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Caratteri generali delle singole facciate di via Garibaldi : finiture, apparati architettonico-decorativi-cromatici
by BPS.it
Caratteri generali delle singole facciate di via Garibaldi: finiture, apparati architettonico-decorativi-cromatici
Interessante appare la lettura delle risoluzioni di facciata dei singoli edifici, che riferiscono ai modelli più aggiornati della cultura architettonica dell’epoca e che nelle dimensioni grandiose rispetto al canale viario, anche per la prevalente percezione di sotto in su, confermano l’aspetto autocelebrativo, pur in forme e stili che si differenziano per la lunga vicenda costruttiva della strada. Si può dire che tutte le tipologie di finitura siano presenti: rivestimenti e basamenti in materiali lapidei (prevalentemente Pietra del Finale), ma anche, in minor presenza, pietra di Promontorio, diffusissima a Genova dall’alto Medioevo. Finiture intonacate e tinteggiate a bicromia; finiture a stucco o a “marmorino”, praticamente presenti, almeno negli elementi decorativi di dettaglio, in tutti i palazzi; più raramente facciate dipinte vere e proprie, ad affresco. Per questa tipologia di grande importanza sono quella del palazzo Spinola e quella del palazzo Cattaneo Adorno, su Strada Nuova mentre, sulla piazza del Ferro, è quella, retrostante, del palazzo di Tobia Pallavicino (attuale Camera di Commercio). Facciate dipinte sono invece più presenti sugli stretti vicoli laterali, come nei lunghi fianchi del palazzo Lercari e del palazzo Spinola, evidentemente per dar loro decoro, anche se solo attraverso la luminosità del colore.
Esaminando in particolare le facciate dei palazzi di proprietà comunale (palazzo Tursi, palazzo delle Torrette, palazzo Bianco e palazzo Rosso e Dipendenze), si evince essere tutte intonacate e tinteggiate a bicromia, con un ricco apparato di elementi architettonico-decorativi in stucco, e con inserimento più o meno sostanziale di elementi, soprattutto a rilievo, in “marmorino”, materiale più malleabile e soprattutto mimetico del marmo, per gli elementi scultorei più delicati. Si differenzia solo la facciata di palazzo Doria Tursi, trattata invece con materiali lapidei di grande pregio, dagli articolati effetti cromatici: marmo bianco per la ricca decorazione plastica architettonica e decorativa (lesene, capitelli, cornici alle finestre, mascheroni, balaustre con balaustrini, vasi...); pietra rosa di Finale per le riquadrature e pietra grigia di Promontorio a rivestimento del fondo facciata; ed ancora marmo bianco e pietra rosa di Finale per il plastico basamento di contenimento dei due giardini pensili laterali, come ripreso alla stessa quota dal giardino del palazzo Bianco. Facciate che, come i palazzi, hanno subito vicende e trasformazioni, per i danni di guerra, ma anche compromissioni e interventi incoerenti, oltre al degrado dovuto al passare del tempo ed ai vari agenti, oggi particolarmente aggressivi e inquinanti, cui la pedonalizzazione della via, a inizio anni ottanta del Novecento, ha in parte messo un freno5 .
34. Strada Nuova e i suoi colori. Materiali a vista, tinteggiature e facciate dipinte nei due fronti contrapposti. Elaborazione grafica cromatica dell’Autore.