Il Mondo del Consulente n. 117 del 2021

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ISTITUZIONI

L’EMERGENZA HA MODIFICATO IL LAVORO E LA SUA CULTURA NEGLI ANNI A VENIRE Intervista a Marina Calderone, Presidente del Consiglio Nazionale Ordine dei Consulenti del Lavoro A CURA DI LORENZO LELLI DIREttoRE REsponsAbILE

Buongiorno Presidente Marina Calderone, sono il collega Lorenzo Lelli, Direttore della rivista di categoria “Il Mondo del Consulente”, con la presente vorrei sottoporti alcune domande di attualità e di interesse per la nostra categoria, da pubblicare sul nostro mensile. • L’Italia a causa della crisi pandemica ha subito un’accelerazione notevole verso la digitalizzazione. Lo smart working in primis è forse il fenomeno di maggiore impatto in questo senso, ma da strumento efficace per la gestione operativa del terziario, il suo protrarsi sta causando enormi difficoltà al micro sistema economico che gira intorno alle zone “uffici”. Quali sono le tue considerazioni su tale modalità di occupazione? Penso che quello avviato con l’emergenza sia un fenomeno destinato a radicarsi e a modificare profondamente il lavoro e la sua cultura negli anni a venire. Ma come tutti i fenomeni di questo tipo non è privo di contraddizioni e necessita 8

oggi più che mai di essere indirizzato verso un modello di lavoro realmente “smart”, che implica attenzione a obiettivi e risultati, autonomia e responsabilità, revisione dell’organizzazione e dei processi di lavoro nelle aziende. L’impatto sull’ “economia degli uffici” è stato rilevante durante il lock down e continuerà ad esserlo finché l’emergenza sanitaria non sarà superata. Ma credo che nel momento in cui si tornerà alla normalità, anche gli uffici ritorneranno ad essere centrali per la vita delle aziende. L’esperienza ci ha mostrato i vantaggi del lavoro da casa, ma anche i limiti. Primo fra tutti lo sfilacciamento delle relazioni lavorative e l’affaticamento organizzativo che si produce. Il modello blended, che alterna presenza e distanza, è sicuramente destinato ad essere prevalente. In quest’ottica, a fronte di un fisiologico ma contenuto (rispetto a quanto finora sperimentato) ridimensionamento delle attività economiche che ruotano attorno agli uffici, c’è da aspettarsi la nascita e lo sviluppo di nuove attività nei quartieri più residenziali delle città. • Nella tua qualità di Presidente del Consiglio Nazionale dei Consulenti del Lavoro, come prospetti il mondo del lavoro post-Covid? E quali consigli ti sentiresti di offrire in tale ambito al nuovo Governo? Credo che il mondo del lavoro continuerà ad essere contraddistinto da forti criticità. Lo sblocco dei licenziamenti rischia di portare ad oltre un milione la perdita di posti di lavoro prodotta dalla crisi. A ciò si aggiungono le difficoltà di tanti lavoratori autonomi. Ma anche quelle di tante piccole imprese che operano in settori fortemente colpiti dalla pandemia e la cui tenuta è messa a forte rischio. Vanno poi considerati gli


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