LAVORO
LICENZIAMENTI PER GIUSTIFICATO MOTIVO OGGETTIVO:
CHE FARE DOPO IL D.L. N. 104/2020? DI EUFRANIO MASSI
EspERto In DIRItto DEL LAvoRo
Con l’art. 14 del D.L. n. 104/2020 il Governo ha cercato di mediare tra le opposte richieste delle organizzazioni sindacali dei lavoratori e dei datori di lavoro sullo spinoso tema dei licenziamenti per giustificato motivo oggettivo per i quali sia era assistito, nel periodo compreso tra il 17 marzo ed il 17 agosto, ad una sospensione generalizzata che, a mio avviso, in presenza di ammortizzatori sociali tutti a carico della Finanza pubblica, non peccava, assolutamente, di incostituzionalità alla luce di una lettura orientata dell’art. 38 della Costituzione ove si afferma che è compito dello Stato assicurare mezzi di sostentamento contro la disoccupazione involontaria: in tal caso è agevole pensare che l’ammortizzatore sociale COVID-19 e l’indennità di disoccupazione richiamata dai padri costituzionali, possano essere messe sullo stesso piano. Tale situazione emergenziale ha un termine e l’Esecutivo ha delineato un percorso che privilegia, in alcuni momenti, l’accordo collettivo con le organizzazioni sindacali finalizzato a risoluzioni consensuali, in altri ha previsto la possibilità di recessi in presenza di situazioni di cessazione di attività, in altri ancora ha correlato la completa fruizione delle diciotto ulteriori settimane di integrazione salariale COVID-19 alla possibilità di procedere ai licenziamenti. In tale quadro d’insieme ciò che continuano a mancare sono le politiche attive del lavoro: passano gli anni, le riforme si susseguono e trovano ampio spazio sui “media” ove si parla di riforme dei centri per l’impiego e d “navigator”, ma queste continuano a “stare al palo”. Purtroppo, nel nostro Paese, abbiamo un sistema che non è neanche lontano parente di quello dei Paesi più evoluti del Continente, fran10
tumato tra competenze di vari Enti, “incatenato” tra burocratismi, mancate scelte e qualificazioni degli operatori professionali. Fatta questa breve premessa, ritengo di entrare nel merito di quanto espresso dal det-