C U LT U R A
U N TO P O E U N PA P E R O A T T R A V E R S A N O L’IN F E R N O A N D R E A S C U R A T T I, 5 c c
Gentili amici di EtCetera, oggi, per l’ultima volta, scrivo su questo giornalino e non potete davvero capire ciò che sto provando: un misto di gioia e tristezza, allegria e mestizia; e non potevo non parlarvi di Dante, per l’ennesima volta (probabilmente vi starà uscendo dalle orecchie, lo so, ma aspettate), però con una svolta disneyana. Qualche mese fa, girovagando per i meandri di internet e Amazon ho trovato il Sacro Graal di quegli amanti di Dante che hanno un gusto un po’ naive per la vita e un approccio serio e distaccato, ma non troppo, verso la Commedia dantesca: Paperdante, l’Inferno di Topolino e Paperino. Son le leggi d’abisso così rotte? - disse Catone l’Uticense a Dante e Virgilio appena usciti dall’Inferno (Dante, Commedia, Purgatorio, Canto I, v. 46) e lo stesso E t C e t e r a M a jo r a n a
probabilmente direbbe a me, che non ho questo approccio “stoico” all’opera del Sommo Poeta. Non me ne voglia Anna Maria Chiavacci Leonardi, commentatrice dantesca di fine ingegno e punto di riferimento assoluto per tutti gli studiosi di Dante (seconda solo, forse, a Gianfranco Contini), ma l’ironia e la capacità di Guido Martina nella sceneggiatura e di Angelo Bioletto nei disegni sono d’una qualità eccelsa. Nell’Inferno di Topolino Abdul, celebre ipnotizzatore del Belucistan e fido compare di Gambadilegno fa un incantesimo a Topolino e a Pippo, che vengono catapultati nella Commedia, impersonando Dante e Virgilio. Il genio di G. Martina lo porta a riscrivere le terzine dantesche in maniera scherzosa e divertente; di seguito un esempio, che è anche il mio preferito: 9
Alzai lo sguardo e, giuso dalla vetta, vid’io calare in corsa ratta e folle un tal che pedalava in bicicletta.
La perfetta collaborazione di Martina e di A. Bioletto porta alla realizzazione di scene esilaranti, in cui la nuova terzina dantesca e il disegno sono in totale antitesi oppure altri casi in cui si completano a vicenda, in ogni caso riuscendo alla perfezione: G iu g n o 2 0 2 1 - N ° 1 0