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Il pensiero e la poetica
La formazione
Dall’impegno civile all’impegno morale
Il “secondo” Calvino: lo sperimentalismo
Nella formazione di Calvino fu importante la tendenza a osservare il mondo e le persone con attenzione precisa, scientifica. Ma accanto a questo sguardo razionale e analitico, conviveva in Calvino una predisposizione alla fantasia. La forma fiabesca diventa quasi un mezzo per guardare con distacco la realtà. La prima fase della narrativa di Calvino si colloca nell’ambito del Neorealismo. Sia Il sentiero dei nidi di ragno sia Ultimo viene il corvo nacquero dalla concezione di una società basata sulla libertà e sulla giustizia sociale. La scelta di una dimensione fiabesca nella trilogia I nostri antenati serve a Calvino come strumento interpretativo della realtà sociale contemporanea. Nel 1957 l’allontanamento dal Pci portò Calvino a una riflessione sul ruolo dell’intellettuale nel romanzo breve La giornata di uno scrutatore. La raccolta di racconti Marcovaldo esprime la riflessione sul rapporto tra letteratura e industria. I racconti sono permeati di un’ironia amara, poiché tutti i tentativi del protagonista di recuperare la propria dimensione originaria, legata alla campagna, si concludono in maniera tragicomica. Nel 1964 Calvino si trasferì a Parigi, dove entrò in contatto con lo Strutturalismo, secondo il quale un’opera è scomponibile in elementi il cui valore è determinato dal loro rapporto con l’opera stessa, e con i membri dell’OuLiPo, che sperimentavano nuove forme letterarie basate sulla combinazione di materiali narrativi eterogenei (letteratura combinatoria). Calvino si orientò verso una letteratura consapevole delle proprie tecniche, volta a rendere i lettori partecipi dei processi creativi della narrazione. Questa operazione metanarrativa si concretizza in due opere combinatorie, Le città invisibili e Il castello dei destini incrociati. L’analisi delle caratteristiche della letteratura è l’oggetto anche delle Lezioni americane, che dividono in sei categorie il percorso della letteratura occidentale: Leggerezza, Rapidità, Esattezza, Visibilità, Molteplicità e Coerenza. Nella lezione sulla Leggerezza, Calvino spiega la sua idea di letteratura come strumento di conoscenza del mondo. Tali caratteristiche si riflettono anche nello stile di Calvino, che ha sempre fatto della chiarezza e della precisione gli aspetti centrali della sua scrittura.