2. Iacopo Barozzi da Vignola, Città ideale con monumenti fiorentini. Firenze, Gabinetto dei disegni e delle stampe degli Uffizi (Vagnetti 1967). Sotto, Francesco di Giorgio Martini, le due pareti contrapposte di Città ideale. Dettagli. Urbino, Galleria Nazionale delle Marche (Vagnetti 1967).
I progetti e le vicende di costruzione della Strada Strada Nuova nasce sotto il dogato di Luca Spinola (1551-1552), in un periodo politico in cui ritorna a prevalere la vecchia nobiltà. L’operazione inizia con tre Decreti dei Padri del Comune, tra 1550 e 1551, di cui quello definitivo, dell’11 marzo 1551, precisa i modi di impiego delle prime somme ricavate dalle vendite dei lotti, tra cui in primis il finanziamento dei lavori per ultimare la cupola alessiana della Cattedrale. La Strada nasce quindi dall’intreccio di interessi pubblici e privati, e dalla politica restauratrice dell’amministrazione cittadina che appoggia le potenti famiglie dell’aristocrazia mercantile. Quattro sono le grandi famiglie (Pallavicino, Spinola, Lomellino e Grimaldi) principali protagoniste dell’operazione che, oltre alla ricerca di modernità e distinzione nell’abitare, partecipano a questa importantissima operazione finanziaria/immobiliare del tempo: l’acquisto di aree pregiate per costruire i nuovi palazzi della vecchia nobiltà. Il progetto della Strada è documentato da: 1 - il cosiddetto modello di Strada Nuova, disegno a penna datato 15502, con il tracciamento schematico dei lotti; 2 - il regolamento per la vendita e la fabbricazione delle aree previste; 3 - la relazione finale dell’architetto “capo d’opera” Bernardino Cantone da Cabio, responsabile del progetto, con i collaboratori Giovanni Battista Castello Castello il “Bergamasco”, Domenico e Giovanni Ponzello, e Bernardo Spazio: gli architetti di maggior spicco dell’epoca. Il modello però riguarda solo la prima parte di Strada Nuova, quella orientale, senza riferimenti ad una successiva lottizzazione; ciò che ha posto agli storici la questione se il progetto iniziale fosse esteso a tutta la strada. In esso si individuano nove comparti, di forma rettangolare, compresi fra la piazza triangolare con i tre fornici della Fontana Morosa, ed il giardino di Luca Grimaldi, a ponente; le quattro aree superiori sono limitate in alto dall’andamento delle mura; le cinque inferiori dal 10