entrata all’interno del suo polo logistico situato a Somaglia di 165.000 metri quadrati, di cui circa 40.000 dedicati ad Haier Europe. Inoltre, il team di specialisti Ceva garantirà ad Haier Europe altre attività a valore aggiunto come la gestione e rilavorazione dei resi e altre attivita logistiche e amministrative, sempre assicurando professionalita e flessibilita, fondamentali per gestire importanti picchi di domanda legati alle stagionalita del business. Ceva Logistics non si occuperà solo dell’attività di stoccaggio per entrambi i canali, ma gestirà per Haier Europe anche le spedizioni del canale B2B su scala nazionale. Ceva distribuirà circa 5.000 consegne all’anno garantendo ad Haier Europe un time to market estremamente competitivo. Il servizio di tracking delle consegne sarà garantito attraverso il portale clienti di Ceva.
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Venerdì 31 marzo, nella Sala conferenze di Confindustria Piacenza, si è tenuta la presentazione della seconda edizione di Hydrogen Expo, l’innovativa mostra-convegno italiana dedicata al comparto tecnologico per lo sviluppo della filiera dell’idrogeno, in programma dal 17 al 19 maggio prossimi negli spazi di Piacenza Expo. A introdurre la più grande manifestazione italiana dedicata al comparto, Fabio Potestà – presidente di Mediapoint & Exhibitions, organizzatore della fiera -, il sindaco di Piacenza, Katia Tarasconi, Francesco Rolleri e Nicola Parenti – rispettivamente presidente e vicepresidente di Confindustria Piacenza con delega all’Energia -, Giuseppe Cavalli, presidente di Piacenza Expo e Gianenrico Griffini, presidente della prestigiosa giuria del Truck of The Year (il maggior premio internazionale dedicato ai veicoli per il trasporto merci e materiali) e redattore di “Allestimenti & Trasporti”.
“Fin dalla sua prima edizione, Hydrogen Expo
si è imposta come punto di incontro a livello nazionale di tutti i protagonisti della filiera dell’idrogeno – ha rimarcato Fabio Potestà – Un ruolo centrale, quello di questa fiera innovativa, rivendicato dal boom di adesioni che riscontriamo giorno dopo giorno, per questa seconda edizione. Abbiamo già quadruplicato il numero degli espositori rispetto all’edizione inaugurale del giugno scorso; un dato che ci consente di definire Hydrogen Expo 2023 come la più grande manifestazione italiana dedicata alla filiera tecnologica per lo sviluppo dell’idrogeno”.
La nascita di un network sinergico, in grado sia di dare impulso alla produzione di idrogeno a impatto zero, diffondendone la tecnologia, trova, secondo le parole di Potestà, “un fulcro territoriale straordinario nell’area piacentina, eletta dallo sviluppo della logistica e del sistema dei trasporti a sede di sperimentazione e dibattito anche per la direttrice energetica fondamentale dell’idrogeno”. Lo scopo dichiarato del nuovo evento fieristico – insediato
fedelmente a Piacenza Expo – è quello di creare, proprio sul territorio piacentino, un distretto dell’idrogeno di livello nazionale ed europeo.
“L’idrogeno non sarà l’immediato futuro del trasporto, ora calamitato nell’attenzione ai veicoli elettrici a batteria, seguiti comunque dalle nuove propulsioni elettriche basate sulle fuel cells e sulle alimentazioni a idrogeno – ha spiegato Gianenrico Griffini, neoredattore della nuova iniziativa editoriale “Allestimenti & Trasporti” (parte del network di pubblicazioni Mediapoint & Exhibitions) e presidente storico del prestigioso Truck Of The Year – In questa fase, si presuppone che debbano essere create le condizioni abilitanti che permetteranno all’idrogeno di diffondersi, con stazioni di rifornimento adatte, ad esempio – l’Ue si sta muovendo in questa direzione. In questo percorso di transizione, una fiera come Hydrogen Expo aiuterà sicuramente questa evoluzione nel mondo dei trasporti, anche perché illustra ciò che l’industria è già in grado di fare, soprattutto nel campo della componentistica per i veicoli a idrogeno, che è differente da quella per i veicoli a combustione interna”.
Agli oltre 120 espositori già annunciati di Hydrogen Expo 2023, si aggiungono i 31 patrocini già raccolti dalla fiera tra le associazioni di categoria che compongono la filiera dell’idrogeno. A questi vanno annoverati poi i patrocini istituzionali, concessi dal Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica e da quello dei Trasporti e delle Infrastrutture, dalla Conferenza delle Regioni e delle Province Autonome, da Regione Emilia-Romagna, Enea e Comune di Piacenza.
“Organizzare un nuovo evento fieristico, soprattutto attinente a un comparto tecnologico così innovativo come quello dell’idrogeno, costituisce un’iniziativa assai coraggiosa in Italia, dove sono presenti migliaia di aziende spesso in forte concorrenza – ha aggiunto Fabio Potestà – Ma è nel Dna di Mediapoint & Exhibitions fare da apripista per nuove iniziative che siano in grado di aggregare le forze di soggetti diversi eppure complementari, un modus operandi adottato anche per Hydrogen Expo. Così, a poco più di mesi dall’apertura della fiera, abbiamo già superato le 120 adesioni di aziende espositrici”. All’esposizione, va rimarcato, si accompagna un fitto programma di convegni organizzati direttamente dagli espositori. Tra i numerosi appuntamenti in calendario, spiccano il workshop pianificato da Danieli Combustion dal titolo “La Decarbonizzazione nei Forni di Riscaldo e di Trattamento Termico” e il convegno a cura di 3P Safety – in collaborazione con FSE Progetti e Kiwa Cermet Italia – “Idrogeno Sicuro e Sostenibile”. Di particolare interesse, poi, l’incontro “Best Practices for Engineering Design, Safety and Asset Management”, a cura di MES-Monaco Engineering Solutions.
Novità assoluta di questa seconda edizione saranno poi gli IHTA – Italian Hydrogen Technology Awards, i premi concepiti per dare visibilità (anche internazionale) alla qualità e alla capacità di innovazione delle imprese e dei professionisti italiani che operano nei vari comparti tecnologici afferenti alla filiera dell’idrogeno. Le premiazioni degli IHTA 2023, saranno assegnate in occasione della Cena di Gala della manifestazione che si terrà nella serata del 17 Maggio prossimo presso la Sala degli Arazzi della Galleria Alberoni di Piacenza.
Il Consiglio Direttivo di Assiterminal ha condiviso, all’inizio di febbraio, un importante comunicato in relazione ai recenti incidenti mortali nei porti italiani. Nel testo si sottolinea il “peso insopportabile sull’intero mondo del lavoro e sulla portualità italiana”, rilanciando con forza la necessità di “investimenti sulla formazione e sulla certificazione dei processi aziendali organizzati per prevenire gli incidenti e costruire sistemi che abbiano al centro la sicurezza dei lavoratori nel luogo di lavoro”. Assiterminal rivendica la paternità della “norma approvata nell’ultima legge di bilancio che istituisce un fondo per promuovere i sistemi di gestione sulla sicurezza e ulteriori strumenti per la promozione della formazione e della cultura della sicurezza sul lavoro. Ora serve il decreto attuativo che possa rendere efficace il percorso che abbiamo costruito. In questi anni, anche attraverso l’azione di aggiornamento e rinnovo del CCNL dei lavoratori dei porti, abbiamo assistito al rafforzamento delle azioni volte ad incrementare la sicurezza nei porti italiani”. A questo proposito, proprio “Assiterminal si mette a disposizione delle istituzioni, delle OO.SS, per aprire un nuovo confronto che verifichi l’efficacia degli strumenti già in campo e ragioni sulla adozione di nuove azioni dedicate alla sicurezza di tutti i lavoratori, anche attraverso, finalmente, l’aggiornamento delle normative specifiche per il nostro settore, in una visione di sistema che continua a mancare”.
DAL MARCHIO AMERICANO, AMPLIAMENTO DELLE SERIE DI
CONTROBILANCIATI ELETTRICI GEX20-30L E GEX40-50 CON
MODELLI A BATTERIA LITHIUM-ION DA 80 V.
LA GAMMA ECOLOGICA AVANZA, CON PORTATE DA 1,6 A
5 TONNELLATE
Sono arrivati per annunciare un’era di cambiamento. I carrelli elevatori elettrici a quattro ruote GEX20-30sL e GEX40-50 di Clark, con tecnologia LiIon da 80 V, ora sono disponibili con portate da 1,6 a 5 ton e si candidano a macchine da movimentazione ideali per il trasporto di carichi pesanti all’interno e all’esterno delle sedi logistiche e dei magazzini. Nell’industria in generale, nella distribuzione e nel comparto alimentare, beverage, della chimica e della farmaceutica, dove è molto importante ormai adottare funzionalità a zero emissioni, i carrelli elevatori elettrici Clark con batteria agli ioni di litio garantiscono elevate prestazioni di movimentazione con bassi costi operativi per l’intero ciclo di vita dei nuovi carrelli - che dimostrano tutta la propria validità intrinseca soprattutto nelle operazioni intensive in cui è richiesto un avviamento potente, oltre che operazioni di carico e scarico rapide nelle fasi di punta del lavoro come nelle operazioni in cui è necessario superare regolarmente pendenze o rampe. Soprattutto nelle operazioni su più tur-
ni, dove è importante l’alta disponibilità, i carrelli con batterie agli ioni di litio mostrano tutti i loro punti di forza. In questo caso, l’operatore trae particolare vantaggio dalle proprietà della tecnologia agli ioni di litio, come la durata, la capacità di ricarica rapida e intermedia e l’assenza di manutenzione.
Due motori di traslazione nella trasmissione anteriore parallela, ciascuno con una potenza di 7,8 kW sul GEX20-30L e di 11,3 kW sul GEX 40-50, e la tecnologia a corrente trifase a 80 V garantiscono una rapida accelerazione e un’elevata spinta propulsiva. I motori CA utilizzati sono progettati per essere esenti da usura e molto robusti. Raggiungono una velocità massima di 18 o 20 km. Il doppio comando a corrente alternata è dotato della moderna tecnologia Mosfet e CAN bus. Sono disponibili tre modalità di marcia per un uso efficiente del carrello dal punto di vista energetico. Sono inoltre
Per gli operatori, i nuovi controbilanciati Li-Ion costituiscono un’alternativa affidabile e produttiva ai modelli a combustione interna, nel segmento elettrico a 48 V e in quello a 80 V, con portate da 1,6 a 5 ton
L’utilizzo sicuro su terreni in pendenza è garantito dalla funzione rampa standard che impedisce al carrello di accelerare o arretrare involontariamente
programmabili individualmente la frenata rigenerativa senza usura con il freno motore e la riduzione automatica della velocità in curva. Il funzionamento sicuro su terreni in pendenza o rampe è garantito dalla funzione di rampa standard. Questa funzione impedisce l’accelerazione involontaria o l’arretramento del carrello e garantisce che l’operatore abbia sempre il controllo del veicolo.
Con la soluzione Clark Li-Ion, il cliente riceve tutto da un unico fornitore - la batteria agli ioni di litio, il sistema di gestione della batteria (BMS) e il caricatore ad alta frequenza. La capacità della batteria per tutti i modelli da 80 V della serie GEX è di 560 Ah. Il caricabatterie da 80 V richiede solo un collegamento alla rete elettrica (spina CEE 16 A) e ricarica completamente la batteria in ben 3,5 ore. Lo stato di carica viene visualizzato sul display del veicolo. Durante il processo di ricarica, il display del caricabatterie mostra sempre lo stato di carica attuale della batteria agli ioni di litio. Il BMS è dotato di un cut-out di sicurezza.
La batteria agli ioni di litio può essere caricata in modo intermedio in qualsiasi momento e in tempi molto brevi in caso di interruzioni, senza danneggiare la batteria o ridurne la durata. In 15 minuti è possibile raggiungere circa il 6,25% della quantità di carica. I veicoli agli ioni di litio possono quindi essere utilizzati 24 ore su 24 senza dover cambiare le batterie. In questo
superiore a quella di una batteria al piombo. Inoltre, le batterie LiFePO4 sono più rispettose dell’ambiente rispetto, ad esempio, agli ossidi di litio nichel manganese cobalto (batterie NMC), che richiedono materie prime problematiche come il cobalto.
Come i modelli più piccoli, anche i modelli GEX20-30L e GEX40-50 hanno una postazione di lavoro spaziosa ed ergonomica, con un ampio spazio per i piedi e per le gambe e la testa. Questi modelli offrono anche la possibilità di scegliere tra sedili confortevoli con sospensioni pneumatiche o meccaniche. I carrelli possono essere azionati tramite mini-leve regolabili integrate nel bracciolo o tramite leve idrauliche ergonomiche sul cofano del veicolo. Il cambio di direzione avviene tramite il piantone dello sterzo, il bracciolo o un doppio pedale. Il servosterzo assicura che l’operatore necessiti di una bassa forza di sterzata e di poche rotazioni del volante durante le manovre. Il display multicolore ad alto contrasto fornisce informazioni su tutti i parametri di guida più importanti.
La postazione di lavoro è completata da vani portaoggetti per documenti e telefoni cellulari.
I carrelli elevatori elettrici Clark a quattro ruote con batteria agli ioni di litio da 80 V sono disponibili con un’ampia dotazione aggiuntiva. L’equipaggiamento opzionale comprende, tra l’altro, cabine diverse, come la protezione dalla pioggia (tetto in acciaio), dalle intemperie (tetto in acciaio e parabrezza anteriore), parziale (tetto in acciaio, parabrezza anteriore e posteriore e pannello laterale in PVC) e completa, mini-leve o leve meccaniche, luci di segnalazione a LED blu, cintura di sicurezza arancione, attacchi e ulteriori opzioni di sicurezza.
ARRIVA DALL’INGHILTERRA MA HA L’IMPRONTA DI UN MERCATO ITALIANO VINCENTE
I’entusiasmo di Robert Nigel Fonisto è contagioso come la fiducia che trasmette all’ascoltatore, quando parla dei “suoi” prodotti dedicati al sollevamento, negli ambiti più differenziati della logistica di magazzino. La grande scommessa di Fonisto si chiama Ramington e fa riferimento a una gamma di carrelli elevatori frontali (elettrici, termici e con batterie agli ioni di litio), stoccatori elettrici, transpallet manuali e transpallet elettrici; tutti prodotti in Inghilterra, secondo requisiti di qualità e innovazione davvero distintitivi sul mercato attuale di settore. “L’avventura di Ramington è cominciata nel 2007 e da allora lo sviluppo di questo marchio si è sempre svolto nel segno della qualità e dell’attenzione alle esigenze del cliente internazionale - ci spiega l’imprenditore napoletano, che distribuisce le linee Ramington nel nostro Paese - Oggi la rete nazionale che coordino dalla sede di Casoria (Na) può contare su diversi partner che si occupano di vendita e assistenza per i prodotti del brand in Emilia-Romagna, Marche, Campania, Puglia, Calabria e Sicilia”. Per la gamma Ramington in Italia, oltre alla vendita, si sta sviluppando anche il noleggio, con un parco mezzi in crescita che comprende tutte le tipologie Ramington oggi disponibili nelle serie in produzione.
“Di recente, abbiamo messo al centro delle nostre strategie di prodotto un modello su cui contiamo molto per conquistare un’ampia platea di utilizzatori - ci informa Massimiliano Fonisto - Si tratta del transpallet elettrico leggero Capricorno EPT15H, dalla portata di 15-18 quintali, azionata da una batteria agli ioni di litio da 48/10 Ah, che offriamo con una garanzia fino
a 24 mesi. Questo modello di notevole efficienza è dotato di un timone multifunzione e di un powerpack a batterie estraibile (con possibilità di ricarica rapida). Sollevamento, discesa e trazione del transpallet si svolgono in modalità completamente elettrica e l’EPT15H è in grado di sollevare da 1,3 a 1,5 ton di materiale mentre affronta pendenze del 6%. L’assenza di manutenzione di questo transpallet è abbinata, inoltre, alla praticità nel cambio della batteria (che
richiede solo sei secondi) e della ruota motrice (sostituibile in un minuto). In nuova sostanza, per l’operatore di magazzino il Capricorno EPT15H costituisce un investimento più che vantaggioso, tenendo presente che il telaio di questo transpallet è coperto da una garanzia di ben cinque anni”. Le forche integrali implementate sull’EPT15H (ideali per i pallet monoblocco) hanno dimensioni di 1.150 x 540/680 mm, mentre le funzioni smart gestibili con il timone comprendono la “velocità tartaruga”, la guida verticale e la modalità manutenzione (in caso di emergenza, con freni disattivati). “Questa attrezzatura è un fenomeno di agile polivalenza, in grado di conquistare le imprese di settore più esigenti - sottolinea ancora Fonisto - Senza dubbio, la flessibilità del Capricorno EPT15H incontra il favore del cliente che vuole avere a disposizione uno strumento di movimentazione in grado di lavorare senza problemi a ciclo continuo, passando da un operatore all’altro in tutta scioltezza, evitando tra l’altro le sessioni faticose e usuranti che contraddistinguono l’impiego assiduo dei transpallet a funzionalità esclusivamente manuale”.
CON UN’ALTEZZA DI PICKING UNICA SUL MERCATO, IN GRADO DI RAGGIUNGERE I 14,5 M, I NUOVI PXV SI DISTINGUONO PER COMPATTEZZA, FLESSIBILITÀ DI UTILIZZO E COMFORT. I NUOVI COMMISSIONATORI SONO EQUIPAGGIABILI CON I SISTEMI DI ASSISTENZA INTELLIGENTE IGO PILOT NAVIGATION E IGO PILOT SAFETY
L’attenzione dev’essere di quelle particolari e mirate. A catturarla è senza’altro Still, con il lancio sul mercato del nuovo commissionatore verticale PXV che ridefinisce gli standard di eccellenza in questo segmento di prodotti in termini di prestazioni, altezza di prelievo, sicurezza ed ergonomia. Le caratteristiche del nuovo commissionatore ne fanno, a tutti gli effetti, un carrello unico sul mercato, grazie a un’altezza di picking che va dai 7,8 metri - per il modello con capacità di carico da 1.000 kg - fino ai 14,5 metri per la variante più potente con capacità di carico fino a 1.200 kg. In entrambe le versioni, i commissionatori garantiscono un sollevamento rapido, sicuro e preciso delle merci.
Grazie alle dimensioni compatte, alla capacità di sfruttare lo spazio e di stoccare i materiali in maniera intelligente, il nuovo PXV può essere utilizzato in guida libera nei magazzini con corsie larghe, guidato meccanicamente o filoguidato in corsie strette, rivelandosi così ideale in una vasta gamma di applicazioni e di settori, dalla logistica all’ingegneria meccanica passando per la vendita al dettaglio. Agili e potenti, i nuovi PXV sono equipaggiabili con batterie da 24V o 48V - sia al piombo che agli ioni di litio - e possono raggiungere, in base alla configurazione, velocità massima di 13 km/h. Un altro punto di forza è rappresentato dall’estrema visibilità: grazie al posizionamento dei cilindri, collocati dietro i profili della colonna, il PXV può offrire montanti triplex (ossia dotati di tre sfili di sollevamento) senza alzata libera: una soluzione che garantisce la visibilità totale agli operatori quando hanno la guida lato montante.
Anche per quanto riguarda la facilità d’uso e il comfort, il PXV si distingue sul mercato per le sue caratteristiche uniche. Partiamo dal comfort: innanzitutto, la cabina spaziosa e la pedana ammortizzata con cancelletti laterali ribaltabili offre al conducente un campo visivo chiaro, permettendogli di movimentare le merci con facilità e in piena sicurezza. Inoltre, l’operatore è supportato da una serie di sistemi di assistenza intelligenti STILL che ne migliorano l’esperienza di guida. È il caso, ad esempio, del sistema Easy Touch che permette, premendo
Per le novità Still, il focus degli utilizzatori si concentra oggi anche sui transpallet EXH 14-20 Plus, ideali per una vasta gamma di impieghi ed utilizzi. I nuovi transpallet sono infatti caratterizzati da un’eccezionale compattezza, che consente il loro utilizzo in un ampio raggio di applicazioni: dal magazzino al supermercato, dalla fiera alla grande distribuzione fino ad arrivare alle linee produttive. L’estrema compattezza degli EXH 14-20 Plus, la cui portata va dai 1.400 fino ai 2.300 kg, li rende facilmente utilizzabili anche da operatori con corporature più esili o da operatrici femminili. Il nuovo timone non è solo migliorato nell’ergonomia, ma anche nella facilità di utilizzo e nella possibilità di raggiungere i comandi e avere tutte le informazioni sotto controllo: il display a LED o touch consente infatti all’operatore di visualizzare istantaneamente i dati rilevanti del carrello. Dotati di un motore di trazione da 1,1 a 1,3 kW che garantisce una velocità di marcia fino a 6 km/h e di un motore di sollevamento da 1,0 a 1,2 kW, i nuovi EXH 14-20 Plus possono anche essere dotati di batterie agli ioni di litio. Inoltre, al fine di assicurare la massima efficienza, i nuovi carrelli possono essere equipaggiati con un “caricatore integrato”: all’interno di uno scomparto dedicato è infatti presente il collegamento elettrico per il caricamento. In questo modo, le operazioni di ricarica vengono accelerate e facilitate: l’operatore dovrà semplicemente sollevare lo sportello e collegare la presa all’alimentazione elettrica. La possibilità di ricarica rapida è disponibile anche per i carrelli con batterie a litio. Come sempre, grande attenzione è stata posta anche nei confronti della sicurezza: per i nuovi EXH 14-20 Plus è infatti possibile richiedere una protezione aggiuntiva per i piedi dell’operatore in grado di prolungare il telaio ribassato e di attivarsi in caso di contatto. Su richiesta, gli EXH possono essere forniti con rulli singoli, tandem o tripli, in questo ultimo caso per migliorare la silenziosità e per ottenere movimenti più precisi.
un pulsante, di abbassare il sollevamento ausiliario del PXV ad un’altezza preimpostabile, dell’OptiSpeed, che adatta automaticamente la velocità di guida in base alla altezza della cabina, o del sistema iGo Pilot Navigation, che supporta l’operatore mediante l’avvicinamento semiautomatico ai ripiani durante le operazioni
di commissionamento, riducendo così i possibili errori. Infine, con il sistema iGo Pilot Safety è possibile impostare blocchi del sollevamento o riduzioni di velocità in zone specifiche del magazzino. Risultato: i nuovi PXV si muovono sempre nel modo più rapido e sicuro verso la loro destinazione.
DAL MARCHIO AMERICANO ARRIVA IL NUOVO TRANSPALLET LWIO15 PER APPLICAZIONI QUOTIDIANE DI MAGAZZINO, CON TRASLAZIONE E SOLLEVAMENTO IN MODALITÀ ESCLUSIVAMENTE ELETTRICA
Il lancio è senz’altro attrattivo per ogni attore industriale che contempli necessità di movimentazione in magazzino e in qualsiasi area di deposito. L’ultima novità di Clark è quella di un nuovo transpallet a bassa portata per il trasporto leggero. Il veicolo, denominato LWio15, ha una capacità di carico di 1.500 kg ed è adatto per brevi distanze nella distribuzione delle merci, nella produzione o nel magazzino. Il veicolo è dotato di una batteria agli ioni di litio potente e di lunga durata, che rende l’LWio15 un aiuto affidabile nell’industria, nel commercio e nella logistica. Soprattutto quando un carrello elevatore basso è necessario solo occasionalmente, l’LWio15 si distingue per la sua efficienza in termini di costi. L’LWio15 si muove e si solleva in modalità esclusivamente elettrica; l’operatore può quindi utilizzare il carrello in modo sicuro ed ergonomico senza alcuno sforzo. Con una lunghezza fino alla parte anteriore delle forche (dimensione L2) di soli 400 mm
L’operatore che adotta il nuovo LWio15 beneficia di numerosi vantaggi che si ripercuotono positivamente sui costi di esercizio. Rispetto alla batteria a blocchi, la batteria agli ioni di litio ha una durata maggiore. Non ci sono spese aggiuntive per la manutenzione dell’acido, dal momento che la tipologia agli ioni di litio non richiede questa necessità preventiva. La ricarica intermedia, inoltre, può essere effettuata senza un locale dedicato, in virtù del fatto che non vengono rilasciati gas durante la ricarica stessa.
e una larghezza della corsia di soli 1.810 mm, il carrello elevatore ribassato è estremamente compatto e maneggevole. Grazie a un interruttore integrato nella barra ergonomica, il carrello può essere spostato anche con il timone sollevato. Questo rende il carrello elevatore basso ideale per l’uso in aree di lavoro con problemi di spazio e corridoi stretti. I rulli di supporto laterali opzionali impediscono il ribaltamento del veicolo e garantiscono una movimentazione stabile e sicura anche in curva. LWio15 ha un’altezza di sollevamento di 105 mm ed è disponibile con una lunghezza delle forche di 900 mm o 1500 mm, a seconda dell’applicazione.
L’LWio15 è dotato di serie di una batteria agli ioni di litio da 24 V (20 Ah) e di un vano portaoggetti in cui è possibile alloggiare una seconda batteria, anch’essa da 24 V (20 Ah), come opzione. Una ricarica intermedia, ad esempio durante le pause, può prolungare il tempo di funzionamento del veicolo ed evitare i fermi macchina senza limitarne la durata. Per caricare la batteria, è sufficiente collegare il caricabatterie esterno in dotazione a una presa da 230 V. La batteria può essere rimossa in modo rapido e sicuro. La batteria può essere rimossa in modo rapido e sicuro dalla fiancata quando deve essere sostituita.
Con i frontali elettrici KBE 25-30-35, la gamma di carrelli elevatori elettrici Baoli ora è completamente rinnovata. In un contesto di sempre maggior attenzione da parte delle aziende nei confronti dei temi legati alla sostenibilità, il costruttore italiano ha scelto di sviluppare una nuova linea di frontali sostenibili per tutelare l’ambiente e, allo stesso tempo, per garantire all’operatore logistico un prodotto affidabile e sicuro. Con una capacità di carico rispettivamente di 2,5, 3 e 3,5 t, i nuovi modelli elettrici KBE 25-30-35 sono alimentati da batterie al piombo-acido – da 80 V con una capacità di 360-450 Ah per i modelli da 2,5 t e 500600 Ah per i modelli da 3,0 t e 3,5 t – mentre in un prossimo futuro saranno disponibili anche le batterie agli ioni di litio. Robusti e sicuri, i nuovi frontali si adattano a diversi settori, dalla vendita al dettaglio alla produzione,
Anche la logistica di Socage, azienda leader nella produzione e vendita di piattaforme aeree autocarrate, oggi è ottimizzata grazie a Baoli, in virtù di uno studio e un’implementazione puntuale per la gestione flessibile del magazzino della sede di Boretto (Re) e con la garanzia di un’importante fornitura di carrelli elettrici e transpallet. “La nostra è una realtà in forte crescita - conferma Francesco Ravazzoni, Responsabile del controllo qualità della produzione di Socage - Negli anni abbiamo registrato un forte incremento della produzione che ha comportato nuove esigenze logistiche specifiche, come nel caso della movimentazione di componenti meccanici, elettronici e idraulici. In particolare, avevamo la necessità di macchine piccole e leggere ma con altezze di lavoro importanti, oltre a forche più lunghe di quelle standard - non da 1.200 ma da 1.400 millimetri - per garantire una presa migliore. Infine, ricercavamo dei transpallet elettrici per evitare carrelli elevatori in alcuni reparti. In Baoli abbiamo trovato un partner affidabile, efficiente ed in grado di rispondere a tutte le nostre esigenze”. Alle parole di Ravazzoni fanno eco le considerazioni di Massimo Marchetti, Director Sales & Service di Baoli. “Si è trattato di un gioco di squadra - commenta il manager - La prima ad entrare in campo è stata la squadra della Ruini Marco Group, storico partner di Socage per la fornitura di soluzioni per il magazzino e dealer Baoli sul territorio reggiano, che ha analizzato e interpretato al meglio le necessità del cliente e proposto i carrelli e le attrezzature Baoli per ottimizzare la logistica”. Così, la flotta di soluzioni integrate proposta da Baoli è andata crescendo nel tempo, adattandosi via via alle esigenze del cliente, alle prese con un continuo aumento della produzione. Ad oggi, in Socage operano otto carrelli elevatori elettrici KBE 25 N e 2 KBE 35, oltre a 13 transpallet elettrici del modello EP 15 WS e EP 12-03. I frontali elettrici impiegati in Socage sono dotati di una particolare luce bluinserita all’interno del pacchetto safety kit di Baoli - che garantisce la massima sicurezza nelle aree in cui persone e carrelli elevatori lavorano insieme. Infine, gli EP 15 WS e EP 15-02 rappresentano una tipologia di transpallet elettrici efficiente e versatile, ideale per lo stoccaggio e il prelievo delle merci.
dalle operazioni all’interno a quelle all’esterno. Oltre alla solidità della struttura, la nuova gamma di carrelli è caratterizzata da alcune importanti dotazioni tecniche: il montante di nuova concezione alto fino a 6.500 millimetri, ad esempio, offre agli operatori un’ottima visuale del carico e dell’ambiente circostante permettendogli di muoversi in piena sicurezza. La nuova gamma dispone inoltre della funzione di sicurezza “atterraggio morbido”, che riduce la velocità di abbassamento del carico quando l’altezza di sollevamento è inferiore a 100 millimetri. I nuovi modelli KBE sono inoltre dotati di centralina Kion di ultima generazione, motori elettrici e componenti idraulici di alta qualità e un display di facile lettura. Il display semplice e intuitivo permette infatti all’operatore di selezionare la modalità di guida scegliendo tra un funzionamento economico, efficiente o orientato alla prestazione. Inoltre, gli strumenti diagnostici di nuova concezione presenti sulla nuova gamma possono essere gestiti facilmente tramite app su un qualsiasi smartphone.
“La nuova generazione di carrelli elettrici Baoli è stata pensata per stupire i nostri clienti e superare le loro aspettative, offrendo un ottimo prodotto in termini di qualità e affidabilità - rileva Francesco Pampuri, Director Brand Marketing & Management di Baoli EMEA - La solida struttura di queste macchine garantisce durata e regolarità di funzionamento per i nostri clienti, la cui sicurezza rimane sempre la nostra massima priorità. Siamo sempre attenti ai bisogni delle aziende, per questo vogliamo andar loro incontro offrendo carrelli semplici, sicuri, ma molto robusti e senza extra superflui. Il livello di soddisfazione dei nostri clienti è il risultato di un modello di offerta preciso e facile da coniugare, nonché di un’elaborazione degli ordini estremamente efficiente e lineare”. Oltre a rendere i nuovi carrelli elettrici affidabili e sicuri, Baoli ha sviluppato la nuova serie con un’attenzione particolare al comfort del conducente, come dimostra il nuovo sedile di guida, spazioso e confortevole, che garantisce all’operatore una perfetta visuale a 360° attraverso il tettuccio di protezione di serie. Sono inoltre disponibili kit cabina installabili in retrofit, se necessari in un secondo momento.
HYUNDAI
IL MARCHIO COREANO PRESENTA LA GAMMA DI CARRELLI ELEVATORI DIESEL HEAVY
LINE CON UNA CABINA RINNOVATA, MOTORI CONFORMI ALLE NORMATIVE SULLE EMISSIONI UE STAGE V E L’OPZIONE DEL SISTEMA DI MONITORAGGIO TELEMATICO
HI MATE
Una destinazione che è testimoniata già dal nome. Heavy Line è la linea di prodotto di Hyundai Material Handling deputata all’impiego pesante nelle attività industriali come nelle operazioni di movimentazioni in ambito portuale e terminalistico. Parliamo di una nuova gamma che il produttore coreano ha declinato in 10 modelli con capacità da 7 a 30 tonnellate, sviluppata dai progettisti della divisione Material Handling sulla base degli analoghi carrelli diesel più leggeri che hanno riscosso da tempo un grande successo di mercato. Tra i valori tecnologici dei nuovi forklift Heavy Line, le valvole di controllo principali con rilevamento del carico e il sistema telematico Hyundai Hi Mate che consente soluzioni efficienti di gestione della flotta.
Ora guardiamo ai dettagli della nuova serie, a partire dal comfort e dall’ergonomia. Progettata secondo le esigenze dei clienti, la cabina di nuova generazione Hyundai presenta un nuovo layout della consolle e un volante più piccolo che aumentano lo spazio per l’operatore. Il parabrezza monoblocco, a raggio costante, migliora la visuale anteriore senza distorsione ai bordi, mentre le porte completamente vetrate contribuiscono a ridurre il livello di rumorosità in cabina di ben 5,9 dB. La nuova consolle incorpora un display a colori con pulsanti di facile accesso per le funzioni utilizzate più di frequente. Il display multifunzionale visualizza i dati operativi rilevanti della macchina e all’occorrenza può fornire avvisi di tagliando e codici di errore. Un secondo display da 7” mostra le immagini della telecamera posteriore.
La nuova valvola di controllo principale con rilevamento del carico combinata ai comandi rende la gestione delle operazioni ancora più precisa. Come optional, è possibile scegliere un sedile con sospensione pneumatica o per un sedile girevole, che può essere ruotato di 20° a sinistra e di 10° a destra per una migliore visibilità in retromarcia e per agevolare l’accesso in cabina. Per i modelli da 12 tonnellate in su, il sedile premium offre sia la sospensione pneumatica che il meccanismo girevole.
La gamma dei carrelli elevatori diesel Hyundai Heavy Line parte dal modello 70D-9V da 7 tonnellate fino al 300D-9VC da 30 tonnellate e le attese di mercato di Hyundai Material Handling sono rilevate con entusiasmo dal direttore vendite Christopher Thompson. “Abbiamo ascoltato attentamente le esigenze dei nostri clienti per sviluppare queste macchine Heavy Line – è il commento di Thompson - Questi nuovi carrelli offrono all’operatore una sorta di ‘ufficio in cabina’ e una migliore gestione della flotta proprio grazie all’implementazione del sistema Hi Mate”.
Tutti i modelli Heavy Line sono alimentati da motori diesel Hyundai e Cummins UE Stage V che offrono prestazioni potenziate ed emissioni ridotte. I motori Cummins Serie B non richiedono più il ricircolo gas di scarico (EGR), semplificando gli interventi di assistenza e manutenzione sui modelli più pesanti. I carrelli contemplano un pulsante in cabina per impostare le prestazioni del motore nelle modalità Standard (80%) o Power (100%) in base alle esigenze dell’applicazione, riducendo il consumo di carburante quando non è richiesta la potenza massima.
Con la struttura dalla cabina ribaltabile su un lato, elettricamente, l’accesso al gruppo propulsore risulta semplificato per agevolare la manutenzione di routine. La durata del filtro carburante è stata estesa da 500 a 1.000 ore, mentre l’olio idraulico Long-Life consente di prolungare gli intervalli di cambio olio a 5.000 ore, riducendo i costi e i tempi di inoperatività per il cliente.
I nuovi carrelli elevatori Heavy Line possono es-
sere dotati come optional di uno dei due livelli del comprovato sistema telematico Hyundai Hi Mate e consentire il monitoraggio e la diagnosi da remoto mediante tecnologia di trasmissione dati GPS. Il sistema Hi Mate standard offre il monitoraggio in tempo reale della posizione della macchina e delle informazioni operative, con avvisi di geofencing che offrono un ulteriore livello di sicurezza contro il furto della macchina o l’utilizzo non autorizzato. Il sistema Hi Mate Premium aggiunge il controllo di accesso dell’operatore mediante codice o scheda, questionari di avviamento personalizzabili, monitoraggio dello stile di guida e rilevamento collisioni. Le macchine con motore Cummins possono essere dotate come optional, inoltre, del sistema di diagnosi connessa del motore, fornito in collaborazione con il produttore del propulsore stesso, allo scopo di personalizzarne la manutenzione, consentire la ricerca guasti da remoto e ridurre ulteriormente i costosi tempi di inattività per il cliente.
GAMMA DI CARRELLI ELEVATORI
ELETTRICI E-100180 CON PORTATA
FINO A 18
GRADO DI RIDURRE
DEL 70% LE EMISSIONI DI CO2
Verona e Livorno hanno fatto da cornice alle due tappe del roadshow italiano organizzato da Linde Material Handling per presentare la nuova gamma di carrelli elevatori ad azionamento elettrico con portata da 10 a 18 tonnellate, una capacità di carico sino ad oggi raggiunta solo dai carrelli termici. Disponibili in dodici modelli - con portata di 10, 12, 14, 15, 16 o 18 tonnellate e diversi baricentri di carico e altezze di sollevamento - i nuovi E100-180 rappresentano una soluzione ideale per le aziende che operano nell’industria del legno, dell’acciaio e delle costruzioni, così come nel settore delle bevande e quello logistico portuale.
La tappa di Verona, organizzata all’interno dell’azienda Qualift - concessionaria Linde per le province di Brescia, Cremona, Mantova, Trento
e Verona - si è concentrata in particolare sul mostrare le caratteristiche principali e le potenzialità del carrello, dando la possibilità ai clienti di provare i nuovi carrelli all’interno di uno spazio test dedicato. Inoltre, durante l’evento, i partecipanti hanno avuto l’opportunità di toccare con mano tutta la gamma di carrelli Linde - in particolar modo il nuovo carrello elettrico serie X - e conoscere le soluzioni più innovative di assistenza alla guida, come, ad esempio, il Linde Steer Control. Il design della cabina, inoltre, è stato pensato per garantire il massimo della visibilità e del comfort dell’operatore.
“I carrelli elettrici E100-180 sono azionati da uno speciale sistema Linde a due motori che fornisce la potenza necessaria per trasportare agevolmente anche carichi molto pesanti - ha rivelato Matteo Ravazzani, Product Manager di Linde
Material Handling, nel corso dell’evento veronese - Il più potente tra i nuovi carrelli, l’E180/900 con capacità di carico di 18 tonnellate e baricentro di carico di 900 millimetri, è ad esempio in grado di raggiungere una velocità di marcia di 20 km/h in soli 10 secondi, anche a pieno carico. Gli E100-180 sono quindi la sintesi perfetta dei punti di forza e delle più avanzate tecnologie già implementate con successo da Linde su alcuni dei suoi prodotti più apprezzati dal mercato”. Nella nuova gamma di frontali controbilanciati, potenza fa rima anche con sostenibilità. “Grazie all’evoluzione tecnologica, i nuovi E100-180 sono in grado di ridurre le emissioni di anidride carbonica del 70% - ha sottolineato Leonardo Lanza, Product Specialist di Linde Material Handling
Italia, nel corso della tappa di Livorno presso l’Interporto Toscano Amerigo Vespucci che ha visto la partecipazione di clienti appartenenti in gran parte al settore della logistica marittimaQuesti carrelli si adattano così alla perfezione sia ad impieghi sporadici che all’uso continuato 24 ore su 24, sette giorni su sette. Perché il sistema di alimentazione possa essere adattato alle diverse esigenze applicative, il cliente può scegliere tra numerose opzioni di batteria e caricabatterie. Gli E100-180 sono disponibili sia in versione con batteria al piombo che agli ioni di litio e la tecnologia della batteria può essere cambiata in qualsiasi momento senza necessità di modificare l’hardware, un grande vantaggio qualora il carrello dovesse rientrare nel mercato dell’usato”.
Lo specifico riferimento alla logistica marittima è un plus ulteriore dei nuovi E-100-180 di Linde. Gli operatori del settore ricercano mezzi in grado di movimentare carichi molto pesanti, con precisione e, soprattutto, con grande rapidità: non interrompere il flusso di lavoro è cruciale in quanto ogni container che resta in porto può rappresentare un costo aggiuntivo per la compagnia di spedizione. Grazie alla struttura del telaio e delle forche, in grado di movimentare anche i container più pesanti, ai comandi di movimentazione ultra-precisi, alla grande autonomia operativa e alla cabina spaziosa che garantisce la massima visibilità, gli E100-180 rappresentano un alleato ideale per tutti gli operatori del settore terminalistico e portuale.
QUELLO DELL’IDROGENO È UN PUNTO D’ONORE PER IL MARCHIO GLOBALE E PER LA
FILIALE ITALIANA CHE SI PROPONE COME CAPOFILA DEL PROGETTO ENERGETICO PIÙ AMBIZIOSO. COMPIE UN ANNO, INFATTI, IL SODALIZIO DI TMH ITALIA CON ALBORAN HYDROGEN PER CREARE STAZIONI DI PRODUZIONE, STOCCAGGIO E REFUELING DI IDROGENO PRODOTTO ESCLUSIVAMENTE DA FONTI RINNOVABILI
Sempre in posizione d’avanguardia, nel confronto con le alternative energetiche che potranno condurre l’industria globale e l’ambiente di lavoro (e di vita) verso prospettive più sostenibili per il pianeta. Toyota Material Handling ha fatto propria la
missione verso un mondo avviato alla decarbonizzazione, nella direttrice di una competitività che tenga conto dell’efficienza dei processi industriali, logistici e distributivi. La sfida, in Europa, si chiama Green Deal e ha tutta la struttura di un piano generale straordinario.
“Da decenni Toyota sta modellando le proprie scelte strategiche, realizzando prodotti e processi sempre più sostenibili anche da un punto di vista ambientale – è la conferma che arriva dalle parole di Leonardo Salcerini, managing director di Toyota Material Handling Italia. -La tecnologia può giocare un ruolo chiave nella partita della sostenibilità ambientale. Su questo, in Toyota abbiamo fatto una scommessa importante tanto tempo fa, scegliendo di investire in modo eccezionale e con convinzione in tutte quelle soluzioni che favoriscono l’efficientamento energetico e riducono consumi ed emissioni. Tra queste assume un ruolo di primaria importanza l’idrogeno”.
La parola chiave della ricerca Toyota risiede proprio nell’ultima parola chiave, l’idrogenoe, nella fattispecie, parliamo di “idrogeno verde”, pulito, prodotto dall’elettrolisi dell’acqua, utilizzando energia elettrica da fonti rinnovabili, senza emissioni di gas serra durante le fasi di produzione. Sotto questo profilo, sottolineiamo immediatamente lo spirito pionieristico della stessa filiale italiana di Toyota Material Handling. A marzo di quest’anno, è stata rimarcata la prima ricorrenza dell’importante accordo di
collaborazione tra Alboran Hydrogen e Toyota Material Handling Italia, un sodalizio inedito a livello internazionale, finalizzato a promuovere l’idrogeno verde sul mercato italiano. La partnership prevede la partecipazione alla progettazione per la realizzazione di stazioni di produzione, stoccaggio e refueling di idrogeno prodotto esclusivamente da fonti rinnovabili. Oltre, naturalmente, alla promozione sul mercato di mezzi a idrogeno industriali e stradali (carrelli elevatori e altri mezzi per il movimento merci, e ancora autovetture come nel modello Toyota Mirai). L’impostazione seguita è quella
Toyota partecipa alle iniziative promosse da H2IT, l’Associazione Italiana per l’Idrogeno e Celle a Combustibile, insieme ad altre primarie aziende a livello nazionale e internazionale. Dopo la recente partecipazione a Energy Med, la mostra convegno sulla transizione energetica e l’economia circolare, a Napoli, il prossimo appuntamento per Toyota Material Handling Italia sarà quello dell’Hydrogen Expo, la prima mostra-convegno italiana interamente dedicata al comparto tecnologico per lo sviluppo della filiera dell’idrogeno (a Piacenza Expo, dal 17 al 19 maggio prossimi).
della Commissione Europea sull’H2, che prevede la creazione in Italia di Hydrogen clusters e Hydrogen regions. Seguendo questo dettato, Alboran Hydrogen e Toyota Material Handling Italia collaborano sul lato della domanda e su quello dell’offerta da fonti rinnovabili nei nuovi “ecosistemi dinamici dell’idrogeno” sul territorio. Luoghi in cui la tecnologia viene messa a disposizione dell’industria per la produzione di beni e servizi, del settore delle costruzioni per una edilizia a zero emissioni, del settore della mobilità per trasporti progressivamente decarbonizzati e di tutta la filiera produttiva del paese. In questo contesto, Toyota Material Handling Italia, attraverso un team altamente specializzato della Business Unit Toyota Engineering & Consulting, assiste Alboran Hydrogen con attività di consulenza e progettazione. “Stiamo lavorando concretamente su questo fronte, in collaborazione con altre aziende an-
che a livello locale - spiega Salcerini - Un esempio è la centrale di produzione di idrogeno verde nello stabilimento Toyota di San Giovanni di Ostellato, in provincia di Ferrara, dove l’idrogeno è prodotto da un impianto fotovoltaico e serve per alimentare una flotta di carrelli operativi all’interno dello stabilimento”. Alboran Hydrogen - controllata del gruppo EN.IT - tra l’altro è già attiva in diversi progetti nell’ambito delle tecnologie a idrogeno ed è partner di Saipem nell’iniziativa Puglia Green Hydrogen Valley, un progetto che prevede la realizzazione di tre hub di produzione di idrogeno verde nella regione, a cui di recente ha aderito anche il gruppo Edison.
Toyota, dalla propria visuale privilegiata, può definirsi definitivamente capofila nella scelta e nell’adozione della tecnologia con celle a idrogeno a zero emissioni, partendo dalla prima auto a idrogeno di serie introdotta
sul mercato nel 2014, fino agli autocarri, agli autobus, alle navi e, naturalmente, ai carrelli elevatori. Fino ad arrivare alla progettazione del prototipo di una città, Woven City, che potrà contare su un ecosistema interamente connesso e alimentato unicamente con celle a combustibile a idrogeno. Il concetto che prende forma è quello della movimentazione e delle mobilità sostenibili, dove l’utilizzo dell’idrogeno diventa il vettore energetico per avviare in modo decisivo la stessa decarbonizzazione e una più virtuosa attenzione alle principali variabili che definiscono il well being - un “vivere bene” che, secondo Toyota, si realizza lavorando su tre obiettivi: “people”, “prosperity”, “planet”. In questo scenario di significativo coinvolgimento da parte degli stakeholders, Toyota Material Handling Italia è in prima linea nei prodotti e nelle soluzioni volte al raggiungimento degli obiettivi definiti dal Green Deal europeo.
NEL COMMISSIONAMENTO VERTICALE AD ALTEZZE ELEVATE, IL COSTRUTTORE AMERICANO IMPONE NUOVI STANDARD CON LA SERIE SP 1500. CON UN OCCHIO DI RIGUARDO (A 360°) PER L’OPERATORE
Il lancio è avvenuto in tutta Europa e l’eccezionalità della nuova rivelazione di Crown riguarda la nuova generazione di commissionatori verticali ad altezze elevate serie SP 1500. Le funzioni all’avanguardia dei nuovi modelli includono un vano operatore dall’ergonomia ottimizzata con una straordinaria visibilità a 360° e un’ampia scelta di comandi personalizza-
bili; si tratta di macchine progettate per rendere il commissionamento più facile e sicuro e queste caratteristiche sono associate a eccezionali prestazioni dello stesso modulo. Con velocità di marcia fino a 12 km/h, altezze di sollevamento fino a 11,2 metri e portate fino a 1,25 tonnellate, questi carrelli robusti e connessi a tecnologie intelligenti sono ideati per affrontare un’ampia
serie di applicazioni di commissionamento, rispondendo da un lato ai requisiti impegnativi e in costante evoluzione di e-commerce, grossisti e venditori al dettaglio e dall’altro alle esigenze tipiche del commissionamento.
“Con la nuova serie SP, Crown porta l’ergonomia, la produttività e l’efficienza del commissionamento a un nuovo livello - assicura Sven Vorreiter, Senior Manager Product Marketing di Crown - Associando condizioni di lavoro confortevoli a prestazioni straordinarie, questi carrelli elevatori promuovono l’eccellenza degli operatori. Il nostro processo di sviluppo è incentrato sulle persone fin dall’inizio, con l’obiettivo di individuare i modi migliori per facilitare interazioni ottimali tra operatore e carrello. Il risultato è un carrello in grado di migliorare l’intero processo di commissionamento, promuovendo efficienza e produttività”.
La nuova generazione di carrelli serie SP fornisce agli operatori un’eccezionale visibilità a 360°, pressoché illimitata, in entrambe le direzioni di marcia oltre che in alto e in basso. Il finestrino all’altezza del ginocchio, in posizione centrale rispetto ai comandi del carrello e unico nel settore, offre agli operatori una visuale priva di ostacoli in direzione del corpo macchina con la piattaforma operatore in quota. La combinazione tra il finestrino centrale, il montante ad alta visibilità e la grande finestra superiore fornisce agli operatori una visuale eccezionale su ostacoli, pedoni e altri carrelli, per flussi di lavoro molto più sicuri. Con il carrello in marcia in direzione delle forche, altri due finestrini forniscono un’elevata visibilità del corridoio sottostante. Il tettuccio opzionale con vetro panoramico ottimizza la visibilità verso l’alto, proteggendo inoltre gli operatori dalla caduta di oggetti, da polveri e sporcizia. Il vano operatore, ergonomico e intelligente, agevola un’ampia gamma di movimenti, per un’esperienza lavorativa ottimale e confortevole. Tutti i comandi disponibili sono regolabili in base alle esigenze e alle caratteristiche fisiche dei singoli operatori. Sono disponibili due set di comandi, uno rivolto al corpo macchina e l’altro alle forche, entrambi regolabili in altezza oltre che configurabili in base alle preferenze di ogni operatore. Questi comandi e la manopola del timone a doppia posizione forniscono agli operatori la flessibilità necessaria per lavorare da una posizione ottimale per tutto il giorno.
Inoltre, il vano può essere equipaggiato con gli accessori Work Assist opzionali per supportare le diverse attività presenti in un ambiente di
commissionamento dinamico. Gli accessori includono portarifiuti e portaoggetti per strumenti, documenti ed effetti personali, così come opzioni di alimentazione dei dispositivi elettronici. Tutti gli accessori sono posizionabili in modo ottimale a portata dell’operatore per facilitarne la visione e l’utilizzo.
Un’altra funzione che riflette la costante attenzione di Crown per gli operatori è Gena, l’innovativo sistema operativo che include l’opzione di integrazione perfetta con il collaudato sistema InfoLink di gestione del parco carrelli. Intuitivo, personalizzabile e interattivo, Gena offre agli operatori un’esperienza su misura, fornendo dati e informazioni importanti in modo chiaro e conciso sullo schermo touchscreen a colori da 17,8 cm in una delle oltre 40 lingue selezionabili. I widget personalizzabili visualizzano in tempo reale le metriche delle prestazioni principali, come ore di attività, angolo di sterzata e stato di carica della batteria, fornendo così informazioni facili da visualizzare, comprendere e utilizzare. Prestazioni del carrello straordinarie
A gennaio 2023, prima ancora del lancio del prodotto, la serie SP è stata nominata all’IFOY Award 2023, il premio internazionale di intralogistica e carrello elevatore dell’anno. Il premio è considerato della massima autorevolezza a livello internazionale come il riconoscimento per le soluzioni più innovative di movimentazione dei materiali. Il vincitore del premio sarà annunciato in estate.
Crown sta imponendo nuovi standard anche in materia di prestazioni del carrello, grazie alle eccezionali velocità di marcia, sollevamento e abbassamento della serie SP. Anche con una batteria da 24 V, i commissionatori serie SP possono raggiungere velocità leader di settore di 12 km/h. Anche le velocità di sollevamento sono straordinarie: con la funzione opzionale di sollevamento a velocità elevata sul modello da 48 V, l’impressionante velocità di sollevamento massima arriva a 0,71 m/s. Il montante può essere abbassato a una velocità di 0,41 m/s. La funzione di abbassamento è inoltre a recupero di energia come caratteristica di serie: l’energia viene infatti reimmessa nella batteria quando il montante viene abbassato. Questo prolunga l’operatività del carrello e, riducendo il consumo energetico, lo rende più sostenibile. Tra le altre caratteristiche di serie di tutti i modelli è presente il sistema di controllo trazione antiscivolo OnTrac, un brevetto Crown. OnTrac
riduce il pattinamento nelle fasi di accelerazione, inversione del senso di rotazione o frenata del carrello su pavimenti umidi o polverosi. La serie SP offre modelli adatti a ogni tipo di applicazione del commissionamento verticale ad altezze elevate. I modelli con forche fisse sono perfetti per sollevare carichi voluminosi e ingombranti. I carrelli con sollevamento ausiliario sono particolarmente adatti alle attività di commissionamento che includono grandi quantità di articoli di piccole dimensioni o pesanti, in quanto gli operatori devono piegarsi o allungarsi solo raramente. Grazie a un’ampia gamma di batterie V-Force al piombo-acido o agli ioni di litio e ai relativi caricabatterie, sono disponibili soluzioni di alimentazione personalizzate. È possibile selezionarle e adattarle alle specifiche esigenze di applicazione dei clienti e del magazzino.
SIAMO STATI A WAGENEM, NEL NUOVO QUARTIER GENERALE DEL GRUPPO CHE GUIDA IL MERCATO MONDIALE DEI RICAMBI PER CARRELLI ELEVATORI. DAL PRIVILEGIO DEI PRESS DAYS DEDICATI ALLA STAMPA ITALIANA, RIPORTIAMO LE PRIME IMPRESSIONI DI UN SISTEMA INDUSTRIALE COMPLESSO E DINAMICO. AL SERVIZIO, ASSOLUTO, DEL CLIENTE
Una presenza costante, al fianco della storia mondiale dei carrelli elevatori e di chi li utilizza nei settori più diversi e in ogni categoria di applicazione. TVH è, dalle sue origini - che riportano al 1969 e alla
piccola attività fondata da due amici belgi, Paul Thermote e Paul Vanhalst - sinonimo di ricambi per mezzi da movimentazione e sollevamento. Non solo; nel corso di oltre 50 anni di storia straordinaria per sviluppo e inventiva industriale,
il gruppo TVH ha diffuso la propria missione di “garante dei componenti” alla più vasta platea di tipologie mobili, dall’edilizia ai trasporti, dall’agricoltura all’industria, attuando una politica di specializzazione che non trascura alcun segmento di attività.
Per far conoscere tutto questo a una parte importante del’opinione pubblica industriale italiana, Andrea Bonomo e Mirko Alpa - rispettivamente Field Marketing Specialist e General Sales Manager in forza al quartiere generale d Wagenem - hanno creato un’occasione unica e inedita , or-
Dominiek Valcke, CEO di TVH, di fronte al nuovo quartier generale del gruppo - denominato The Hub - a Wagenem
Gli ospiti della stampa italiana a Wagenem. Secondo e terzo, da sinistra, Andrea Bonomo e Mirko Alpa
ganizzando i “TVH’s Italian Press Days”, due giornate di immersione nella complessa realtà del gruppo internazionale dedicata alla nostra stampa di settore. Un’idea mirabile e ambiziosa, sotto il profilo del marketing e della comunicazione aziendale, se pensiamo alle molteplici ramificazioni di una realtà multinazionale presente in tutti i continenti, con l’impegno assiduo di oltre cinquemila dipendenti e collaboratori (in grado di fornire assistenza in 55 lingue), con ventimila ordini giornalieri riferiti a ben 46 milioni di articoli a catalogo.
Noi ci occupiamo, come osservatori e giornalisti, di carrelli elevatori e la nostra curiosità è rivolta ovviamente al sistema di fornitura che riguarda l’universo multisettoriale di ricambi realizzati, procurati e distribuiti dall’universo societario e organizzativo TVH. Andrea Bonomo e Mirko Alpa, dopo una prima introduzione prelimina-
re, ci presentano nientemeno che il CEO attuale di TVH, Dominiek Valcke. Di persona, ci mostra l’arcipelago di attività e prodotti del gruppo, scandendone i numeri e le direttrici dinamiche. “Questa nostra sede centrale di Waregem, qui in Belgio, è supportata da un ufficio regionale principale a Olathe, nel Kansas - spiega Valcke - Operiamo tramite 81 filiali in tutti i continenti, fornendo ricambi per qualsiasi tipologia e marca di carrelli. Qui a Waregem, inoltre, abbiamo il reparto di fornitura e revisione per componenti elettronici e servizi correlati più grande d’Europa, coadiuvato - per il mercato degli Stati Unti - dal Flight Systems Industrial Products”. Il CEO di TVH sa di riservarci la sorpresa di un evento nell’evento. Siamo praticamente alla vigilia, con poco più di due mesi d’anticipo, di un momento storico per TVH: quello dell’inaugurazione del nuovo headquarter “The Hub”. In pratica, siamo
ospiti di una struttura ampliata e ridisegnata sulle nuove esigenze di business del gruppo. Un’autentica meraviglia di design e di progettazione degli spazi industriali che è stata celebrata, alla presenza di 200 ospiti esclusivi, alla fine di marzo.
“Con questo edificio ultramoderno possiamo impiegare ancora più personale nei nostri servizi e presentare in modo semplice ai visitatori la nostra realtà - ci annuncia Valcke - Parliamo di di 13.000 m² complessivi, coerenti con la modernità della nostra crescita industriale e con un concetto di sostenibilità assoluta”. Sensori per la misurazione di CO2 e della temperatura, oltre che per il controllo di ogni condizione ambientale di sicurezza, materiali fonoassorbenti e, all’interno, naturalmente, i 54 anni di una storia senza confronti.
Una storia la cui essenza è la seguente. Occorre riparare un carrello elevatore e il componente non è più in commercio? Oppure, si preferirebbe acquistare un ricambio ricondizionato al posto di uno nuovo? Dove trovare il primo, ovviamente in una tipologia aftermarket della massima qualità? E a chi chiedere il secondo, con tutte le garanzie di affidabilità necessarie? Ecco, con questo semplice esempio generale, potete già capire la filosofia fondamentale che sta alla base di un gigante come TVH. Una divisione specializzata con tecnici qualificati, ripara e testa ogni ricambio ricondizionato nel modo più irreprensibile e secondo rigorosi standard di qualità, sulla
base di decenni di esperienza e di una profonda competenza a cui TVH non è mai venuta meno, con procedure di prova innovative che permettono effettuare prove sui ricambi ricondizionati in condizioni di lavoro perfettamente simulate.
Avrete già capito che una disamina puntuale e completa del mondo TVH richiede, a chi ne descrive tutte le sfaccettature, uno spazio di più articoli. Considerate allora questo servizio come una prima puntata dedicata alla galassia di Wagenem - lo dobbiamo, tra l’altro, all’encomiabile capacità organizzativa di Andrea Bonomo e Mirko Alpa, e alla capace disponibilità espositiva dei loro colleghi. Partiamo allora per il nostro viaggio, parlando del Reparto Qualità del gruppo. “Tutto è iniziato con un collega del reparto vendite che riuniva i reclami dei clienti e li passava, in sequenza, alla giusta persona di competenza - ci spiegano i responsabili di settore - Questo modus operandi ha permesso, via via, alla nostra divisione, un controllo sempre più preciso nella gestione delle scorte e dei resi. Il compito principale del reparto qualità è, tutt’ora, quello di controllare preventivamente tutte le merci in entrata provenienti dai nostri fornitori di componentistica e l’organizzazione di tutti questi processi è diventato oggi il nostro obiettivo principale. La qualità deve essere parte integrante del processo e il nostro team di reparto è cresciuto nelle risorse umane dedicate, fino a 20 dipendenti che si occupano solo ed esclusivamente di garantire la massima qualità. La nostra politica per assicurare il successo di questo assunto è costituita dalla combinazione di azioni preventive e correttive effettuate sia per i prodotti che per i processi”.
Il punto fondamentale della qualità è la verifica della merce - dei componenti di ricambio - in entrata nel flusso di fornitura TVH. Per essere in grado di offrire sempre la migliore qualità ai clienti, TVH utilizza un sistema di controllo rivolto sia ai fornitori già fidelizzati, sia all’acquisto di prodotti da parte di nuovi fornitori. Tutti i fornitori vengono valutati sulla base di tre macrofattori: qualità del prodotto aftermarket (che deve essere pari a quella dei corrispondenti OEM, anche nel ciclo di vita e nelle dimensioni, con garanzia su tutte le parti); confezione del prodotto stesso (imballo predisposto per il trasporto, con il minimo rischio di danni); affidabilità complessiva del fornitore (correttezza delle
consegne, tempo di risposta reattivo e costante alle domande, prezzi e disponibilità dei prodotti e altre accezioni). “Tutti i campioni ricevuti dai nostri fornitori sono sottoposti a test nel Dipartimento Controllo Qualità - riferiscono i responsabili di Wagenem - Per garantire l’irreprensibilità dei controlli, TVH ha investito in test di alta qualità e strumenti di misura, con tester di durezza, spettrometro, misurazioni in 3D, installazioni di test PCB, e molti altri sistemi. Tutti i campioni sono misurati, confrontati e testati. Alcuni di loro sono integrati in macchine di testing in un ambiente di lavoro reale. Grazie a un nuovo banco prova di trasmissioni universale, TVH può garantire, ad esempio, l’alta qualità per tutti i sistemi di trasmissione consegnati. Nel caso si tratti di una riparazione della stessa trasmissione, il cliente riceve un rapporto di prova in cui sono
menzionate tutte le pressioni misurate a diversi giri. Inoltre, il banco di test realizza verifiche anche con olio freddo e a caldo”.
I controlli a campione analizzano le parti selezionate in base alle informazioni memorizzate nel sistema - relative a schede tecniche generali, disegni, rapporti di prova del campione, schede tecniche dei componenti specifici di sistema - In questo modo, la conformità della spedizione può essere controllata sulla base dei campioni analizzati e la conformità dei prodotti viene raffrontata sulla base degli accordi stipulati con i fornitori. Se la qualità dei pezzi è approvata, i componenti ottengono un codice interno e un’etichetta, vengono confezionati singolarmente e destinati a stock, in contesti di magazzino improntati all’eccellenza per grado di umidità, temperatura e condizioni ambientali di conservazione.
LOGIMAT 2023
CON LA SCELTA DI DEDICARE UN INTERO PADIGLIONE ALLE SOLUZIONI TECNOLOGICHE
LEGATE ALLA ROBOTICA DI MAGAZZINO -
COMPRESI AMR, SOFTWARE E SISTEMI INTEGRATI - LA DIRETTRICE DI LOGIMAT 2023 SPOSA UNA
TENDENZA AL PROGRESSO IN DECISA CRESCITA
TRA GLI OPERATORI DELL’INTRALOGISTICA
Se lo sviluppo di un settore industriale, nella sua accezione di progresso tecnologico, assume spesso un andamento esponenziale in relazione alle scelte strategiche dei produttori, va rilevato comunquein perfetto parallelismo di mercato - che la domanda riguardante la robotica di magazzino è aumentata vertiginosamente negli ultimi anni, propulsa anche dalla carenza di lavoratori qualificati, dalla flessibilità organizzativa e dai co-
sti di investimento relativamente bassi richiesti dai sistemi automatizzati. La tendenza logistica verso i moduli operativi che comprendono i robot industriali - nella forma prevalente di mezzi mobili autonomi nell’intralogistica - continua dunque senza sosta. Il segmento di mercato dei cosiddetti AMR (Automated Mobile Robot), delle navette, dei cobot, dei carrybot e dei veicoli a guida automatica (AGV) per la logistica di magazzino ha raggiunto un livello affidabile di sofisticazione che sta alimentando la domanda tra una clientela molto ampia, stimolando la crescita tra i fornitori (sempre più numerosi e all’avanguardia). La stabilità della tecnologia applicata ai mezzi di automazione, la crescente consuetudine tra gli operatori logistici, oltre alle prestazioni dei vari dispositivi sul campo stanno portando gli AMR e gli AGV a evolversi in moduli di trasporto completamente autonomi anche nel recupero degli item direttamente dai contenitori. “Spinta dalla carenza di manodopera qualificata e dalla necessità di ridurre i costi, unita alla flessibilità e alla scalabilità dei sistemi odierni, la domanda nel settore dell’intralogistica continua a tendere verso la tecnologia di movimentazione dei materiali non stazionaria - considera Michael Ruchty, direttore di LogiMAT, nell’ambito della Euroexpo Messe und Kongress GmbH di Monaco - AMR e AGV sono in grado ormai di interagire perfettamente con i normali carrelli elevatori, con altri mezzi robotizzati mobili e con il personale”. La crescita dinamica della robotica di magazzino ha ispirato proprio Euroexpo, organizzatore di LogiMAT, a dedicare l’intero
Padiglione 6 della fiera principe della logistica europea e internazionale - per una disponibilità di ben 10.500 metri quadrati - al settore dei robot industriali e di servizio, moltiplicando di oltre il doppio lo spazio espositivo dell’anno scorso per questo segmento.
Gli espositori LogiMAT, in questo spazio importante all’interno dell’area espositiva della Messe Stuttgart, presenteranno le ultime innovazionibasate su programmi di investimenti solidi e a lungo termine nelle soluzioni di robotica per magazzini. I prodotti in mostra includeranno i più
recenti robot e cobot per picking (fissi e mobili) con una struttura connettiva basata aull’intelligenza artificiale. A queste tipologie, si aggiungono i primi AGV completamente autonomi per applicazioni sia interne che outdoor. “Gli esperti del settore prevedono un inedito, straordinario potenziale di mercato nei robot adibiti al trasporto per applicazioni all’aperto, come quelle che riguardano la consegna dell’ultimo miglio - considera Ruchty - Gli sviluppi futuri, a questo punto, dipenderanno dal contesto normativo, che nella maggior parte dei paesi non consente ancora l’implementazione su larga scala di questi robot”. Due forum di approfondimento, condotti
da esperti del settore, costituiscono una parte rilevante del programma congressuale di LogiMAT 2023, anche nell’affrontare proprio questi nodi normativi. Il dibattito generale su AMR, AGV e robot industriali sarà oggetto, inoltre, di tre forum sull’innovazione coordinati dagli stessi espositori - Brightpick, nel Forum South (il 25 aprile alle 13,30, nel Padiglione 6; Gebhardt Fördertechnik (il 26 aprile, alle 10,30) e Nomagic (ancora il 26 aprile, alle 12:30) al Forum North, nel Padiglione 5.
Movanis (Pad. 6, stand 6A80) presenta i nuovi AGV progettati sia per uso interno che per applicazioni esterne nei piazzali dei centri logistici. I modelli sviluppati dal produttore belga per i trasporti seriali di magazzino sono dotati di tecnologia proprietaria di batterie agli ioni di litio con un tempo di ricarica di soli 12 minuti. Le unità sono dotate di identificazione automatica dei pallet e sono programmate per l’uso all’aperto con algoritmi speciali che rilevano superfici usurate, irregolari e inclinate e allineano i veicoli di conseguenza.
ek robotics (Pad. 6, stand 6B05) svelerà l’avanguardia del Robot Operation Center AGV e presenterà anche i robot per trasporto Vario Move, insieme alla piattaforma di movimentazione X Move “due in uno” per AGV e sistemi AMR. DS Automation (Pad. 6, stand 6D05) offre presentazioni dal vivo dei nuovi AGV, tra cui il modello Lucy con braccio porta-ruota modulare, l’Amadeus Counter con contrappeso medio e l’Oscar
Omni, dotato di piattaforma, con tecnologia di guida multidirezionale, tutti completamente compatibili con la Norma VDA5050. Grenzebach Maschinenbau (Pad. 6, stand 6F05) si presenta a Stoccarda con la nuova generazione di AGV L1200S, caratterizzato da una velocità di trasporto doppia rispetto al suo predecessore e con un carico utile fino a 1.200 kg. Tarqan Robotics (Pad. 6, stand 6A09) presenta il nuovo robot di evasione ordini Tarqan Mark 3.0. L’azienda olandese MoviĜo Robotics (Pad. 6, stand 6A12) è un buon esempio di come i produttori più lungimiranti, presenti in forze, a LogiMAT 2023, stiano integrando la moderna tecnologia dei sensori, la visione artificiale e l’intelligenza artificiale (AI) per aumentare continuamente le prestazioni ed estendere le potenziali applicazioni nei magazzini robotizzati. MoviĜo porta in fiera il suo AGV Ŝharko5, con forche corte progettate specificamente per il trasporto di Europallet. Il software di visione integrato MoviĜo Intelligent Camera Kit (MICK) consente all’AGV di gestire le diverse aree di intervento, rilevare i pallet, generare automaticamente le missioni e persino attuare la pesature degli stessi pallet. L’unità può adattarsi a tutti i processi e a condizioni diversificate. L’attenzione dello sviluppo futuro è indirizzata al progresso del software. La maggior parte delle soluzioni ha già raggiunto un alto grado di sofisticazione, quindi molti nuovi attori industriali agiscono come integratori di sistema, creando nuove soluzioni e ottimizzazioni, acquistando robot di servizio da terze parti, combinando vari componenti e concentrandosi sullo sviluppo del software. Anche i produttori di robot e gli sviluppatori di software stanno seguendo questo approccio. Synaos (Pad. 6, stand 6C34) è un buon esempio di questa tendenza. La piattaforma di gestione intralogistica di questo produttore offre tre scenari di soluzione: gestione della flotta di robot mobili, localizzazione in tempo reale ed esecuzione delle operazioni di magazzino - con la capacità di gestire da una sede centrale i robot mobili utilizzando dati temporali. W. Gessmann (Pad. 6, stand 6F21) presenta il suo GESSbot AMR con software di gestione della flotta che consente di creare virtualmente tutte le stazioni di approdo necessarie all’operatività logistica, definire percorsi e determinare la direzione e la velocità di marcia. Il sistema può connettersi a sistemi di esecuzione della produzione a monte, per l’integrazione in sofisticati flussi di produzione. Sevensense Robotics (Pad. 6, stand 6D09) ha sviluppato Alphasense Autonomy, un sistema di navigazione per robot mobili che combina il software con l’hardware della fotocamera per consentire il posizionamento dell’AGV utiliz-
zando Visual SLAM e la tecnologia AI per pianificare percorsi e rilevare e navigare intorno agli oggetti.
Oltre agli specialisti di robotica di magazzino, radunati nel Padiglione 6, i visitatori di LogiMAT 2023 potranno visitare le ultime novità offerte dai produttori di attrezzature, integratori di sistemi e produttori di carrelli industriali, all’interno degli altri padiglioni espositivi dedicati agli ultimi sviluppi della robotica di magazzino. L’attenzione si concentra questo’anno anche sulla capacità da parte di sistemi flessibili e scalabili nell’aumentare le prestazioni, accelerare il throughput ed estendere il campo delle potenziali applicazioni. Mobile Industrial Robots (ingresso Est, stand EO80) presenta il MiR250 AMR in vari modelli, tra cui la versione Shelf Carrier che può raccogliere e trasportare autonomamente rack, carrelli, carrelli e altri dispositivi su ruote o rotelle e posizionarli nella destinazione prevista. Still (Pad. 10, stand 10B41) presenta, oltre ai nuovi carrelli elevatori della propria gamma, i sistemi automatizzati EXV iGo di transpallet ad alto sollevamento e un AMR della serie ACH, in grado lavorare insieme per ottenere un flusso di movimentazione materiali completamente automatizzato e senza conducente. Tennant (Pad. 10, stand 10B61) ha in programma una dimostrazione dal vivo della pulitrice per pavimenti robotica industriale T16AMR. FM Systeme (Pad. 1, stand 1K21) presenta un robot cognitivo diverso da qualsiasi altro modulo mai visto nel suo genere, in grado di integrare una delle sue postazioni di imballaggio a supporto delle attività pick-and-place, in un’ottica collaborativa tra macchina e operatore. Il GRIPP (Gantry Robotic Intelligent Piece Picker) completamente automatizzato di Inther Group (Pad. 5, stand
5B57) fa il suo debutto in una demo dal vivo proprio a LogiMAT 2023. In grado di prelevare fino a 1.200 singoli item all’ora con il supporto della tecnologia di visione artificiale e delle applicazioni AI. Il produttore polacco Nomagic (Pad. 1, piano superiore, stand 1OG78) espone un sistema di prelievo coordinato con un altro robot industriale per picking. Si chiama “Hugo” il nuovo arrivato nella gamma “justPick” di Nomagic, specificamente progettato per il prelievo completamente automatizzato dai sistemi
AutoStore. Supportato da un sistema di visione AI integrato e dal software Nomagic, il braccio robotico stazionario preleva gli articoli ordinati dai contenitori di origine con un massimo di otto scomparti e posiziona il volume ottimizzato nelle scatole di spedizione. Gli algoritmi di elaborazione dei dati consentono al robot di elaborare le immagini in millisecondi e prelevarle con precisione. SSI Schäfer presenta la prossima generazione della sua applicazione dedicata al prelievo di singole parti e componenti, completamente automatizzato. Il dispositivo presenta il calcolo brevettato del punto di presa, il riconoscimento degli oggetti assistito dall’intelligenza artificiale, la verifica del prodotto al 100% e ancora più funzionalità, tra cui la dinamica pick-and-place. Gli espositori internazionali di LogiMAT 2023 sottolineano, in buona sostanza, la polivalenza delle potenziali applicazioni della robotica ai processi intralogistici e i vantaggi in termini di efficienza ancora migliorabili. “I rapidi sviluppi nella tecnologia e nel software dei sensori e degli scanner non solo hanno reso questi dispositivi più affidabili e hanno aperto a più potenziali applicazioni - rileva ancora Ruchty, - Ne va rimarcata, in più, la convenienza di investimento come componenti di soluzioni flessibili e scalabili, relativamente semplici da implementare e senza la necessità di modifiche all’infrastruttura delle strutture di deposito e gestione. Sarà proprio questa flessibilità a garantire una maggiore penetrazione sul mercato nel prossimo futuro“.
Alla fine, restano in scena, con tutta l’autorevolezza richiesta a una tecnologia futuribile, solo i protagonisti veri. Quello delle batterie al litio è un mercato che ha visto l’ascesa esponenziale di attori industriali più o meno credibili e affidabili, ma l’elettrificazione di macchine mobili e impianti è un affare troppo serio, materia di un progresso che non può essere lasciato all’improvvisazione e alle mere speculazioni di mercato. Per questo, l’Europa risponde alla sfida con le eccellenze industriali di un settore che sta compiendo passi da gigante nel solco della sostenibilità applicata al cantiere e alle sue dinamiche. Tra questi, trovia-
attore cruciale sulla scena internazionale della transizione elettrica nelle applicazioni mobili e, più in particolare, in relazione alle macchine da costruzione.
Sul fronte dell’elettrificazione, qual è il contesto di mercato attuale, dal punto di osservazione privilegiato di una realtà primaria come Flash Battery?
Partendo dal settore avanzato della logistica e dello sviluppo degli AGV, la conversione dalla propulsione endotermica a quella elettrica si è sviluppata anche per diverse tipologie di macchine compatte nel settore del sollevamento.
in termini di spazi, volumi, costi e infrastrutture di ricarica, il trend è quello di un’elettrificazione per applicazioni di piccola taglia, con batterie che vanno dai 5 ai 100 kWh. Parliamo di un’ampia platea di costruttori che dal 2020 - con una proiezione previsionale fino al 2026 - ci consente di crescere costantemente, con un incremento di fatturato annuo che, per questo segmento, si attesta nell’ordine del 25% in più.
Che cosa è cambiato, in questi ultimi tre anni? Ci sono state correzioni di rotta, sotto il profilo tecnologico e commerciale? La tecnologia Flash Battery che riguarda la chimica delle batterie non è cambiata negli anni. La scelta si è sempre mantenuta sull’implementazione del litio-ferro-fosfato (LiFePO4 o LFP) secondo dinamiche che garantiscono la maggiore sicurezza possibile - nel confronto con diverse tecnologie riferite alle batterie al litio oltre a livelli prestazionali idonei ed efficienti. Questa stessa chimica, applicata alle nostre batterie,
L’Unione Europea si sta impegnando sempre di più per arrivare, in futuro, ad essere sempre meno dipendente dal mercato asiatico per l’approvvigionamento di materie prime e occupare un posto autorevole tra i principali decision maker nell’ambito dell’elettrificazione, anche per quanto riguarda la produzione di celle. L’obiettivo è quello di creare una value chain europea dell’elettrificazione. Per questo sono nati diversi consorzi e progetti EU orientati alla creazione di una catena del valore europea delle batterie ed è molto importante farne parte e far sentire la propria voce, che può essere determinante per il futuro dell’elettrificazione nel nostro continente. Si tratta di iniziative straordinarie in cui Flash Battery è coinvolta come protagonista in prima persona, con riferimento agli attuali progetti denominati IPCEI, NewControl e con l’adesione alla Rete Bepa (Batteries European Partnership Association).
ha visto tra l’altro un’evoluzione evidente, soprattutto nella riduzione di peso e dimensioni dei pacchi batteria, e nell’ottenimento di una sempre maggiore densità energetica. Piuttosto, se parliamo di nuovi sviluppi, questi sono soprattutto a livello di “sistema”. Oggi entrano in
gioco, per le tipologie di macchine mobili che non comprendono gli AGV, diverse valutazioni di sistemi ibridi dove l’alimentazione della macchina è sempre in modalità full-electric, ma con la possibilità di avere a disposizione un range extender costituito da un motogenerato-
re. L’integrazione tra motore termico e pacco batterie vede lo stesso sistema ibrido intervenire puntualmente per adottare in tempo reale e in modo opportuno una o l’altra delle funzionalità propulsive combinate.
Sembrava, quella delle motorizzazioni ibride, una via transitoria verso la completa elettrificazione. Invece, si è dimostrata una pedina fondamentale e duratura del cambiamento.
Possiamo dire che, nel segmento del sollevamento outdoor, la modalità ibrida apporta, ad oggi, numerosi vantaggi ed è molto rassicurante per l’operatore che si trova ad affrontare sessioni impegnative, ad esempio in aree terminalistiche e portuali; sa di poter contare su un’opzione alternativa, in considerazione dell’operazione da svolgere o delle condizioni dell’ambiente di lavoro. Il motore endotermico diventa, in molti casi, soltanto un supporto all’efficienza continua della batteria al litio e questa combinazione limita notevolmente i consumi di carburante, abbattendo le emissioni inquinanti (atmosferiche e acustiche) per conferire un ruolo chiave alla funzionalità elettrica, nel segno della più completa sostenibilità.
Parliamo, quindi, di una tecnologia dove Flash Battery ha già conquistato un ruolo preminente sul mercato. Si tratta di un cambiamento di rotta, rispetto alle richieste full-electric di alcuni costruttori, oppure le due strade proseguono in parallelo?
Molti protagonisti della motoristica stanno perseguendo la produzione di Kit Hybrid dotati di motore endotermico, batterie e inverter perfettamente integrati. Non possiamo prevedere con certezza se questa tendenza costituisca una fase di passaggio verso la propulsione full electric, oppure se rappresenti uno stato dell’arte destinato a durare; certo è che l’ibrido è una soluzione versatile, da cui il settore del sollevamento sta traendo oggi un grande beneficio. Per noi di Flash Battery non è un dibattito sul quale prendere posizioni dogmatiche. La nostra evoluzione dal lato del prodotto rimane la stessa. Comunque in crescita, anche sulla base delle richieste di applicazioni ibride.
Da anni ormai avete premuto l’acceleratore su importanti investimenti tecnologici. Dove si sta spingendo la ricerca e sviluppo della vostra azienda, oggi?
Gli investimenti di Flash Battery si sono indirizzati, ultimamente, allo sviluppo di protocolli firmware per gestire sia i kit ibridi sui quali
sono installate le nostre batterie, sia i powerpack che muovono macchine full-electric. Per questo, abbiamo incrementato le nostre risorse umane e potenziato il nostro Team R&D, con l’assunzione di esperti nello sviluppo di software, programmatori e tecnici digitali, in grado di gestire le dinamiche di controllo delle nostre batterie, sviluppare gli stessi firmware e implementare con nuove funzioni il software di controllo remoto proprietario, Flash Data Center, integrandolo con algoritmi di Intelligenza Artificiale sempre più evoluti, per favorire autodiagnostica e manutenzione predittiva. Sul fronte della produzione, invece, ci siamo concentrati su modalità sempre più flessibili per la realizzazione dei nostri pacchi batteria al litio: abbiamo ottimizzato la nostra supply chain in ottica lean, privilegiando la filiera corta dei fornitori e implementando una metodologia di lavoro che punta a utilizzare un quantitativo minimo di risorse per rendere i processi produttivi più snelli. Il settore dell’elettrificazione, per evolvere, necessita di un investimento continuo in ricerca su nuovi materiali e tecnologie, e in competenze sempre più orientate ad efficienza e sostenibilità.
Flash Battery è ormai un attore internazionale delle batterie al litio. A cosa è dovuta una considerazione così ampia, nell’arco di pochi anni?
L’autorevolezza conquistata nel mondo industriale dei veicoli AGV destinati alla logistica automatizzata, con un efficace utilizzo intensivo delle nostre batterie al litio, ha calamitato successivamente l’attenzione dei maggiori costruttori nei più diversi settori del mondo industriale, a partire da quello del sollevamento. Flash Battery ha avviato relazioni fondamentali con i più importanti System Integrator del panorama europeo - partnership fondamentali per integrare le batterie con i principali componenti funzionali delle macchine (inverter, motore, pompa, vehicle control unit) - e in virtù di questi rapporti assidui si è guadagnata l’ingresso in un mondo di produttori primari, per progetti altrettanto importanti nei quali la nostra azienda è riuscita a inserirsi sempre puntualmente e in sinergia con gli stessi costruttori.
Per concludere la nostra intervista, vorrei tornare a parlare del controllo da remoto delle vostre batterie, tramite il Flash Data Center. Quali sono gli effettivi vantaggi che il cliente può trarre da questa evoluzione di servizio?
Con il lancio della sua ultima release, che abbiamo presentato durante il Bauma 2022, le funzionalità del nostro Flash Data Center - il software proprietario di controllo remoto automatico e real-time delle nostre batterie nel
mondo - sono diventate sempre più predittive, con un accento spiccato sul Machine Learning, un sottoinsieme dell’intelligenza artificiale che si occupa di elaborare costantemente i dati di funzionamento delle batterie ed estrarre da queste una descrizione chiara e accurata di come si comportano nel tempo. Si tratta di un sistema intelligente che apprende, memorizza ed elabora i dati in modo costante, assicurando una reale ottimizzazione d’uso della macchina. Flash Data Center analizza 24/7 lo stato di salute di ogni batteria e garantisce autodiagnostica, manutenzione predittiva, una pianificazione attenta delle sostituzioni e indicazioni utili per correggere e perfezionare le performance della macchina, aumentandone la produttività. L’analisi predittiva svolta da Flash Data Center permette di trarre informazioni sul reale utilizzo di un’applicazione e stimare la vita della batteria sul mezzo. Inoltre, se implementato già in fase prototipale, questo software consente di dimensionare la batteria nel modo più adeguato al veicolo e assicura una pianificazione avanzata degli interventi di manutenzione straordinaria e la gestione autonoma del fine vita degli impianti. È una sfida di servizio e di avanzamento tecnologico che riteniamo tra le più importanti. Una dinamica in grado di influenzare il mercato delle batterie al litio e la loro futura diffusione in modo decisivo e per molti anni a venire, e che ci consente di studiare nuove generazioni di batterie al litio sempre più intelligenti.
Un’opportunità unica e innovativa nel mondo dei carrelli elevatori. Per la prima volta insieme l’economicità e la massima garanzia di affidabilità, la semplicità e l’efficienza delle tecnologie più avanzate. Questo è Baoli: l’energia di una nuova realtà industriale e la forza di un grande gruppo multinazionale.
DAL GRUPPO INTERNAZIONALE ARRIVA
L’ANNUNCIO DELLA NUOVA SOLUZIONE RESOURCE MANAGEMENT SYSTEM PER LA GESTIONE E L’OTTIMIZZAZIONE DELLE RISORSE DI MAGAZZINO.
RIDUZIONE DEI COSTI DI MANODOPERA FINO
AL 25% CON L’AUTOMATIZZAZIONE DI PIANI OPERATIVI, ORGANIZZAZIONE E RISORSE UMANE
Generix Group, software vendor specializzato in soluzioni SaaS collaborative per la supply chain, l’industria e la distribuzione, lancia Resource Management System (RMS), una soluzione per la gestione e l’ottimizzazione delle risorse in magazzino. Di fronte alla crescente complessità dei flussi di ordini e ai problemi di carenza di personale ed elevato turnover, le aziende devono essere in grado di migliorare le proprie capacità previsio-
nali. Generix Group offre, in un’unica soluzione, l’analisi delle performance e la gestione delle risorse, a vantaggio della produttività del magaz-
zino. Resource Management System è un potente strumento che contribuisce alla fidelizzazione dei dipendenti, migliorando la qualità del loro lavoro e rafforzando quindi l’attrattiva delle posizioni lavorative in magazzino.
I responsabili della supply chain si trovano ad affrontare diverse sfide in magazzino che comprendono prestazioni, flessibilità, complessità, diversificazione degli ordini e variazioni dei volumi. Inoltre, con l’e-commerce sono emerse nuove esigenze, come la personalizzazione, il rispetto dei termini di consegna e una maggiore volatilità, che richiedono un’iperagilità organizzativa. RMS consente di mantenere la promessa fatta al cliente e di ottimizzare i costi legati alle risorse, sia umane che materiali. Offrendo funzionalità di analisi e gestione delle risorse in un’unica soluzione, Resource Management System rappresenta una nuova leva di performance per il magazzino. La soluzione è disponibile in modalità SaaS (Software as a Service) e può essere facilmente integrata con le soluzioni WMS presenti sul mercato.
Ordini sempre più variabili, scarsità di personale e difficoltà di reclutamento: le sfide che i magazzini devono affrontare incidono sia sulla loro produttività che sui costi. Inoltre, soddisfare la crescente domanda di servizi nuovi e più personalizzati richiede una certa flessibilità da parte degli operatori e dei mezzi utilizzati. I responsabili di magazzino devono saper anticipare il fabbisogno delle risorse, tenendo conto sia della capacità del personale che dei volumi di lavoro previsti giorno per giorno, al
Generix Group è un software vendor specializzato in soluzioni SaaS per la gestione della supply chain collaborativa, presente in oltre 60 paesi, grazie alle filiali e ad un’estesa rete di partner. I suoi servizi applicativi in SaaS vengono utilizzati da circa 6.000 aziende nel mondo e gli 800 collaboratori del gruppo sono impegnati quotidianamente nell’assistere clienti quali Carrefour, Il Gigante, Lavazza, Lactalis, Berlin Packaging, Brivio&Viganò e Kuhne+Nagel nella trasformazione digitale delle loro supply chain.
Generix Supply Chain Hub, la piattaforma collaborativa del gruppo, aiuta le aziende a mantenere la promessa fatta ai loro clienti. Con essa è possibile gestire l’esecuzione dei flussi fisici, la digitalizzazione dei flussi informativi e l’integrazione delle aziende con la totalità dei partner con cui operano, in tempo reale.
Generix Supply Chain Hub supporta tutte le tipologie di player della supply chain: l’industria, la distribuzione e gli operatori logistici.
fine di ottimizzare la produttività dei siti logistici. È pertanto necessario stabilire e prevedere con maggiore precisione l’adeguatezza carichi di lavoro/ capacità al fine di ottenere una visibilità migliore sui fabbisogni giornalieri. Con il software RMS, i responsabili della logistica ottimizzano l’impiego e la gestione delle risorse potendone misurare la produttività e migliorando il coinvolgimento dei team, il tutto con un’unica soluzione.
La combinazione delle funzionalità di Labor Management e Resource Planning consente di gestire in modo ottimale le risorse produttive nei magazzini, sempre più estesi e automatizzati. Con la soluzione RMS è possibile automatizzare la pianificazione e la gestione delle risorse umane e dei materiali. In questo modo, prima di investire in nuovi strumenti, i responsabili dei siti logistici possono essere sicuri di ottenere il massimo dalle risorse già a loro disposizione. Il software RMS stabilisce e automatizza gli aggiornamenti del piano delle missioni in base alle necessità: per attività, per giorno o anche per ora. Inoltre, calcola il tempo medio necessario per portare a termine i compiti di ogni area (ricevimento, preparazione degli ordini, imballaggio) e tiene conto delle condizioni di lavoro e dei profili degli addetti per adattare gli standard e fissare gli obiettivi. Infine, misura la produttività degli operatori, tenendo conto del contesto di esecuzione ed integrando le informazioni negli strumenti HR.
Con l’aumentare degli ordini e delle preparazioni all’unità, una maggiore flessibilità diventa essenziale affinché gli operatori possano passare
facilmente da una missione all’altra: un’esigenza sempre più importante vista la continua variazione della domanda e la crescente richiesta di nuovi servizi. Con RMS, i responsabili possono pianificare in modo dinamico e in tempo reale l’utilizzo delle risorse, sia umane che materiali. L’intelligenza artificiale aggiunge un livello di automazione al processo decisionale: prevede i carichi di lavoro da eseguire e ottimizza l’allocazione delle risorse, adattandosi alle specificità di ciascun magazzino, ai suoi obiettivi e ai suoi vincoli. Alcuni magazzini hanno tassi di carenza di personale del 50%: calcolare la capacità reale e ottimizzare l’uso della forza lavoro disponibile su base giornaliera è una sfida importante, soprattutto per i siti molto grandi.
La versatilità delle risorse è più che mai una leva per aumentare la flessibilità e la produttività, tenendo conto della pianificazione delle risorse e delle performance dei singoli turni. RMS consente agli operatori di passare da una missione all’altra durante lo stesso turno di lavoro e di svolgere compiti diversi, riducendo la fatica e la ripetitività. I risultati: aumento dell’utilizzo effettivo delle risorse, pianificazione più intelligente per gli addetti stessi, gestione quotidiana delle assenze e aumento del 50% dell’affidabilità delle previsioni di capacità di magazzino.
Le condizioni retributive non sono più una leva sufficiente per trattenere i dipendenti. Di fronte alle difficoltà di reclutarli e fidelizzarli, l’attrattiva dei siti logistici e la diversità degli incarichi rappresentano una sfida importante sia per i responsabili che per le risorse umane, soprattutto perché i costi relativi all’assunzione di lavoratori temporanei e la relativa formazione sono elevati. Inoltre, le aziende devono rispondere a diverse sfide sociali: gestire carriere lunghe per addetti a mansioni fisiche, ridurre gli infortuni sul lavoro, le malattie professionali e i disagi. Grazie alla soluzione RMS, che assegna dinamicamente compiti rilevanti agli operatori e misura le loro prestazioni individuali e generali in modo oggettivo e trasparente, i magazzini possono aumentare il loro livello di attrattività. Considerando le performance e monitorando le curve di apprendimento, i responsabili dei siti possono premiare gli operatori aumentandone la motivazione e la fedeltà fino al 20%.
Un altro strumento di motivazione è la gamification. Gli operatori di magazzino amano partecipare a sfide come quella del conteggio dei passi giornalieri, cosa che mantiene in loro slancio e motivazione, consentendo di monitorare con maggiore precisione la propria attività, il numero di picchi per ora e i dati relativi alle prestazioni personali rispetto a quelle del gruppo di lavoro. RMS misura così la produttività
in tempo reale rispetto a un obiettivo. “Oggi i responsabili della logistica devono affrontare una sfida importante, quella di essere in grado di fare previsioni attendibili su ciò che dovranno produrre nelle prossime ore, nei prossimi giorni e mesi - spiega Nicolas Picquerey, Chief Solutions & Services Officer di Generix GroupQuanto costerebbe, ad esempio, prendere in carico nuovi prodotti, clienti e operatività su una struttura logistica già operativa, mantenendo al tempo stesso la fedeltà dei team esistenti? Il
magazzino deve diventare più flessibile per raggiungere i suoi obiettivi e anticipare e pianificare l’utilizzo delle risorse. Grazie all’analisi dei dati, al calcolo e alla previsione dei carichi, alla pianificazione e alla simulazione, RMS supporta quotidianamente i responsabili della supply chain, consentendo loro anche di sfruttare al meglio le risorse esistenti prima di intraprendere progetti complessi e costosi per integrare nuovi mezzi di produzione, come, ad esempio, robot o impianti di automazione”.
CLS IMATION
A ULTERIORE ESPANSIONE DI UN SERVIZIO REALMENTE DISTINTIVO COME CONSULENTE E FORNITORE D’INNOVAZIONE, CLS IMATION ANNUNCIA IL LANCIO DI GEMINI, LA NUOVA SUITE DI SOFTWARE PER LA PROGETTAZIONE DI SOLUZIONI AD ALTO VALORE AGGIUNTO NELL’AMBITO DELL’INTRALOGISTICA
Spinta da un continuo focus volto all’innovazione e con l’obiettivo di offrire un approccio coinvolgente e realistico rispetto alle necessità specifiche dei clienti, CLS iMation ha progettato una nuova soluzione,
denominata Gemini, che va ben oltre il concetto di simulazione. La suite comprende un ventaglio di strumenti che permettono a CLS iMation di seguire il cliente in ogni fase del progetto, dallo studio iniziale alla consegna dell’impianto. Gra-
zie a questa nuova soluzione, la business unit di CLS dedicata alle Intelligent Solutions for Logistics Automation riesce a creare un legame più diretto con le necessità del cliente, rispondendo così efficacemente alle sue esigenze. Gemini diventa lo strumento con il quale CLS iMation può studiare, progettare e configurare le proprie soluzioni, massimizzando il valore delle operazioni svolte all’interno dell’impianto minimizzando i costi e i tempi di installazione.
Gemini si articola in tre pacchetti specifici: Gemini Solutions, Gemini VR e Gemini Commissioning. Con Gemini Solutions, CLS iMation è in grado di preparare una simulazione della soluzione già in fase di studio. Il tool permette di modellare sia le operazioni manuali, sia quelle affidate alle macchine automatiche. Grazie alla ripetibilità e al dettaglio delle simulazioni, Gemini Solutions riduce il rischio associato all’investimento, garantendo allo stesso tempo l’individuazione della soluzione migliore, grazie ad analisi approfondite di ogni KPI di progetto. Gemini VR invece è lo strumento attraverso cui il cliente può ricevere periodicamente materiale e documentazione di dettaglio sull’avanzamento del proprio progetto. Inoltre, il cliente stesso può vivere un’esperienza immersiva in quello che sarà il proprio stabilimento, una volta che sarà completata l’installazione della soluzione. Infine, con Gemini Commissioning, CLS iMation è in grado di far interagire l’impianto simulato con il proprio WMS o con quello del cliente. In
CLS iMation è la business unit di CLS dedicata alle Intelligent Solutions for Logistics Automation. Con un pool di ingegneri e consulenti specializzati, CLS iMation è l’unità dedicata alle soluzioni innovative per l’automazione e la digitalizzazione dei processi logistici e di stabilimento. Con un investimento continuo nello sviluppo e nella progettazione di nuove soluzioni e servizi all’avanguardia, CLS iMation risponde alle esigenze specifiche dell’Industria 4.0 per affrontare le sfide che si delineano negli scenari della logistica sia tradizionali che emergenti, con una visione dinamica e aperta al futuro. Parte di CLS Spa, società del gruppo italiano a vocazione internazionale Tesya, con quasi 70 anni di esperienza e soluzioni in ogni settore della logistica, l’azienda ha sede a Carugate (Milano) con un organico di oltre 350 persone, 10 filiali, nove centri operativi, 180 officine mobili, oltre 5.500 mezzi a noleggio, e si avvale della partnership consolidata con una serie di partner innovativi in Europa.
questo modo, è possibile minimizzare i tempi di installazione, oltre al numero e alle entità delle migliorie da apportare una volta consegnato l’impianto. Infatti, senza uno strumento di questo tipo, si correrebbe il rischio di raggiungere l’effettiva messa in esercizio diversi giorni o settimane oltre le scadenze previste.
“Il team di CLS iMation ha sviluppato la nuova soluzione Gemini per seguire il cliente ancor più da vicino in ogni fase del progetto, dallo studio iniziale alla consegna dell’impiantospiega Rino Melone, Marketing & Product Manager di CLS - Si tratta di una suite che consente in maniera intuitiva e immediata per le aziende di ‘immergersi’ nella realtà del proprio magaz-
zino ed essere accompagnati in maniera precisa e realistica verso l’ottimizzazione logistica della propria realtà. CLS iMation può così studiare, progettare e configurare le proprie soluzioni in maniera ancor più su misura, massimizzando il valore delle operazioni svolte all’interno dell’impianto e minimizzando i costi e i tempi di installazione, con vantaggi tangibili per il cliente”. Grazie alla suite Gemini, i clienti di CLS iMation avranno a disposizione un vero e proprio Digital Twin, il gemello digitale del proprio impianto che consente di continuare a testare nuove configurazioni o prevedere differenti condizioni di esercizio anche ad installazione avvenuta.
A&T-Allestimenti & Trasporti è la nuova testata di Mediapoint & Exhibitions dedicata al mondo dei veicoli stradali e off road. Camion per il trasporto pesante a lunga distanza e cava cantiere autocarri commerciali e Van, rimorchi e soluzioni per il trasporto eccezionale componenti di trasmissione e oleodinamici, cabine, motori e pneumatici.
Questo e molto altro trovano i lettori e gli specialisti di settore, con riguardo al più ampio panorama di argomenti relativi al mondo dei trasporti, con attenzione agli allestimenti di mezzi d’opera e di altre tipologie industriali, i nuovi sistemi di alimentazione (elettrico, celle a combustibile, carburanti alternativi) senza dimenticare l’aggiornamento puntuale sulle normative e sui regolamenti del comparto e sulle iniziative delle più importanti associazioni di settore.
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Editore: Mediapoint & Exhibitions Telefono: +39 010 5704948
IL PRIMO POWERCUBE VERRÀ CONSEGNATO IN SVIZZERA. M. SCHÖNENBERGER AG
HA ORDINATO UN MAGAZZINO AUTOMATICO COMPATTO PER CASSETTE, ALTAMENTE INNOVATIVO E POCO INGOMBRANTE, PER LO STABILIMENTO DI MELLINGEN
Grossista specializzato in componentistica elettronica ed elettrica per impieghi domestici, cresciuto fino a costituire un punto di riferimento per il mercato, il gruppo M. Schönenberger AG con sede a Mellingen, in Svizzera (nel Canton Argovia), oggi può autodefinirsi come fonte d’ispirazione per il mercato di settore. Tra le ragioni di questo dinamismo moderno e reattivo, rico-
nosciuto da tutto il comparto, l’operatore elvetico ha aggiunto come tassello fondamentale l’espansione della gestione intralogistica, dimostrando ancora una volta il proprio carattere innovativo. Sarà, infatti, il primo cliente Jungheinrich a dotarsi del nuovo magazzino compatto per cassette PowerCube. Il sistema di stoccaggio automatico, presentato da Jungheinrich per la prima volta in occasione del LogiMAT 2022,
è un campione internazionale di sfruttamento ottimale degli spazi, contribuendo alla massima flessibilità, all’elevata performance produttiva e alla semplice integrazione fisica e digitale con i magazzini già operativi in sede. L’innovazione di Jungheinrich stabilisce nuovi standard nello stoccaggio verticale di piccoli componenti e colli e per la tipologia di committente a cui appartiene Schönenberger, PowerCube rappresenta la soluzione ideale. Con le attività di picking realizzate finora in modo manuale, l’azienda non
sarebbe in grado di far fronte alla crescita esponenziale prevista per i prossimi anni. Il centro logistico attualmente utilizzato dall’operatore svizzero ha raggiunto i suoi limiti di capacità e non può essere ampliato; anche il noleggio di un magazzino esterno sarebbe troppo oneroso. Grazie a un ingombro minimo e al sistema di scaffalatura modulare, invece, il PowerCube di Jungheinrich rappresenta la soluzione che si attendeva da tempo; con lo straordinario sfruttamento degli ingombri e l’elevata densità di
stoccaggio, il magazzino compatto offre spazio ad oltre 18.000 cassette su una superficie di appena 400 metri quadrati.
Le navette del PowerCube ad alta efficienza energetica, che si muovono sotto il sistema di scaffalature, caricano e scaricano i contenitori impilati verticalmente. Con un’altezza dispo-
nibile del sistema fino a 12 m, PowerCube è il magazzino compatto per cassette più alto nella sua categoria. M. Schönenberger AG ha ordinato un magazzino automatico con un’altezza di stoccaggio di 10,4 m. Le cassette sono impilate una sull’altra su 25 livelli di stoccaggio. In ognuno di essi è possibile caricare fino a 50 kg.
Le navette del PowerCube si muovono ad una velocità massima di 4 m/s e un’accelerazione fino a 2 m/s². Ogni navetta è in grado di prelevare o depositare e trasportare contemporaneamente due contenitori. Nelle postazioni di lavoro Schönenberger è possibile effettuare ogni ora fino a 130 prelievi di picking con il concetto di merce all’uomo e 20 movimenti di refilling. Grazie ad un numero di navette scalabile, la produttività del PowerCube potrà essere aumentata in modo flessibile in caso di incremento della domanda o di ampliamento della gamma di prodotti. Le navette sono dotate di batterie agli ioni di litio altamente performanti, che vengono caricate nelle postazioni di lavoro durante il funzionamento. Questo consente di avere navette sempre pronte per l’uso, 24 ore al giorno e senza tempi di inattività.
Con PowerCube, Jungheinrich coniuga processi efficienti e hardware innovativo con l’ausilio di un software all’avanguardia. Il magazzino compatto per cassette è connesso alla struttura IT esistente, in particolare al sistema ERP di Schönenberger, ed è dotato del sistema di gestione magazzino Jungheinrich per PowerCube. Questo gestisce il ricevimento all’arrivo merci, la settorializzazione e lo stoccaggio delle cassette e controlla gli ordini di picking all’uscita merci. Al contempo, il sistema gestisce eventuali correzioni, blocchi e rilasci delle giacenze e supporta le procedure di inventario. Con PowerCube di Jungheinrich, M. Schönenberger AG punta ad un approccio integrato e globale per lo stoccaggio ultracompatto di cassette e a soddisfare nuovi standard di efficienza.